Recensioni per
Il Miele sul Bicchiere
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 773 recensioni.
Positive : 773
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/09/17, ore 00:04

Eccomi a recensire. Purtroppo lo faccio appena posso (-.- maledetti esami).
E'stato un capitolo molto teso e anche parecchio inquietante. Fortuna che c' erano Bulgaria e Romania ad alleggerire la situazione.
Ho apprezzato molto Germania versione antagonista da film horror. Con la maschera anti-gas addosso poi... Chi è? Jason? XD
Mi dispiace per Grecia... Ma quando c'è Vene (che lo aveva anche avvertito) in mezzo Germania non da retta a storie.
Il povero Iggy si è trovato fregato, sia per il fatto che Prussia stia andando a sbudellare Australia e Nuova Zelanda, sia perchè Germania lo ha sgozzato.
Andiamo avanti, le cose si stanno mettendo male per Grecia.
Al prossimo capitolo.
Road to 200!!
Amu
(Recensione modificata il 30/09/2017 - 12:05 am)

Recensore Junior
29/09/17, ore 19:42

Ciao!
Stavo giusto pensando a questa attesa discussione tra Veneziano e Grecia, avevo pensato che forse non era ancora il momento. Ho avuto l’impressione sbagliata nello scorso capitolo: non è come prima, ma Grecia prova ancora empatia per il suo invasore, ma ormai non può più aiutarlo in nessun modo. Riguardo la vittoria senza ali, be’, immagino che ogni tanto studiare il greco dia qualche gioia; la nike àptera descrive così bene la situazione di Italia che sembra fatta apposta per questa storia. Come con la nike, Grecia ne ha capito molto anche su Italia e Germania, e non manca mai di avvertirlo (è tipo l’oracolo di Delfi); spero che le sue parole non cadano nel vuoto.
Mi piace il particolare delle guardie che hanno voluto concedere un desiderio a Grecia, mi chiedevo nell’ultimo capitolo come fosse riuscito a essere accompagnato lì.
Ci sono rimasta malissimo per Salonicco: Bulgaria si merita qualcosa per ciò che ha fatto, poverino; ha pianto di nuovo. Non credo che Turchia abbia in mente qualcosa di particolare per aiutare Grecia, sono felice che sia ancora ad Atene, arrivando a fermare altre due nazioni per sapere qualcosa.
Speravo che Romano apparisse un po’ di più. A differenza di Bulgaria e Romania, non si sente accolto dalla città, ma respinto e odiato, un sentimento più che naturale, da parte sua (anche se Grecia non ha mai mostrato ostilità nei suoi confronti, anzi). La fugace apparizione del proiettile è stata provvidenziale, direi, mi stavo dimenticando che lo portava sempre con sé. Pensavo che il fratellino ingrato gli avrebbe raccontato della vittoria senza ali, invece di liquidarlo con “cose senza importanza”. Anzi no, a ripensarci, meno parla meglio è per quel che mi riguarda, in questo capitolo ha detto una quantità di sciocchezze tali che non si possono nemmeno quantificare (Romano che non riconosce lo sguardo di suo fratello mi ha sconvolto). Pure, l’ha trattato piuttosto male.
Quando Germania e Veneziano se stanno lì a parlare come se l'uno non avesse scatenato una guerra di proporzioni mondiali e l'altro non lo avesse seguito in una battaglia senza senso, ma che continuano a sostenersi comunque non so se intenerirmi (perché io ho sempre adorato la loro amicizia) o odiarli per tutto quello che stanno facendo.
Capisco le ragioni e il dolore di Veneziano, ma lo ama in una maniera veramente pericolosa: sa che Germania si sta perdendo per strada e tenta a suo modo di salvarlo, ma continua a pensare che quest’ultimo ha sempre ragione e che è sempre lui quello che sbaglia e tenta di migliorarsi imitandolo, neanche volesse annullare la sua personalità perché si sente inutile. Non ascolta nemmeno lo stesso Germania: gli ha sempre detto che non deve cambiare, o mettersi inutilmente in pericolo e che non deve diventare come lui, ma Veneziano fa tutto il contrario.
Italia mi dà l'impressione che lui si senta cosa succederà da lì a qualche anno: ha perso nonno Roma e Sacro Romano Impero perché sono stati indeboliti troppo da guerre e problemi di un impero troppo grande o mai unito, e accanto a Germania non riesce a non pensare alla fine che ha visto fare a SRI.
Se ho capito bene, nel prossimo capitolo saremo a Creta! Comunque sia, non vedo l'ora di vedere Inghilterra e compagnia.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
29/09/17, ore 11:44

