la battaglia era finita da poche ore e adesso cosa avrebbe fatto? non era più il prescelto per sconfiggere il male, ormai non c'era più nessuna ombra a minacciare il mondo magico
Ovvero, cosa successe nei diciannove anni dopo la battaglia.

Perché domani non ci sei... Perché domani c'è solo domani... Quando pensi che tutto vada male e la tua vita non sarà più la stessa...bè, forse hai ragione. Ma è vero che il destino dà sempre una seconda possibilità? Se ci credi... Misty tornata a casa si chiede "cosa succederà domani". *Oddioo che introduzione ridicola e banale! Vi prego non basatevi su questa per decidere se leggere o no, calcolate che sono le undici che per me sono davvero come le 4 di notte...sclero! E' una cosa corta e semplice, in fondo. Scritta in poche ore...spero non si noti e...spero vi piaccia! ^^ Liu*

«Perché hai bevuto, Oscar?»
Pensa a Fersen, e la rabbia lo accieca. «Cosa devo fare perché tu lo dimentichi?»
Osserva le palpebre abbassate, la bocca dischiusa. Le mani abbandonate lungo i fianchi.
Sfiora il colletto bianco della camicia e ne segue il bordo dietro il collo. Poi si alza e la prende tra le braccia.
Sente il fiato caldo di lei contro la gola, il corpo morbido contro il suo. La stringe a sé.
Mentre sale la lunga scalinata nel silenzio assoluto, la sente lamentarsi nel sonno. Le sue dita aggrapparsi alla sua maglia. Oscar si agita, e spinge la testa verso il suo viso.
Questa storia partecipa a Ottobre Challenge: Trick or Treat? indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.

Ma la felicità è un fotogramma del film di una vita, la felicità è effimera e se ne va quando meno te lo aspetti, magari con una lettera ...
"Domani ripartirò, ricorda di non dimenticare: mille o più chilometri non potranno scioglierci.
Domani ripartirò, inutile dire che fa male, ma rende incantevole ogni istante che passo con te."
La canzone è Domani dei Finley.

Te ne sei andata lasciandomi solo i ricordi di noi, che mi frullano nella testa a ricordarmi che non ci sei più, che non potrò più passare quei momenti speciali con te, la mia migliore amica.

Questo racconto mescola avvenimenti sia dei volumi di Charlaine Harris (per l'accenno ai servigi resi a Sophie-Anne) sia della serie tv.
E' una visione di come si poteva evolvere il rapporto tra Eric e la telepate, che però tralascia la vicenda della perdita della memoria da parte dello sceriffo.
Una volta cancellato Bill dalla sua vita, Sookie prova a liberarsi anche del legame con Eric ma... non sempre le cose sono come sembrano.

Domani compirò 18 anni. Questi sono i miei pensieri. Gli ultimi da minorenne.

E' la prima cosa che metto qui, anche se non ne vado fierissima. Credo che sia qualcosa come una songfic su "Domani", su quel tema del quale probabilmente molti si saranno stancati, ossia il Terremoto.

Quando sei in dubbio, vai in biblioteca. Questo è il mantra di Hermione Granger, e Harry ama sempre prenderla in parola. Cos'è questa grande paura di "domani" che costringe Harry ad andare a cercare la sua amica in biblioteca?
Oh, temo di non aver risposto a questa domanda...
Piccola one-shot partecipante al Flash Contest DNAuror, organizzato dal gruppo Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]

Credo che quando inizi ad amare una persona, l'amerai per tutta la vita.
Ti innamori una volta e basta, inutile girarci intorno, nella vita esiste solo un anima gemella.

I pensieri di Meredith nel finale dell'ottava stagione, narrati in prima persona.
Contiene spoiler.
Scritta in occasione di una sfida su facebook con alcune amiche.

Ogniuno pensa al domani in maniera totalmente diversa....questa è la mia e mi piacerebbe scoprire anche la vostra.=)

Capodanno. Un ballo, due anime che s'incontrano.

Voleva rassicurarla e dirle che sarebbe andato tutto bene ma Harry non sapeva come sarebbe andata a finire.
Avrebbe voluto baciarla e stringerla forte a sé ma non poteva: dopo il funerale di Silente si erano lasciati.
Avrebbe voluto dirle di aspettare perché sarebbe tornato ma un pensiero intrusivo gli fece pensare che sarebbe potuto morire e Voldemort sarebbe potuto salire al potere.
Ricacciò indietro il pensiero con riluttanza soffermandosi sugli occhi castani di lei, sulle lentiggini che le cospargevano il viso e fece l'unica cosa che poteva fare: la accarezzò.
Dolcemente, lentamente.

un pensiero, una lacrima.