Ciao cara Gaia!!
Che bello leggere il nuovo capitolo, sono felicissima anche se mi sono tirata le orecchie da sola per il mio ritardo nella scorsa recensione e questa volta tu mi hai battuto alla grande!!!
Mi è piaciuto molto questo capitolo, un capitolo denso di significato riguardo il confrontarsi fra Draco e Hermione e il loro conoscersi sempre più a fondo.
Infatti la nostra Grifona si è ritrovata davanti un Draco completamente trasformato, questo momento di furia l’ha spaventata moltissimo svelandole una parte della sua Serpe che sembra averla estraniata dal sentimento stesso che prova per lui, cioè non lo riconosce con questa furia che la travolge, la fa sentire distante da lui. Draco sembra creare un muro, nuovamente, fra di loro e lo fa nel peggiore dei modi, più che urlandole, intimandole di stare fuori dalla sua vita, terribile!!!
Ma ciò non è possibile, lo sa lui stesso, perché Lei E’ la sua vita, ciò che lui è diventato, che ha combattuto, che ha sofferto lo ha fatto solo e unicamente per lei, e lui si sente ferito, tradito….
Sì, forse capisco più Draco, la sua sofferenza nel leggere quella lettera, di sua madre, di colei che ha permesso la sua prigionia, insieme a suo padre, alla persona che è tutto per lui, Hermione. Si sente nuovamente tradito, ancora una volta, se prima dai suoi genitori, da Hermione in questo caso, forse per il timore che lei possa cadere in qualche tranello, o che possa essere convinta da Narcissa stessa ad un suo ritorno da loro e si sente tradito per il fatto che Hermione lo abbia tenuto all’oscuro di tutto, quasi in combutta con i suoi genitori, agendo alle sue spalle.
E qui esce la furia di Draco, quelle parole dette più per la rabbia che per la loro verità, parole sputate come acido, come arso dalla delusione si ritrova l’animo di Draco stesso e Hermione è spettatrice inconsapevole della ferita inferta alla persona amata, anche se prova a chiarire quella lettera, l’unica, ma che è abbastanza per far scattare la rabbia della Serpe bionda, per far tornare indietro Draco ai giorni peggiori della sua vita, lontano da tutti, ma soprattutto lontano da lei!!
Come dicevo capisco Draco, la sua delusione e la paura, sì proprio la paura di vedere allontanare, questa volta, Hermione da lui, con una lettera che ha il significato di un lasciare indietro ciò che è successo per far finta di nulla e che tutto è a posto, ma lui, e non solo lui, ha perso tanti anni della sua vita, sì letteralmente perso, che non potrà mai più avere indietro e questo lo manda letteralmente in bestia!!
Forse anch’io mi sarei sentita come Draco, ferita e tradita, anche se ha innegabilmente esagerato dicendole di stare fuori da tutto, insomma dalla sua vita, e lei non ha colpa di nulla, come dicevo anche lei ha perso tanto, ma Hermione è Hermione e Draco è Draco e i loro caratteri sono diametralmente opposti, Hermione dimostra ancora una volta la sua disponibilità a cercare di perdonare, di soprassedere a degli eventi dolorosi e a dimenticare parole al veleno e Draco l’esatto contrario, ma, qui Draco dimostra la sua vulnerabilità, il suo dolore.
Del resto Hermione non poteva non leggere la lettera e non rispondere, anche se a mio avviso avrebbe dovuto dirlo a Draco, anche a costo di una litigata, ma alla luce dei fatti e non scoperti così per caso; sì Hermione avrebbe dovuto agire diversamente, forse iniziando ad accennargli qualcosa e a ricordargli che in fondo sua madre aveva fatto molto per far sì che potessero rincontrarsi, un modo oltretutto per riscattare Narcissa agli occhi di suo figlio, un modo per dare a Draco il tempo per pensare a tutto ciò…
Devo essere sincera, Gaia, ma come descrivi Draco , la sua collera, il suo essere sempre così scontroso, mi piace tantissimo, anche in questo momento di rabbia cieca, è bellissimo e intenso, si vede la sofferenza provata a quella scoperta, mi sembra di averlo qui davanti agli occhi: bello e dannato!!
