Recensioni per
Il Miele sul Bicchiere
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 773 recensioni.
Positive : 773
Neutre o critiche: 0


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~~Ed eccoci alla seconda parte. Non avrei mai pensato o sperato di vedere narrata la costruzione del muro di Berlino, in quanto avvenimento post guerra, ma con grande arguzia sei riuscita ad infilare nella fan fic un evento così importante sfruttando la libertà dei capitoli bonus, e quindi ti ringrazio di aver appagato la mia curiosità di assistere a questo momento storico raccontato come solo tu sai fare.
E’ molto forte e d’effetto l’atmosfera frenetica della città in fermento per la costruzione della recinzione, tra le legittime e disperate lamentele del popolo che subisce il destino di vedere intere famiglie divise, il tutto filtrato dall’incredulità e dallo sgomento degli occhi di America.
Ho davvero adorato la diplomazia di Francia nel parlare coi giornalisti, Inghilterra invece è sempre il solito scostante, ed America il paladino che si lancia a capofitto a combattere le ingiustizie (però amo questo suo lato e il farsi carico delle sofferenze degli altri cercando di dargli speranza) mentre i “genitori” alias unione anglofrancese cercano di smorzare la sua pericolosa intraprendenza, ma sono davvero sollevata nel vedere che almeno dal punto di vista del carattere sono rimasti i medesimi nonostante il trascorrere degli anni. Ho avuto un brivido di paura quando dopo il discorso di America è sbucato fuori Russia con la sua vocina innocente e le sue parole taglienti.
 Ed ecco che finalmente assistiamo allo scontro di idee tra America e Russia, personaggi chiave della guerra e del dopoguerra che ancora non avevano avuto modo di confrontarsi tra loro nel corso della fan fic data l’epoca non ancora matura perché ciò avvenisse. Non c’è bisogno di dire che il loro confronto è perfettamente reso e interessantissimo, sembrano due bambini che litigano e cercano di imporre la loro idea all’altro rinfacciandosi a vicenda le rispettive debolezze, con la “piccola” differenza che posseggono un potenziale sovrumano in grado di mettere a soqquadro gli equilibri del mondo, e il fatto che si parlino attraverso la rete rende tutto più forte e dà l’idea del profondo divario che c’è tra loro, una divergenza di culture ed opinioni incolmabile. Francia è colui che con la sua diplomazia coglie sempre nel segno, ed infatti è stato l’unico che ha fornito un valido argomento in grado di fronteggiare seriamente Russia mettendolo per un attimo in difficoltà, senza contare che adoro come si preoccupi per Prussia e ho sofferto con lui alla consapevolezza di non vederlo da anni e probabilmente mai più. Non avevo ancora visto America così arrabbiato, è stato un momento di grande tensione vederlo cercare di reagire alle numerose provocazioni di Russia, che tra i due è quello che senza dubbio sa giocare d’astuzia approfittando dell’impulsività dell’altro. Anche America ha i suoi mostri interiori e le cicatrici sanguinanti in ricordo della guerra e mi ha fatto molta tenerezza quando si è accasciato, fortuna che ha dalla sua il sostegno di Francia e soprattutto di Inghilterra in versione mamma chioccia (impossibile per me non creare mentalmente delle analogie con Spagna e Romano in questi frangenti). Per fortuna si riprende subito dopo sbattendo in faccia a Russia la motivazione per cui il suo popolo è unito ma infelice.
Effettivamente pure io per buona parte del capitolo mi stavo chiedendo dove fosse Germania, poveretto che bella sorpresa che ha trovato tornando a casa, nemmeno il Ferragosto in santa pace! In mezzo a tutta questa sofferenza, sono felice almeno di sapere che Germania e Italia hanno riallacciato i rapporti (immagino che tra le ultime fasi della guerra e l’immediato dopoguerra dati gli eventi storici siano rimasti divisi), ed anzi li vivono molto più equilibratamente e liberamente (nella mia testolina sembrano una coppia di fatto ahaha), andando a trovarsi spesso a vicenda, dormendo nello stesso letto, lasciando i vestiti dall’altro, ecc. (mantieni sempre le tue promesse, infatti il fluff gerita è arrivato ed anzi queste informazioni sono più di quanto potessi sperare, grazie!!). Almeno Germania può avere Italia vicino ad attenuare il suo dolore, e la sua accettazione del muro quale prezzo della perdita di potere e mezzo di espiazione di colpe è molto dignitosa, pienamente nel suo stile, ed effettivamente non ci si poteva aspettare altre reazione da lui.
Sembra quasi che il destino abbia voluto riservare a lui la posizione più morbida, punendo più duramente il fratello maggiore, che probabilmente paga la “colpa” a monte della sua educazione e di non averlo fermato prima che la situazione degenerasse (interpretazione puramente personale).
Prussia che, pieno di sofferenze, chiede a Fritz se ce l’ha ancora con lui e di farlo morire mi spezza il cuore, anche se lo comprendo. Il fatto che la cicatrice si sia riaperta ad entrambi immagino sia collegata al muro o comunque alla sofferenza del popolo, anche se mi rimane la fortissima curiosità di sapere chi ne è stato l’autore, magari Russia, America o qualcun altro (ma tanto so che non puoi dircelo quindi mi toccherà aspettare la fine della fan fic credo^^’’’). Ottimo lavoro come sempre, io e la mia amica inoltre ti ringraziamo per l’entusiasmo mostrato in pubblico e in privato per la foto che ti abbiamo mandato. Al prossimo capitolo^^.
 

Dopo tanta fatica finalmente riesco a recensire anche questo capitolo!
Allora, innanzitutto grazie per averci dedicato un Bonus così ricco di "indizi" e frasi strategiche sparse qua e là: anche se si sa come è andata a finire tutta la faccenda, mi hai incuriosita ancora di più...
Non vedo l'ora di leggere dello scontro tra Ucraina e Bielorussia, di vedere Russia messo ko da Prussia e, soprattutto, di vedere come reagirà Germania davanti alla costruzione del muro... e anche di vedere il piccolo Moldavia riabbracciare Romania, almeno per un nanosecondo!
Giunti a questo punto, però, io devo ringraziarti anche per un altro motivo: finalmente sono riuscita ad appassionarmi alla Storia!!! Ed è tutto merito tuo!
Se avessi scoperto il Miele prima! Sicuramente non sarebbe stata una materia noiosa e "pesantissima"...

Ma adesso passiamo alla prima parte di questo bel capitolo qui.
Ah, 12 agosto 1961... che brutta storia...
Però, devo dire che è ancora più spaventosamente terrificante, vista dalla prospettiva di Russia(&Co.).
Non avrei mai voluto trovarmi al posto dei Baltici per nulla al mondo, poco ma sicuro: già Russia non è proprio il massimo, come "padrone di casa", immaginiamo poi in questo periodo...
La situazione è purtroppo quella che è, ma io non so se essere più sconvolta dall'atteggiamento collerico e violento di Russia o dal fatto che, udite udite, non porta i guanti. Per la primissima volta nella storia del Miele!
Ci credo che a Lituania è preso un colpo, poveretto. Dopo tutto quello che gli ha fatto passare...
(non ti nascondo che la descrizione delle mani ha fatto venire i brividi anche a me...)
Guardando le nazioni riunite nella sala del Cremlino, viene proprio da dire che "certe cose non cambieranno mai": Estonia ricopre ancora il ruolo del Segretario, Lituania del Mediatore, Lettonia del Fifone, Bielorussia della Folle/Psicopatica, Ucraina della Mamma, Moldavia del Bambino Dolce e Tenero (anche se non si può dire lo stesso dei suoi disegnini...) e Russia del Capo Supremo.
Il piccolo Moldavia è stato davvero molto, molto fortunato ad essere finito sotto l'ala protettrice di Ucraina, altrimenti non oso immaginare cosa ne sarebbe stato di lui...

