Avete mai avuto la sensazione che tutto ciò che avete desiderato fosse lì davanti a voi? No? Neanche io. Eppure la mia mente preferisce sempre riportarmi sull'argomento, ricordandomi costantemente il bisogno che ho di abbracciare l'unica persona che è sempre stata presente, nel bene e nel male, per me. Quella stessa persona che chiamo anche idolo, perchè è stato uno dei migliori esempi che io abbia mai avuto. Una delle migliori persone che io abbia mai conosciuto, ma anche una delle più criticate, nonostante fosse un normale ragazzo. Ogni persona che entra a far parte del gruppo dei famosi viene presa di mira. Chi più chi meno, ma alla fine lo sono tutti. Le critiche a volte riescono a distruggere persone, riesco a renderle deboli, ma lui non lo è. Lui è forte, perchè il sostegno che il suo fandom gli dà è così grande da renderlo indifferente di fronte alle pesanti critiche che gli fanno. Il suo fandom è quello delle beliebers, ed il rapporto che c'è tra le beliebers e Justin è la cosa più meravigliosa che esista.

< non finirà così > dice sussurrando una voce alle mie spalle. Mi giro e vedo Justin uscire dal bar, si volta verso di me, mi sorride e chiude la porta alle sue spalle.
Un numero, tutto per un numero.

Se n’era ricordato, a distanza di 10 anni, si era ricordato del suo compleanno, e l’aveva fatto davanti a chissà quante persone, in diretta nazionale.

La carne è debole, e dicono che l'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi.
Missing moment rosso tratto dalla storia "Tra l'amore e l'amicizia c'è la distanza di un bacio".

"Il fato gioca brutti scherzi.Lega razze differenti,lega lingue diverse,lega uomo e donna... e lega chi è destinato a vivere in eterno
con chi è destinato a sperare in una vita dopo la morte,purchè esista. "

Il nostro primo bacio sapeva di cioccolato.
La nostra prima volta di fiori.
Il nostro addio di promessa.
[Rating rosso]

"Vorrei chiamare su questo palco una persona che è davvero importante per me, fa parte di questa famiglia e vorrei che tutti la conosceste e cantaste per lei con me per farla sentire meglio. Il suo nome è Scailer." Una one-shot strappa lacrime che rispecchia purtroppo delle tristi realtà.

"con le parole lo odiava, ma con gli occhi lo amava."
angy odia i maschi da quando luke l'ha tradita. ma c'è un ragazzo, justin, che la sfiderà con una scommessa: se entro le undici angy si innamorerà di justin, lei dovrà andarci a letto. perderà?
"- perché vuoi fare sesso con me?-
- non so bene perché. inizialmente volevo fare una scommessa con te per divertimento. ma poi, cercando di farti innamorare, mi sono innamorato anche io.-"
"Gli accarezzai i muscoli, per poi scendere sui fianchi. Poi, con una mano, scesi fino ai boxer, toccando la stoffa che lo faceva così penare. Ansimò, trattenendo un po’ i gemiti, mentre io infilavo astutamente la mano e presi la sua erezione. La tirai fuori dai boxer, iniziando a stimolarlo con movimenti sussultori e ripetuti, mentre lui si dimenava dal piacere, gemendo."

"Quello è il momento speciale della serata. One Less Lonely Girl. E io quello stesso giorno, dodici gnnaio duemiladodici, lo ero stata."

"bisogna usare ogni attimo che ti rimane da vivere, per vivere davvero."
"forse mi piaceva il sangue che scorreva sulla pelle pallida che mi portavo appresso."
hai mai amato un fantasma?

Non so come presentarvi la One SHot, è un po' spinta, tutto qui.