~~Bellissimo capitolo che coinvolge il lettore in una miriade di emozioni diverse pur essendo prettamente riflessivo (ti confesserò, sarò strana ma adoro i capitoli tranquilli xD).
Finalmente Italia si reca da Grecia per chiedergli scusa e cercare di chiarirsi con lui. Chi altri se non Feliciano poteva presentarsi intimidito e spaurito davanti all’avversario sconfitto ed incatenato, che deve quasi rassicurarlo sul fatto che non gli farà del male? Ahaha. Finalmente anche Italia capisce il significato di Nike Aptera, che devo dire definisce perfettamente la sua vittoria, anzi, come ben dice Grecia “condanna”. Mi ha piacevolmente colpito la disponibilità di Grecia ad ascoltare Italia e a cercare di fare luce sui suoi sentimenti e paure. Purtroppo, però, non basta la sua consueta saggezza per farlo riflettere. Non è ancora pronto per accettare una verità che gli fa troppo male e preferisce giustificare, non vedere, anzi si arrabbia pure, facendo passare pure allo stesso Grecia la voglia di dispensar consigli. Ma chissà che le azzeccate parole di Grecia (“Posso solo consigliarti di cominciare a chiederti cosa pensi di fare continuando a seguire un alleato di cui hai paura”) non gli rimangano in testa e ne possa far tesoro in futuro, quando i tempi saranno maturi perché prenda le decisioni giuste per la Nazione e non per sé stesso.
Ho trovato davvero spassoso il siparietto di Bulgaria (fargli mangiare lo yoghurt è stata una genialata ahah) e Romania, molto utile a stemperare le riflessioni dei vari protagonisti del capitolo. Però, a conferma del fatto che nella tua storia mai nessuna scena è fine a sé stessa, la focalizzazione su di loro ha chiarito il mio dubbio su come fosse stato spartito il territorio greco tra i membri dell’Asse. Ho provato quasi tenerezza per Bulgaria che si indignava per non aver ottenuto Salonicco nonostante i suoi sforzi. Ciò mi fa tristemente riflettere su come Germania sia bravo ad usare i punti deboli degli altri per manipolarli a proprio piacimento. E vogliamo parlare di quanto è adorabile e spassoso Turchia che va ad indagare sulle condizioni di Grecia facendo prendere un bello spavento agli avversari? (xD).
Passando alla scena, per me, più dolorosa del capitolo, quella tra i due fratelli, posso ben dire che Italia avrebbe meritato un ceffone per ciò che ha detto e fatto. Si è vero, da un lato ha ragione nell’affermare che devono adeguarsi all’epoca che vivono senza paragonarsi continuamente al nonno in quanto esistito in un periodo diverso. Però non doveva esprimersi in quella maniera dispregiativa quasi a rinnegare il passato, e non al solo scopo di giustificare le azioni di Germania. Cosa ancora più importante, poi, non doveva permettersi di cacciare il fratello in quel modo così brusco. Tutto questo mi ha fatto provare una grande rabbia e una stretta al cuore. Povero Romano, mi sono detta, tu vuoi così tanto bene al nonno e lui finora appare solo a Feliciano che ci ha messo un battito di ciglia a “rinnegare il suo passato”. Povero Romano, vuoi così tanto bene a tuo fratello proteggendolo e seguendolo in tutto ciò che fa, anche se va contro i tuoi principi, e invece lui ti usa come tappabuchi in assenza di Germania e poi ti tratta come seconda scelta, “buttandoti” via quando non gli servi più (non è la prima volta che antepone Germania a Romano, ma mai aveva trattato il fratello così bruscamente prima, ed è stato questo mi ha lasciato di stucco). L’unico che davvero ti mette al primo posto nei suoi pensieri è circondato dalle sue stesse macerie lontano migliaia di km da te, e non sai se e quando vi rivedrete. Che razza di situazione! Dopo quello che ha sentito e per come è stato trattato, direi che limitarsi a mandare a quel paese fratello e rispettivo “consorte” è stato un gesto da gran signore!
Quando Germania interrompe il momento privato dei due fratelli avevo quasi avuto paura che avesse saputo della visita di Italia a Grecia, ma per fortuna non l’ha scoperto o ha preferito sorvolare (secondo me è pure interessante il fatto che abbia richiamato Italia nonostante questi discutesse con il fratello, l’ho visto come gesto di “possesso” simbolico, come a significare non mi importa se siete una famiglia, io ho la precedenza e se ho bisogno di parlare con Italia ci parlo e basta. Ma magari sono io che esagero). Nella scorsa recensione mi ero chiesta (e dentro di me speravo, perché la vena gerita non muore mai) se e quando Germania avrebbe tentato un approccio per ricongiungersi con l’alleato, ma tutto mi aspettavo meno che un tentativo già nel capitolo successivo.
Nonostante entrambi abbiano tenuto comportamenti non proprio ineccepibili in questi ultimi due capitoli, devo ammettere di aver letto l’ultima parte centellinando ogni rigo con emozione, in avida modalità fangirl,  e di aver provato tanta tenerezza nel notare come Germania abbia sofferto l’allontanamento e tenti in maniera impacciata di chiedere scusa e riavvicinarsi ad Italia, di come le loro mani pian piano si avvicinano per poi tornare a stringersi, nonché di come Italia sciolga la tensione e la paura accumulata e possa finalmente tornare al suo rifugio preferito tra le braccia dell’altro. Ho anche apprezzato quando Germania gli ha confessato la paura di perderlo e gli ha fatto promettere di non cambiare per lui, e fingerò di non trovare terribilmente romantica la scena dei due abbracciati sull’acropoli al tramonto (come avrei voluto fargli una foto stile paparazzo e mostrarla ai membri dell’Asse per vedere le loro diverse reazioni, sarebbe stato di sicuro esilarante xD).
Sembriamo tornati ai primi tempi, quando i loro contatti erano puri, affettuosi e sinceri, però, come al solito non posso fare a meno di notare anche qui il latente carattere “malato” del loro rapporto: Germania sembra dipendente da Italia e dalla salvezza che può garantirgli, e vuole a tutti i costi proteggerlo e tenerlo legato a sé, mettendo quasi “un’ipoteca sul futuro” anticipandogli che quei comportamenti violenti dovranno ripetersi, così da non perderlo di nuovo. Italia, d’altro canto, dice di aver compreso molto dalla guerra (se come no xD), ma sembra essersi dimenticato dei suoi doveri di Nazione, esprimendo il desiderio di aiutare il suo alleato e seguirlo a tutti i costi, pure a prezzo della vita, per non parlare del fatto che sempre più pericolosamente sovrappone la  figura di Sacro Romano Impero a quella di Germania (se entrambi sapessero la verità temo impazzirebbero poveretti^^’’’). 
Ok ho scritto un altro papiro, ma è colpa tua che piazzi in un solo capitolo molti dei miei personaggi preferiti e non riesco a trattenermi (quando tornerà Spagna saranno 4 pagine preparati ahah). Prometto di impegnarmi ad essere più sintetica v.v. Come sempre complimentissimi ed al prossimo capitolo.

Recensore Junior
26/09/17, ore 22:46
Cap. 103:

Eccomi! Eccomi! Sono ancora qui!
Purtroppo tra università, esami e imprevisti vari non ho potuto scriverti prima, ma ora approfitto di questo momento di tranquillità per farti i miei complimenti. Come al solito, questi tre capitoli sono stati PERFETTI in tutto e per tutto e devo dire che hai fatto molto bene ad inserirli dopo quello bonus: ecco che Prussia non è solo il "buffone" che tutti conosciamo, ma anche una nazione che si preoccupa per il suo popolo e che rifiuta, in un primo momento, di mettersi al servizio di un altro Paese, di aiutarlo a diventare più forte di lui e di scomparire (forse!!!) una volta terminato il suo compito.
L'agonia di Sacro Romano Impero è stata veramente molto triste (però giuro che questa volta non ho pianto!): sei davvero brava a descrivere scene del genere (come abbiamo potuto vedere con il povero Polonia!) e ogni volta mi coinvolgi sempre a tal punto che mi identifico in questo o quel personaggio in una maniera impressionante.
Quando poi SRI/Germania è ritornato in vita mi hai veramente tenuta con il fiato sospeso!
Ammetto che non ho mai veramente finito di guardare l'anime e, peggio ancora, non ho mai letto il manga, quindi non so se anche lì questo passaggio venga descritto così... ma, in ogni caso, mi complimento con te! Hai saputo "incastrare" benissimo la nascita di Germania con le emozioni contrastanti di Prussia, e l'intervento del vecchio Fritz è stato provvidenziale. D'altronde Fritz è Fritz, non sarebbe potuto essere altrimenti :D
Comunque, come stavo dicendo, la (ri)nascita di Germania è stata davvero il momento più bello e dolce di questi capitoli.
Non hai tralasciato nemmeno un particolare: dagli scambi di battute piene di speranza degli uomini che assistono alla scena, all'istante in cui il piccolo Germania apre gli occhi sul mondo per la prima volta, dall'istinto di protezione di Prussia che cancella l'odio iniziale nei suoi confronti, alla reazione di sgomento e paura di Austria e Ungheria.
Bravissima come sempre (e come pochi!)!
Devo dirti che avevi proprio ragione quando mi hai detto che nei capitoli a venire avrei sicuramente trovato tutte le risposte che cercavo: infatti, e a questo punto chiedo umilmente perdono per la mia ignoranza, per ben 102 capitoli mi sono lambiccata il cervello per cercare di capire quale fosse l'origine del soprannome di Germania e poi, puff!, ecco svelato il mistero. XD
Sinceramente non riesco ad immaginare Germania bambino e mi ha fatto sorridere quando ha chiamato Prussia "fratellone" :D
E così i nostri cari tedeschi andranno veramente in Grecia, uhm? Perbacco, tra questa "missione di salvataggio" e il piano Barbarossa ne vedremo certamente delle belle!
E Russia è il loro bersaglio...
Bando alle ciance, anche questa volta mi sono accorta troppo tardi di aver scritto tanto ma, ho fatto trenta, tanto vale fare trentuno...

