«Daisy! Torna qui!»
Sua figlia ha imparato a camminare. Anzi, a correre. Se i primi mesi erano stati difficili, tra i pianti, l’allattamento e la mancanza di sonno, adesso Rose capisce che correre dietro una bambina cosa vivace non è tanto diverso.
«Ma!» risponde Daisy. Da quando ha imparato a correre, corre sempre. È come se inconsciamente cercasse qualcosa, come se dentro di sé sapesse che sia lei che sua madre hanno perso qualcosa.
A volte Rose si chiede cosa dovrà raccontarle quando inizierà a fare domande.

-Questo è un Chrisanthemum leucanthemum.- le avevi detto, indicando il fiore rosa che spiccava tra i suoi capelli ramati.
Avevi minacciato Cameron per conoscere il nome scientifico di quella che, per te, non era altro che una margherita colorata.
Piccola Scott/Zoey, piccolo regalo di compleanno per la cara Honest!

'Ti sei mai sentito solo in una stanza piena di gente?'

Non credevo di averne il coraggio, ma questo è il mio piccolissimo contributo alle storie sulla 4x1. E' ancora spoiler?
Una doppia drabble, su un personaggio “non parlante” che mi ha tolto il sonno, e non soltanto a me…
Un bacio, nel caso qualcuno passasse di qui,
vostra Setsuna

"Quando mi hanno smistata in Grifondoro... ti ricordi, George? Hai fatto comparire una bellissima collana di Margherite per me"
Questa storia vuole essere la continuazione/ampliamento della storia "As time goes by", in quanto segue la vita di Jane Walker e quello che le succede dopo la Guerra Magica.

Questa fanfiction comincia ad ambientarsi quando più o meno quando Katniss Everdeen e Peeta Mellark vengono chiamati per andare agli Hunger Games.
Parla di due personaggi inventati da me, che però contribuisco alla guerra quando verrà. Lei è Daisy e lui è John. S'incontreranno per caso e da lì nascerà la loro storia.

La nostra Daisy va ad un campeggio con la famiglia di Max, e trova una strana sfera che è capace di vedere nel futuro. Presto però, si scoprirà che la sfera è stregata e lancerà maledizioni sulle famiglie di Max e di Daisy, che vivranno un incubo.

Rachel ricorda quel giorno come se fosse ieri.
Nel giorno più freddo dell’inverno del 2024, trovò un piccolo cagnolino abbandonato.
Quella volta era meno di un batuffolo di cotone bianco: era tanto piccolo che poteva rischiare di scivolare dalle sue braccia.
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Avete mai fatto un sogno strambo ma in qualche modo significativo? Io si.
Ero rimasta così colpita che ho dovuto trascriverlo sotto forma di racconto.. E' molto incasinato, spero però vi piaccia :)

Daisy ha smesso di usare il cuore.

-Jane-le accarezzai i lungi capelli mori.
-Stavo..venendo da te..-mi disse sottovoce come se avesse finito il fiato.

Andava in giro di notte e senza meta, Ray, giovane meganoide in preda a pensieri che lo tormentavano. Il pensiero più grande si chiamava Reika, che aveva respinto il suo amore. Ma può un meganoide amare? Sì, ma può amare un'umana? Ray non lo sapeva, ma sentiva che Banjo era l'ostacolo da abbattere. Con la forza dell'amore. Ma poteva bastare?

Questa breve OS è interamente ispirata alla stupenda e divertentissima fanart pubblicata su IG il 29/04/22 da @chihiro15_17 (https://www.instagram.com/p/Cc75c7SMMTO/) ed è dedicata a lei e al suo talento. In una giornata uggiosa mi ha regalato un sorriso (anzi, mi sono proprio sganasciata dal ridere).
Kageyama Tobio gioca con Ali Roma da quasi un anno e ormai un po' d'italiano lo sta imparando. Ma, si sa, in Italia il linguaggio non verbale è altrettanto importante...

“Mafuyu singhiozzò e una lacrima gli bagnò la guancia. Ritsuka gli prese il viso con le mani, asciugando la pelle morbida con il pollice. Ringraziò che fosse buio abbastanza da nascondere il colore del suo viso, che sentiva più caldo del solito.
-Andrà tutto bene. -lo rassicurò con un sorriso.”
One shot ambientata nel capitolo 23 (volume 5) del manga.

Juvia ha regalato a Gray un cuscino per il corpo con lei in bikini sopra.Ma cosa ha fatto il nostro mago del ghiaccio preferito di questo regalo?
Questa fanfic parla di Gray e dei suoi momenti con la Dakimakura di Juvia.

[Hideki/Chii] 333 parole.
Chii era colei che volevo abbracciare mentre fuori pioveva.
Colei che volevo stringere quando faceva freddo.
Colei con la quale avrei voluto passare tutta la vita.
Perché Chii era Chii.
E io l’amavo.