Ma parliamo del personaggio più spaventoso di tutti...
Allora, devo dire che questo "nuovo-ma-non-troppo" Russia post WW2 è quanto di più perfetto possa esistere sulla faccia della Terra, perché lo hai descritto in una maniera che definire ECCELLENTE è dire poco: non hai trascurato proprio nessun aspetto della sua personalità, facendoci vedere come, anche a distanza di anni, sia rimasto sempre il Russia che conosciamo -e che mi fa morire dalla paura!-.
Per esempio, quando ha detto che "non sono i soldi a fare la felicità delle persone", quasi rattristandosi davanti alla "stupidità" degli uomini, mi ha ricordato molto un bambino che non riesce a capire un concetto particolarmente semplice, ma ha anche messo in evidenza il suo desiderio malsano di creare a tutti i costi dei "legami", di costruire una famiglia anche con la forza.
E poi la cattiveria con cui ricorda a Prussia quello che potrebbe succedergli con l'unificazione delle due Germanie e la violenza con cui lo afferra per i capelli e lo trascina contro il muro... povero Gilbert :(
Ma il nostro caro amico Ivan non è poi così imbattibile come sembra: sotto sotto, anche lui nasconde un briciolo di fragilità... e infatti è bastato un piccolissimo tocco da parte di Prussia per fargli provare di nuovo quella sensazione di terrore che non lo hai mai veramente abbandonato.
Mmh, alla fine anche una roccia come lui ha le sue paure... e chi l'avrebbe mai detto?!
E questa frase: "Sapete tutti quello che sono in grado di fare quando quello che mi appartiene mi viene portato via e quando quello che mi è caro viene minacciato"... santo Fritz, è così "da Russia" che praticamente si commenta da sola!
La follia di Russia, comunque, ha raggiunto il massimo grado con l'IDEA del Muro, e a questo punto sono davvero curiosissima di vedere come la prenderà Germania...

Ma adesso passiamo al Magnifico Lui *pioggia di cuoricini con l'aquila prussiana*
Se Ivan è perfetto, Gilbert... ... ... boh, non ho nemmeno le parole per descriverlo!
Certo che, anche malconcio com'è, con i capelli più lunghi (che secondo me gli stanno pure bene!) e un occhio bendato, ha un certo fascino... e tantissima dignità, soprattutto.
Io lo amo. Punto.
Dichiarazioni d'amore a parte, devo dire che è stato davvero un brutto colpo vederlo ridotto così male, tutto pelle, ossa e dolori vari.
Accidenti, fa davvero impressione pensare che prima era fortissimo e pieno di energie :(
Ma la lingua affilata... per fortuna quella non è sparita!
Ed ecco che il "vecchio Prussia" continua a provocare Russia senza sosta, senza preoccuparsi di poter finire in guai ancora più seri... fino a quando Ivan non tira in ballo anche Ungheria.
"Non provare a toccarla!": lo so, lo so che non c'entra nulla ma... PruHun!!! E ho detto tutto! ^-^
Io spero con tutto il cuore che la "profezia" di Ivan non si avveri, perché un personaggio così bello come Prussia non merita affatto di fare una fine così brutta!
Ma quel primo Bonus, con Italia e Germania che visitavano la tomba di Fritz, mi fa temere il peggio...

Come se Prussia non fosse già un brutto colpo per i nostri cuoricini sensibili, è arrivato anche il canarino più carino che ci sia... e qui mi sono quasi sciolta dalla tenerezza, oltre che dal dispiacere.
Povero Gilbird, anche lui non se la passa tanto bene :'( Perchééééé? Perché ci hai fatto questo? *modalità fontana: ON*

Bene, per oggi è tutto! Corro a leggere il nuovo capitolo!!!


PS: Allora, premettendo che non me n'ero affatto dimenticata (avevo provato a scrivere il 9, ma non riuscivo a recensire...), so di essere in ritardo di ben undici giorni ma ci tenevo moltissimo a farlo...


BUON COMPLEANNO!!!

*scoppi di petardi, tappi di spumante che volano dappertutto. I lettori si lanciano in un coro di "Tanti auguri a teee, tanti auguri a teee..." per poi stritolare l'autrice in un super-mega abbraccione e seppellirla sotto una montagna di pasticciotti, coriandoli e stelline luccicanti*

Adesso è tutto! E questa volta dico sul serio!
A prestissimo!

~~E finalmente giunti ad un altro bonus. Mi ha fatto piacere rivedere i Paesi dell’Unione Sovietica. Russia emana sempre la solita aura inquietante, ma trasmette anche tanta malinconia nel suo constatare di star perdendo il suo popolo, e in fondo non ha tutti i torti quando si rifiuta di aiutare la Germania Est. Estonia è un perfetto relatore\segretario\manager. Adoro i disegnini inquietanti che nel suo candore di bimbo fa Moldavia, si comincia a notare il suo essere cresciuto a casa di Russia ahaha, ma resta pur sempre un cucciolino adorabile, e mi è piaciuto il suo modo di partecipare alla riunione facendo domande assolutamente plausibili, ma resta talmente innocente da ripetere le parolacce meccanicamente come i bimbi. Ucraina ha spiegato perfettamente il quadro della situazione, l’atteggiamento di Bielorussia nei suoi confronti è sempre aggressivo e indisponente, sembra che tra queste due sorelle non siano mai corsi buoni rapporti, davvero un peccato. Mi è piaciuto il discorso di Russia che demarca il profondo divario tra l’Ovest legato al capitalismo americano e l’Est, e ti dirò che nella sua non completa sanità mentale l’ho trovato quasi convincente. Ok tu non puoi inserirmi con nonchalance le premesse che porteranno al futuro disastro di Černobyl', non sono ancora pronta a questo dolore! Ucraina opponiti ti prego, opponiti (so che non serve a nulla sperarci ma ho ripetuto questo per tutto il tempo ç_ç). Prussia sarà pure una “carcassa” come dice Russia, o un cadavere, ma è sempre magnifico, per il modo in cui riesce a tener testa a Russia, nonostante le sue minacce fisiche e psicologiche, l’unico che gli dice le cose in faccia senza temerlo, mantenendo la sua solita faccia tosta. Si conferma l’assoluta volontà di Prussia di lasciarsi “morire” per il bene del fratello e del popolo, un simile senso dell’onore e del sacrificio lo hanno in pochi. Dal loro dialogo pieno di tensione ho capito che la guerra a tutti loro ha fatto solo del male e basta, sentire di Nazioni uccise o quasi (anche se non del tutto visto che sono ancora lì) mi fa davvero malissimo al cuore (Ci rivediamo al ’45, non ce la posso fare!!). Adoro come Prussia difenda con le unghie e con i denti coloro che ama e ho sofferto con lui per le ultime parole di Russia. Mi è piaciuto anche il dialogo con Lituania, che pur aiutandolo cerca di difendere l’orgoglio delle Nazioni baltiche. Se fai bene attenzione, leggendo la parte in cui si parla di Gilbird che sta subendo lo stesso tramonto del padrone, puoi sentire il rumore di ciò che resta del mio cuore andare in frantumi. Infine Russia che ha la geniale e innocente ideuzza di costruire il muro completa il quadro della tensione emotiva del capitolo. Suppongo che nel prossimo capitolo leggeremo cosa succede ad Ovest, e non vedo l’ora (e ciò non deriva dalla voglia matta di leggere probabile fluff gerita, è solo un'impressione). Come sempre complimenti per il lavoro magistrale che fai anche nei bonus. Alla prossima!!
(Recensione modificata il 14/05/2018 - 01:36 pm)

Non è giusto così, mi fai adorare anche un pazzo come Ivan!
Devo dire che lo preferisco instabile che depresso e poi vuoi mettere la scena in cui prima ha un brivido di terrore e poi fa tanto il figo?!? XD

E Prussia, è davvero unico! Quasi, quasi faccio il tifo per lui (anche se la storia non é dalla mia parte)!
Complimenti lo hai tenuto fedele nel suo orgoglio nonostante sia un "cadavere".

Credo di aver già detto (più o meno un miliardo di volte) ma le descrizioni dei tuoi personaggi sono emozione pura.
Non solo sei in grado di descrivere i personaggi più corposi -come America o appunto Russia- ma anche quelli meno considerati, io, ad esempio, adoro il tuo Estinia.

