Primo capitolo (1/?) di una piccola raccolta dedicata a Viola, prima principessa e poi regina di Altomonte, dal film Il racconto dei racconti.
[La prima flashfic è stata scritta per l'evento Drabble Days 27-30 dicembre, indetto dal gruppo We are out for prompt.]
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CAPITOLI:
I. Regina Vergine ◆ {post film}

Leggero FredShaggy.
Fred ridacchiò leggermente pregustando un po' di meritate risate, dopotutto, lì era sempre lui a doversi occupare del barbecue, mentre gli altri si divertivano. Posò lo sguardo divertito sulla piccola e arancione figura che si stava avvicinando al ragazzo dormiente.
Poi un urlo. Acuto. Da ragazza, sottolineerebbe Jones.

«Te lo ricordi il mito della caverna di Platone?» chiese Marta ad Alessandro.
«Più o meno, lo sai che non sono mai stato forte in filosofia».
[...]
«Tu devi provare a vedere la situazione da ogni possibile punto di vista, devi avere il coraggio di metterti in discussione. Non puoi neppure prendere una decisione riguardo al futuro fidandoti ciecamente delle opinioni altrui. [...] Forse sto usando a sproposito il mito di Platone, però mi pare un esempio utile. Tu ce l’hai il coraggio di provare? Potresti fallire, come il prigioniero che, uscito dalla caverna, non riesce a mantenere lo sguardo verso il sole, però ci avresti comunque provato».

"Non ci penso neanche Potter. Io non farò nulla di quello che tu stai pensando."
"E su, cosa ti costa. Siamo qui, tanto vale divertirci."
"Potter, non vorrai farmi prendere qualche strana malattia."
"Non preoccuparti, principino, lo so che voi Malfoy siete delicati."
Siamo Nikeforos e Slayer87 e questa, sperando ce ne siano poi altre, è la nostra prima ff a 4 mani, sperando che vi piaccia e vi regali almeno un sorriso vi lasciamo alla lettura, non prima di ricordarvi però di lasciare un commento, anche striminzito va beneXD
Introduzione modificata per presenza di doppio tag br.
Charlie_2702, assistente amministratrice

Dalla storia:
“E quindi, ehm, Martina e Riccardo, voi come vi conoscete?” era la sesta volta che Edo provava a ravvivare una conversazione inesistente.
La domanda mi colse di sorpresa e la granella di pistacchi che mi stavo sforzando di mandare giù approfittò dell’attimo di distrazione per lanciarsi dritta dritta verso il condotto sbagliato. Esplosi in una tosse violenta e senza dignità.
“Oh, ehm … ci siamo frequentati. Per un periodo” dissi, dopo aver ripreso fiato, gesticolando un po’ troppo con le mani.
Riccardo corrugò la fronte.
“Stavamo insieme” precisò, piccato.
“Si, una frequentazione” mi affrettai a spiegare, continuando a tossire il pistacchio fuori dai polmoni e annaspando per l'imbarazzo generale “diciamo, una cosa poco importante”.
“Disgustoso” fu il laconico commento di Silvia, ma non sono sicura se fosse riferito alla scena a cui aveva appena assistito o al ricordo del giorno in cui io e Riccardo ci eravamo incontrati per la prima volta.
Ci fissammo tutti e tre in silenzio per qualche secondo. Si preannunciava una lunga, lunghissima serata."

Alfred si scostò i capelli dal viso, con rilassata lentezza.
-Colpisci come una femminuccia, lo sai?- si limitò quindi ad osservare, senza risparmiarsi una risatina.
Gli occhi di Arthur s’illuminarono di un’ulteriore, indignata scintilla di collera.
-Sono ferito al braccio.- replicò, acido.
-Il braccio a cui sei ferito…- fece l’americano, curvando le labbra in un ghigno beffardo -… è l’altro.-
[UsUk]

Calida e il suo gruppo finiscono in una situazione imboscata, la situazione è disperata e per salvare coloro che ama sarà costretta a prendere una decisione difficile che potrebbe costarle tutto ciò che ama.

Naruto si aggirava barcollante per il campo di battaglia, facendosi strada fra gli ultimi focolai – il fuoco degli Uchiha – nel tentativo di raggiungere il centro. Aveva visto Sasuke solo per un momento e lui gli aveva rivolto solo un breve e neutro sguardo, prima che tutti si gettassero nella mischia, uniti nel combattere un nemico comune.

-Amo solo te.-
Bugia.

I Niffad organizzano l'evento più entusiasmante di tutto gennaio: il Ballo di Metà Anno.
Invitati: Warblers e Skylarks, le ragazze del Glee Club della Crawford Country Day.
Un viaggio graduale verso la pazzia con Sebastian Smythe, alle prese con Cenerentole innamorate, festoni troppo alti e fiori a sorpresa. E l'amore.
Thad mi porge la mano. «Mi concede questo ballo, signor Smythe?», chiede, con un sorriso.
Vomito.
«Harwood, per andare d’accordo devi sapere a memoria delle semplici regole. Una di queste è: Sebastian Smythe odia le smancerie e tutto ciò che può risultare ridicolo e patetico. Okay?».
«Okay, allora te lo chiederò diversamente», mi dice lui, avvicinando le sue labbra al mio orecchio e sussurrando: «Mi concede questo ballo, signor Smythe? Poi più tardi la farò ballare in un altro modo…».

''Se io smetterò di rispondere alle domande con una domanda'' il tono di Rukawa si fece più greve. Dalle iridi di cobalto lasciava intendere il cipiglio serio del discorso. Il naso dritto spuntava da sopra l'orlo della sciarpa mentre la frangetta si appoggiava alle sopracciglia folte. Le ciglia lunghe incorniciavano quelli che erano, ad avviso di chiunque, non due occhi ma due gemme preziose.

Raccolta di OS autoconclusive, erotiche, ispirate alle 20 rooms della community kink-pervs @ LJ.
01. ~ Cucina
11. ~ Soggiorno
07. ~ Scale
10. ~ Lavanderia
14. ~ Garage
15. ~ Corridoio
02. ~ Bagno
08. ~ Mansarda
09. ~ Cantina
06. ~ Camera da letto
03. ~ Salotto
18. ~ Giardino
[ ATTENZIONE! Questa raccolta contiene Louis/Harry NC17 ] [ Autore: zeroschiuma ]

Avevo aperto un'altra raccolta - la mia prima, ed era piuttosto recente -, in questa pensavo di inserire molte poesie prima di cominciarne una nuova.
Non è stato così, infatti mi sono trovata davanti agli occhi due mie nuove poesie,
ma le ho viste diverse dalle altre che ho scritto. Le trovo diverse, solo diverse.
Non sono un getto di pensiero, come nell'altra mia raccolta, ma più un concetto, oserei dire anche più elaborato, meno grezzo... Non sono sicura delle parole che ho appena usato, ma sono diverse. O almeno questo è ciò che vedo io.

Il sole stava quasi per tramontare, ma Aomine e Akashi erano ancora intenti a giocare a basket nel piccolo campetto. Niente poteva fermarli: giocare a basket era la cosa più divertente che potessero fare.

“Fermati, perché hai perso te prima di perdere me...”