Recensioni per
Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 1195 recensioni.
Positive : 1195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/17, ore 15:40

Ma bravi...gli italiani sono specialisti nei voltafaccia. Ora tutti quelli che osannavano Carlo si riuniscono contro di lui. E Carlo non si accorge di nulla? È chiaro che la guerra è tutt'altro che chiusa.
Intanto la congiura va avanti. Caterina non si rende conto del pericolo che corre Giacomo e quando lo farà ormai sarà tardi. Ludovico sta ottenendo tutto quello per cui ha tramato negli anni usando il povero Ottaviano come una pedina inconsapevole.
Complimenti come sempre
A presto
K

Recensore Master
12/01/17, ore 16:13

Buon pomeriggio.
Ahi, ahi... il re di Francia è passato in un istante dall'essere il vip del momento al divenire la persona più odiata in tutta la penisola italiana xD
Gli ozi di Capua non portano proprio fortuna, direi xD
A parte gli scherzi, beh, ormai il re francese è in guai grossi. La frittata gli si è rivoltata contro, c'è poco da fare.
E contro di lui ci sono avversari potentissimi... una Lega vastissima e molto ricca.
Eh, la Storia sa essere spietata a volte.
Napoli e gli aragonesi sono stati piegati, ma ora sarà comunque un po' difficile sbarazzarsi di un esercito importante quanto quello francese.
Staremo a vedere.
Caterina, intanto, continua a tergiversare... ma se solo sapesse che è stato suo figlio a fomentare ciò che sta per accadere! E tutti pensano di farlo per il suo bene, perchè quel ragazzo ha detto un sacco di frottole sul mantenuto... che è un mantenuto, certo, però non ha mai usato le maniere forti contro nessuno...
Che clima teso.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
11/01/17, ore 15:58

La lettera che riporti alla fine del capitolo è decisamente inquietante. Stanno tramando contro Giacomo e il povero Ottaviano non wi rende conto di essere solo una pedina. Stesso discorso vale per Astorre. Lui ha convinto Ottaviano a farlo venire a Forlì a giugno e penso sia una mossa di qualcuno, non certo l'idea di un bambino di dieci anni.
A Roma e a Napoli intanto Carlo VIII è entrato senza combattere. Rodrigo e Ferrandino sono fuggiti entrambi, ma non so se la reazione sarà la stessa.
Nel capitolo precedente si fa conoscere meglio Giovanni Medici cche penso vedremo presto in azione in Romagna. Stesso discorso per Cesare Borgia.
Ottimo come sempre
a presto
k

Recensore Master
11/01/17, ore 09:13

Buongiorno.
Partendo con il parlare del messaggio emblematico con cui hai concluso il capitolo, beh, si capisce chiaramente che ormai la congiura è a buon punto...
Giacomo ha i giorni contati, e la sua inettitudine, purtroppo, non è mai passata...
Ma io ci sono rimasto di sasso quando ho letto il pastrocchio che ha combinato Ottaviano! Ma che giovane ingenuo... immaginavo la madre più arrabbiata, però! Lei ha fatto di tutto, ma proprio di tutto, pur di far stare lontana la figlia dal Manfredi, ed ecco che il figliolo va a Faenza, e come suo solito, combina un patatrac... non so se la Contessa lo perdonerà mai, sappiamo che è molto intransigente e permalosa sotto questo punto di vista.
Secondo me, il ragazzo crede di aver trovato un amico in Astorre! Lui ha accettato di farlo venire a Forlì in modo molto egoista, solo per poter parlare con lui e magari utilizzarlo per qualche suo scopo... tutto suo padre, Ottaviano...
La Romagna resta ancora un territorio molto critico, solo la Sforza può contare su uno Stato frammentario eppure abbastanza coeso, e l'intervento di Calco non è errato.
Intanto, il re di Francia è già inviso a tutti, ed è appena entrato a Napoli. Si prospettano nuvoloni neri...
Il povero Ferrandino ha fatto la mossa più saggia. Capisco il suo smarrimento, e la sua fuga è stata l'unica mossa utile che poteva compiere. Re Alfonso secondo me ha sbagliato tantissime sue mosse... più del figlio.
Bene, un capitolo splendido ed interessante, complimenti!
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
09/01/17, ore 15:52

