Non avevo mai amato nessuno come amavo lui. Trovavo, in ogni sua minima parte, nelle profondità del suo essere, una bellezza cangiante, sempre sorprendente. Amavo i suoi occhi, blu e profondi, che sembravano riflettere il suo animo puro e sincero; amavo quei capelli color cenere sempre scompigliati; la pelle candida, amavo il suo sorriso, in cui vedevo l'infinito. Mi ero promessa di tenerlo per sempre accanto a me, di impegnarmi e di impedire alla vita di separarci. Ma a causa di uno stupido sogno in cui entrambi credevamo, le mie forze e la mia volontà iniziarono a mancare. Chi è cosí egoista da opporsi ai sogni, propri e altrui?
Non mi sono mai distinta per intraprendenza, e di conseguenza, avevo scelto di dimenticare qualsiasi cosa ci fosse stata tra noi.
Eppure in quel momento, spinta da una forza inarrestabile che credevo sepolta da tempo dentro di me - forza che molti chiamano amore - mi trovavo, dopo due anni, davanti a lui, indecisa se dare al nostro amore un'altra possibilità.