'Mi ricorderò sempre di Kidrauhl e lo farò con un sorriso.'
Non so come descrivere questa one-shot.
E' un racconto proiettato verso il futuro (spero molto più lontano di quanto da me citato all'interno della storia) e tratta di ciò che non solo io potrei provare di fronte a quella situazione. Spero leggiate in tante :)

Immagina di aver avuto la peggior giornata di sempre e trovarsi all'improvviso bloccata in ascensore - completamente al buio - con un perfetto sconosciuto.
Fa venire i brividi, vero? Anche Tristan la pensa così.
E' solo parlando con il ragazzo misterioso che le cose cambiano e quando finalmente riuscirà a vederlo in faccia, anche i suoi sentimenti cambieranno.
La conversazione scorre tranquilla, non fanno altro che parlare immersi nell'oscurità.
Fortuna che Tristan non ha paura del buio o degli spazi angusti.
Peccato invece che il ragazzo sconosciuto non possa dire altrettanto.

“Andiamo Sav, solo perchè hai visto il mio Jerry devi comportarti così?”
Savannah girò il viso e lo guardò dal terzo gradino delle scale con un sopracciglio alzato.
“Il tuo... cosa?!”
“Jerry... Willy... come preferisci chiamarlo tu.”

Non è una fanfiction,ma è una lettera per Justin.
Non potrà leggerla,ma è un modo per sfogarmi,infatti spesso gli scrivo dei tweet in italiano solo per sfogarmi.
Per favore passate,è importante per me.Spero vi piaccia,vi aspetto.

-devo dirti una cosa anche io, hope.- mi si gelò il sangue.
-dimmi- chiesi ormai rassegnata, guardando il pavimento.
-ti amo, hope.- alzai il viso e guardai i suoi occhi, erano lucidi.
-ti amo anche io, justin.- dissi buttandomi tra le sue braccia.

“Justin, ma ora cosa siamo io e te?” e si strinse al petto del biondo, cercando di riprendere a respirare bene.
Il cuore di entrambi batteva forte, come se stesse per scoppiare. Come se nulla potesse fermarlo.
“Non esiste nessun “io e te”, ora esiste solamente un “noi”.”
Ed infatti era così. Ora erano solo loro due, loro due e il loro amore.
“Ti amo” disse lui.
“Ti amo” rispose lei.

Justin rilesse cento e una volta quelle frasi.
“Innamorarsi, innamorarsi davvero”.
“Amare, amare forte da far scoppiare il cuore”.
E strofinò i suoi occhi color caramello, cercando di reprimere quelle lacrime, che però ormai, avevano fatto il loro corso, e adesso gli solcavano il viso.

 
alcuni giorni ti sentirai triste senza conoscere il perché. come se avessi perso qualcosa di veramente prezioso o come se ti mancasse qualcuno che non hai mai incontrato.

Lei, la ragazza dai capelli corvini, continuò a torturare quel povero lecca-lecca rosso.
Inutile dire che attorno a loro ormai si era creata una piccola cerchia di persone, che osservava divertita lo spettacolino che stavano mettendo in scena.
Continuai a fissarla insistentemente, la osservai leccare il dolciume, toglierlo per poco dalla bocca, per giocherellare col piercing che portava sulla lingua. Nell’istante in cui i suoi occhi raggiunsero il mio sguardo, poggiò il leccalecca rotondo sulle sue labbra, facendolo girare con l’aiuto della stecchetta di plastica.
Lo infilò in bocca, spostandolo sulla sua guancia sinistra, permettendomi di vedere la protuberanza sporgere dalla sua carne.
Desideravo quella ragazza più di ogni altra cosa.

“Voglio sentirti dire che mi ami” mi disse con un filo di voce, ma totalmente sicuro di sé.
Non presi tempo per pensare, sapevo con certezza ciò che sentivo e, in quel momento, non avevo paura di ammetterlo.
“Ti amo, più di tutte quelle puttane che hai conosciuto prima di me.”
“Come puoi essere così sicura che nessun’altra mi abbia amato come dici di fare tu?”
“Perché nessuna è in grado di toccarti nel modo in cui lo faccio io, nessun’altra puttana sa quello che vuoi e quando lo vuoi. So per certo che ciò che dico è la verità.”
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'

«Perché me l’hanno portata via?» continuava a ripetere a sé stesso, non trovando mai una risposta a quella domanda.
Malediceva il cielo ogni volta che gli rivolgeva lo sguardo.

succederà anche a te, tu che leggi.
ne sono sicura.

