Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)
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Ciao Agrifoglio. Leggendo il titolo non pensavo di trovare André e mi piace ogni volta sorprendermi. Emerge il sentire struggente dell'uomo fino a convergere tutto nell'espressione "perdonami, sono un pazzo che ti ama, senza speranza e senza dignità…. Non me l’hai chiesti tu la vita e l’occhio…. " Parole emblematiche. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Leggo sempre con piacere questi frangenti. Questa volta Maria Antonietta e il suo rapporto con la madre e mi piace come lo abbia affrontato. Tutto fino al finale, dove la Regina esprime la sua ammirazione e amore. Vedendo il titolo del prossimo capitolo, sarò davvero curiosa di leggere. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Mi piace come nei capitoli, nello scrivere di personaggi che hai già trattato, consideri aspetti diversi del loro vissuto facendomi riflettere. Questa volta hai immortalato in modo commovente un momento tragico. Ho sentito nella mia mente il rullo dei tamburi sovrastare il dolore di Luigi XVI. Il titolo che hai scelto fa immergere nell'interiore devastato del Re. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Molto bello questo capitolo, riguardo il quale ho riflettuto, con il sentire del padre di Oscar in un'lllusione che si trasforma in una realtà diversa nel tempo da quella che aveva immaginato. Emblematico il passaggio da figlio a figlia, con la parola erede nel mezzo. Sempre profondo quello che comunichi. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Mi è piaciuto leggere di Luigi XVI nella sua caratterizzazione. Significativo il paragone con una papera contrapposto al cigno che poteva essere, ma che purtroppo non è. Un titolo originale e mi piace ogni volta indovinare il personaggio sia leggendo il titolo che le prime parole dello scritto. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Hai descritto questo capitolo con profondità e poesia, esprimendo bene la situazione di Oscar. |
Ciao Agrifoglio. Mi è piaciuto il titolo per questo frangente che hai ben rappresentato, "pugni e fili d'erba." Emblematica l'espressione "quel dolore pungente e irrisolto che ti tormenta da quando sei nata", dove emerge il tuo osservare nel profondo. Dopo invettive e pugni il contatto di quelle due mani, un contatto per l'eternità e poi le diverse reazioni di Oscar e André in quel momento fondamentale di vita. Ho avvertito la tua partecipazione a livello emotivo, immergendomi nelle tue parole. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Bello questo frangente dove viene trattata la vita familiare di Robespierre con quel "non sono come voi ... "fino a convergere tutto nel finale con le parole, onesto irreprensibile e ancora di più incorruttibile. Brava nel cogliere i diversi aspetti dei personaggi, con poche parole, facendo riflettere. Chi sarà il prossimo personaggio? Un caro saluto. |
Quanto le è costato quel riprendersi tutto,seppure in modo davvero discutibile. E nonostante i suoi sforzi nulla più colmare il vuoto che sente. |
Ciao Agrifoglio. Giunta alle parole finali ho riconosciuto Madame Royale. Mi piace vengano considerati personaggi minori. La protagonista di questo capitolo è avvolta dal freddo, il freddo della sofferenza. Reagisce però a tutto quanto di terribile accaduto con determinazione e il suo pensiero è volto al futuro, alla restaurazione. Sono curiosa di leggere il prossimo capitoli, in questi frammenti della bellissima opera di Lady Oscar. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Molto bello questo capitolo con Oscar, molto giovane, che avverte quanto possa essere importante la presenza di André. Emblematico lo spadino di legno, la trottola, il coltellino e sono lieta li abbia nominati. Oscar non sarà più sola e anche l'educazione impartita dal padre sarà più leggera. Ho immaginato Oscar, la sua voce, in questa fase della sua vita che hai ben colto. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Mi piace questo frangente che hai immortalato a quel ballo in maschera, dove il Conte contempla Maria Antonietta, non immaginando tutto quello che accadrà in seguito. Suggestiva l'espressione "ti ho sfilato la maschera e tu mi hai rubato il cuore." Mi è piaciuta l'ispirazione all'Odissea riguardo l'incontro tra Ulisse e Nausicaa per quello tra Fersen e Maria Antonietta. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio. Ho letto con partecipazione i pensieri della Regina, che convergono in quella rosa di stoffa per la sua amica nel momento tragico che sta vivendo. Nel finale quel raggio di luce, raggio di vita, illumina la notte di una morte imminente. Hai ben colto, in poche parole commoventi, Maria Antonietta nel suo essere. Un caro saluto. |
Una bramosia che sembra non conoscere limite e che diventa una condizione quasi esistenziale. Un vuoto che non si colma, dei presunti torti che non possono essere ripianati. Alla base probabilmente di tutta questa avidità e rabbia che la divora c'è un meccanismo di autodistruzione, che solo nella morte può trovare argine. |
Ciao Agrifoglio. Mi piace l'idea di questi sassi lanciati in uno stagno. Ogni sasso un protagonista, un vissuto, un'emozione. Qui abbiamo Alain in quanto di tragico accaduto nella sua vita riguardo la sorella. Mi hanno colpita i colori, il rosa e ancora di più il rosso con quella fragola fra le labbra in questo contesto rappresentano la vita e il viola la morte. Un dolore indescrivibile per Alain, nonostante abbia fatto del suo meglio. Ogni volta è bello immaginare, leggendo il titolo, chi sarà il prossimo personaggio. Un caro saluto. |