Ultima cosa e poi ti lascio in pace, promesso.
MA QUANTO È CARINO MOLDAVIA???
Voglio vedere i suoi disegni! XD

Elisir

Recensore Veterano
06/05/18, ore 12:25

Proprio come avevo immaginato, tutta la rabbia repressa di Norvegia è esplosa contro Prussia e per un attimo ho pensato che gli avrebbe tirato veramente un pugno! E in effetti Prussia se lo sarebbe anche meritato in questa situazione! Ha fatto bene Norvegia a far promettere a Prussia di non dire niente a Finlandia di quello che è successo a Danimarca, già Finlandia avrà i suoi problemi a cui pensare, dirgli anche che Danimarca è diventato cieco aggiungerebbe solo altro dolore e preoccupazione. La scena in cui Norvegia getta per terra la croce di ferro è stata davvero significativa, simboleggia la sua ribellione e il suo disprezzo contro Prussia, è un gesto più efficace di un pugno secondo me. Islanda finalmente è tornato a casa e ora potrà restare tranquillo per un po', anche se rimane distante dalla sua famiglia. Grazie a questa battaglia ha capito di aver trovato un alleato fidato in Inghilterra e ha acquisito sicurezza nelle sue capacità e la consapevolezza che dovrà lottare fino in fondo per riunirsi alla sua famiglia. Adoro Inghilterra quando assume il ruolo di figura paterna e protettiva, e mi piace il discorso che ha fatto ad Islanda in cui gli ha confessato di averlo completamente rivalutato. E finalmente sono ricomparsi anche Australia e Nuova Zelanda! Sono adorabili quando si preoccupano per le ferite di Inghilterra e Australia mi fa troppo ridere quando lo chiama "nonno"! XD Ho trovato molto significativa e toccante la scena in cui Inghilterra lascia cadere in mare la terra che gli aveva affidato Grecia, e mi ha messo anche molta tristezza perché significa che per Grecia non c'è proprio più niente da fare, almeno per ora. Sono contenta che almeno l'abbiano fatto uscire di prigione, anche se dovrà rimanere incatenato ai polsi, ma Grecia di certo non perde la speranza e prima o poi riuscirà a spezzare finalmente quelle catene e a riacquistare la sua libertà. Infine riappaiono Italia e Germania! Germania ha preso meglio di quanto mi aspettassi la notizia dell'affondamento della Bismark (pensavo si sarebbe anche un po' arrabbiato con Prussia perché era stato lui ad insistere tanto a dare il via a quest'operazione, sicuro della sua vittoria). Lui e Italia rimangono sempre teneri e cucciolosi, ma non si può non notare quanto il loro legame sia malato, soprattutto da parte di Italia che dopo tutto quello che è successo nella campagna in Grecia non ha esitato un attimo a decidere di accompagnare Germania anche nell'invasione contro l'Unione Sovietica pur di non rimanere separato da lui e senza chiedere neanche il parere di suo fratello (a questo proposito, non oso immaginare come reagirà Romano quando scoprirà che Italia ha preso una decisione così importante senza neanche avvertirlo, sicuramente la prenderà malissimo). Evviva finalmente il capitolo bonus, stavo giusto cominciando a chiedermi quando l'avresti pubblicato! Visto che è ambientato negli anni '60 forse parlerai della costruzione del muro di Berlino che è stato innalzato nel 1961? Non vedo l'ora di leggerlo, anche se dalle tue premesse mi sto preoccupando non poco per quello che potrebbe succedere! A presto! ~ Beatrice ♡

Recensore Junior
06/05/18, ore 00:47

Che Finale! *3 ore di applausi e standing ovation*
Questo capitolo non poteva concludersi in maniera migliore. Bravissima!
Non riesco ancora a credere che sia tutto finito... e l'atmosfera un po' malinconica che si è "respirata" tra le righe non ha certo migliorato le cose: ci mancava veramente pochissimo e mi sarei commossa :(
Però devo dire che sono anche felicissima: finalmente ci lasciamo alle spalle QUEI due capitoli lì!
Inghilterra tornerà come nuovo e Danimarca... penso, anzi spero che si riprenderà, prima o poi (Perché vedrà di nuovo, vero?!).

Mi è piaciuta molto l'idea di presentare la conclusione di questo arco narrativo attraverso diversi punti di vista: chi più chi meno, sono stati tutti coinvolti in qualcosa di estremamente grosso e pericoloso (e il peggio deve ancora venire...) e presto o tardi ne pagheranno le conseguenze...
Non ti nascondo che mi sarei aspettata di leggere anche i pensieri di Romano, ma se hai deciso di non inserirlo avrai certamente i tuoi buoni motivi quindi me ne farò una ragione :)

Ma procediamo con ordine. Pronti... partenza... VIA!
Allora, prima di tutto ci tengo a dirti che mi è piaciuto tantissimo il nuovo ruolo della croce di ferro: da simbolo di alleanza, di oppressione e di "frattura", in questo capitolo è diventata anche la prova del coraggio e dello spirito di sacrificio di Danimarca, oltre che della sua sofferenza. L'immagine di Norvegia che racchiude il ciondolo tra le mani e lo accosta alla fronte è stato davvero toccante, quasi stesse facendo una preghiera silenziosa...
"l'azzurro degli occhi di Danimarca che non avrebbero mai più brillato di quel colore, che non sarebbero più guariti e che non si sarebbero più riaperti verso il sole": mi si è stretto il cuore, a leggere queste parole, ma spero vivamente che la situazione migliori anche per il nostro Dan. Dai, non si merita una condanna simile, poverino!
La reazione di Norvegia è stata più che comprensibile: fino a quel momento ha incamerato rabbia e risentimento, e quello che è successo a Danimarca è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Quando ha detto a Prussia "Io non sono come voi, non è così che risolvo i miei conflitti", per poi gettare la croce a terra con tutto il disprezzo di cui era capace... beh, dopo questa credo che abbia raggiunto il massimo grado di "norvegiosità", tanto era perfetto!
Ammetto che un po' mi dispiace per Prussia, poveretto... ma in fondo se l'è cercata :D

Alla fine, tutti i miei timori che Inghilterra stesse sfruttando Islanda e che prima o poi lo avrebbe abbandonato senza tante cerimonie, si sono rivelati infondati: infatti si è sempre preoccupato del suo "alleato", ha dimostrato di avere fiducia in lui e lo ha spinto a credere nelle sue capacità, anche quando tutto sembrava perduto.
Certo, a volte non è stato poi così "delicato", ma questo è stato un ulteriore incentivo a far tirare fuori gli artigli alla nazione più giovane.
Un altro punto a suo favore è senza dubbio l'onestà: non ha mai mentito ad Islanda, mettendolo sempre al corrente di tutti i suoi piani. Inoltre non lo ha mai trattato alla stregua di una semplice "pedina", ma come un suo pari, soprattutto nella fase finale della battaglia.
In tutto questo, chi ne è sicuramente uscito vincitore è stato proprio il piccolo Isla, e non solo perché ha effettivamente sconfitto i tedeschi: da nazione timida, insicura e in un certo senso rassegnata ad essere uno "strumento" nelle mani di un Paese più forte, si è lentamente trasformato, facendo del legame con la sua famiglia non una debolezza ma un punto di forza, e dimostrandosi in grado di affrontare anche le situazioni più difficili senza lasciarsi abbattere più di tanto dalle parole dei nemici (anche se una volta ha pianto... ma shhh!).
Non avrei mai pensato di poterlo rivalutare fino a questo punto ma... ebbene sì, adesso è LUI il mio terzo personaggio preferito :D

E adesso finalmente torniamo in Grecia.
Quanto mi erano mancati Australia e Nuova Zelanda!
"Abbassate la voce e imparate a moderare il linguaggio, una dannata volta".
"Sei tu che ci hai insegnato a parlare così!".
Ma ancora di più mi erano mancate queste scenette tra loro tre (XD) e Australia che non perde mai occasione di far sentire Inghilterra un "vecchietto" (XD)
"Vincere una guerra per ottenere la pace... ha un che di controverso, no?": è quello che ho sempre pensato anch'io... e la cosa preoccupante è che siamo solo all'inizio!
L'abbraccio (sììì!) è stato naturalmente uno dei miei momenti preferiti (sai che novità), ma NIENTE è paragonabile al momento in cui Inghilterra ha lasciato cadere in mare la terra che gli aveva affidato Grecia, segnando in maniera definitiva la conclusione della campagna.
Io, dal canto mio, mi ero completamente dimenticata di questo piccolo particolare, tant'è che quando l'ha tirata fuori dalla tasca mi sono chiesta "Dopo tutto questo tempo?" (e qui ci voleva Arthur che rispondeva con aria seria "sempre"...)... Secondo la mia modesta opinione di lettrice, è stato uno dei momenti più belli e significativi di tutto il capitolo ^-^

Ho detto che mi erano mancati Australia e Nuova Zelanda... ma anche Grecia non si vedeva da tantissimo tempo!
Non mi sarei aspettata che i soldati tedeschi gli avrebbero permesso di lasciare la prigione tanto presto: quando sono entrati nella cella ho davvero avuto paura che gli avrebbero inferto il colpo di grazia, e invece...
Certo, non si può parlare di Libertà vera e propria, ma di sicuro è molto meglio della prospettiva di marcire in una stanza umida e polverosa.
E nonostante l'umiliazione delle catene, lui si dimostra ugualmente pacato, ma non per questo meno orgoglioso o coraggioso, perché sa che gli invasori potranno anche portare tanto dolore e scompiglio, ma non riusciranno mai privare i greci del loro amore verso la loro patria. Bello, bello, bello!