TANTI AUGURI per i tre anni di pubblicazione!!! (anche se a scoppio ritardato... ma meglio tardi che mai!)
Alla prossima <3

Recensore Veterano
24/09/17, ore 19:55

Proprio come immaginavo, Italia comincia ad avere paura di Germania. Per ora cerca di giustificarlo, ma diventerà sempre più difficile giustificare le sue azioni in futuro; Germania si sarà sicuramente reso conto che Italia lo evita da quando ha sparato a Grecia, e vorrei proprio sapere che ne pensa lui di questa situazione, se cercherà di parlargli o cos'altro. Io adoro i gattini di Grecia, e di conseguenza mi è piaciuta molto la scena in cui spiavano con sguardo ostile i nemici che marciavano per le vie di Atene come per difendere il loro padrone! E me lo sentivo che il gattino sfuggito a Turchia sarebbe andato a svegliare Grecia, quando si è svegliato mi si è tolto un peso dal cuore perchè pensavo rimanesse in coma come il povero Polonia! Il discorso di Germania mi ha dato i brividi pur non nominando esplicitamente il nazismo, ma è ovvio che per scrivere il discorso ti sei dovuta ispirare a quell'ideologia, è stato davvero delirante, folle e presuntuoso. Per fortuna che è arrivato Grecia a smorzare l'atmosfera, è proprio nel suo stile venire a raccogliere la sua amata bandiera che altrimenti sarebbe finita sicuramente calpestata a terra se non peggio, ha dimostrato fino all'ultimo un grande orgoglio e una grande dignità che non è stata scalfita neppure nella sconfitta, e ho amato la sua battuta finale in cui dice che sarebbe tornato in cella da solo così finalmente avrebbe potuto dormire in santa pace dopo tutti questi mesi (e io essendo una gran dormigliona come lui non posso che approvare XD). Al prossimo capitolo ~Beatrice♡

Recensore Junior
23/09/17, ore 11:02

Ciao!
Speravo che il capitolo iniziasse subito dopo la scena finale di quello scorso, ma mi rendo conto che non c'era molto da dire.
Atene vuota, riempita solamente dei soldati che la occupano, è così triste. È una tristezza che percorre tutto il capitolo, si sente la nazione piegata e sconfitta (e incatenare Grecia quando lo credevano tutti ormai morto è stata veramente un’azione orribile).
Descrivere Austria paragonandolo a dei gatti è geniale (e anche preciso). Adoro il sarcasmo e le battutine di Bulgaria.
Pensavo che Italia non parlasse a Germania perché non era d’accordo con quello che ha fatto a Grecia: sono rimasta un po’ male quando ha detto che non sapeva semplicemente cosa dirgli. Poi, il resto del discorso: Italia ha questa tendenza ad adeguarsi al pensiero di Germania e giustificare tutto quello che fa che proprio non sopporto. Veneziano ha condotto in maniera sbagliata una campagna che non doveva nemmeno iniziare, è vero, e anche Romano ha le sue colpe, soprattutto per non averlo fermato quando poteva, ma questo non giustifica in nessun modo quello che ha fatto Germania. Non so cosa direbbe il nonno di tutto questo, ma non voglio immaginarmelo.
Mi piace l’idea che i gattini continuino a proteggere il loro padrone, mostrandosi ostili agli invasori; Veneziano, Romano e Germania sono gli unici a non averli notati.
È stato divertente seguire il percorso del gattino (per nessuna ragione, l’ho immaginato come neko!Italia, è un gattino che adoro). La prigione era ben protetta, ma, gatti o neozelandesi, tutti riescono a entrare a quanto pare. Finalmente arriviamo da Grecia: bello ritrovarlo così presto, ma così triste vederlo in quello stato, e per di più incatenato. Sono felice (no, raggiante) che si sia svegliato: come poteva dormire durante l’occupazione della sua capitale?
Il suo intervento alla cerimonia è grandioso: doveva essere, semplicemente, presente fino alla fine e prendersi la sua bandiera (se non comparirà più in questa battaglia, cosa che non spero affatto, non vedo l’ora di vedere Inghilterra e compagnia nelle isole, per cui, ovviamente, tifo ancora). Non mi aspettavo che lo trattasse bene, ma quelle parole a Italia così fredde sono state un colpo. Ha perso qualsiasi pietà e preoccupazione nei suoi confronti.
Se ne va mestamente, ritorna in prigione, da sconfitto, ma nessuno può dire che abbia perso la sua dignità di nazione. Quella lacrima sul finale è forse la cosa che mi ha colpito di più. Grecia è quello che una nazione, un uomo e un soldato dovrebbe essere. Un suo singolo gesto cancella e mette in ombra qualsiasi pretenzioso discorso di Germania.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
19/09/17, ore 10:37

