Itachi non lo uccise assieme agli altri ma, in un certo senso, è come se lo avesse fatto. Quella notte infatti una parte di Sasuke Uchiha era morta, assieme a tutti i membri della sua famiglia ( una parte importante della sua anima ), e nessuno se n’era accorto. Il potere rende folli, l’ambizione rende ciechi, ma colui che era sopravvissuto allo sterminio del proprio clan non era Sasuke Uchiha.
C’era un bambino con questo nome, tanto tempo fa, ma suo fratello ha ucciso anche lui…

Lo osservo.
E' carino. Molto carino.
Capelli corti con la cresta moro/castano, occhi che sembrano marroni chiari ma, guardando meglio, sono un di un verde strano e labbra non troppo carnose ma pur sempre attraenti.
Tutto di Lui è attraente.
-Ciao...-. Mi risveglio dalla mia trans. -Oh. Ciao-.

"Perché non io?".
Questa Fic è breve, ma chiunque ci si potrebbe rivedere. E' una situazione che capita a tutti, almeno una volta. Essere innamorati è una brutta cosa, sì.

Spesso, quando si viene feriti, ci si nasconde. Poi si esce dal nascondiglio ma, se feriti nuovamente, si tende poi a proteggersi ancora di più.
E arriverà il giorno in cui saremo talmente feriti da volerci nascondere per sempre.
"Mi hai strappato l'amore di bocca, ma ogni tanto una stronza ci tocca." -Ermal Meta, "Odio le favole"

C' era un ragazzo che sul pullman non sorrideva più,
sedevo due posti dietro di lui,
pensavo che fosse bellissimo.

C'era un ragazzo di cui ero troppo innamorato, si chiamava Nicola, ma lui apparteneva a Matteo, e per me non ci sarebbe mai stata un speranza...

“C’è un ragazzo che prende il mio autobus
Che ha gli occhi blu più chiari del lago dove
i bambini vanno a giocare.
Siede con i suoi amici e ride per
le piccole cose.
E quando i suoi amici stanno in silenzio,
lui guarda fuori dal finestrini.
Mi siedo due posti dietro di lui e penso
che sia bellissimo."

Piccola flashfic su uno dei grandi amori di wolverine forse un pò messo da parte...

Il vecchio si alzò. Con movimenti lenti ripose la sedia sotto il tavolo; si tolse il cappello; fece cenno alla giovane cameriera, un saluto che si rivolge ad una vecchia amica; poi, lasciò il caffé zoppicando e appoggiandosi solo ad un vecchio bastone.
Un vecchio, un caffé, la brezza fresca della seria ed un ombra di un ricordo ormai passato.

Ovvero: Come Nico si trovò a raccontare di una ragazzina con un cappuccio rosso ed un semi-lupo che incontrano sulla strada per andare a trovare il fratello di lei: un ragazzo con una mucca nera, un pifferaio innamorato di una fanciulla rinchiusa in una torre, una ragazza-gatta con gli stivali, una principessa alla ricerca di un fornaio che dorme nella cenere ed un principe che poi si scopre essere un medico.
Liberamente ispirato al muical “Into the Woods”

Lui era lì davanti a me... Era perfetto in tutti i modi.

Una bambina, ormai grande, nostalgica della sua infanzia,
C'ero una volta IO...

"C’era una casa ai confini del mondo.
Aveva un orto ricco e fecondo.
Dicon che fosse coperta di diaspro:
splendeva nel cielo alla pari di un astro.
Ma ci abitava una vecchia megera,
che non usciva se non alla sera.
E tanti giuravano di averla vista
raccogliere fiori color ametista..."

Prima classificata parimerito nel contest “Cuore d’Ombra” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp.
"Rollo amava Ragnar, lo amava così tanto che certe volte il suo cuore non riusciva a sopportare qualcosa di così forte, non riusciva a comprendere un sentimento del genere, lo confondeva con l’odio e con l’invidia, con il senso di impotenza e l’insicurezza, mischiava tutto senza lasciargli scampo né respiro, accecandolo.
Ma Rollo amava Ragnar, c’era una cicatrice a dimostrarlo."

Simon e le cose che pensava di sapere...