"Devi smetterla di soffocare il dolore con la droga" sussurrai, lo vidi sorridere, o così mi parse.

Lentamente apro gli occhi.
Mi fa male la testa e faccio fatica a respirare.
Non appena riprendo del tutto conoscenza mi accorgo che sono sdraiata su un letto.
Sono in una stanza buia.
Mi volto lentamente e vedo quel ragazzo seduto su una sedia che mi fissa.
- Ti sei svegliata Effy.-
Sussurra con uno strano ghigno sulle labbra.
Sono terrorizzata. Come fa a sapere il mio nome?
- C... Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?-
Domando balbettando per la paura.
Lo guardo confusa quando sogghigna guardandomi con i suoi occhi profondi.
- Ti dice niente J?-
Mi domanda inchiodando il mio sguardo con i suoi occhi profondi.
Ora capisco tutto.
Lui è il ragazzo che mi manda quei messaggi.
Mi porto le mani alle labbra per lo sconcerto.
- Si tesoro... Io sono J cioè Justin.-

Dedicato ad una ragazza autolesionista di un video visto tempo fa. Non so chi tu sia,ma ho voluto riportare in questa One Shot la tua storia perchè tutti devono avere qualcuno da cui dovrebbero essere pensati,ma soprattutto salvati.

Stavo per entrare l’ultima volta all’ Ellen Degrenes Show.
I ricordi iniziano ad affollare la mia mente, ricordo quando ho avuto il diploma ed Ellen ha organizzato una cerimonia in studio, con il cappello che non mi faceva rovinare i capelli.
Ricordo quando uscì il mio singolo “Boyfriend” e le portai una giacca con scritto ‘Girlfriend’ mentre sulla mia c’era scritto ‘Boyfriend’.

«Voglio solo.. voglio sentirti mia.» mi accarezzò il viso. «Assaporarti.» appoggiò la sua fronte alla mia. «Sentirti urlare.» spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio sinistro. «Leccarti ogni centimetro del corpo.» passò la sua lingua su tutto il contorno delle mie labbra, d’istinto le serrai. «Non rendermi tutto così difficile, piccola.»

Os parecchio spinta...
TRATTO DAL TESTO
Le venne incontro, la ragazza avvampò. Ma cerco di stare calma. In fondo, chi le assicurava che il ragazzo fosse diretto da lei? Tutte le sue speranze andarono in frantumi quando il soggetto le si fermò a meno di mezzo metro.
-Hey baby! Che ci fai tutta sola in disparte?- domandò con voce ammaliante e calda.
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-Jus..Justin..- mugugnò lei. Stava per scoppiare, sarebbe venuta prima del tempo. Justin sorrise compiaciuto. Amava fare quell'effetto alle ragazze. Si diresse poi verso le mutandine che con un gesto veloce tolse. Erano bagnate, e anche parecchio.
-Justin...basta...vai più veloce ti prego..- continuò urlando, vergognandosi di godere così rumorosamente, ma non resisteva.
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-Beh..allora dovremmo farlo più spesso non trovi Melody?- domandò lui malizioso.
-Quando vuoi Justin. Quando vuoi.- ridacchiò lei.

«Who's gonna make you fall in love?»

« Qualcosa non va? » chiede dolcemente mentre una piccola ruga gli si forma in mezzo alle sopracciglia.
Non saprei in che modo rispondergli, come fargli capire ciò che mi passa per la testa.
Non è lui a trovarsi nella mia situazione.
Non è lui ad aver perso l'amore della sua vita.
Ma soprattutto, non è lui che cerca disperatamente un morto perso chissà dove fra le nuvole coscienti.
« Pensavo a quanto il cielo possa essere bello, Zayn » rispondo semplicemente, tanto non capirebbe comunque.
{ ... }
« Vorrei poterti dare ciò che gli altri ragazzi potrebbero darti. » si lamentò sporgendosi da quel letto d'Ospedale per accarezzarmi una guancia e asciugarmi le lacrime sfuggitemi al controllo.
La voce stanca, il respiro costantemente affannato, i capelli che ormai avevano ceduto alle cure della chemio.
Non potevo perderlo, non allora.
Nè mai.
« Ti amo! » scoppiai infine in un pianto liberatorio mentre lui, con un sorriso malinconico dipinto sulle labbra, chiuse gli occhi.
Lasciandomi completamente sola.