Buon pomeriggio.
Oh, ma quanto è grandioso questo Astorre Manfredi?! Un vero signore!
Incredibile che un bambino di dieci anni sia così accomodante, perfettamente educato e capace di tener a bada un soggetto altrettanto giovane ma così poco socievole come il Conte Riario xD
Certo che Ottaviano è davvero un vero orso, continuo ad osservare che davvero non ha le caratteristiche giuste per riuscire a tenere in mano anche solo un piccolo Stato...
Tuttavia, l'alleanza con Faenza pare essere ottimale.
Da Firenze arriveranno viveri e grano, e coi Medici l'alleanza pare essere buona.
Però peccato per gli Orsini! Virginio mi era sempre sembrato una persona corretta e un valoroso soldato. Ora finito in mano alla famiglia rivale...
La fuga del giovane Cesare non me l'aspettavo xD sembrava così coraggioso... questo evento però lo aiuterà di certo a diventare l'uomo che sarà tra qualche anno.
Bene, un capitolo ricchissimo di avvenimenti e molto bello da leggere.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
07/01/17, ore 10:40
Cap. 237:

Buongiorno.
E' fatta. Il legame, seppur flebile, che lega la giovane Riario figlia della Contessa Sforza di Forlì e Imola e il giovane Manfredi è ormai stato reso ufficiale, anche davanti alla popolazione.
Il lavoro da fare, per la Contessa, è ancora tanto, e anche le decisioni da prendere sono molte, ma questo sembra pesarle relativamente.
Il suo rapporto con Giacomo continua ad essere composto da alti e bassi, e da flebili discussioni. Ma, d'altronde, il Feo ha un modo di comportarsi tutto suo, direi... è difficile andare d'accordo con un ragazzo del genere.
Intanto, a Milano è nato il secondogenito del Moro e della sua sposa... sembrerebbe andare tutto a gonfie vele!
Ho apprezzato tantissimo la comparsa di Leonardo, e il discorso riguardante il possibile volto di Caterina dipinto in un'immagine sacra.
Ottimo capitolo anche questo, complimenti come sempre.
Buon proseguimento di giornata e buon fine settimana :) a presto!

Recensore Master
04/01/17, ore 13:23

Tre genitori e tre figli. Cesare Borgia e Alessandro VI, un figlio che viene considerato inferiore a Juan, costretto a ubbidire senza disfussioni. Ferrandino e Alfonso, un ragazzo che si ritrova re all'improvviso abbandonato dal padre e che deve trovare una via d'uscita da una guerra ormai persa. Bianca e Caterina, la figlia costretta ad un matrimonio combinato che la stessa madre condanna e che dimostra un'intelligenza degna della madre.
Hai scritto un capitolo belliswimo incentrato su tre episodi simili ma completamente diversi. Come sempre dimostri un'acutezza notevole nel cogliere i sentimenti che animano i cuori dei personaggi.
Complimenti e a presto
K

Recensore Master
04/01/17, ore 10:52

Buongiorno.
Caterina mi sembra tornata quella di un tempo. Ha avuto il suo periodo di smarrimento, durante il suo rapporto molto tormentato con Giacomo, ma ora è la Tigre di sempre, quella che abbiamo conosciuto fin dalla nascita.
La mossa del matrimonio della figlia è molto azzeccata e accontenta momentaneamente tutti. Tuttavia, la giovane Bianca mi sembra che abbia cominciato ad intrattenersi parecchio con i soldati e con gli uomini, e mi sembra anche una ragazza sveglia. Spero che non s'infatui di qualcuno della corte, poiché, come sottolineato dalla madre, non sarebbe affatto un bene.
Comunque, Faenza poteva davvero essere una località appetibile per la famiglia Sforza-Riario. E il piccolo Astorre, forse, avrebbe saputo essere un marito molto valido per Bianca. Chissà! Poi la Storia ha avuto il suo corso... però è molto curioso il rapporto che c'è tra madre e figlia, e una madre che vuole preservare la propria figlia dai dolori del matrimonio imposto...
La fuga del re di Napoli è ignobile, posso comprendere tutto lo sconforto del figlio. E' come se, con la sua riconosciuta incapacità di reggere il regno, abbia abbandonato anche i suoi figli, che in lui avevano riposto speranze... Ferrandino è perduto, così come anche Isabella. La guerra, con quest'ultimo colpo di scena, è praticamente persa per gli aragonesi.
Bene, bel capitolo anche questo :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Junior
03/01/17, ore 01:17