~~Lo ammetto, non riuscivo a resistere e l’ho letto la sera stessa in cui hai pubblicato, dovevo sapere cosa sarebbe successo a Grecia e tra i due “amici del cuore”.
Partendo con ordine, mi è piaciuta molto la descrizione della parata e del paesaggio silente e freddo che “accoglie” i vincitori, perfettamente in linea con il comprensibile dissenso del popolo e con la profonda ma estremamente dignitosa sofferenza di Grecia. Effettivamente ho avuto l’impressione che questo clima da giornata solare ma dall’aria pungente pervada tutto il capitolo, quasi una calma apparente ma ricca di attesa, malinconia e di tensione nei rapporti reciproci, il classico clima più disteso ma pur sempre pesante che si instaura dopo una litigata.
L’entrata in scena dell’esercito dei gattini che osservano con gli occhietti attenti ed ostili gli invasori, è stata davvero una chicca, mi ha riempito di tenerezza ed al contempo di soddisfazione, in assenza del loro adorato padrone anche loro si fanno valere mettendo a disagio i nuovi arrivati!
Mi è piaciuto molto Bulgaria, come sempre del resto, le sue uscite hanno stemperato la malinconia del momento e sono sempre argute ed azzeccate, per quanto il povero Romania voglia contenerlo. Il paragone di Austria ai gatti è davvero geniale, effettivamente non ci avevo mai pensato, così come è corretta la sua visione dell’atteggiamento che terrà l’esercito italiano nei confronti del popolo greco, ma alla fine non è poi così male come quadretto, sempre meglio di avere una fama da spietati assassini. Tuttavia, per quanto riesca a mantenere un atteggiamento sfacciato ed ironico, anche lui continua ad essere turbato dal ricordo di Belgrado, così come Austria lo è da quello delle Termopili.
Mi ha piacevolmente sorpreso la tua indagine nella mente di Austria, mostrare il suo turbamento al ricordo della scena dello sparo e soprattutto a quello del pianto disperato di Italia che lui non sarebbe stavolta riuscito a consolare, lo rende più umano, dimostrando che, contrariamente a quanto appaia all’esterno, non è privo di sentimenti e vuole sinceramente bene alla Nazione che ha cresciuto. Il tocco di conforto ricevuto sulla spalla da parte di Ungheria e il loro sfiorarsi le dita sul finale danno tepore al cuore, e rappresentano l’unica scena di reale amore presente in questo capitolo (escludendo quella tra Grecia ed il gatto). Loro mi hanno dato l’impressione di essere al momento l’unica “coppia” solida, che mantiene la propria complicità nonostante ciò che è successo.
Non mi aspettavo che Turchia si sarebbe spinto fino ad Atene, ma mi ha intenerito il suo coraggio nell’andare personalmente a sincerarsi del destino toccato al suo rivale\amico.
Per non parlare poi della tenerezza e del coraggio dimostrato dal gattino pezzato nell’andare a raggiungere il padrone in cella. Il povero Grecia ferito e quasi in coma, indignitosamente incatenato e rinchiuso in una squallida prigione, che viene scaldato dal suo gattino e riprende conoscenza, penso che farebbe sciogliere anche un blocco di cemento! Non sai il sospiro di sollievo che ho tirato nel vederlo sveglio. Per non parlare della sua apparizione finale, tutto mi aspettavo fuorché di vederlo lì e in piedi, anche se malconcio. Però è stato giusto lasciare a lui il compito di rimuovere la bandiera, perché Germania ha le mani troppo sudicie al momento per toccare quella stoffa immacolata (ti ringrazio per la precisazione preliminare sulle bandiere, e condivido la scelta di omettere il riferimento al nazismo, dopotutto sei perfettamente in linea con Himaruya); un gesto simbolico quanto doloroso, un dolore comunque celato dal solito atteggiamento dignitoso e altezzoso, che sono felice non abbia perso nonostante tutto. Adesso si merita davvero un po’ di riposo e spero che in cella abbia modo di chiarirsi con Italia (mi è dispiace provi astio nei suoi confronti, anche se è comprensibilissimo).
Passiamo ora all’ambito premio “badilata sui denti”, al quale concorrono i fratelli italiani e germanici, anche se in cima alla classifica ci sono i minori.
Romano in realtà non fa nulla di particolarmente eclatante da doverlo criticare, anzi sta vicino al fratello e mi suscita anche tenerezza quando pensa alla vergogna che proverebbe davanti al nonno (sono stata profetica da questo punto di vista ahaha. Magari Nonno Roma non approverebbe la situazione ma non credo si vergognerebbe mai dei nipoti, li adora troppo). Però benedetto ragazzo, per una volta che il tuo sogno si avvera e tuo fratello non parla al tedesco ti lamenti pure? Fai pace col cervello figlio mio!
Poi mi ha fatto troppo arrabbiare Prussia, insomma, tuo fratello è completamente uscito di senno e tu anziché frenarlo lo incoraggi? Di solito adoro tutto quello che fa, ma stavolta devo dire che non mi piace questo suo lato spietato e soprattutto tutta l’approvazione che dà a Ludwig. Questo avvalora di più la convinzione che ho maturato sin dall’inizio della fic: Prima o poi Germania arriverà ad un punto tale che nemmeno Gilbert sarà più in grado di controllarlo, perché quando si accorgerà della grave piega presa dalla sua personalità sarà troppo tardi. D’altro canto, umanamente parlando, bisogna riconoscere che  in questo capitolo è l’unico che da sostegno a Germania, mentre gli altri si fregiano della sua vittoria passivamente o, a seconda dei casi, con vergogna.
Germania cerca lo sguardo di Italia non trovandolo, ne resta deluso ma, almeno all’esterno, non fa una piega. Sono curiosa di vedere se e quando questo allontanamento avrà effetto su di lui, e se cercherà altri approcci con l’alleato per ricucire quella barriera fredda e invisibile che si è innalzata tra loro. Mi riesce difficile credere che rinunci ad Italia così senza battere ciglio, che non gliene importi nulla. Per il resto del capitolo compare poco, ma fondamentalmente basta per far arrabbiare il lettore: prima umilia Grecia, ordinando di incatenarlo anche se in coma e ponendo la bandiera tedesca sull’Acropoli (ma quanto fa male questa immagine! E poi, capisco che hai dato un aiuto fondamentale, ma caro Lud affiancare alla tua la bandiera italiana ti faceva schifo, visto che la campagna era di Italia?), e nella parte finale semplicemente delira. Sei stata così brava ad impostare quel discorso da brividi che quasi passa in secondo piano la completa follia del suo contenuto (ho passato l’ultima parte a pensare…è impazzito…sta delirando…curatelo…e non annuire Prussia maledizione! Ecco più o meno così ahaha).
Ultimo non a caso quello che mi ha fatto salire più i nervi, Italia. Mi sarebbe piaciuto vedere come si è svolta l’azione nei momenti immediatamente successivi al colpo subito da Grecia, ma mi rendo conto che se documentassi ogni singolo atto non finiresti questa storia nemmeno nella prossima vita, quindi ti capisco.
Nella scorsa recensione mi auguravo che tirasse fuori le unghie e si facesse vedere almeno contrariato nei confronti del tedesco, anzi, quando Romano ha chiesto tra quanto avesse intenzione di rivolgergli nuovamente la parola, avevo quasi gioito, un guizzo di orgoglio mi sono detta. Sapessi la delusione quando ammette di non parlargli per la paura e perché non sa cosa dirgli, per poi addirittura pronunciare un delirante discorso di giustificazioni. Capisco che l’amore è cieco ma qui si esagera, non puoi giustificargli tutto e far finta di non vedere solo perché ti fa comodo preservare l’immagine ideale che hai di lui. A suo favore c’è il fatto che in ogni caso abbia allentato il rapporto con Germania (perché diciamolo una punizione se la merita e forse vedere Italia che gli sta lontano per paura potrebbe essere quella migliore) e che finalmente cominci ad assumere la consapevolezza di quanto questi sia pericoloso, iniziando  a capire che anche lui potrebbe essere fagocitato dalla sua sete di potere se solo il tedesco riuscisse a liberarsi del proprio lato umano. Non resta che vedere fin quando durerà il loro distacco (perché se, come dice Nonno Roma, sceglierà Germania al posto di Romano, è chiaro che un riavvicinamento forte dovrà esserci) e come si comporterà l’Asse in territorio greco.
Sempre complimenti e al prossimo capitolo.
 

Recensore Veterano
17/09/17, ore 19:46

Questo è uno dei colpi di scena più clamorosi finora! Partendo con ordine, mi è piaciuto molto l'atteggiamento fiero e dignitoso con cui Grecia ha accettato il fatto di aver perso permettendo ai suoi alleati di lasciarlo da solo per non farli incorrere in pericoli inutili, e le reazioni di Australia e Nuova Zelanda che non vogliono abbandonarlo da solo in balia degli avversari mi ha fatto tenerezza, si vede che si sono affezionati sinceramente a lui, e sorprendentemente mi è sembrato che anche Inghilterra in questo periodo si sia affezionato un po' a Grecia, o che almeno lo consideri diversamente da come lo vedeva all'inizio della loro alleanza, e lo stesso vale anche per Grecia che inizialmente lo trattava con freddezza e anche un po' di ostilità ma che alla fine ha dimostrato di fidarsi veramente di lui, arrivando anche ad affidargli la sua amata terra (a questo proposito ho trovato di grande impatto il gesto simbolico di Grecia di mettere la terra nel palmo della mano di Inghilterra). Ero sicura che Italia sarebbe riuscito a fermare Germania impedendogli di uccidere Grecia, e ho trovato davvero molto emozionante il momento in cui Italia l'ha fermato e il loro abbraccio. Non mi aspettavo proprio che Germania alla fine sparasse veramente a Grecia (la voce della guerra, ovvero della coscienza di Germania, ha prevalso su quella del cuore, ossia quella di Italia). Principalmente io ero sicura che Germania non avrebbe ucciso Grecia perchè la Grecia continuerà ad essere una nazione (al contrario per esempio di Prussia, che invece potrebbe veramente morire alla fine della Guerra Fredda perchè la sua nazione non esisterà più) e quindi non so se Grecia risorgerà dalla morte (?) oppure se Germania lo abbia solamente ferito e mandato in coma come Polonia... E poi sono curiosa di vedere quale sarà la reazione di Italia davanti a tutto questo, ora che si è reso conto che il suo ascendente su di lui non è così forte come credeva comincerà ad avere paura di Germania? Scommetto che Romano adesso lo odierà ancora di più e lo considererà ancora più instabile e pericoloso di prima! E sono curiosa anche di vedere come reagiranno Prussia e Austria, anche se non hanno fatto niente per fermare o trattenere Germania era evidente che non approvassero l'esecuzione di Grecia e che pensassero che Germania stesse esagerando, mi chiedo perchè almeno Prussia non sia intervenuto per cercare di far ragionare il fratello.
E ho molto apprezzato la comparsa finale di Turchia che cercava di consolare il gattino di Grecia, mi ha fatto tenerezza! Al prossimo capitolo,
~Beatrice ♡
(Recensione modificata il 17/09/2017 - 08:29 pm)

