Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
16/11/20, ore 23:02

Bellissimo questo pezzo dal sapore amaro e malinconico, incentrato su André ma dal punto di vista di Bernard, a partire dal titolo che, con quel "In morte di" richiama poemi e opere del nostro passato letterario e cantautoriale. Come sempre sei maestra nel tratteggiare i personaggi con le tue consuete, rapide pennellate, ma qui hai avuto la capacità di raffigurarne due, seppur speculari, in un unico scritto, e soprattutto di dare spessore e profondità a Bernard. Un Bernard che riconosce la grandezza della persona che lo ha salvato, pur non comprendendola fino in fondo, che s'interroga, che non si dà pace. Un Bernard che riconosce di non essere.più lo stesso e che non può che considerare André l'unico vero amico che abbia mai avuto. Quasi un elogio funebre, il suo, dalla rassegnata conclusione. Come sempre... chapeau!

Recensore Junior
11/11/20, ore 11:52

Sto latitando, e mi dispiace... il periodo è quello che è, complicato anche solo ritagliarsi dieci minuti...
sono contenta però di aver recuperato almeno questo sasso, perché è meraviglioso! André brillava anche nell'ombra, il suo perdono e la sua bontà hanno cambiato Bernard in meglio, bellissima riflessione! Decisamente ha dimostrato di essere più uomo lui del Cavaliere Nero, e tu hai sviluppato queste poche parole di Oscar (sempre breve e concisa, lei) in uno scritto intenso e toccante! Davvero bello, e scusa ancora per il ritardo vergognoso! ^^

Elly
(Recensione modificata il 11/11/2020 - 11:53 am)

Recensore Veterano
10/11/20, ore 13:36

Andrè è un personaggio di grande impatto emotivo, che con il suo modo di essere così altruista e umanamente disarmante è riuscito a cambiare tante delle persone con le quali ha interagito. Da Oscar ad Alain per arrivare appunto a
Bernard che da quel momento ha dato una svolta in positivo alla sua vita . Sei stata veramente originale e sei riuscita a tracciare egregiamente i pensieri dell'ex Cavaliere Nero, un personaggio che meriterebbe sicuramente maggiore approfondimento.

Recensore Master
09/11/20, ore 21:24

Scusa il ritardo, questo sasso è molto bello. Hai espresso molto bene le differenze tra André e Bernard, il primo con la sua generosità e gentilezza disarmante ha colpito nel profondo l'animo di Bernard, molto più arido e calcolatore che però da lui è stato cambiato. Complimenti vivissimi e a presto.

Recensore Master
06/11/20, ore 22:10

Le pennellate che esceno dal pensiero di Bernard,ci restituisce un quadro veritiero di quello che è Andrè.
Al prossimo lancio,buona serata 😊

Recensore Master
06/11/20, ore 06:26

Bernard mi è sempre stato poco simpatico: ha privato di un occhio ad Andrè.
Aldilà di questo evento infausto, il nostro moro non gli ha mai portato rancore, che uomo!
Dopo questa premessa, passo al tuo sasso.
Che dire?!
In poche righe, hai descritto i sentimenti di un amico in maniera superba, complimenti!

Recensore Veterano
05/11/20, ore 21:45

Come sempre in poche righe descrivi l'essenza di una strana amicizia che è stata anche molto poco bilanciata:André con la sua bontà ha fatto cambiare Bernard, ma Bernard non ha fatto diventare più cinico ed egoista André, anzi lui ha lasciato un grande vuoto in Bernard che lo ricorderà sempre come un amico speciale.
Brava.
(Recensione modificata il 06/11/2020 - 12:08 am)

Recensore Veterano
05/11/20, ore 20:42

Bellissima dedica di Bernard ad André:
"di una bontà disarmante e di una lealtà irremovibile, purtroppo non indirizzata alla nostra causa alla quale, comunque, ti appassionasti sinceramente, pur senza condividere il modo in cui la servivo."

La bontà di André non era condivisa da tutti: sia Bernard che Alain lo reputavano, inizialmente, un fesso, in quanto legato ad Oscar senza una prospettiva.

"So solo che, da quando ti ho conosciuto, non sono più stato lo stesso.
Il tuo perdono mi ha cambiato, mi ha fatto crescere, mi ha reso migliore
eppure non sarei stato capace di fare altrettanto.
Un dolore oscuro ti ha consumato, la nostra somiglianza ti è stata fatale".

Il perdono di André verso l'incidente all'occhio sinistro non è mai stato completamente perdonabile, e come dice Bernard, "la nostra somiglianza ti è stata fatale", ma André il suo atto di "metterci una pietra sopra" lo ha fatto incondizionatamente e senza rimorsi.

Qui André non è mai stato così forte, perchè ha accettato la liberazione di Bernard senza alcuna vendetta nonostante ciò gli comportasse di perdere anche Oscar (cosa che stava per succedere, quando Oscar gli consigliò (Ep. 37) al boschetto, di non partecipare alla Rivoluzione).

Molto originale davvero, i miei complimenti!