Storia a fondo erotico.
Non credo abbiate mai letto una cosa del genere, visto che l'ha scritta una rinco :)
(si esatto, sta per rincoglionita lol)
Ve ne lascio un pezzettino per incuriosirvi un po'.
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Il solito venerdì sera tra amici si stava avvicinando. Un’altra serata come tutte, maratona film, gioco della bottiglie e.. Alcool a volontà.
La solita maratona film era iniziata, e tra pop corn e super alcoolici il mio bagno si era traformato in un vomitatoio. Ero talmente sbronza che sapevo che la parola vomitatoio non esiste.
Le cose non potrebbero andare peggio.
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Questa one shot è su Justin, su quel giorno, il 2 giugno 2012, il giorno in cui Justin era a Verona, la mia città, ma io non l'ho visto.
E' la mia esperienza, non deve piacervi, volevo condividerla con voi, anche se non è stato facile aprirmi così...

Fanfiction a contenuto erotico - Tratta di una storia tra cugini - #Jariana
“Che bello che nonostante l’età siate ancora così uniti. Sono fiera della mia famiglia!” spiega meglio la nonna quando tutti ci giriamo verso di lei. A queste parole rabbrividisco. Dovrebbero sapere in che modo io e Justin siamo uniti. Anzi, non dovrebbero affatto. Non dovrebbe proprio esistere.
Eppure, sono anni che io e Justin ci siamo resi conto che il nostro rapporto e tutt’altro che una forte amicizia tra cugini. Tutto è iniziato da quasi un anno e mezzo, due estati fa, quando da tempo il nostro rapporto aveva preso una strana piega.
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E fu quando raggiunsi l’orgasmo e gridai il suo nome che mi resi conto che niente sarebbe stato più come prima. Anche il solito cielo stellato mi sembrava diverso ora che il fiato di Justin mi accarezzava dolcemente il seno nudo.

“Piccola, per favore. Potresti stare meglio, prova solo a fare due sedute. Va bene? Solo due. Non hai niente da perdere.” Dice piano, come ogni volta che parliamo di questo argomento.
“Hai ragione, ho perso tutto. Almeno i capelli vorrei tenermeli.”
“I tuoi capelli sono più importanti della tua vita?” Inarca un sopracciglio e io mi lecco le labbra.
“Hai sempre detto che ti piacciono.”
“In questo momento mi piacerebbe che tu vivessi più a lungo, Eva. Non me ne frega proprio niente dei tuoi capelli.”

Amavo le donne, la loro pelle, le labbra, gli occhi, le gambe, qualsiasi cosa di donna era bella.
Che fossero leggermente in carne o che fossero asciutte erano comunque donne e io impazzivo per loro. Era quasi come una malattia personale.

QUESTA É UNA REALE LETTERA SCRITTA DAL NOSTRO JUSTIN POCHI MESI FA, VENNE PUBBLICATA SUI GIORNALI DEL CANADA E DI ALTRI PAESI.. VOLEVO CHE LA LEGGESTE PERCHÉ FA VERAMENTE PIANGERE.. SE POI VOLETE LASCIARE QUALCHE RECENSIONE É BEN ACCETTATA

“No, lasciamela, non voglio che mi veda. Sarà tutto più eccitante non sapere con chi starai per avere la serata più bella della tua vita, non credi?” Dissi alzando lo sguardo sorridendogli, però io volevo vederlo perciò con un gesto veloce gliela tolsi. Mi persi immediatamente nei suoi occhi che brillavano di desiderio. “Voglio ammirarti, vedere ogni tua singola smorfia di piacere, sentire il mio nome che esce dalle tue labbra. Va bene?”

Avrei voluto che durasse per sempre, ma l’unica cosa che vedo eterna siamo io e te.