Eccomi di nuovo.
Capitolo molto bello, denso di informazioni preziose. Grazie alla lunga spiegazione di Eudiya, comprendiamo meglio la natura non solo di Amathira ma anche e soprattutto di Irkalla, che sebbene possa sembrare crudele agli occhi degli uomini, in realtà la sua "crudeltà", quando applicata, è necessaria, perfino giusta. Perciò, quando opera come il "Dio della Distruzione", lo fa perché non vi è altra scelta. Distruggere, si sa, è solo il primo passo per poter ricostruire dalle fondamenta.
Adara ha un incarico molto delicato, quello di convincere il re Anthos a unire le forze e cercare il modo di bloccare l'adempimento della Profezia, nella quale è annunciata una immane apocalisse. Ma nel Nord troverà anche il dio Irkalla reincarnato, che, sebbene rinato in una forma umana, è ben consapevole della sua natura divina e di ciò che lo attende: innamorarsi di nuovo per soffrire le pene dell'inferno.
Al che mi sorgono un paio di dubbi: non sarà mica Anthos la reincarnazione in forma umana del Dio della Distruzione? E non sarà mica Adara la donna destinata a fargli provare le pene dell'amore? Va bene, le mie ovviamente sono solo domande retoriche, non rispondermi che preferisco scoprirlo da sola :-)
Infine scopriamo il motivo per cui il popolo del Deserto è diventato ostile verso il popolo del Sud, tanto che il loro re, Varsya, si sente costretto a fare prigioniero Stelio, re di Erinna e padre di Adara. Alla fine tutto ruota intorno alla Profezia.
Fin qui devo dire che sei riuscita a incastrare alla perfezione tutti i fili intricati della trama, e il racconto risulta ben costruito, molto interessante.
Complimenti per la fervida immaginazione!
Alla prossima :-) |