Infine ci sono loro, Italia e Germania.
Per quanto Veneziano sia molto spesso carino e adorabile, se penso che tutto questo macello è stato esclusivamente frutto della sua stupidità mi viene una rabbia...
"Perché la guerra è l'unica cosa che mi tiene legato a te": bella motivazione, non c'è che dire (è_é)
In certi momenti vorrei proprio poterlo prendere a schiaffi!
Per non parlare poi di quando ha detto a Germania che non lo lascerà più solo, che non gli importa di quello che dirà Romano...
COSA?! Ma perché nessuno pensa mai a questo poverino? Meno male che è tornato Spagna...
Accidenti, era tutto così tranquillo e lui se ne è uscito con queste assurdità.
Sono proprio curiosa di vedere come la prenderà l'altro Italia...
Davanti alla volontà di Veneziano di rimanere al suo fianco, mi aspettavo che Germania s'impuntasse di più e che gli ordinasse di rimanere lontano dal campo di battaglia, visto tutto il disastro che ha combinato...e invece mi è sembrato addirittura felice di questa sua decisione!
Poveri noi, le cose si mettono sempre peggio...
"I raggi rossi del sole ad avvolgerle in un manto di luce così simile a una colata di sangue da mettergli i brividi": della serie "brutto presagio dietro l'angolo: vigilanza costante!" insomma...

Bene, mia carissima autrice, anche questa recensione extra-large è giunta al termine... adesso non mi resta che aspettare qualche ora per il capitolo bonus ^-^
Anche se il fatto che tu ti sia "divertita" mi ha messo un po' (ma proprio un pochino, eh!) d'ansia...

A prestissimissimo!

Recensore Junior
05/05/18, ore 21:09

Ciao!
Comprensibile che Norvegia si senta responsabile per ciò che è successo, ma davvero lui non poteva sapere che quello che sarebbe successo a Danimarca era così grave. Era ora che ne dicesse quattro a Prussia però; considerato come finirà la guerra contro Russia, non è improbabile che Finlandia ci vada di mezzo in qualche modo, e allora credo che Norvegia potrebbe tenere fede alla sua promessa. Insomma, è stato anticipato che Prussia perderà un occhio: sto andando decisamente troppo avanti nel tempo, ma non mi sento di escludere niente xD.
L’idea che Islanda sia di nuovo nella sua nazione, cresciuto dopo quello che ha fatto e più consapevole di se stesso e quello che può fare, mi lascia tranquilla, nonostante la situazione non sia proprio la migliore. Sono contenta che sia rimasto in buoni rapporti con Inghilterra, e soprattutto che abbiano davvero imparato a rispettarsi a vicenda, trovando buoni alleati l’un nell’altro; adoro l’atteggiamento paterno che ogni tanto assume Inghilterra. Il loro addio è perfetto.
Avevo dimenticato la terra che Grecia aveva donato a Inghilterra. Con tutti questi dettagli da tenere a mente (la terra di Grecia, il proiettile di Romano, svariati altri conti in sospeso tra i personaggi) mi immagino un quadernino pieno di queste cose e te che lo consulti freneticamente, sempre per incastrare ogni dettaglio nel momento perfetto.
Abbassate la voce e imparate a moderare il linguaggio, una dannata volta. Dubito che lo faranno, con un esempio del genere. Mi sono mancati tantissimo Oz e Kiwi! Sono felice di vedere che sono tutti interi e che sono riusciti a salvare la maggior parte dei soldati. Non so come farò senza di loro adesso.
E poi c’è Grecia, quasi abbandonato in quella prigionie. Non capisco perché abbiano deciso di liberarlo, ma non hai dato nemmeno il tempo di esserne felice che ha capito che le manette sarebbero rimaste lì, a pesare insieme alla sua terra occupata. Continuerò a combattere fino a che questa guerra sarà finita, finché il mio corpo reggerà, fino a che il mio cuore e quello della mia terra continueranno a battere, fino a che ci sarà anche solo un’anima disposta a lottare per la libertà. E non sarà una lotta vana. Grecia è il vero eroe di questa battaglia. Ha lottato fino alla fine nonostante sapesse che la sconfitta era certa, e continuerà a combattere per la sua nazione. Anche Inghilterra, che all’inizio lo supportava solo per questioni d’interesse, ha sviluppato un legame particolare con Grecia e non lo ricorderà come chi ha perso. È stato un onore combattere per te. Non potevi dare una fine migliore a questa saga.
Considero quella scena la fine perché Veneziano proprio non mi va giù: non mi va giù il fatto che lui sappia che quello che ha fatto è sbagliato, ma non fa nulla per cambiare; a volte ho l’impressione che non provi nemmeno un minimo di rimorso per quello che ha causato con questa campagna, che ha preso così alla leggera. Non capisco come possa accettare così tranquillamente che lui e Germania sono legati solo dalle guerre e parte dei motivi per cui ha scatenato una guerra mondiale fanno parte di un disperato tentativo di riunirsi. Amo la loro amicizia, ma messa così… Non riesco a perdonarlo. Lasciamo stare quello che dice su Romano che già ne ho blaterato abbastanza. I raggi rossi del sole ad avvolgerle in un manto di luce così simile a una colata di sangue da mettergli i brividi. E questa fa davvero paura.
Non vedo l’ora di leggere i capitoli bonus!
MT

