Eccomi.
Parto dalla parte conclusiva del capitolo perché è stata una sorpresa per me leggere finalmente di Amathira. Ed eccola qui, madre e compagna del dio della Morte, un essere misericordioso (come è giusto che sia colui che, in qualità di mietitore, ha a che fare ogni giorno con la sofferenza) che si dimostra con i suoi ragionamenti decisamente più giusto e saggio della capricciosa Amathira, che non mi è mai stata simpatica. Chissà che prima o poi non riesca a convincere la dea del Cielo a rivedere i suoi propositi di vendetta.
Anthos e Adara continuano la loro lotta-non lotta. La principessa non fa altro che dire che trova il reggente del Nord un essere spregevole, che quando ha gli occhi aperti prova per lui repellenza ecc ecc, eppoi si scioglie come burro al calore del suo corpo. Mi piace questo loro modo di rapportarsi, questo stravolgimento interiore che entrambi devono affrontare ed analizzare per poter comprendere appieno i loro sentimenti contrastanti. Sono troppo curiosa di sapere perché il Crescente non permetta loro di consumare. Vedremo...
Shion resta l'essere patetico che è, senza palle e senza voce in capitolo. Subisce e basta, e tra una tortura fisica e l'altra, ogni tanto, una debole coscienza prova ad affacciarsi per ricordargli che se i suoi cari, le sue sorelle, stanno affrontando tutte quelle avversità, è solo a causa della sua meschinità. Non mi fa pena, è solo un omuncolo, e deve pagarla.
E infine Aska Rei. Ricordo di aver pensato, dopo che il ponte era crollato e di lui non si sapeva nulla, che forse poteva essere lui il traditore. Sono contenta di sapere che non è così. Il demone delle carceri ha dovuto necessariamente continuare ad apparire come il mostro che tutti conoscono, e quindi in qualche modo ha dovuto provvedere a punirlo, limitandosi però ad infliggergli un terzo delle frustrate previste.
Spero che Adara e Màrsali trovino al più presto il modo di farlo fuggire.
Splendido capitolo, tesoro. Mi dispiace solo di essere costretta ogni volta a leggerne un pezzettino alla volta, sia per il fatto che vado sempre di fretta, sia per il fatto che i tuoi capitoli sono tutti molto corposi. Ognuno dei tuoi è tre volte uno dei miei, e questo significa che, in realtà, il tuo romanzo è decisamente più lungo del mio. E anche molto più complesso, e per questo devo farti davvero i complimenti: non so come tu riesca a stare ancora dietro alla trama senza mai perdere colpi.
Alla prossima tesoro! |