Recensore Veterano
17/09/17, ore 19:14

So che sono in ritardo per recensire questo capitolo, ma dovevo farlo per commentare le fanart della fanfiction che sono assolutamente stupende e le anticipazioni del prossimo capitolo bonus che io non vedo l'ora di leggere! A quanto pare stavolta si vedrà qualcosa anche sulle nazioni alleate con l'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, e soprattutto si vedrà Prussia, non vedo l'ora di scoprire come cambierà la sua vita dopo essere diventato prigioniero di Russia. A quanto pare Russia lo tiene sotto stretta prigionia e scommetto che si sarà vendicato in qualche modo su di lui per fargli pagare quello che lui e Germania gli faranno durante la guerra, ma Prussia non si farà intimidire e continuerà a disprezzarlo, a ribellarsi e a provocarlo pur essendo sottomesso. E così anche America ha una cicatrice, proprio come Germania e Prussia! Mi chiedo chi gliela farà, forse Giappone? Comunque non importa se non sei riuscita a pubblicare il capitolo bonus per il terzo anniversario, è già immane lo sforzo che fai per scrivere e pubblicare puntualmente ogni settimana il nuovo capitolo, io non so neanche come fai ad essere sempre così costante e puntuale! E anche se non recensisco sempre tutti i capitoli sappi che io sono sempre qui a leggere puntualmente ogni nuovo capitolo pubblicato ogni domenica sera, ormai è diventato un appuntamento fisso da quando ho cominciato a leggere la tua meravigliosa fanfiction, e continuerò a leggerla fino alla fine, ci volessero altri dieci anni per arrivarci! Ancora complimenti per questo capolavoro che regala così tante emozioni a noi lettori e ci ha resi ancora più affezionati ai vari personaggi ♡ Bacioni, a presto ~Beatrice ♡

Recensore Junior
17/09/17, ore 17:20

Che capitolo! A una settimana di distanza da quando l'ho letto sono ancora scossa...perché per quanto uno potesse sospettare quello che sarebbe successo a Grecia, io non me lo sarei mai aspettato in fondo. Ma andiamo con ordine.
​Intanto alla fine Inghilterra e Grecia si sono divisi e ho adorato il gesto di Grecia di passargli un pugno della sua terra affidandocela. Mi chiedo se Inghilterra la conserverà o se tornerà a pensarci mentre continueranno a fuggire verso le coste...in ogni caso prevedo tempi bui per Igghy & Co, perché non credo che tu saprai resistere alla tentazione di torturarli ancora un pochino. XD 
Rimanendo in tema torture, per questo capitolo dovrebbero darti un premio per essere riuscita a far soffrire la metà dei personaggi e il mio cuoricino in una botta sola! XD  ​Sei stata bravissima a gestire le tempistiche del capitolo perché proprio quando uno già si pregusta la fine dello scontro, come Italia, arriva quel colpo di scena che non ci sia apetta più.
Per metà della campagna di Grecia Italia continua a ripetersi che lui è in grado di fermare Germania e un pò fa pena vedere come non sia riuscito a fare nemmeno questo. Era riuscito a convincere persino Romano, che in questo capitolo si è dimostrato meno difficile del solito, fidandosi del fratello e lasciandolo andare.
Non posso fare a meno di inchinarmi di fronte alla tua bravura per essere riuscita a dipingere così bene il cambiamento in Germania, come all'inizio la presenza di Ita riesca a fermalo e di come lui ci si aggrappi per non cadere in quel baratro di odio che alla fine lo risucchia comunque.
Ovviamente quando Grecia lo guarda mi sarebbe venuta voglia di prenderlo a schiaffi per averlo sfidato così, ma se fosse passato vicino a Germania sconfitto non sarebbe stato da lui. Non sarebbe stato Grecia se non avesse mantenuto quel distacco e superiorità che tanto amo del suo personaggio. Peccato che per questo l'ha pagata molto cara.... che ne sarà di lui? Rimarrà come Polonia per tutto il corso della guerra? 
​Io già me lo immaginavo prigioniero a casa dei fratellini ad annoiarsi con qualche gatto e a fare lo psicologo di turno, ma adesso?
​Inoltre sono curiosissima di leggere cosa succederà tra Italia e Germania, riusciranno a guardarsi nuovamente negli occhi dopo quanto successo alle Termopili? Ho paura che tutto questo gli allontanerà molto, ed inoltre Italia, che pensava di servire almeno per fermare Germania, si renderà nuovamente conto di essere stato inutile. 
​Infine un ultima parolina su Prussia, perché in qualche modo non riesco a concepire da parte del suo personaggio una così immobilità nei confronti del fratello. Anche Prussia è spietato e probabilmente capisce la ferocia di Germania, ma è come se non riuscisse mai ad imporsi sul fratello quando non approva totalmente ciò che fa.  ​Detto questo, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, questa settimana sembrava che la domenica non arrivasse più!  A presto! ​Fantom

