Con questa storiella partecipo alla Dialogue fix challenge del gruppo Hurt/Confort di Facebook! Sono felicissima di questa challenge, perché in effetti era un esperimento che volevo tentare da un pezzo, quindi quale migliore occasione per tentare!
Plot semplicissimo: come sapete Donnie è uno stakanovista, ama dedicarsi alla creazione delle sue invenzioni e non ama lasciare le cose a metà....il problema è che si dedica anima e cuore ai suoi progetti, trascurandosi un po'.... E spesso i fratelli lo trovano lungo e disteso nel laboratorio, svenuto a causa di digiuni prolungati.... Ecco, questa è una di quelle volte!
Spero proprio di esserci riuscita a creare una buona caratterizzazione solo con i dialoghi, è il mio primo esperimento in assoluto!
Buona lettura!

ho deciso di pubblicare questa storia che è da un po' nel mio cassetto. una storia di Harry e Louis al liceo quando non sono ancora Harry&Louis ma lo diventeranno passo dopo passo... è una Larry, anche se all'inizio non sembra ma c'è anche Niall e un personaggio femminile .... poi forse compariranno anche altri.... i ragazzi si scoprono, si conoscono e si amano mettendo da parte le paure e i turbamneti, si divertono, affrontano problemi e crescono assieme che dire è una long che si sviluppa pian piano.... grazie a Silvia che mi ha convinto a pubblicarla e a Sam che mi ha fatto da beta....

I gabbiani volano.
I gabbiani volano dunque esistono.
E l'uomo? L'uomo che fa per esistere?
Piccola storia nonsense nata dall'aver studiato troppo Cartesio...

Siete davvero sicuri che Voldemort abbia perso il naso appena ha iniziato a creare gli Horcrux? Allora sbagliate! Questa è la vera storia!
Se siete fan di Voldy questa storia non fa per voi!
E' la mia prima FF, quindi siate clementi!
Sono 119 parole, una drabble mancata...

< Masaki....forse è il nome che li rende così iperattivi > ridacchio senza guardare il mio compagno che mi osserva mentre tolgo la maglietta al piccolo
< Non lo so... > mi sussurra facendo giocare suo figlio con il lembo dell'asciugamano per distrarlo, ha perso letteralmente la testa per lui, ed anche io devo dire di essere totalmente cotto di questo pancino rosa. Lo denudo completamente e lo avvolgo nell'asciugamano verde acqua, me lo poggio poi in spalla lasciando che torni a tirarmi i capelli.

“Dove stai andando, John?” Domandò incolore, senza muovere un muscolo più dello stretto necessario.
[Johnlock]

I pensieri disconnessi di Draco Malfoy, diventato mangiamorte, che affollano la sua mente in modo disordinato. Spero che vi piaccia, lasciatemi un commentuccio per favore! Grazie!

Molto spesso l’essere diversi è una cosa meravigliosa , perché non ci si perde nella mediocrità quotidiana .

James scrive una lettera a Lily e Lily si accorge di quanto è cambiato...Recensite!!!

Ho pensato a un mio vecchio amore, cioè di come mi sono sentito dopo la sua assenza, anche se la vedevo spesso nella mia vita!
Sono tutte le sensazioni che ho provato e sono scoppiato in un pianto dopo aver letto: scusate, ma sono una persona sensibile...

"Pensi di saper distinguere il paradiso dall'inferno?"

Perdonatemi, ma non c'è il maestro Shoyo nei personaggi.
“Avanti, non avere paura. Dimmi cosa ti inquieta.”
Un nodo in gola impediva a Takasugi di parlare.
“Ma... Maestro... sei veramente... tu?”
Il Maestro rise dolcemente.
“Perchè non dovrei essere io?” [una parte potrebbe essere considerata OOC]

Semplicemente come vorrei io, come vorrei essere io, come vorrei diventare io, cosa penso io su di me.
Come voglio essere IO, come voglio essere IO, come voglio diventare IO, ma soprattutto: cosa penso IO di me.
Come voglio essere IO e non quello che gli altri vogliono che io sia, come voglio diventare IO non come quello che gli altri vogliono che io diventi, ma la più importante: COSA PENSO IO SU DI ME, NON QUELLO CHE PENSANO GLI ALTRI, anche se la mia vita dipende e no da quello che pensano gli altri su di me.

Ichigo riprese quella vecchia foto dove in un angolo c’era scritto “come vorrei ricordarci per sempre”. Il ragazzo chiuse gli occhi e si mise a ridere, una risata isterica. “come vorrei ricordarci per sempre.. e allora perché te ne sei andata?”

America 1916.
"La libreria era un’unica, piccola stanza sovrabbondante di libri di qualsiasi dimensione e genere. Ce n’erano di storia, di geografia, ma anche di letteratura, di arte e romanzi e poesie. Erano a migliaia, pensò Mark.
In quella libreria conobbe Fred"
[la storia è in attesa di revisione]