Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
25/12/19, ore 03:00

Che belli questi fotogrammi dei 14 anni di Oscar nella grande scelta della sua vita... Seppur nella follia del padre, la sua Oscar sceglie il suo destino di emancipazione e libertà di scelta e anche disobbedienza indossando la divisa di colonnello della guardia reale, per non deludere il padre, per non fare la fine destinata alle donne dell'epoca di obbedienza ai padri prima ec ai mariti poi e , dulcis in fundo per non lasciare André la sua ombra amorosa.... Il sasso ha fatto centro!
(Recensione modificata il 25/12/2019 - 03:02 am)

Recensore Master
25/12/19, ore 00:30

Bello il sasso natalizio di Oscar, specialmente quando si augura che André ci sia sempre come la cometa su Betlemme. Buone feste.

Recensore Master
20/12/19, ore 00:30

Io , invece, ci sarò sempre,
non fuggirò mai da te.


Ma che bella frase!! 😍
Come sempre sei bravissima Agrifoglio, complimenti!!

Recensore Master
17/12/19, ore 14:45

Piccola, bella, dolce. Una poesia, iù che un racconto.
Incisiva, essenziale.
A presto!

Recensore Master
17/12/19, ore 07:03

E infatti non è fuggito mai André, votandosi a un amore che ne ha segnato tragicamente il destino. Fedele e vibrante trasposizione della prima, storica puntata dell'anime, con quella scazzottata che segnerà il passaggio di entrambi alla vita adulta con le scelte che ne conseguiranno. Sei sempre sul pezzo in questa raccolta, brava!

Recensore Veterano
14/12/19, ore 00:48

Sì, lui non fuggira' mai da Oscar, e sarà sempre sincero, a costo di spaventarla, finché lei non prenderà consapevolezza che André aveva ragione fin dall'inizio. Brava come sempre. A presto!

Recensore Master
12/12/19, ore 12:32

Oscar potrà fuggire da se stessa,ma in André troverà sempre un porto sicuro.
Ciao,al prossimo " sassolino"

Recensore Veterano
11/12/19, ore 16:22

"...quel dolore pungente e irrisolto che ti tormenta da quando sei nata."

André era da sempre andato dritto al punto, sin dall'infanzia.
Conosceva Oscar, a soli 15 anni, già meglio di chiunque altro.

Ce lo conferma nell'episodio n.36, vedendo Oscar congedare il pittore dopo aver posato per il quadro, stanca e affaticata sul balcone per prendere una boccata d'aria.
Lui intuisce il malessere di lei dicendole: "Sono cieco da un occhio, ma riesco a vedere bene dentro di te."

Oscar (come anche ha intuito Alain) ha sempre voluto "fuggire da qualcosa", evitando continuamente la sua dolorosa crisi d'identità come "un animale selvatico che fiuta il sopraggiungere del cacciatore", in quanto consapevole di trovarsi impotente di fronte a un problema impossibile da gestire.

Ammettere la propria femminilità era un prezzo troppo pesante da pagare per lei: l'umiliazione di constatare i propri limiti, le fragilità personali da nascondere in servizio, le cose proibite, le trasgressioni represse, le frustrazioni verso altre donne, le insoddisfazioni verso i rapporti con gente di altra estrazione, i divieti imposti dal suo rango sociale.

La frase conclusiva è bellissima:
"Io, invece, ci sarò sempre, non fuggirò mai da te."
E' la sintesi della sua presenza costante in ogni episodio.

Molto bella, i miei complimenti!

Recensore Master
11/12/19, ore 14:55

Lo scontro che più mi piace tra i nostri: lo strappo della camicetta l'ho sempre aborrito!

Recensore Master
11/12/19, ore 13:52

Brava Agrifoglio.
Anche stavolta hai centrato bene l' obiettivo e hai colpito nel segno!
Questa fiction sta diventando sempre più appassionante e ho fatto bene ad aggiungerla subito fra le mie preferite.
Andrè legge nell' anima della sua amica, e da segreto innamorato qual è, coglie tutta la rabbia, la frustrazione e l' inquietudine che alberga in lei.
Se ne fa carico, forse per la prima volta, ma lei fugge, ignara o solo vagamente consapevole dell' affetto che la circonda.
Un affetto, quello di Andrè che però la rende debole e indecisa.
Una valvola di sfogo per scaricarsi ma niente di più.
Altera , efficiente e risoluta appare dinanzi al padre, poco dopo e pronta ad iniziare la sua sfida. Un destino gia ' segnato che lei accoglie e accetta ben consapevole dei rischi, dei pericoli, e del suo futuro incerto .
Capitolo breve ma intenso, mi è piaciuto molto. A presto!
(Recensione modificata il 11/12/2019 - 01:54 pm)

Recensore Master
11/12/19, ore 12:16

Poche, poetiche parole che racchiudono tutto il significato di quel momento del I episodio dell'anime (questa crisi di Oscar è completamente assente nel manga). Hai reso magnificamente la posizione di Andrè, che capisce, accetta (anche i pugni)  e ama, nel senso più vero del termine, la sua amica. 
Grazie per queste perle di poesia con cui illumi attimi nella vita dei nostri beneamati!

Recensore Master
11/12/19, ore 01:01

Bellissimo questo pezzo ispirato al primo episodio, col senno del poi fa ripensare alla frase di un André adulto e disincantato che dice" se fuggire fosse la soluzione, io sarei fuggito tanto tempo fa, Oscar...", ma lui non è mai fuggito, né di fronte ai problemi, né di fronte alle proprie responsabilità. Lui è sempre stato la roccia di riferimento per una Oscar educata al dovere ma "ignorante" sui sentimenti. Brava.

Recensore Master
11/12/19, ore 00:33

Ciao Agrifoglio, l'eterno conflitto di Oscar portato alla ribalta dalle parole rivolte a lei da André che sanno di verità, una verità che non vuole sentire poiché la tormenta ed è sempre presente a ricordarle chi è. Solo Andrè riesce a vedere oltre, a penetrare la dura corazza che si è creata e che per difendersi non può fare a meno di picchiare duro, di fare male per far sentire tutto il suo dolore. Oscar fugge perché così sembra anche scappare dalle maglie entro le quali è imprigionata, e fugge da tutti, persino da André che le è sempre vicino e la sostiene anche se lei non vuole accorgersene. Altro quadro che definisce i caratteri di Oscar e Andrè. Un saluto.

Recensore Master
04/12/19, ore 10:54

Caspita che accuse!
La solitudine e la sofferenza rende l'animo duro ma non giustifica assolutamente la condotta e le sentenze spietate che emette una persona.

Recensore Master
27/11/19, ore 22:33

Confesso di non essere particolarmente informata sull'infanzia di Robespierre, comunque le sue dure e sferzanti parole di bambino lasciano trasparire rabbia e dolore. Con il senno del poi, sembrerebbe la genesi di un mostro... non a caso, i peggiori criminali hanno spesso alle spalle un'infanzia infelice e anaffettiva. Al prossimo personaggio! Silvia