Recensore Veterano
17/09/17, ore 01:53

~~Nooo non puoi farmi questo…non puoi spezzare il mio cuoricino così…perché povero Grecia? ç_ç
Tu mi fai soffrire ed io continuo a leggerti, non c’è dubbio soffro della Sindrome di Stoccolma v.v
Ok scherzo, adesso provo a ricompormi e a tornare seria.
Capitolo che mi è piaciuto moltissimo e che potrei definire come un crescendo di tensione che ti fa galoppare il cuore, la quale si interrompe prima di raggiungere l’apice, facendo rilassare il lettore, per poi sfociare in una violenza tanto letale e brutale quanto rapida ed improvvisa come un proiettile in pieno petto che lascia ammutoliti!
Tutti i miei complimenti per come riesci a costruire la struttura dei capitoli e per tutte le emozioni che sei in grado di trasferire dai personaggi al lettore, come sempre del resto, ma non riesco mai a farci l’abitudine e poi mi pare giusto incoraggiarti lodandoti ogni volta per questa tua abilità che non tutti posseggono.
Parlando del capitolo, come dicevo nella scorsa recensione 8 contro 2 è davvero troppo pure per una gloriosa Nazione come in Grecia che gioca in casa, come giustamente anche considerato da Inghilterra, ma l’entrata in scena a sorpresa di Australia e Nuova Zelanda è stata davvero provvidenziale per salvare (almeno temporaneamente) i due malcapitati. Mi sorprende sempre piacevolmente come il loro modo rude ma efficace e imprevedibile di agire la faccia sempre in barba all’Asse. Peccato però che la fuga duri poco in quanto lo stesso Grecia si accorge ben presto che porre ulteriore resistenza sarebbe inutile e dannoso per il suo territorio e per i suoi alleati, cui già si sente di dovere troppo.
La scena della presa di coscienza di Grecia e della sua decisione di andare incontro al proprio destino con consapevolezza è tanto triste quanto ricca di dignità e saggezza, e rende il suo valore superiore anni luce rispetto a quello dei suoi nemici seppur vittoriosi.
Il congedo dagli alleati è stata la scena più commuovente di tutto il capitolo. Vedere Australia e Nuova Zelanda trattenere a stento il pianto e cercare con tutta la loro innocenza di convincere Grecia a seguirli è stato tanto doloroso quanto vedere la risolutezza di Inghilterra nel farli desistere per mantenere la promessa fatta a malincuore a Grecia. Lui è costretto ad interpretare la parte della Nazione matura, d’esperienza, che non può lasciarsi andare a sentimentalismi e deve essere da guida per le sue colonie, ma in realtà soffre quanto loro a dovere abbandonare l’alleato al suo triste destino, nell’amara consapevolezza di quanto quella sia effettivamente l’unica soluzione possibile. Per come era cominciata questa battaglia, con una semplice e fredda alleanza di strategia, in effetti non avrei mai creduto di vedere un cambiamento tale in Inghilterra. Evidentemente il contatto con Grecia e Romano ha avuto un impatto positivo sulla sua personalità e coscienza, risvegliando il suo lato umano, e spero che mantenga questo atteggiamento.
Altro momento di grande malinconia e tenerezza è stata la scena finale, in cui Turchia (ottima idea tirarlo fuori di nuovo a sorpresa, mi ha fatto piacere rivederlo, ed effettivamente la sua ricomparsa ci stava tutta), intuisce, anche se stenta ad ammetterlo, la sorte toccata a Grecia, e cerca di consolare coccolandolo uno dei suoi gatti (poveri gattini rimasti orfani!).
Il primo vano tentativo di Italia di fermare Germania già dimostra la posizione di inferiorità psicologica che ha nei suoi confronti, e a cui siamo abituati. Paradossalmente è colui che per primo ha attaccato Grecia a dover pregare l’alleato che gli è venuto in aiuto perché non gli faccia del male, mentre quest’ultimo non prende mai sul serio le parole del compagno rinfacciandogli la sola visione dei rapporti tra Nazioni che conosce, quella dura e inflessibile dove non c’è empatia né pietà per nessuno, e che per lui è l’unica corretta. La continua esitazione di Italia nel voltarsi verso la direzione che aveva preso Germania sapevo avrebbe portato alla decisione di seguirlo, contravvenendo agli ordini che questi gli aveva impartito. Romano è davvero un ottimo fratello maggiore, dopo una prima e comprensibile perplessità, si rende conto che la decisione di Italia è corretta e coraggiosa e seppur a malincuore lo lascia andare, però decide comunque di stargli vicino fino alla fine, sapevo che non l’avrebbe mai abbandonato, come dice Prussia “non riesce proprio a mollarlo”, peccato che Veneziano non se ne renda conto molte volte tanto è accecato dal tedesco (Parlando di Romano e Prussia, sappi che con quell’accenno sul fatto che potresti dedicare qualche special a loro mi hai resa davvero felice).
Credimi che ho avuto una strana sensazione mentre leggevo la discussione tra i due fratelli, nel senso che, se non sapessi che la fiction deve arrivare al ’45, avrei veramente visto questa parte come epilogo della storia: Germania si trasforma nell’antagonista principale e la Nazione apparentemente più debole prende consapevolezza di essere la sola a poterlo fermare e corre da lui (Si lo so è un’idea fantasiosa e non so da dove mi sia venuta, ma ho come avuto l’impressione di star leggendo la fine della storia). Chissà che esito avrà questa decisione dei fratelli sulla resistenza di Ungheria e company.
Adesso arriva il punto dolente del capitolo, Germania. A proposito di lui, nella tua risposta alla mia precedente recensione, hai chiarito una cosa interessantissima a mio parere, cioè che lo spirito delle Nazioni resta nel territorio e nei discendenti. Mi sono chiesta se questa cosa valga anche quando una Nazione prenda il posto di un’altra nel suo stesso corpo, e quindi se in Germania ci sia qualche residuo della coscienza di Sacro Romano Impero (penso di sì perché ne condivide i vaghi ricordi a volte, nonché il legame profondo con Italia), e magari se la voce maligna che ha sentito non sia la sua, o semplicemente il frutto della sua folle immaginazione.
Sperando di farti sorridere ti dico che, tra Italia che parla coi morti, Grecia coi gatti, Francia con gli uccelli, Russia che è bipolare, Giappone che vede un altro se stesso malvagio e Germania che sente le voci maligne, ho rivalutato Inghilterra che parla con  fatina e  coniglietto, mi pare il più normale!
Tornando a noi, Germania, che nell’altro capitolo sembrava essere rinsavito, invece è caduto in un baratro ancora più profondo, dando prova della sua parte cruenta a assetata di sangue. Infierire su Grecia già sconfitto con brutalità per poi costringerlo a guardarlo e a mettersi in ginocchio, dimostra oltreché la sua vena malvagia un subdolo lato di sadismo, visto che sembra tragga soddisfazione dalla sottomissione fisica del nemico (è capitato pure con Bulgaria).
Il capitolo diventa poi un crescendo di tensione che ti fa sperare nell’arrivo di Italia (per un momento ho pensato che poteva mettersi in mezzo ed essere lui a venire colpito per sbaglio dal tedesco al posto di Grecia. Mi immagino lo shock per Germania e Romano), che effettivamente giunge in tempo e fa tirare a tutti, noi lettori compresi, un sospiro di sollievo.
Ci spinge a pensare, menomale, con la sua solita dolcezza e belle parole ha usato il suo ascendente sul tedesco per salvare la situazione, ed effettivamente inizialmente ci riesce. Però a ben notare c’è qualcosa di strano sin da subito. L’abbraccio che gli riserva Germania dopo averlo fermato non è protettivo, accogliente ed avido come quelli succedutisi nei precedenti capitoli, qui tu usi l’espressione “violento”. Si tratta infatti di un approccio diverso, non è affetto, c’è disperazione (quella di aggrapparsi a lui per salvarsi dai propri demoni), possessività, violenza appunto, nel tenerlo avviluppato a sé e stringergli con forza i capelli. E se la scena finale fa paura, un’altra parte per me inquietantissima è stata quella immediatamente precedente. Italia capisce che Germania è turbato, non si sente più protetto nel suo abbraccio, che si è irrigidito, ed è diventato una morsa d’acciaio dalla quale cerca invano di allontanarsi, anche se fino ad un secondo prima vi si era sempre abbandonato con sicurezza ed amore. Forse mi faccio troppi flash come al solito, ma Italia che chiama Germania come a chiedergli “che ti succede?” e vuole staccarsi dal suo abbraccio perché ne ha paura, non riuscendovi, mi ha fatto venire la pelle d’oca, mi ha dato l’impressione di un agnellino imprigionato nelle fauci del lupo.
Con grande sorpresa arriva poi l’epilogo, Germania che per la prima volta non si trattiene più davanti ad Italia, non lo vede più, spingendolo via violentemente e si avventa d’improvviso su Grecia sparandogli alle spalle tra lo sgomento dei presenti. A questo punto accade quello che io ho definito inizialmente “il colpo di proiettile” per il lettore, tale è la repentinità e ferocia con cui si svolge tutto.
Si spiega quindi cosa volesse significare la brutta sensazione avvertita da Romano.
Ciò che non si capisce è qual era il bisogno di tale gesto, ma forse non c’è una risposta, si tratta semplicemente di sete di sangue, di una questione di principio ed orgoglio ferito. Forse l’unico errore compiuto da Grecia in tutta la battaglia è stato quello sguardo finale, la cui omissione l’avrebbe salvato.
Altra cosa che non mi spiego è la mancanza di reazione di Prussia davanti alle occhiate di Austria, eppure sono sicura che il suo spirito di antico cavaliere non gli avrebbe mai consentito di trattare un nemico a quel modo e senza necessità. Non riesco a capire se non dica nulla perché approvi l’operato di Germania, o perché sente di dovergli dare l’opportunità di camminare con le sua gambe e lasciargli la responsabilità della Nazione, o se sia semplice ed amara rassegnazione davanti alla consapevolezza di non riuscire più a controllarlo.
Adesso non so che sorte toccherà al povero Grecia, spero che Italia riesca a soccorrerlo o che comunque non muoia. Atra cosa che spero, e te lo dico con dolore perché credo tu abbia capito quanto amo il gerita, è che Italia si faccia valere e la faccia “pagare” a Germania. Non intendo certo dal punto di vista dell’attacco fisico, perché non ha né l’indole né la stazza per farlo, quanto dal punto di vista psicologico, manifestandogli la sua delusione, dimostrandosi scostante, arrabbiato e freddo, credo sia la migliore punizione per Germania (ho immaginato una scena del tipo Germania che rinsavisce e cerca di avvicinarsi a lui e Italia che urla in lacrime di non toccarlo, ma tu sai che la mia fantasia galoppa troppo).
Dopo aver scritto una fan fiction a mia volta con questo commento ( scusa ma avevo tanto da dire ^^’’’), ti rinnovo i miei complimenti e aspetto al prossimo capitolo.
 