Recensore Veterano
28/04/18, ore 00:54

~~Capitolo tranquillo dal punto di vista degli scontri, come avevi promesso, ma non per questo meno colmo di emozioni.
Mi è piaciuta molto l’immagine della croce di ferro insanguinata come simbolo del martirio subito da Danimarca, e ho adorato Norvegia che si costringe ad essere forte ma non riesce a fare a meno di pensare a tutto quello che è successo (quando ha pensato agli occhi azzurri di Danimarca che non avrebbero più brillato mi si è stretto il cuore) e cerca di contenere la sua rabbia verso Prussia. Quest’ultimo cerca di chiarirsi con Norvegia e cerca di mettere in luce il fatto che si tratta di un dolore comune, dispiacendosi per Danimarca, tuttavia questa volta le sue parole risultano poco convincenti, perché il dolore provato da Danimarca non può essere paragonato a quello che prova lui, e quindi devo dire che comprendo la furia di Norvegia. Straordinaria la sua reazione, non un’aggressione fisica che non sarebbe nel suo stile, bensì delle minacce taglienti e mirate, che hanno sicuramente colto nel segno, mi piace come non perda mai di vista l’obiettivo di riunirsi alla sua famiglia, anche nel dolore mantiene la sua lucidità (anche se, se ricordo bene dal capitolo bonus, forse Germania e Prussia subiranno comunque qualcosa agli occhi alla fine della guerra, quindi chissà che la minaccia di Norvegia non sia un inconscio presagio per il futuro). E’ stato davvero fighissimo, per non parlare del gesto finale in cui lancia la croce (più vedo quanto questo oggetto rappresenti l’oppressione per alcune Nazioni, più rifletto sulla fortuna che abbia avuto Romano ad essere almeno risparmiato dall’obbligo di indossarlo, penso che preferirebbe tagliarsi la gola piuttosto). Persino Prussia rimane impressionato dalle sue parole! Mi piace poi come hai contrapposto l’azzurro del cielo e del mare di questo capitolo al rosso e grigio opprimente della battaglia svoltasi finora, adoro come fai parlare anche l’ambiente circostante, mostrando il clima più disteso e sereno attraverso la descrizione del paesaggio, la quiete dopo la tempesta insomma (o prima della vera tempesta…). Mi è piaciuta la reciproca rivalutazione dell’altro tra Inghilterra e Islanda, e ho adorato le parole del primo su cosa significa essere una famiglia e l’esortazione di continuare a lottare per essa (non potresti essere sempre così carino Inghilterra?), come un maestro che elargisce insegnamenti di vita al giovane allievo, e sono d’accordo con Islanda nel dire che partecipare alla battaglia ha giovato alla sua maturazione ed autostima. In generale mi piace come metti a confronto i diversi rapporti “umani” che regnano fra gli alleati delle fazioni opposte di questo arco, di dolore e sottomissione nell’Asse, di collaborazione, fiducia e comprensione dalla parte di Inghilterra. Finalmente rivediamo fatina, coniglietto, Australia e Nuova Zelanda. Ho amato la preoccupazione di Inghilterra su come avrebbe giustificato a questi ultimi le sue ferite, e la loro innocente apprensione unita a quel “Sei tu che ci hai insegnato a parlare così!”, li rende teneri come bambini che si rivolgono al loro padre o fratello maggiore! Mi è piaciuto come Inghilterra non abbia fatto pesare loro la sconfitta a Creta, complimentandosi comunque per come siano riusciti a salvare gli uomini (ohh ma allora l’influsso di Islanda comincia a farsi sentire!). “Uhm. Vincere una guerra per ottenere la pace”… “Ha un che di controverso, no?”, si è quello che ho sempre pensato anche io. L’abbraccio finale è stato qualcosa di veramente adorabile, c’è bisogno di queste scene di tenerezza i questo momento. Molto toccante la scena finale in cui Inghilterra rilascia la terra consegnatagli da Grecia (l’avevo dimenticata!) augurandogli mentalmente buona fortuna ed ammettendo di essere onorato di aver combattuto al suo fianco. Sono stata felice di rivedere Grecia. Ho avuto molta paura quando gli ufficiali tedeschi si sono avvicinati a lui, ma per fortuna lo hanno solo liberato. Certo, si tratta pur sempre di una prigionia, tantoché gli hanno lasciato crudelmente le catene, però questo non ha tolto a lui e al suo popolo la volontà di continuare a combattere, e ne sono felice perché è perfettamente coerente con la dignità che ha mantenuto per tutta la durata della campagna. Ecco che per la prima volta anche Italia, pur ritenendola rassicurante, comincia a sentire il peso della croce di ferro, e mi piace che abbia ripensato alle parole di Grecia sulla Vittoria senza ali. Volere che la guerra continui solo per star vicino a Germania è un atteggiamento decisamente immaturo da parte sua, tuttavia ci riporta ad uno degli interrogativi ancora aperti per entrambi…il loro legame dipende dalla guerra? (ricordo le parole di Francia a Germania…la guerra è l’unico pretesto che conosci per avere qualcuno che ami al tuo fianco). Per me la risposta è ovvia ma loro non riescono a chiarirsi le idee e a quanto pare non lo sapremo nemmeno in questo capitolo! Germania è comprensibilmente preoccupato per Prussia (sapevo che avrebbe pensato più al fratello che alla nave, e grazie al cielo direi!), ma ha intuito il cattivo presagio rappresentato dall’operazione sull’Atlantico. La decisione sconsiderata di Italia di seguire Germania in Russia solo per stargli vicino nella guerra che hanno iniziato per stare assieme, da un lato appaga il mio spirito gerita, dall’altro mi fa venire i brividi, mi sembra terribile. Terribile la leggerezza con cui una Rappresentanza Nazionale trascina il proprio Paese in una campagna devastante e lontana dalla sua portata solo per soddisfare i propri bisogni affettivi, terribile il modo in cui ignori l’opinione di Romano, terribile in generale la frase “la guerra che abbiamo cominciato per poter stare di nuovo assieme” che mi fa pensare a quanto questi due siano due pazzi scriteriati (fare un viaggetto romantico senza distruggere il mondo no eh?^^’’’). A parte questo, e la successiva visione di Germania delle loro mani unite dal sangue, la conclusione è quanto di più fluff e desiderabile per me ci possa essere. Sono stracontenta del 3 capitolo bonus, ma il fatto che tu ti sia divertita mi preoccupa perché vuol dire guai in vista ahaha, non maltrattarmeli troppo mi raccomando! Al prossimo capitolo.
 

Recensore Junior
24/04/18, ore 20:55

Eccomi qui.
Altro capitolo, altra azione.
Speravo in un inseguimento sui tetti degno di un film americano. Ma non mi lamento affatto.
Perchè abbiamo la prima crisi morale di Germania. Urrà!
A Romania gli è andata proprio bene. Anche se dirlo volgarmente renderebbe meglio il concetto.
Col senno di poi (ma molto poi) Germania poteva tranquillamente lasciarlo annegare e inseguire Grecia. Ed era lì lì, fortuna che ha ancora un briciolo di umanità... per ora.
ATTENZIONE! Grecia kamikaze, mi ha lasciata interdetta.
Per ora mi fermo qui. Alla prossima.
Road to 200!
Amu

Recensore Veterano
22/04/18, ore 20:59

Per prima cosa devo ringraziare che Miele sia una fanfic e non una cena se no a quest'ora sarei più grossa di un bufalo O_O

Comunque finalmente un capitolo tranquillo che mi fa respirare dopo aver tifato come una pazza per Inghilterra e Islanda ed aver pianto come una pazza per Danimarca.
Allora devo assolutamente dire che Italia ancora mi sta sulle scatole ma comunque -come ho già detto tempo addietro- si nota il suo allontanamento dal fratello. Il fatto che dica che non gli importa di quello che può pensare Romano é segno che ormai la rottura si sta amplificando -credo che sia nata una micro frattura tra loro dus quando Feliciano decide di muovere guerra a una Nazione-.
Di Grecia non ho da dire nulla. Perdonami ma lo preferivo in modalità soldato XD

Passiamo a parlare di Inghilterra e Islanda di nuovo nei ruoli maestro e allievo, che io adoro e mi fa immaginare tutto il peso della storia inglese schiacciare le spalle di Arthur.
Mi piace che Iggy sappia parlare con il cuore -almeno questa è la mia interpretazione-

Norvegia è stato figo. Gli do un paio di punti in più per il solo fatto che voglia picchiare e tre punti per averlo minacciato di strappargli gli occhi. Bravo ragazzo sono fiera di te!

Ora mi spiace che ci sia uno stop di due settimane ma come hai detto tu: dopo un antipasto così ci vuole un digestivo!

Mille più mille complimenti
Elisir

Recensore Veterano
22/04/18, ore 10:55
Cap. 166:

Eccomi qui finalmente! Scusa se sono sparita per tutto questo tempo, ho sempre letto i capitoli sia del Miele sia di Siberian Cub e Danish Cub man mano che li pubblicavi ma non ho mai avuto tempo di recensirli, e direi che è tornata l'ora di farlo! Allora prima di tutto devo dirti che sono rimasta sconvolta da quello che è successo al povero Danimarca. Dal suo diario si intuiva che fosse rimasto ferito in modo grave e permanente, ma non mi aspettavo che sarebbe rimasto addirittura cieco! Ma rimarrà cieco proprio per sempre oppure magari quando finirà la guerra riuscirà a recuperare la vista? Io spero di sì con tutto il cuore! Le scene in cui descrivi il suo ferimento e la sua disperazione mi hanno fatto venire i brividi e mi hanno messo l'angoscia, è perfino peggio di Inghilterra abbrustolito! Mi hanno fatto molta pena anche gli uomini che sono rimasti intrappolati nella nave in fiamme e sono affondati con lei , hanno fatto una morte davvero orrenda! Per fortuna che molti sono riusciti anche a salvarsi. Islanda che prova pietà per la sorte degli uomini sconfitti mi ha intenerita, lui sembra uno dei pochi a cui importino gli umani mentre la maggior parte delle altre nazioni li considera solo delle pedine. E a proposito di salvataggi, la comparsa improvvisa di Spagna che è venuto a salvare Prussia Norvegia e Danimarca mi ha davvero colta di sorpresa, non me l'aspettavo proprio! Avevo pensato che probabilmente sarebbe intervenuto Francia, ma comunque anche lui ha avuto il suo ruolo nella vicenda per aver convinto Spagna ad andare a salvarli, e per fortuna è arrivato appena in tempo! Spagna è davvero dolcissimo, mi ha commossa quando ha cercato di calmare e consolare il povero Danimarca in preda al panico (si vede che è rimasto molto colpito dal suo incidente e dalla sua cecità) e anche quando ammette a sé stesso di volere ancora bene a Prussia, sebbene abbia cercato di mascherare il suo affetto fingendosi arrabbiato con lui, e ho amato quando gli ha chiesto notizie sugli altri in Grecia senza chiedere direttamente di Romano per non farsi beccare (come se Prussia fosse così stupido da non capire doveva voleva andare a parare XD). Mi rattrista un po' il fatto che Spagna pensi di non contare più niente per Romano (oh quanto si sbaglia!) e spero vivamente che accetti l'invito di Prussia ad andare con lui in Grecia per rivederlo (un loro incontro mi renderebbe super felice!♡). E poi sbaglio o ho notato una scintilla di gelosia da parte sua quando Prussia gli ha raccontato del suo nuovo rapporto con Romano? XD Prussia è rimasto davvero traumatizzato dall'affondamento della sua nave, e ora deve prepararsi psicologicamente ad affrontare suo fratello (non oso immaginare come reagirà Germania quando saprà la notizia) e soprattutto per l'operazione Barbarossa (ti giuro io sono già in ansia per tutti i personaggi che verranno coinvolti, e mi immagino già le reazioni scioccate da parte delle altre nazioni che ancora non hanno idea di cosa stia per accadere), ma oltre a Germania e all'invasione in Unione Sovietica, Prussia farebbe bene anche a prepararsi per affrontare Norvegia che sarà furioso con lui per quello che è successo a Danimarca. Norvegia cerca di rimanere sempre distaccato e impassibile, ma sta accumulando davvero troppo dolore (tra l'altro la scena in cui lui e Islanda si salutano in lontananza dalle rispettive navi mi ha messo una tristezza infinita). Ora si ritrova a dover consolare e proteggere il povero Danimarca che è devastato, ma sono sicura che riuscirà ad essere abbastanza forte per tutti e due. La parte finale in cui Danimarca si rende conto che rimarrà cieco e crolla definitivamente è davvero straziante, sono arrivata ad avere le lacrime dalla commozione immaginandomi tutta la scena. Come ultima cosa, sono davvero felice di sapere che adesso alternerai la pubblicazione del Miele con quella di Siberian Cub, ogni volta era una tortura aspettare un mese intero per leggere il prossimo capitolo di Siberian e mi ero già rassegnata ad aspettare fino a luglio per scoprire come sarebbe andata avanti la storia tra Arthur e Alfred, ma invece così facendo dovrò aspettare solo altre 4 settimane! Quindi grazie mille da parte mia per riuscire ad alternare in modo equo le due fanfiction, che sto amando sempre di più!♡♡♡ Al prossimo capitolo, -Beatrice ♡

Recensore Junior
21/04/18, ore 18:31
Cap. 166:

Ciao!
Ha ragione Prussia. Solo tragedie oggi. Il mio povero cuore.
Non ero in ansia per Danimarca perché sapevo che Norvegia e Prussia erano stati avvertiti e stavano andando a recuperarlo, ma cavolo, fa male vederlo così, ferito e confuso; non riusciva nemmeno a vedere dove si trovava, credendo che fosse colpa del sangue sugli occhi… Preferisco non immaginarmi il suo viso insanguinato nel dettaglio. Era quasi comica la scena dove è chiamato da Prussia e lui si volta nella direzione opposta. Credevo che l’affondamento della corazzata sarebbe stato gestito in maniera più ordinata, invece abbiamo visto che molti uomini sono rimasti intrappolati nella nave e molti sono affogati dopo essere saltati giù, nonostante gli sforzi di Islanda (che continua a dimostrarsi forte e determinato, seguendo la strada che si è scelto, come dice Inghilterra. Lo adoro) e l’incrociatore di Spagna. Mi dispiace sempre di più aver “tifato” per una fazione o per l’altra durante il corso di questa saga, perché non coinvolgeva soltanto i personaggi che conosciamo, ma anche una moltitudine di uomini, e davvero non c’è nulla da festeggiare per davvero.
E poi c’è Spagna. Che bello vederlo! Mi chiedevo quando fosse comparso da quando avevi detto che sarebbe entrato nuovamente in scena, ed eccolo lì. Vedo che non è cambiato nulla da quando l’abbiamo lasciato, comunque: si sente sempre dire giustamente che dovrebbe smetterla di piangersi addosso, e sarebbe proprio ora. No, no, arrabbiato, Spagna. Ricordati che tu sei ancora arrabbiato con lui. Fai l’arrabbiato!  Ma è troppo adorabile per questo mondo. Ero anche curiosa di vedere come avrebbe reagito sapendo che Prussia e Romano hanno sviluppato una specie di rapporto particolare, e non delude mai: adoro che provi a proteggerlo anche se non è più un bambino e sotto la sua protezione. Spero proprio che colga quest’occasione per vedere Romano, avrebbero delle cose di cui parlare. Poi vorrei vederli di nuovo insieme per un po’, ne avrei bisogno dopo tutte le cose che sono successe. Quest’eventuale incontro dovrei rileggerlo due volte per capire effettivamente cosa succede, perché la prima volta sarei troppo occupata a pensare “La mia BrOTP! Finalmente!” (non sono proprio fratelli ma il senso è quello xD).
Sono però le sofferenze dei Nordici che fanno più male, perché loro in fondo non c’entrano nulla con questa guerra, ma si sono ritrovati coinvolti loro malgrado: Norvegia e Islanda che si salutano da navi diverse, sentendo la presenza dell’altro sempre più lontana, sapendo che potrebbero non rivedersi per molto tempo; Danimarca che tenta di convincersi che non è davvero cieco, ma capisce che Norvegia gli ha mentito; Finlandia Norvegia, Islanda, Danimarca e Svezia separati, che combattono per fazioni diverse. Sale l’angoscia.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo (sperando sia un po’ più leggero),
MT
PS: Mi dispiace che il miele sul bicchiere abbia adesso pubblicazione bisettimanale, poiché già faccio fatica ad aspettarne una. Menomale che ho iniziato a leggere anche Siberian Cubs allora. Sì, giusto la settimana scorsa ho letto d’un fiato tutti i capitoli :3. Vedrò di trovare un pochino di tempo per recensire la storia principale e lo spin-off. Mi dispiace comunque parecchio che il Miele sarà un po’ rallentato, ma capisco cosa ti ha spinto a prendere questa decisione: avrò un po’ di pazienza in più per qualche mese.

Recensore Veterano
17/04/18, ore 00:28
Cap. 166:

~~Ciao, ed eccoci ad un altro avvincente capitolo. Anzitutto ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai fatto per il disegnino che ti ho lasciato, sono davvero contenta ed orgogliosa che il mio piccolo pensierino senza particolari pretese ti abbia resa così felice! ^^ In secondo luogo, ho letto della tua scelta di aggiornare il “Miele” ogni due settimane. Non ne sono stata entusiasta a dire il vero, ma semplicemente per un fattore egoistico giacché sto seguendo solo questa fan fiction e perché temo, dato che si allungheranno i tempi della conclusione, che magari gli impegni di lavoro mi prenderanno talmente tanto che non arriverò a poterla seguire fino alla fine, come invece è mio desiderio (sappi che io sto campando per il ’43 ahaha). Per il resto, comprendo la tua scelta e le sue motivazioni, e la rispetto, magari sarà la volta buona che comincio a leggere anche le altre tue long fic, che sicuramente saranno altrettanto belle!
Passando al capitolo, è stata cruda ed efficace la scena iniziale di Danimarca che si risveglia confuso, disorientato e pieno di dolori in mezzo al proprio sangue, chiedendosi come fuggire da quell’inferno. Mi è piaciuta molto la preoccupazione sincera ma al contempo espressa in maniera dignitosa e contenuta, come è nel suo carattere, di Norvegia, e mi ha fatto tenerezza Danimarca che lo rassicura negando persino a se stesso di aver irrimediabilmente compromesso la propria vista.
La scena dei tre che fuggono dalla nave mentre si sentono le voci dei membri dell’equipaggio rimasti ancora a bordo ad affondare con essa mi ha fatta davvero rabbrividire, pensando al tragico destino di quei poveretti.
Mi sembrava strano che Prussia stesse lasciando affondare la corazzata senza fare una piega. Ed infatti, ecco che, rendendosi conto della situazione, si appresta a combinare una delle sue pazzie. Per fortuna Norvegia (ho adorato il suo tono perentorio e l’aver sottolineato che non avrebbe reso vano il sacrificio di Danimarca) e il piccolo Gilbird (perché anche lui ce l’ha messa tutta piccolino <3 ) riescono a riportarlo alla ragione.
Trovo dolcissimo il modo in cui Norvegia con la sua protettiva ed apparente freddezza sostiene Danimarca ferito, e il modo in cui malinconicamente osserva la nave inglese allontanarsi indirizzando un ultimo saluto al fratello.
Senti anche tu l’aria di primavera, l’aroma dei fiori, gli uccellini che cinguettano e i cori degli angeli allietare l’ambiente intorno a te…o forse sono solo io perché è tornato il mio caro Spagna?? Hai come sempre mantenuto la promessa e ce l’hai riportato quando meno ce l’aspettavamo! Ohh Antonio, ho contato i giorni per rivederlo anche se sono consapevole che la Spagna non ha avuto un ruolo attivo in questa guerra tanto da giustificare una presenza massiccia della sua Rappresentanza, e quindi ti ringrazio moltissimo di avergli dato spazio e carattere e di aver fatto ritornare il mio personaggio preferito.
E’ bastato il modo in cui l’hai introdotto, fiero e austero sulla sua nave, quasi a rivivere il suo passato da pirata, che arriva a salvare uno dei suoi migliori amici, sotto lo sguardo incredulo, e mi auguro anche felice nel profondo, di quest’ultimo.
In entrambe le riunioni del “bad friends trio” gli altri due hanno biasimato il povero Spagna perché era l’unico a credere ancora nell’autenticità e intangibilità della loro amicizia. Invece adesso (e non potrei esserne più felice, anche se la cosa non mi sorprende) è Francia a stare in pensiero per il prussiano tanto da rivolgersi a lui per andare a salvare la situazione. Il suo sfavore iniziale a fornire il proprio aiuto mi rattrista perché dimostra in che modo gli eventi della guerra abbiano trasformato in parte anche lui, ma al contempo lo trovo perfettamente comprensibile. “Ti sto solo chiedendo di fare la cosa giusta per non ridurti come lui, e per dimostrargli che quello in cui io e te crediamo non è una causa persa.” Queste parole sono aria pura per le mie orecchie, perché dimostrano come neppure Francia abbia smesso di credere alla loro amicizia (ma sono sicura che in fondo anche Prussia ci creda ancora).
Mi piace davvero come Islanda si preoccupi costantemente per gli esseri umani ignorando le crudeli dinamiche di guerra che seguono le Nazioni più adulte come se nulla fosse (ormai ai miei occhi è “il paladino degli umani”). Ed ecco che Inghilterra viene messo a conoscenza delle parole di Danimarca, ora sta a lui interpretarle. “Scegli la strada che ti indica la terra e il popolo a cui appartieni, e sarai sempre una nazione degna del nome che porti, a prescindere da tutto il resto” Con queste sagge e tenere parole Inghilterra acquista un sacco di punti ai miei occhi, e forse inconsciamente spera che Islanda intraprenda una strada diversa dalla sua. Il saluto di Islanda è stato ancor più drammatico e commuovente di quello di Norvegia, lasciando l’amaro in bocca ce veramente toglie la voglia di festeggiare anche ai vincitori.
E’ inutile dire quanto sia devastante vedere Danimarca impazzire nel suo dolore e dimenarsi come una belva feroce in gabbia chiedendo spiegazioni sul motivo della sua cecità. Mi ha sorpreso che sia stato proprio Spagna a confortarlo, dopotutto sono due Nazioni che non si trovano mai a contatto. Ma devo dire che il connubio ha funzionato e la dolcezza di Spagna riesce a calmare il povero Danimarca. Ma non c’è da sorprendersi, dopotutto il nostro caro spagnolo è abituato a trattare con i “tipi problematici”, quindi sa come prenderli (anche se Danimarca ha tutte le ragioni per essere fuori di sè). A ciò si aggiunge il magone che la scena mi ricorda molto i momenti in cui consolava Romano…quindi vabè facciamo un pianto generale non se ne parli più! Il dolore di Norvegia mentre Spagna gli parla dell’infausta diagnosi di Danimarca è palpabile, arriva come una stilettata al cuore.
Mi ha intenerito come Spagna corra preoccupato da Prussia e tiri un sospiro di sollievo vedendolo vivo e in piedi, nonostante mostrasse rabbia e apparente e giustificato disinteresse per lui (ma noi lo sappiamo che tu sei troppo tenero per smettere di amare i tuoi amici Spagna). Mi ha fatto provare un senso di triste rassegnazione la reazione di Prussia alle parole di Spagna su Danimarca e sulla conduzione della guerra, a quanto pare la coscienza comincia a farsi sentire anche per lui. Poi però riecco il suo solito orgoglio affacciarsi e fargli dire cose sconsiderate del tipo che avrebbe voluto affondare assieme alla corazzata…ormai mi sono abituata!
Adoro come si ritrovino a chiacchierare normalmente, sono sicura che prima o poi il bad friend trio tornerà  a far danni, magari non subito ma prima o poi, o quantomeno ci spero!
Ma quanto amo Spagna che non ha il coraggio di chiedere apertamente di Romano? Ahaha. Ecco finalmente il confronto che mi avevi promesso!!! Era proprio come lo speravo, con Prussia che racconta del suo feeling in battaglia con Romano (anzi io nei miei pensieri ero stata più cattiva immaginando che Prussia gli avrebbe spiattellato tutto nel mezzo di una litigata con qualche frase del tipo “Romano ormai lo guido io, non ha più bisogno di te”), Spagna che gela in preda ad una morsa di inconscia gelosia, Prussia che si giustifica ricordandogli che è stato lui ad affidarglielo, peccato solo che alla fine Spagna non reagisca ma si chiuda nella sua frustrante rassegnazione di non avere il diritto di stare vicino a Romano. Quest’ultima parte mi è dispiaciuta molto, ci avrei visto bene una bella scazzottata acherzosa tra i due perché no? Ahaha (però già Prussia non è al meglio delle sue forze quindi meglio lasciar perdere). Prussia non ho capito se sia un fanboy spamano, oltreché gerita, che parla per allusioni perché cerca di stimolare la reazione di Spagna, o se dica sul serio quando dice che ci ha preso gusto a stare con Romano (in questo caso la faccenda si farebbe alquanto intrigante ahaha. Pur essendo io una fan sfegatata della spamano, e mancandomi tantissimo le scene tra loro, ciò non significa che non continui a trovare stimolante il connubio tra fratelli maggiori), o magari entrambe le cose. Poi però non può fare a meno di provare compassione e avanzare quella proposta allettante così inaspettata (per sdebitarsi dice lui, ma io non ci credo, o almeno non del tutto, perché secondo me lui vuole ancora bene a Spagna).
“Tornare ad abbracciarlo, passare profonde carezze fra i suoi capelli, risentire la sua voce accanto all’orecchio, affondare il viso nel suo petto e affogare nel suo profumo – lo voleva così tanto che solo il pensiero gli faceva male al cuore. “Voglio vederlo più di ogni altra cosa al mondo!” Direi che questa frase si commenta da sola mentre io spargo cuori per tutta la stanza!
Ed ecco che alla fine si ritorna con i piedi per terra, nella stanza dove un Norvegia addolorato deve farsi forte abbastanza per sostenere la disperazione di Danimarca, il tutto in un clima di pacata dolcezza che però trasmette l’ondata di dolore che investe i personaggi.
Che dire, capitolo stupendo, attendo quindi la conclusione dell’arco narrativo e di conoscere la decisione di Spagna, un saluto!
 

Recensore Junior
12/04/18, ore 23:32
Cap. 166:

No, non ci credo... ho letto bene?!
Non dovrò più aspettare Maggio per il nuovo capitolo di Danish Cub?
MA È UNA NOTIZIA MERAVIGLIOSA!!!
E tu che avevi paura che ti linciassimo!
Mi hai fatto preoccupare moltissimo, sai? Temevo che non avresti più aggiornato nessuna delle due Storie!
Mamma mia, quanto sono felice!
Tra questa novità e il ritorno di Spagna, mi hai praticamente fatto uno splendido regalo! Ti ringrazio di cuore! :-*

Adesso sono prontissima a lanciarmi in una delle mie solite recensioni chilometriche ;-)
Allora, innanzitutto complimenti ad europa per il disegno: la Bismarck nelle vesti di "dolce signorina" è uno spettacolo per gli occhi! Peccato che abbia fatto una fine così brutta...
Certo che, tra la corazzata che è finita negli abissi, Prussia che è messo abbastanza male, Danimarca che è vivo per miracolo... è stato proprio un capitolo "tosto".