Bello è Draco, ma Harry non è da meno, del resto lo amo, lo sai, ed è stupendo vederlo districarsi da giornalisti e curiosi che cercano di bloccarlo, e divertente è il momento in cui entra in casa e si appoggia con la schiena alla porta ed Elenie gli rivolge una domanda piena d’ironia, mentre lui le dà un bacio e si stravacca sul divano sperando di poter godere di quella che è la sua oasi di pace, ma che si rende conto, dall’elenco della sua ragazza, che non lo può essere, soprattutto in quel momento, soprattutto perché c’è Hermione che ha bisogno di lui…..e se Elenie non è invadente, lui, diversamente dalla Benèfica, lo è.
Infatti, mi piace come sottolinei, in modo divertente, l’invadenza positiva di Harry, quell’invadenza che è sottolineata anche dalla sua migliore amica nel momento stesso che bussa e le chiede se può entrare “Entra. Intanto lo faresti lo stesso”, un’invadenza che Hermione aspetta, desidera perché ha bisogno di Harry, perché Harry è il detentore delle chiavi del suo animo, sia che sia gioioso che ferito, e ora è sofferente e solo lui, in questo momento può consolarla e darle quella “dritta” per poter curare quel dolore..
Hermione sa di poter dare affidamento su Harry, sempre, in ogni momento e infatti lui non la delude, lui le è accanto come sempre e sebbene sia concorde con Draco nel fatto che non avrebbe dovuto rispondere a Narcissa, lui la ascolta, ascolta quelle parole che dovrebbe sentire il biondo Principe, almeno le motivazioni del suo gesto fatto solamente per il suo bene e Harry la abbraccia, nella sua stretta dolce, piena di quell’affetto particolare che ha solo per lei, di quell’amicizia unica, speciale che li lega indissolubilmente.
Però, mi piace Harry anche perché giustifica la rabbia di Draco, non lo colpevolizza ulteriormente, spiega solo a Hermione che la rabbia fa dire cose che non si direbbero mai; mi piace ciò perché anche qui si vede la trasformazione di quel rapporto, che se per Draco è ancora da plasmare bene con Harry, per Harry è già rivisto e corretto con la Serpe, infatti se la litigata fra Draco e Hermione fosse successa anni addietro, ai tempi della scuola, Harry , come gli altri Grifoni, non avrebbe giustificato, o cercato alcuna motivazione al gesto di rabbia del nostro Biondo, anzi, avrebbe trovato un’altra scusa di quell’insofferenza che li distanziava, ma come Hermione, Harry è incline al passare sopra a certi gesti e parole, ma soprattutto è cambiato e cambiata è la visione che ha di tutti loro.
Un altro momento divertente di questo capitolo è l’arrivo di Blaise da Seb e Laine, per portare a casa Blake e chiedere del “relitto umano”, per poi trovarlo davanti ad una bottiglia quasi vuota e un bicchiere in mano. Divertentissima è stata l’esclamazione di Blaise quando vede Draco così, rivolta a Seb “Non ci credo, l’hai fatto ubriacare!” e la tranquillità di Seb che gli risponde “Veramente ha fatto tutto da solo. E poi non ne potevo più di sentire le sue lagne. Riportatelo a casa” dandole una pacca sulla spalla, ecco anche qui, c’è la semplicità dei gesti di due grandi amici, fratelli, e quel bacio sulla guancia di Laine a Blaise, la naturalità della loro amicizia!
Infine a questa scena c’è l’ironia mentale del Moro, che vedendo il Biondo gli passa per la mente la tragicità di Draco quando è ubriaco, ma il nostro Biondo non è completamente ubriaco e si confessa con l’amico, che lo conosce come se stesso, per quello che si permette di confermare la sua idiozia e di consigliargli di chiedere scusa a Hermione, bellissima la capocciata al camino, una vera chicca!!!
