Sono qui! Sono qui!
Non so davvero da dove iniziare a scusarmi per questo ritardo mostruoso.
È tutta colpa dell'università, che ha cercato di farmi fuori, tra prof impazziti, appelli mancati e una Notizia Terribile a cui non voglio neanche pensare (ma di cui ti parlerò più in là, perché sono sicura che mi capirai!)...
Pensa che non ho avuto neanche la forza di leggere il nuovo capitolo, tanto ero sfinita.
Ma ora sono tornata! Con una super-mega recensione! *risata malvagia*
Questo capitolo è stato davvero molto, molto intenso...
E siamo solo all'inizio-della-fine, eheheheheheh.
Mentre leggevo, ho passato tutto il tempo a dire "Povero Prussia!", "Attacca, Islanda!", "Spaccagli il muso, Inghilterra!", "Resisti, Prussia!" e poi... "Noooo!", quando Inghilterra ha iniziato a sciogliersi di nuovo (ahiahiahi, che impressione!).
Anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro, cara _Frame_. *stretta di mano*
E io non sarò certo un'amante delle scene violente, del sangue,... però mi hai di nuovo stregata, con tutta questa tensione e i colpi di scena.
Quindi adesso bando alle ciance e... che la recensione (quella vera!) abbia inizio!
Dunque, innanzitutto parliamo di Prussia.
Devo dire che non mi sarei mai aspettata di vederlo febbricitante: lo hai reso molto umano ma, allo stesso tempo, tramite i pensieri di Norvegia, hai anche evidenziato la sua forza e la sua resistenza.
Sorvoliamo sul fatto che sembrava che la febbre ce l'avessi pure io, perché sei talmente brava nelle descrizioni da farci "vivere" tutto sulla nostra pelle (basta che non prendiamo veramente fuoco come Inghilterra!), e parliamo un attimo della croce di ferro: quell'occhiolino che sembra fare a Prussia mi ha fatto venire i brividi, mamma mia.
Sembra quasi che questo piccolo ciondolo, apparentemente tanto insignificante, abbia in realtà qualche superpotere in grado di rassicurare Prussia, di infondergli un po' di coraggio e fargli capire che, indipendentemente da come andrà a finire tutta la faccenda, lui ha fatto tutto quello che era in suo potere per non disonorare la patria.
Accidenti, sembra ancora più inquietante, vista da questa prospettiva...
Il momento in cui Prussia si è complimentato con Norvegia per il coraggio dimostrato da Islanda mi ha fatto sorridere: avrebbe potuto benissimo dirne di cotte e di crude sul suo conto (e sicuramente le avrà pensate,eh!), soprattutto vista la brutalità del gesto, e invece, da perfetto guerriero quale è, ha sportivamente riconosciuto la sua forza.
Norvegia è abbastanza taciturno, ma le poche volte che dice qualcosa mette in crisi chi lo ascolta: "Quale vuoto state cercando di colmare con una conquista del genere?". Davvero una bella domanda!
La comparsa dell'ufficiale ha segnato l'inizio della tragedia, e devo dirti che questo momento così drammatico mi è piaciuto moltissimo.
Il discorso di Prussia, che sprona l'equipaggio a lottare fino alla fine, a morire con onore se necessario, e che augura a tutti la buona fortuna, è stato davvero solenne, tanto da fargli guadagnare la stima e il rispetto di Danimarca, nonostante il grosso guaio in cui ha fatto finire lui e Norvegia.
Poi c'è stato QUESTO: "Anche tu devi farci una promessa. Non morire".
"Buona fortuna, ciurma. Se non ci rivedremo dopo... allora ci rivedremo all'Inferno": un saluto proprio "da Prussia", non c'è che dire.
Eh, sì, mi sono commossa, ma che ci posso fare?
Mi inchino come il nostro amico Giappone davanti a tanta magnificenza :-*
Adesso entriamo proprio nel vivo dell'azione... e qui iniziano i dolori!
Ancora non riesco a capacitarmi del fatto che Inghilterra, tutto bendato e ricucito, sia riuscito ad abbandonare l'infermeria (ah, il bello di essere una Nazione!).
Un'altra cosa che mi ha lasciata senza parole è stata la lenta evoluzione di Islanda: del piccolo "cucciolo" (ma perché tutto mi fa pensare a Siberian?!) impaurito dell'inizio della battaglia, ormai è rimasto ben poco.
Tutti lo hanno sottovalutato, tranne Inghilterra, e, chi più chi meno, ne hanno pagate le conseguenze.
La proposta che Inghilterra ha fatto a Prussia è stata una mossa molto astuta. Per Gilbert, la possibilità di arrendersi senza aver combattuto e consegnarsi spontaneamente agli inglesi è di gran lunga peggiore della morte stessa. Rinunciare alla libertà e mettere da parte l'orgoglio e la dignità della nazione equivale, semplicemente, a comportarsi da vigliacco. E ovviamente lui, davanti alla prospettiva di vedere il nemico "ribaltato come un calzino", non si è tirato mica indietro!
Certo che hanno avuto proprio fegato, questi due, a combattere in quelle condizioni lì...
Nonostante tutto, però, non si sono risparmiati neanche un po', e non ti nascondo che il calcio di Prussia mi ha fatto preoccupare moltissimo.
Ma la "ciliegina sulla torta" è stato il momento in cui Inghilterra ha ricominciato ad arrostirsi...
È stata la parte più brutta di tutto il capitolo!
Anzi no, è stata una delle scene peggiori. Perché Prussia agonizzante non è affatto un bello spettacolo... (adesso mi sento in colpa per aver tifato per Islanda!)
E poi... poi...
"L'incendio della nave lo sta consumando da dentro".
No! No, ti prego! Non puoi fargli anche questo!
"Ti prego, Fritz. Non farmi morire qua".
E dopo questa mazzata al mio povero cuoricino, non mi resta altro da fare che rintanarmi in un angolino e piangere...
PS1: Adesso però sono curiosa...
A cosa si riferisce Prussia quando dice "C'è solo una cosa, dopotutto, che sarebbe in grado di affondarla"?
Alla potenza inglese? O a qualcos'altro?
PS2: "Il sorriso da squalo brillò come una mezzaluna di rasoi": non hai idea della pelle d'oca che mi è venuta quando ho letto questa frase... |