Recensore Junior
16/09/17, ore 18:38

Ciao!
Non vedevo l’ora di vedere come si sarebbe svolta questa battaglia, soprattutto perché la “mia” squadra era in netto svantaggio, anche se avessero avuto l’aiuto di Australia e Nuova Zelanda, mi aspettavo che scappassero a un certo punto: non aveva molto senso provare a combattere in quella situazione. Questi ultimi sono stati abili nel decidere la fuga improvvisa, direi che Inghilterra fa bene a essere orgoglioso di loro. Ho sperato tantissimo per tutto il capitolo che riuscissero a evacuare la maggior parte dei soldati (e Romano e Veneziano non ai loro posti spero abbia aiutato la cosa :P). Ho sperato come un'idiota tutto il tempo che Grecia si ritirasse insieme a loro: lo vedevo necessario (e più al sicuro) nel dirigere le operazioni di evacuazione che non a tener testa all'Asse da solo. Mi sentivo un po’ come Nuova Zelanda che lo saluta piangendo.
Era così ovvio che Romano avrebbe lasciato andare Veneziano a tentare di salvare Grecia che quasi non c’era bisogno di chiederlo: sono contenta che lo abbia lasciato andare, questa volta era davvero per una buona causa. Non mi aspettavo però che seguisse il fratello per paura che Germania potesse uccidere perfino lui: non lo ritengo capace di fare qualcosa del genere, ma Romano mi ha fatto venire il dubbio. Adesso ho paura di come reagirà nel prossimo capitolo.
Romano che spera a sua volta per la salvezza di Grecia lo adoro: non lo ha mai trattato benissimo (ed è anche comprensibile, seppur lui non volesse combattere è pur sempre un suo nemico) e vederlo così coinvolto nella salvezza di Grecia come il fratello mi ha scaldato il cuore.
La prossima volta imparerai a mettere più guardie fuori dalla prigione: motivi per cui amo Grecia, numero 65789. No, sul serio, hai costruito un personaggio perfetto: ci si poteva aspettare il solito Grecia pigro che dorme o sonnecchia; qui è un guerriero che lotta contro l’invasione della sua terra, testardo e deciso a continuare, ma che ogni tanto vacilla e ha bisogno di un incoraggiamento. Combatte con coraggio contro i nemici, ma ne prova anche compassione (difatti, non aveva la minima intenzione di sparare a Italia, tantomeno al cuore); analizza con acutezza le persone con cui si trova a combattere. Ha una caratterizzazione perfetta. In pratica non è il mio personaggio preferito solo perché è impossibile spodestare Romano.
Per questo non immagini quanto male mi abbia fatto vedere che Germania gli abbia sparato, alla fine, nonostante la presenza di Italia. A parte la mia tristezza, ci sarebbero altri motivi per cui Germania non avrebbe dovuto farlo: posso capire che una nazione come Germania abbia sentito il peso della sua educazione militare, ma aveva Italia accanto, e la motivazione nell’uccidere una nazione già sofferente e conquistata mi sfugge proprio; non è un suo nemico “diretto”, dovrebbero essere Veneziano e Romano a decidere della sua sorte, in quanto lui è venuto qui solo come aiuto, esattamente come Prussia, Ungheria e gli altri; poi Grecia si era già arreso, lo stavano portando via,  non si stava difendendo attaccandoli o altro (quest’ultima frase assomiglia un po’ al primo punto, ma davvero questa cosa mi ha lasciato di stucco). È stata praticamente un’esecuzione.
La voce della radio non mi lascia molta speranza. Oh, dev’essere ridotto così male.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo! 
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
10/09/17, ore 21:41

~~Ciao^^
Sono già trascorsi tre anni, da non credere! Eppure sembra ieri che ho iniziato a leggere questa fan fiction che seguo dai primi capitoli. L’unica cosa che posso fare da lettrice è incoraggiarti a continuare questo percorso e dirti un immenso GRAZIE per le emozioni che mi hai regalato e continui a regalarmi con la tua splendida storia, una delle cose migliori che abbia mai letto, e su un manga\anime che amo alla follia e a cui tu hai conferito la profondità che merita. Grazie anche per gli screen, che non hanno fatto altro che invogliarmi ancor di più a proseguire nella lettura. Fosse per me, tanto amo leggerti, potresti fare un’unica opera che va dai Fenici fino all’altro ieri xD, quindi fai pure tutti i sequel e capitoli speciali che vuoi, non aspetto altro che seguirti. Ovviamente compatibilmente con la tua vita sociale, i tuoi impegni e la tua serenità emotiva, perché riconosco quanto per te debba essere difficile portare avanti quest’opera. Infine, qualora leggesse il mio commento, vorrei fare i miei più sinceri complimenti alla lettrice di cui hai pubblicato i disegni, vedere quest’opera anche in versione illustrata nei suoi momenti più salienti è davvero fantastico, mi hanno colpita soprattutto quelli riguardanti l’abbraccio riappacificatore al Brennero e Polonia, ma in generale sono tutti stupendi, e spero che riesca a farne altri.
Tornando al capitolo, è davvero stupendo, adoro il modo in cui l’azione si amalgama perfettamente con i momenti di stallo, strategia, ed addirittura tenerezza.
Ho provato davvero una stretta al cuore per Grecia e co che, nonostante le strategie di Inghilterra, sono perfettamente consci di non avere nessuna possibilità. Un plauso come sempre a Grecia, il cui atteggiamento seppur inizialmente rassegnato, non risulta mai arrendevole né privo di dignità, anzi si dimostra molto eroica e saggia la sua decisione di combattere e privilegiare la salvezza degli alleati e delle truppe rispetto alla propria. Ho infine amato quell’aura di timore reverenziale che gli hai conferito sul finale, quando giunge sul campo di battaglia portando con sé l’energia di Mamma Grecia e l’eco delle battaglie del glorioso passato del suo popolo. Tuttavia, quando in un guizzo di vana speranza, pensavo che forse avrebbe potuto tenere testa all’Asse, riecco i componenti mancanti (ho capito che ad Austria piacciono questo tipo di entrate, ne ricordo una simile dal Capitolo su Caporetto) che rendono il conflitto ancora meno equilibrato di quanto già non fosse, e non ti nascondo che mi sono detta: “povero Grecia non è giusto”, 8 contro 2 è davvero troppo pure per il discendente dell’Antica Grecia. Però alla sensazione positiva sull’esito dello scontro di Grecia, che inaspettatamente si ritrova a dare coraggio pure ad Inghilterra (o come vorrei che mantenesse questa sua umanità, lo rende molto più gradevole ai miei occhi), si contrappone la brutta sensazione di Romano, che a dire il vero mi sembra la sfumatura più inquietante di tutto il capitolo, perché sicuramente non è casuale e potrebbe riferirsi a Grecia, come a chiunque altro tra tutti loro. Non resta che aspettare il seguito per saperne di più.
Forse rischio di ripetermi, ma mi fa sempre più piacere il modo in cui Prussia e Romano si sono abituati a stare affianco, dialogare e proteggersi. Adesso che Germania ha ritrovato il suo Italia, al cui legame persino Romano non ha più la forza di reagire e sbraitare ma può solo limitarsi a tenersi dentro il suo disappunto (la scena della mano da un lato mi ha fatto sorridere, dall’altro mi ha fatto provare pena per Romano), mi sento di dire che anche Prussia, come Romano, ha bisogno di qualcuno da guidare e su cui contare, e ciò potrebbe portalo a legarsi a lui più sinceramente, sempreché non lo abbia inconsciamente già fatto. Sono adorabili inoltre quando cercano di proteggere i loro fratelli minori.
E come non riservare un angolino per parlare dei due piccioncini? Per la prima volta si ritrovano a combattere insieme, ero proprio curiosa di vederli all’opera in maniera congiunta, e devo dirti che li ho visti sorprendentemente bene, certo, non sono “la macchina da guerra perfetta” come Prussia e Romano (possiamo dire che sono anime gemelle sul campo di battaglia quei due ahaha), ma funzionano più di quanto mi aspettassi. Italia finalmente comincia a mostrare quella maturità e quel coraggio cui tanto aspirava, riuscendo a sorprendere piacevolmente Germania, che decide finalmente di dargli fiducia (bisogna vedere quanto durerà questa convinzione), e persino a proteggerlo. A quanto pare, ritrovarsi per un po’ a combattere senza la costante iperprotezione del tedesco e della famiglia Austro-Ungarica gli ha fatto molto bene. E’ inutile dire che pur nel frastuono della guerra questi due riescono a scaldarmi il cuore con la loro dolcezza, il loro modo di proteggersi a vicenda e di volersi bene. Gli occhi sono un po’ lo specchio dell’anima di Germania (noto che cambiano a seconda dei sentimenti che prova) e accanto ad Italia tornano limpidi e lucenti come quelli che aveva da bambino, perché lui scioglie il ghiaccio attorno al suo cuore e gli dà la forza per combattere (sarà mica questa la “vera forza di Italia” di cui parlava Germania tanti capitoli fa? Chissà). Le parole di Italia sul suo voler ancora più bene a Germania per l’aura che emana sul campo di battaglia sono davvero meravigliose e lo pongono agli occhi del lettore sotto una luce positiva, come nei primi capitoli. Mi chiedo solo se sia capace di accettare Germania per quel che è…per TUTTO quel che è…oppure stia cercando solo di convincersene, perché altrimenti non sarebbe terrorizzato dal vederlo nella sua brutalità nei confronti di Grecia. Ho trovato comunque molto coraggiosa la sua volontà di proteggere il nemico stando affianco a Germania, usando l’ascendente che sa di avere su di lui,  facendogli sentire tutto il suo calore, e per ora pare che stia funzionando, Germania sembra rinato. La scena in cui il tedesco gli prende la mano e continua a stringergliela fino alla trincea, incurante dello sguardo dei maggiori, è davvero tenerissima e piena di sentimento, e richiede uno sforzo immane ricordarsi che siano semplici alleati.
Non resta che vedere come continuerà questa avvincente battaglia. Un saluto, tanti auguri per questo triennio, ed al prossimo capitolo.
 

