Una storia sulla compresisone temporale. Quando le realtà si sovrappongono,è difficile capire cosa è reale.

La fine di un amore.

Raccolta di poesie eretiche e di critica sociale nei confronti del mondo e degli altri

Stringendo la mano, un rumore di plastica spezzò l’impasse, ma fu anche l’interruttore che servì all’Hero per chiudere gli occhi e immergersi in uno di quei ricordi danzanti nella sua testa. Nell’ultima estate. Nell’ultimo lembo di speranza di un vestito che si era scucito definitivamente qualche sera prima.
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O anche: un pugno di realtà post epilogo 431.

Che cosa accadrebbe se Kylo Ren, Poe Dameron e Finn mettessero su una band?
[Storia demenziale ispirata ad una scena di "A proposito di Davis", ulteriori spiegazioni a inizio racconto. ]

Un diamante incastonato in un soffio vitale,una piccola nota nera dello spartito di Madre Natura.

Resta pure immobile a rubare piccole tracce di senso da chi sembra esserne colmo e procede senza sosta. Può quasi atterrire, un orgasmo tinto di fascinosa carica.

Dodici grilletti, dodici fucili puntati verso il suo petto esplosero in un grande fragore.
Un Governo che non transige.
Un'orfana da plasmare.

Le prime settantadue ore alla Suriak sono l’inizio di una serie di ostacoli che la riabilitazione porterà nel matrimonio di Sandy e Kirsten, ma sono anche la prima, vera occasione che hanno per ritrovarsi.

[Mortal Kombat 11/ Sub zero's ending].
Con la ferocia di una tigre, Frost si lanciava contro decine di avversari, incurante dei pericoli e le sue mani, affilate come spade e scintillanti di bagliori glaciali, squarciavano, dilaniavano, tranciavano, sollevando schizzi di sangue.
I demoni, spaventati dalla sua audacia, cercavano di fuggire o di colpire bersagli meno pericolosi, ma lei, implacabile, non si lasciava fuggire nessuno.

[Mortal Kombat II: Distruzione totale]
Riusciva a vedere le crepe delinearsi nella loro fiducia.
Si girò e i suoi occhi blu cobalto, lucidi, seri, per alcuni istanti, fissarono i quattro guerrieri.
Era giunto il tempo di abbandonare le maschere.
– Shao Kahn è mio fratello. –

Scavando nel mio hard disk esterno, ho trovato una breve flash fic ispirata a Mortal Kombat, basata sul secondo finale del capitolo undici. (quello con Liu Kang e Kitana)
Sono i pensieri di Raiden, quando vede Liu Kang svanire verso l'inizio dei tempi.
Sono presenti riferimenti a Mortal Kombat II: Distruzione totale.

[Sandokan]
Eppure, perché non riesce ad allontanarsi dal confortevole e sincero abbraccio di Macassar?
Gli occhi dell'uomo si riempiono di lacrime, mentre le sue mani sfiorano la schiena del piccolo principe. La domanda di Sandokan strazia il suo cuore.
Gli ricorda gli affetti da lui perduti in quell'immonda carneficina.
Ma non può negare la consolazione della speranza a quel bambino sofferente.
— Sì, torneremo nel Kiltar. — mormora, mentre il palazzo in fiamme si allontana sempre più dalla loro vista.

Un mia pesonale, visone su quello che potrebbe essere il futuro della mia coppia preferita, perchè forse, magari non tutto è perduto.