Salve! Ogni volta mi promettevo di recensire, ma continuavo sempre a rimandare al prossimo capitolo in modo da poter continuare a leggere. Mi piace molto il tuo modo di scrivere, ed in particolare le scene descrittive, utilizzi aggettivi che ti trascinano praticamente nella storia, avrei giurato di essere dietro Caterina quando ha ucciso i due daini. Ed anche particolare l'idea di raccontare la sua storia, in modo da lasciare ad ognuno l'opportunità di conoscerla. Corro a divorare altri capitoli. Un bacio.

Recensore Master
31/12/16, ore 14:10

Buon pomeriggio.
Ma è terribile... Ludovico e sua moglie sono stati tremendi nei confronti di Isabella. Capisco che essa comunque abbia potuto rappresentare un pericolo per il loro governo, ma ora... ora ormai non è quasi più nulla, schiacciata dalla presenza alla corte di Milano di quella cugina estremamente perfida nei suoi confronti.
D'altronde ormai la giovane è una vedova, e anche se i suoi figli in teoria dovrebbero essere coloro a cui, in un ipotetico futuro, dovrebbero andare i beni del padre, che mai furono del tutto suoi, questa sceneggiata è stata comunque eccessiva. E tutto è già teoricamente in mano del Moro e della sua discendenza.
Si comprende il dolore di Isabella; lei ha scelto di restare e con grande coraggio, quando avrebbe potuto fuggire. Ecco, magari se fosse fuggita avrebbe davvero potuto, prima o poi, fare subbuglio... ed è per questo che il Duca comunque la vuole sorvegliare. Ma da lì a rinchiuderla... si sta parlando di una madre, con una neonata e dei bambini piccolissimi, che quando le era stata offerta l'occasione di andarsene non l'ha fatto...
Chiusa in una torre. Che crudeltà!
Riguardo a Caterina, il suo astio rivolto allo zio non è tanto nascosto, tuttavia ha deciso a riguardo del matrimonio della figlia, che sarà per procura. Un modo molto diplomatico per accontentare tutti, al momento. Tuttavia, Faenza era davvero una città appetibile...
Beh, la Storia sta seguendo il suo corso.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
31/12/16, ore 13:40

Povera Isabella, se suo marito fu il duca più sfortunato di Milano, lei certamente non fu meno sfortunata. La guerra da lei provocata non le ha fruttato nulla se non dolore. Ora si trova prigioniera subito dopo il parto. Non ha fatto scelte felici, ma finire così...
A Firenze, intanto, la diatriba tra Savonarola e i suoi denigratori prosegue con toni sempre più accesi.
Roma è nelle mani dei francesi e Caterina deve cedere alle richieste di Ludovico.
La situazione è in evoluzione, molte cose possono ancora succedere e far cambiare tutto.
Complimenti ancora e auguri di buon anno
K

Recensore Master
29/12/16, ore 14:32

Buon pomeriggio.
Alla fine, Bona ha fatto una scelta ed è riuscita a lasciarsi alle spalle Milano, per sempre...
Ormai era del tutto inutile a Ludovico, dato che suo figlio è morto e lui ora siede in quello che avrebbe dovuto esser stato il suo posto.
A sorprendermi è stato il comportamento di Isabella... una ragazza molto simile al padre e al fratello, sotto molti aspetti.
Immagino il suo dolore e la sua sofferenza. Purtroppo, le è caduto davvero tutto addosso pressoché gratuitamente...!
A Forlì intanto i lavori procedono e la Contessa sta rendendo più sicura la sua città. Pensa anche ad un futuro col suo Giacomo... purtroppo, non sa che il futuro a volte sa rivelarsi anche spietato.
E Roma ormai ha aperto le sue porte. Mossa tattica del pontefice, che, troppo preso dal dolore per l'abbandono da parte della Farnese, se ne sta a rimuginare e a lasciare la città ai francesi, che a questo punto sono pronti a muovere le ultime mosse verso Napoli.
Bene, come sempre :)
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
28/12/16, ore 09:01