Recensore Junior
09/09/17, ore 18:28

Ciao!
Tre anni! Devo ringraziarti anch’io, per l’impegno e la dedizione nello scrivere questa bellissima storia. Quando hai iniziato a scrivere, io non conoscevo affatto Hetalia, ma, non so, mi sento come se fossi qui da sempre. Adoro l’idea del Miele versione Guerra Fredda, ma non mi dispiace aspettare un po’ di più, anche perché sembra proprio un capitolo interessantissimo dagli screen (America dolorante per una cicatrice mi ha ricordato troppo Harry Potter).
Il capitolo non inizia benissimo per Inghilterra e alleati, ma non ci disperiamo. Pensavo che essendo proprio obbligati a passare da lì l’Asse avrebbe incontrato più difficoltà, anche se la strategia alleata è la stessa di un precedente attacco. Adoro Grecia che antepone la fuga delle truppe e degli altri tre alla sua salvezza.
Sono contenta che Romano partecipi sempre attivamente alle riunioni e che abbia una chiara visione d’insieme: non vorrei mai vederlo disinteressato di quello che gli succede intorno. Si nota sempre di più poi che Prussia e Romano si stanno “abituando” l’uno all’altro, rispondendo alle domande dell’altro, o restando seduti accanto nella trincea.
Veder combattere insieme Germania e Italia è piuttosto divertente, sono adorabili quando si proteggono a vicenda, devo dirlo. Germania che si stupisce di vedere Italia senza indecisioni sul campo di battaglia mi ha fatto sorridere un po’: sono felice che inizi a capire che Italia non è solo un amico da proteggere, che sa combattere da solo. Avrà pur imparato qualcosa quest’inverno poi. Però... però ora ci sono qui io. Anche io devo approfittare della battaglia per salvare entrambi. Non me lo immaginavo così consapevole di questo suo effetto su Germania. Mi piace come lo usi per provare a salvare Grecia.
Adoro i continui rimandi al precedente combattimento delle Termopili (che come classicista, non posso che apprezzare xD); erano solo in due di fronte ai nemici, ma la fierezza, la forza e la potenza del popolo greco, trasmesse anche a Inghilterra, le ho sentite raramente così forte come adesso.
Certo, tifo disperatamente per Grecia e Inghilterra, ma con tutta la gente che c’è in giro nel territorio, non molti dalla loro parte, la vedo dura. Mi è piaciuta l’entrata in scena di Austria, Ungheria, Romania e Bulgaria.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
05/09/17, ore 21:03

È stato lungo e faticoso recuperare ma eccomi qui!
Prima di tutto complimenti per essere arrivata a tre anni di questa fanfic! Complimenti perché nonostante tutti questi mesi stai gestendo benissimo i personaggi, la storia e ovviamente i tempi. Non hai da scusarti per il mancato capitolo speciale, perché fai un ottimo lavoro già con "Il miele" che ripaga noi lettori ad ogni capitolo e spero che tu sia soddisfatta per tutto quello che scrivi.

Detto questo rinnovo ancora i miei più sinceri complimenti.

Ora passiamo a un po' di punti riguardo ai personaggi, sarò vaga e probabilmente confusionaria: perdonami.

Una cosa che ho notato è il lieve cambiamento in Inghilterra. Dico leggero per ben due motivi:
1) Arthur è il classico burbero brontolone e grazie al suo carattere è difficile vedere dove inizia a fare del bene anche per gli altri.
2) Il cambiamento è iniziato da poco (se non sbaglio è stata proprio la frase di Romano prima della valanga) ed è ancora in una fase larvale (passami il termine :P )
Comunque mi piace che finalmente anche lui inizi il suo processo di "umanizzazione".

Altro personaggio che elvove in maniera negativa ( e mi spiace parecchio) è Ludwig.
Se fino a qualche capitolo fa lo si vedeva ancora "umano" ora si vede che si sta distaccando dai quei sentimenti, sembra camminare sul confine e che sappiamo benissimo supererà dalla parte sbagliata.
Anche Feliciano sta evolvendo: vuole sempre di più aiutare Germania e questo è lodevole oltre al fatto che per ora ci sta riuscendo.
Una scena che però dovrebbe far riflettere è proprio quella dove lascia il fianco di suo fratello per andare a posare il capo sulla spalla di Ludwig. Io l'ho vista come un allontanamento dalla sua Nazione per legarsi sempre di più con la Germania in un legame insano anche se nato da sentimenti positivi.
Questo fatto avrebbe dovuto trasformarsi in un campanello d'allarme per Romano ma a quanto pare lui ancora non se ne rende conto.

Parlando di Romano mi sembra uno dei pochi che ancora non ha perso il senso della realtà. Dico così perché ci sono vari momenti sparsi qui e là che lui stesso mette in discussione quello che sta capitando in Europa, un esempio è quando parla con Inghilterra usando un linguaggio terra terra ma che ha smosso qualcosa. È stata una frase buttata lì ma che lo rende più sveglio di tutti gli altri. Ora non saprei riscriverla giusta per motivi tecnici ma se non sbaglio diceva di "darsi da fare prima che tutto quello sfugga di mano a tutti loro".
Romano poi sembra molto più propenso alla vita militare di suo fratello.
L'unica dalla che ha questo personaggio è il prosciutto su gli occhi che non lo lasciano vedere come il suo rapporto con Feliciano si sta sfibrando in maniera inesorabile.
(Ma nonno Roma andrà a far visita a Romano o solo Feliciano ha questa fortuna?)

L'ultima evoluzione di cui parlerò non è su una persona ma su rapporto "lavorativo" (perché non penso proprio che nascerà qualcosa di più XD).
Parlo della collaborazione (passami anche questo termine) tra Gilbert e Romano che sembrano andare piuttosto d'accordo e fanno più spesso coppia nelle operazioni.
È un bel salto di qualità rispetto alla prima volta che si sono ritrovati a combattere insieme, mi aspetto di vedere il loro rapporto crescere in maniera più o meno pacifica anche se entrambi non sono propriamente delle persone tranquille XD !
(La cosa non mi sembra strana ma mi aspetto ancora di vederli uno contro l'altro XD)

Spero di non aver scritto cavolate, se mi sono confusa ti chiedo scusa ho immagazzinato troppe informazioni insieme :P

A presto
Elisir