E Havoc, sapendo di essere indelicato, che quell'uomo aveva argomenti tabù, osò. Osò fargli male, per quella che però non era una semplice curiosità.
"Lei invece la sta aspettando quella persona, dico bene?" Vide un bagliore di vitalità nell'occhio nero, uno sprazzo di vita che si mostrò come espressione di un colpo subito, una ferita che veniva toccata. Durò solo un istante, tanto breve che il Tenente pensò di esserselo immaginato, e poi quegli occhi di tenebra si illuminarono di una luce che mai gli aveva visto e ebbe la sensazione che fossero lucidi, mentre le labbra si stendevano in un sorriso che non era di quelli impudenti che aveva da anni caratterizzato Roy Mustang, non era un sorriso di una persona che stava bene, era l'espressione di un nostalgico che in bocca non aveva più alcun sapore se non l'amarezza di un rimpianto, come un attore che non aveva avuto il suo finale perfetto nonostante ne avesse avuta la possibilità.
"Dici bene. Sto aspettando".
● Fanfiction scritta per il RoyEd Day ●
Autore:
Setsuka | Pubblicata: 10/10/11 | 10/10/11 Rating: Giallo | Genere: Malinconico, Romantico | Capitoli: | Completa
Jean Havoc, Roy Mustang Note: Nessuna | Avvertimenti:
Categoria:
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