Buongiorno.
Con la scarcerazione di Ascanio Sforza, il pontefice in effetti dovrebbe dare il via libera al re di Francia. A quanto pare, la trattativa è già giunta al termine.
A questo punto, per gli Aragona non c'è molto che si possa fare, tranne che resistere... resistere, poi, ad una forza travolgente.
Gli aragonesi sono già praticamente sconfitti, anche se non sulla carta ed ufficialmente, e il Moro sembra impazzito.
Ho notato quanto Ludovico abbia pian piano cambiato il suo modo di pensare, da quando ha cominciato a farsi strada nel potere nella sua Milano. All'inizio era molto bramoso di gloria, e di potere, ma era più assennato; ora sembra credere solo in sé stesso, nelle sue capacità, e pensa di poter spazzare via tutti quanti a suo piacimento, magari dopo averli utilizzati come meglio preferiva. Si sente onnipotente.
Comunque, penso che contro un Ferrandino così, pure il Moro da solo e con delle truppe del nord avrebbe potuto batterlo facilmente e metterlo nella medesima situazione in cui l'hanno posto i francesi...
Caterina è in pericolo, e questo proviene dalla sua famiglia, questa volta. Il Moro però non capisce che ha a che fare con la Tigre... la sottovaluta.
Far sparire per sempre Giacomo Feo, tuttavia, sa che potrebbe essere facile. Non lo sopporta nessuno, quel giovane.
Comunque, se il Moro fosse riuscito a mettere le mani anche su tutta la parte centrale della Romagna, un territorio tra l'altro vasto ed importante, avrebbe sicuramente avuto un gran regno sotto il suo controllo. Ma si sa, le cose non vanno sempre come le si è pensate in un primo momento...
Bene, un altro capitolo molto completo e dettagliato, complimenti.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
26/12/16, ore 23:51

Rieccomi dopo gli stravizi gastronomici delle feste.
L'Italia è sotto la morsa dei francesi e tutti i piccoli stati devono scegliere con chi stare. Gli Aragonesi sembrano sempre più isolati, mentre parecchi stati scelgono di appoggiare Carlo.
Anche il papa deve scegliere, lasciare da parte la passione per la bella Giulia e dedicarsi seriamente alla politica. Sta rischiando veramente grosso.
Caterina Sforza, invece, sa bene come gestire i suoi affari, sembra tornata la Tigre di una volta. Ha fatto pace con Giacomo, ma ormai l'amore di una volta non c'è più.
Complimenti come sempre per come gestisci bene la Storia e il romanzo. Davvero brava
Ciao
K

Recensore Master
24/12/16, ore 10:49

Buongiorno.
Oh, questo Barone è davvero insopportabile xD
Giacomo è un tipetto fatto a modo suo, e continuo a comprendere il motivo del fatto che sia riuscito ad attirare così tanto l'odio del popolo.
Forlì e i territori della Contessa stanno vivendo un bel periodo di pace, anche se purtroppo i problemi economici ci sono, e per tutti.
E' davvero un'epoca molto dura, questa!
Intanto, continua la tensione tra i vari signorotti italiani, per la fazione da seguire... beh, mi sembra che ormai molti di essi possano cominciare a farsi una precisa idea su chi sostenere.
E Venezia? Cosa sta progettando?
Sta di fatto che almeno una delle tante personalità importanti al seguito dei francesi sta riflettendo su ciò che gli è stato proposto da questa città, finora ai margini di questa guerra.
Bene, bel capitolo anche questo, e ne approfitto per augurarti un buon Natale :)
Buona giornata e a presto :)