L'esitazione sparì come una nebbia di passaggio, quando Chris incontrò gli occhi di Darren. La disarmante bellezza di quello sguardo così dolce, così pieno di speranze, spazzò via qualunque accenno di paura.
Sì. Per quegli occhi, Chris Colfer avrebbe potuto affrontare qualunque insidia.
Persino le ossessive manie di potere di una madre.

Firenze, 1533.
“[...] la sua promessa sposa lo aspetta al castello dei Medici, questa è la ragione ufficiale di tanta fretta. [...] Ma cosa importa al giovane Henry di una ragazzina impertinente e sicuramente brutta da star male, quando può esplorare l’universo che lo circonda? Non gli interessa la compagnia della famosa Caterina, nè la sua conoscenza: inoltre ha sentito dire che ha la fronte troppo spaziosa e il naso arricciato, come un maialino. Qual è la fretta, a questo punto?“
{Queen Catherine x King Henry; teen!Catherine x teen!Henry}
(missing moments)

Dean vorrebbe solo godersi il suo zucchero filato, ovviamente con quel moccioso di Castiel attorno non è possibile.

Il Professore si riprese mentalmente per essersi fatto ammaliare da una situazione così spudoratamente nabokoviana; il più perverso dei cliché, la più sensuale delle torture.
Di nuovo guardò l’orologio, come se volesse impedire a se stesso piantare il suo sguardo verso la Ragazza, che alla fine, piccola impudente, aveva deciso di scartare il Chupa Chups.

Il destino è solo paura.

RanMasa
< Poi Jeanne ci ha offerto una caramella buonissima > dice ad un certo punto Tenma
< Kirino senpai ne ha avute addirittura due > ridacchia guardandomi ed io arrossisco leggermente, la mia mano va automaticamente a infilarsi in tasca e tiro fuori la caramella. La osservo sorridendo
< Eh? La voglio assaggiare anche io! > borbotta Kariya avvicinandosi a me, io stringo il pungo per nasconderla

Una brevissima poesia, venuta così, tornando a casa.

"Avresti dovuto dirmelo"
Quelle parole produssero un'eco nel mio corpo ormai vuoto, privo di cuore, privo di sangue, privo di anima.
Erano passate 24 ore esatte da quando le avevo pronunciate l'ultima volta. Solo.un.giorno.
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[Questa ff è "affiliata" per così dire alla ff "Il filo rosso" scritta da "BubbleKkam" (se non l'avete letta. Correte!! :D ) ]

Fu come masticare una caramella amara che non riusciva in alcun modo a sputare; una triste realtà dei fatti che non l'avrebbe mai abbandonato.
(Lui e Yuzu non erano più nulla).
{Double Drabble Modern!AU}
{Questa storia partecipa alla Corsa delle 24 ore - XIII Edizione indetta dal forum Torre di Carta}

I pensieri di Ren durante una notte che non passa mai al fianco di Horohoro.

One shot molto OOC venuta sul momento.
Tratto dalla storia:
[...]«Quanto tempo!»
«Hai ragione, Shieru! Mi sei mancato … Hai quello che ci serve?»
«Come posso non averlo! Sebas-chan! La canzone: portala.»[...]
Spero vi piaccia!

Dalla storia:
"[...] Sorrideva, la ragazza; Brian trattenne a stento un'imprecazione, producendo al suo posto un sonoro sbuffo, cosa che innescò una sonora risata da parte di lei, che allungò subito il braccio destro con il palmo rivolto verso di lui.
-Sai benissimo le regole, caro nonno. [...]"

Raki ormai aveva perso la concezione del tempo, stando a Pieta.
Le nuvole cariche di neve non lasciavano trasparire nemmeno un filo di luce, non capiva nemmeno se fosse giorno o notte. L’unico contatore del tempo che trascorreva era il suo corpo che stava crescendo con sempre più velocità. Easley, e nemmeno Priscilla, sembravano disturbati da quella condizione. Vivevano tranquilli la loro esistenza, e lui con loro. Erano una famiglia felice, o almeno giocavano ad esserlo.
~ Questa storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle Time!” a cura di Fanwriter.it! ~

Caramelle. Il bunker ne era pieno. Caramelle, marshmallow, lecca lecca, dolcetti di ogni tipo.. cos'era? La parodia della piaga delle locuste?
||Piccola Sabriel, la prima che scrivo. Siate clementi c: *offre caramelle a tutti*

Piccola drabble che partecipa ad un contest.Ha come tema centrale il cibo, se vi va leggetela!