Recensore Master
05/11/20, ore 15:07

Ben tornata Agrifoglio con questo ritratto che calza veramente a pennello per Bernard, il quale si è ritrovato profondamente cambiato dopo aver conosciuto André, per tutto ciò che era intercorso tra loro, in seguito alla vicenda del Cavaliere Nero. Il perdono che da lui aveva ricevuto, lo ha destabilizzato, poiché conscio che non sarebbe mai stato in grado di comportarsi nella stessa maniera ma soprattutto senza mai farglielo pesare. André è stato veramente un enigma per lui, il quale non è mai riuscito a superare l’animo buono e altruista di André, non essendo forse in grado di andare oltre l’apparenza. Solo con la sua morte si è reso conto di che persona fosse e di come la sua vita avesse avuto dei punti fermi che invece lui aveva dovuto andare a cercare trovandoli nella rivoluzione con i suoi ideali. Complimenti anche questa volta. A presto!

Recensore Master
05/11/20, ore 14:58

Bernard si è pentito: questo gli ha rivelato molte verità su André; ed è bello che siano stati amici, anche se per poco tempo.

Recensore Junior
05/11/20, ore 14:11

Ciao!
Come vedi pian piano le sto recuperando tutte le tue storia, ho appena finito di piangere con "scorre la Senna, scorre lenta".
A proposito, meravigliosa! Sia l'idea in quanto sono da sempre innamorata dell'Antologia di Spoon River, che per l'esecuzione. Con L'Oste di Arras probabilmente ho pianto tutte le mie lacrime hahahaha, L'unica cosa che mi è spiaciuta è l'assenza del fisarmonicista, con quella frase dei due tipi di luce aveva trafitto il mio cuore! Ma fa niente, non siamo qui a parlare di questo!

Partiamo dal titolo: ho letto in un commento che anche ad un altro recensore, al primo colpo d'occhio, si sono palesati gli studi di quarta superiore con un'immagine improvvisa e quasi trascendente di Ugo Foscolo, il mio odi et amo al pari di Petrarca.
Il richiamo a "In morte del fratello Giovanni" è piuttosto forte, non so se cercato o meno!

Oltre a ciò, quando parliamo di una figura che amo alla follia come quella di André Grandier, non posso che apprezzare!
Lui e Bernard, ad esclusione dell'aspetto fisico (dove in ogni caso, lo Chatelet non può competere!), sono due personaggi totalmente agli antipodi.
Certamente Bernard non era una persona cattiva, ma totalmente affine al suo ideale tanto da divenirne paranoico, sì!
Il detto "il fine giustifica i mezzi" è indubbio nella sua persona, solo vari anni dopo si rende realmente conto della barbaria di tutti quegli spargimenti di sangue!

André, invece, è sempre vissuto col chiodo fisso di proteggere la donna amata, per quanto appoggiasse la causa dei rivoluzionari, se Oscar avesse deciso di parteggiare per i nobili lui l'avrebbe seguita senza chiedere nulla in cambio.

Uno troppo duro e l'altro troppo accomodante? Probabile.
Ma André era buono di natura. Quanti avrebbero perdonato l'uomo che li aveva accecati in un occhio? E che a causa di ciò, lentamente, anche l'altro si stava spegnendo per sempre? Personalmente potrei perdonare a parole, ma effettivamente dentro di me proverei solo astio.
Mi ha sempre innervosito l'incontro tra André e Bernard anni dopo: non si è mai scusato, tentava solo in tutti i modi di portarselo dalla sua parte in vista della Rivoluzione...cosa piuttosto odiosa, non trovi?

Vabbé, ho terminato. Sinceramente non sono nemmeno sicura che io abbia scritto frasi di senso compiuto, ma spero di essermi fatta capire.

Mi complimento e ti attendo alla Leonessa di Francia!

Un saluto,
Deienira

Recensore Master
05/11/20, ore 01:17

Toccante! Da brivido! Veramente bello questo capitolo, illuminante! Un po' insolito leggere André con gli occhi di Bernard, tuttavia l' assomiglianza fra i due solamente fisica rende onore e meriti ad André che, innanzi all' amico/nemico Bernard splende di luce sfavillante quasi ad apparire un santo. Sei stata eccezionale, il titolo poi , ispirato ad Ugo Foscolo mi ha emozionato moltissimo..... Grazie, a presto

Recensore Master
04/11/20, ore 21:51

Questo mi sembra il pensiero di Bernard, che ha conosciuto André in una situazione nefasta, su opposte barricate, giunge a ferirlo, eppure viene perdonato. E questo lo cambia per sempre, pur nella consapevolezza di non essere altrettanto altruista. Sempre brava, a presto.

Recensore Veterano
02/11/20, ore 11:59
Cap. 26:

È triste, terribilmente triste.
Ma la disperazione della nonna non racconta tutta la verità.
Andrè ha amato intensamente, arrivando a morire per questo sentimento.
Ma il suo amore non è stato vano, è stato ricambiato da Oscar con un'intensità dirompente e anche se solo per una notte Andrè vsi è sentito immensamente felice, appagato di tutto, legato a lei per sempre. Di fronte a questo la morte diventa solo un momento di qualcosa di più grande

Recensore Veterano
06/10/20, ore 09:07
Cap. 26:

Arrivo anche se in ritardo. Questo sasso è decisamente amaro, la nonna, di fronte al corpo senza vita di André, lo "sgrida " metaforicamente, poiché se lui avesse mantenuto le distanze, forse, non sarebbe finita così. Probabilmente non sa, o non accetta, la dolce Marie, che il loro amore era unico e niente lo avrebbe fermato mai. Bravissima.