"Dormi, piccolo." aveva sussurrato, accarezzandogli la testa "Dormi, domani sarò ancora qui, te lo prometto."
Nessuno gli aveva spiegato come si colmasse la distanza fra due persone, e, chiaramente, non si parlava di distanza fisica, ma spirituale.
Era come se gli incerti sorrisi, dal quale lui catturava una parvenza di felicità, dell'altro fossero svaniti nel nulla, insieme al suo essere un uragano in piena eruzione.
Era come se avesse scelto di morire, e gli stava riuscendo bene, come del resto gli riusciva bene qualsiasi cosa.
"Dormi." continuava a sussurrare stringendolo a sé.
Aveva aperto gli occhi, così vitrei e spenti da sembrar racchiudere in loro tutto il dolore dell'umanità, ci si era perso dentro, annegando in quella morsa dolorosa.