Cos'era ad unire così tanto i malandrini? O meglio, CHI era? E com'era accaduto?
La risposta è semplice, ma ovviamente, dovrete leggere per scoprirlo ;)

Levi è un ragazzo di appena vent'anni, ma a causa dei debiti che il padre ha lasciato prima di far perdere le proprie tracce, è costretto a lavorare come un cane e a borseggiare, sperando di potersi tirare fuori da quella situazione in questo modo, e di riuscire a proteggere sua sorella Petra... Proprio durante uno di questi borseggi, però, qualcosa va storto, e Levi incontra Eren... Dopodichè, il suo mondo non sarà più lo stesso.

'Era una ragazza così carina, dolce e premurosa, e proprio non riuscivo a capire perché aveva avuto la pazza idea di ospitare un tipo come me nella sua, a parer suo, umile dimora.'

Non crediate che se state parlando con la vostra migliore amica nessuno possa incrociare il vostro discorso. Chiunque, anche la persona che non sospettereste mai neanche sotto tortura, potrebbe avere le vostre stesse idee, discutendo con il suo migliore amico.

Ed era lì, splendente, lo stava chiamando, lo attirava come il canto di una sirena...

Un altro passo e arriverò a destinazione.

Affronto vortici, che mi costringono a volerti, quegli sguardi e quei sorrisi, non è facile dimenticarli sai?

è molto triste ma è bella
Dove mi trovavo?Vedevo tutto sfuocato e il mio braccio era attaccato a una flebo e mi faceva malissimo la testa, ma non mi interessava, dovevo trovarli!

Avete mai provato ad immaginare cosa accadrebbe... se tutto quello che avete sempre creduto finzione... diventasse improvvisamente realtà? E provate a pensare... se accadesse proprio a TE?
-Non avere paura...
-BLACK...
...
...
-C'è molta più dignità in una goccia di sangue puro... che in un mare di sangue sporco... sei una Serpeverde... ricordatelo sempre Zephirus...-
...
...
al di sotto della mera esteriorità, il suo cuore stava martellando come se attendesse il colpo finale. Voleva piangere. Voleva gridare al mondo che era felice… perché lo era. Felice…
Accarezzò con lo sguardo quel viso affilato che le stava davanti, misurandone il pallore… voleva guardare quegli occhi… voleva cibarsene… voleva perdercisi dentro… nella profondità di quell’ alabastro così intenso…
La vedeva adesso… quella luce meravigliosa che aveva creduto spenta per sempre… era lì. E lei poteva godere di quello spettacolo senza precedenti…
Incurvò leggermente gli angoli della bocca in quello che voleva essere un sorriso. Lasciò correre lo sguardo su quel viso così disperatamente amato. Era semplicemente Severus… nient’altro…
...

I pensieri di Sirius mentre, rinchiuso al numero 12 di Grimmauld Place, vorrebbe combattere la propria battaglia, e le ragioni che gli impongono di non mettere in gioco sè stesso.

"Guardavo la vena della sua fronte pulsare dalla rabbia, la sua cicatrice che sembrava trafiggere quel suo occhio dorato, e percepii qualcosa che mai avevo provato in sua presenza: elettricità."
Nota: Storia ambientata nel mondo di FF XV, ma alcuni dettagli sono immaginari.

"Primo posto al contest indetto da E. Comper sul sito: ‘Cronache di Cacciatori’"
Nell'Antica Grecia è in corso una spietata caccia a un malefico mostro.
Tra miti e Dei, breve frammento di vita di due cacciatori e la loro missione.

{Questa storia si è classificata seconda al contest "The Biography Contest" di WillHole, Zalk909192 e ottantanove}
Nascita, crescita, amore, passione, amicizia, lotta, dolore, morte, responsabilità, scontri, allegria... Tutto e il contrario di tutto, nella vita di un personaggio secondario della saga di Harry Potter: Demelza Robins. L'abbiamo incontrata nel sesto romanzo, e di lei sapevamo solo che è una discreta Cacciatrice di Quidditch.
Adesso, con questa mia (big) one shot, scopriremo la sua infanzia, la sua adolescenza e parte della sua vita da giovane adulta, negli anni che seguono la grande guerra che ha portato Lord Voldemort alla sconfitta definitiva.

[Missing moment 1x07]
«E che cosa si dice di me?» gli chiese Magnus incuriosito.
Prima di rispondere, Alec sorseggiò cautamente il proprio cocktail. «Che sei un edonista. E che sei avido». Fece una smorfia, e Magnus si chiese se fosse dovuta a quelle parole o al sapore dell’alcol. «Si dice anche che sei molto potente, ma credo che questo sia vero».

Come per il sangue uscire da un taglio è naturale,
così è per me amare te.
Naturale come bere un bicchiere d’acqua.
Come osservare le foto in movimento che sono la nostra vita.
Apri gli occhi lottatore.
Così mi risveglio al tuo fianco.
Denti stretti, riflessi pronti.
Incasso il tuo odore, non fiato,
affonda nelle mie viscere la tua presenza.