Tenero è Draco in questo stato poco sobrio, quando poi sputacchia a Blaise la sua disapprovazione sul presunto rapporto di Hermione con sua madre, mi fa sbragare, “ E’ diventata l’amica di penna di mia madre. Mi ha tradito”, se nella prima parte del discorso c’è quasi l’infantilità della situazione, in quest’ultima frase c’è il dolore di Draco , lucido, sentito.
Ma poi c’è il ritorno, con l’aiuto dei due migliori amici di entrambi, Draco e Hermione si ritrovano e lui cerca di avvicinarla teneramente, anche se c’è un momento in cui sbotta e perde la pazienza, ma si riprende e si apre nuovamente e lei si volta lo riscopre di nuovo suo, il suo Draco, lui che gli confessa la sua paura e il suo sentirsi male nell’averle causato ancora dolore, ma si espone nella sua vulnerabilità, la paura di essere tradito, ma non per un altro uomo, lo sa benissimo che non riuscirebbe mai, ma dalle persone che lo hanno amato…..suo padre e sua madre, prima e ora da lei condividendo quella lettera di sua madre.
Ultima parte del capitolo è dolcissima, mi è piaciuta tantissimo Narcissa, la sua determinazione, il suo amore di madre, prima che moglie e il suo prendere di petto Lucius, l’uomo che potrebbe gelare chiunque con un suo sguardo, ma non lei. Narcissa è decisa a non imprigionare nuovamente Draco con il suo amore materno ed è per questo che affronta suo marito a viso aperto e dichiara con forza il suo desiderio nell’accettare Hermione come sposa di Draco, non ne fa mistero, anzi dà la sua benedizione a questo legame che si rende conto, ha reso libero e felice suo figlio, finalmente.
Però parla anche Lucius, che come padre rimane sgomento a vedere sua moglie acconsentire a ciò, ma poi, si scopre quel lato che forse Lucius svela solo con lei, la sua Cissy, colei a cui dopo “Venticinque anni di matrimonio e le avrebbe ancora donato il mondo”, ecco l’uomo, lo sposo, ma manca il padre che c’è in lui, ma deve dimostralo ancora a Draco, per lo meno, deve far capire a suo figlio che ciò che ha fatto in quegli anni di prigionia, lo ha fatto solo per lui, per salvarlo…..ma per salvare un figlio, non lo si imprigiona nella propria casa, nel proprio amore di padre.
A Lucius, l’unico modo per far capire a Draco il suo amore, nonostante tutto è accettare la sua nuova vita e l’amore della sua vita, Hermione, e lasciare il suo egoismo per far posto ad una nuova famiglia!!!
Mi è piaciuto tantissimo come hai caratterizzato Lucius, gli hai dato quell’umanità che non si vede così tanto normalmente, che c’è sicuramente, ma che si svela solo con l’unica persona amata da quest’uomo così “terribile”, ma così simile al figlio, e Narcissa è la coscienza di Lucius, da troppo tempo messa a tacere ma che ora non ha più motivo di restare chiusa a urlare il proprio dolore.
Brava, sei bravissima cara Gaia, di questa storia sono letteralmente innamorata, hai dato a tutti i nostri amici una profondità tale che amarli è il minimo, ti abbracciano con la loro forza d’animo e ti accompagnano in ogni loro avventura, sono una forza della natura e questo coinvolgimento, emotivo e mentale, mi portano a sentirmi a casa, di far parte anch’io di questa “masnada” di matti , sono SPLENDIDI!!!
Sei straordinaria Gaia e ti ringrazio per accompagnarmi in questa avventura che diventa mia capitolo dopo capitolo, che fa parte della mia personale biblioteca di emozioni!! Grazie cara amica!!!
Ti abbraccio forte forte, un bacio enorme!!!
Nadia
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