Il "risveglio" di Danimarca è stato tremendo, e non ti nascondo che ho avuto paura che la Bismarck non avesse ancora finito di "divertirsi" con lui.
Per fortuna ci hanno pensato Prussia e Norvegia a tirarlo fuori da quell'inferno...
È veramente molto difficile dire chi, tra Norvegia e Islanda, si sia trovato davanti allo spettacolo più raccapricciante: onestamente, non so se sia peggio Inghilterra abbrustolito o Danimarca in quelle condizioni lì...
Mi vengono i brividi solo a pensarci...

Povero, povero, povero Danimarca!
Sono stata davvero male per lui :(
Abituata com'ero ad associarlo all'immagine gloriosa (e anche un po' goffa!) del Re del Nord, sempre agguerrito e pronto a tutto pur di difendere se stesso e i suoi fratelli, terribilmente orgoglioso e pieno di sé... mi si è stretto il cuore, davanti a tanta debolezza e vulnerabilità.

Mi è piaciuto molto il fatto che, anche questa volta, tu ti sia soffermata sulla drammatica fine degli uomini che non sono riusciti a salvarsi: con la Cosa Brutta (bruttissima!) di Danimarca, mi ero completamente dimenticata di queste povere persone.
"Si lasciarono alle spalle [...] le grida di tutti gli uomini che erano rimasti intrappolati, che erano ormai ululati di fantasmi attraverso le mura di metallo abbrustolite dal fuoco. [...] il loro destino fu quello di morire lì, intrappolati per sempre nel ventre della corazzata inghiottita dalla bocca dell'Atlantico".
Anche se questa era solo una piccolissima parte del capitolo, mi ha colpito talmente tanto da farmi salire un groppo alla gola... (anche se ho risparmiato le lacrime per l'ultima scena...)

Vogliamo parlare del momento in cui Prussia si è pienamente reso conto che la sua bella Frau Bismarck stava colando a picco nell'Oceano?
Accidenti, per un attimo ho pensato che avresti fatto fuori pure lui!
La sua, comunque, è stata proprio una reazione "da Prussia", perché ancora una volta ha evidenziato il profondo legame che lo lega(va) alla corazzata.
Meno male che alla fine il Magnifico è ritornato in sé.

E adesso arriviamo al momento più bello, più atteso, più acclamato... : il ritorno di Spagna! *fuochi d'artificio*
Non mi sembra vero!
Avevi proprio ragione quando mi hai scritto che Spagna sarebbe comparso quando meno ce lo saremmo aspettato, nel bel mezzo di qualche disgrazia.
Tra tutti quelli che potevano andare a recuperare Prussia e i due Nordici, lui me l'ero completamente dimenticato...
E tutto grazie a Francia! Però! Quando ci si mette, anche lui sa essere saggio e "severo"...

Il "saluto" tra Norvegia e Islanda, secondo il mio modesto parere, è stato la "ciliegina sulla torta" di questo intensissimo arco narrativo.
Anzi, dirò di più: è proprio la conclusione con la C maiuscola :-)
"E così... anche questa è fatta".
Cavoli, sembrava proprio una scena da film: i vincitori che, osservando i vinti, riflettono sull'esito della battaglia e, con una punta di amarezza, ammettono di non riuscire a gioire come vorrebbero.
Ho smesso da tempo di chiedermi come fai a rendere tutto così vivido, perché la risposta è solo una: SEI UN GENIO! E non c'è altro da dire.

Adesso parliamo di una delle parti più tristi: la "disfatta" di Danimarca.
Mi ha fatto veramente tantissima pena vederlo così arrabbiato, confuso e spaventato.
Incredibile come solo Spagna sia riuscito a farsi ascoltare e a tranquillizzarlo un po'.
Poi (ed è anche "colpa" di Siberian Cubs!) diciamocelo: ha proprio la stoffa della "mamma", dolce e paziente com'è.
"Perché non vedo?"
È bastata questa semplicissima domanda a farmi appannare la vista (a proposito di occhi...)... ma non ho pianto, nossignora!
Perché quel "Purtroppo" pensato da Spagna mi ha praticamente fatto dimenticare tutto quello che è successo negli ultimi capitoli: deve essere terribile, per una Nazione, ritrovarsi in una situazione tanto brutta, con la prospettiva di trascorrere l'eternità in un modo così atroce.
Ma credo che Spagna si riferisse anche ad un'altra verità: a tutte le volte in cui, chi prima chi dopo, hanno desiderato di poter morire definitivamente, pur di non vedere i nemici calpestare la loro terra o dover sopportare un dolore al di fuori della portata di tutti gli altri...
Che tristezza!

"Era in piedi, era vivo. Tutto il risentimento che aveva provato nei confronti di Prussia si sciolse e scivolò via come acqua sul vetro. Gli voleva ancora bene".
Ma quant'è tenero Spagna, eh Frame?
E cerca pure di fingersi arrabbiato XD, anche se sappiamo benissimo che è il primo ad essere contento di vedere di nuovo uno dei suoi migliori amici.
Sto già pregustando il momento in cui tutti e tre scompariranno in un unico grande abbraccio, pronti a fare baldoria come ai vecchi tempi...
Anche Prussia, dal canto suo, sembra aver seppellito l'ascia di guerra... e infatti non perde occasione di stuzzicarlo!
"No, io ormai non sono più niente per Romano". Povero Spagna!
Però, nonostante la proposta di Prussia sia decisamente troppo allettante per essere ignorata, mi sa tanto che ci toccherà aspettare ancora parecchio tempo prima che il Boss e il suo querido si stringano in un abbraccio spacca-costole...
(Nel dubbio, preparo un piccolo petardo... giusto per non essere completamente impreparata!)

Ora, io vorrei evitare con tutto il cuore la parte finale del capitolo, perché mi si sono letteralmente seccati gli occhi, per tutte le lacrime che ho versato... ma, chissà perché, qualcosa mi dice che questo era proprio il tuo intento...
"Gli occhi, quand'è che guariranno? Quando posso togliermi le bende?" "Presto".
Dire che la facilità con cui riesci a farmi piangere è allarmante è dire poco...
"Non sono più niente. Non servo più a niente".
L'abbraccio tra Norvegia e Danimarca è stato uno dei più belli e strazianti di tutto il Miele: ha superato quello tra Polonia e Lituania, quello tra Spagna e Romano, quello tra Germania e Italia, quello tra lo stesso Danimarca e Islanda...
E dato che io non posso vantare una freddezza pari a quella di Norvegia, ho pianto anche per lui (e pure per Lukas Bondevik di Danish Cub, tanto per non far rimanere male nessuno...).
Poi, come se non bastasse tutto questo dolore, ho riletto il famoso diario di Danimarca del lontanissimo capitolo 144... perché, evidentemente, anche nico è una ragazza molto scema che ama complicarsi la vita *-*

Bene, credo proprio di aver detto tuuuutto!

A prestissimo!

Recensore Veterano
08/04/18, ore 22:20
Cap. 166:

Allora, inizio nel dirti che sono molto felice nell'apprendere che, finalmente, la long sui club non sarà mensilmente! Da quanto ho capito la prossima domenica ci sarà il club, giusto?


Ora parliamo un poco di questo capitolo!

Punto uno:
Meno male che non odi Danimarca se no chissà cosa gli combinavi!
A parte questo, mi piace come lo descrivi e per una volta mi è piaciuto anche Norvegia. Perciò gli do un mezzo punto in più nella mia personale classifica...
Non ho molto da dire su questi personaggi poiché hai fatto un buon lavoro e non posso lamentarmi.

Punto due:
Gilbert ho voglia di prenderlo a ginocchiate in mezzo alle gambe!
Non fraintendere, lui è uno dei miei personaggi preferiti ma in questo capitolo mi ha irritato parecchio!
Dovrebbe baciare le mani di Danimarca invece di piangere sulla corazzata...
Comunque ti devo fare i complimenti anche per lui che lo rendi (in questo momento) più umano che soldato (io l'ho vista così la sua follia di volersi gettare ancora nel mare per affondare insieme alla sua bella)

Punto tre:
SPAGNA!
Finalmente sei tornato! È una vita che ti aspetto!!!
Avresti potuto scrivere un capitolo banalissimo ma io l'avrei comunque adorato per la presenza di Antonio!
Comunque spero sempre che lui possa riabbracciare il suo Romano e viceversa! Si può dire tutto ma loro due non possono essere separati ( perciò Prussia spostati che sei di troppo).

Ho sclerato abbastanza perciò ti rinnovo i miei complimenti!

A presto
Elisir