No vabbè ma allora dillo! Veramente Teppei aveva ragione! Quella squama si è rivelata provvidenziale.
Hajime arriva giusto in tempo per salvare l’amico, ma nel frattempo gli altri due sono VERAMENTE nei guai. Mamoru mezzo congelato da un incantesimo oscuro e Yuzo incastrato in un combattimento impari. E se tutto questo non bastasse, si ritrovano sepolti vivi e senza possibilità di scampo, quanto meno per Mamoru che gli si spegne poco a poco lasciandolo nella disperazione più nera. Non solo l’ha perso, ma ha anche scoperto di aver perso sé stesso perché solo ora scopre che i suoi sentimenti erano ricambiati. Questa sembra essere a tutti gli effetti una situazione senza soluzione perché Yuzo non ha poteri per poter salvare il compagno e Teppei, che è l’unico che potrebbe riaprire quella tomba è ancora fuori uso.
Mi sto proprio chiedendo COSA riuscirà a raddrizzare questa storia, stavolta...

È veramente ironico che sia proprio uno stregone, benché ex, ad aprire glimocchi a Yuzo su quello che prova nei confronti di Mamoru. E per giunta l’incontro con Shibasaki si dimostra fondamentale per la missione, giacché è proprio lui a dare l’informazione essenziale: Tsubasa è scomparso proprio lì, sul Nohro.
E mentre Yuzo si tormenta all’idea di perdere Mamoru, non sapendo invece quanto lo farebbe felice sapere di essere corrisposto, Teppei peggiora a vista d’occhio (giusto perché non è già un bordello così... 😡)
E per finire hai fatto soffrire da cani il povero Hajime, talmente disperato da lasciarsi andare allo sconforto e poi, non sapendo neanche lui come, ad evocate un incantesimo a lui sconosciuto (e ora è chiaro perché proprio loro quattro siano stati scelti).
E l’evocazione sortisce l’effetto sperato. Ora il nostro pesciolino deve correre come il vento per salvare la sua Anima.

Bene, andiamo con ordine. I nostri Quattro l’hanno sfangata con gli stregoni e ora se la tirano, anche troppo. E ovviamente se qualcosa può andare storto ci andrà di sicuro. E infatti Teppei stramazza sl suolo.
Che sarebbe stato un capitolo tosto lo diceva il titolo stesso, ma che si arrivasse a questo livello...
Te lo dico, se hai ammazzato Teppei non ti perdonerò in sempiterno! 🤬
Intanto, la scena con il naturalista è qualcosa di incredibile! Yuzo che deve trattenersi per non estirparlo dall’esistenza quando scopre che si tratta di uno stregone (solo l’urgenza di salvare Teppei lo mantiene saldo), Mamoru e Hajime che fanno irruzione ad armi spiegate, Hajime che dà di matto e quasi lo ammazza (ha ragione Mamoru, l’acqua sa essere terribile). E per finire, ci mancavano anche i tre fetentoni a complicare la situazione.
Per finire, Hajime nel frattempo ha definitivamente capito cosa prova per Teppei, che ora non è più l’amico fraterno ma, nella sua percezione, è definitivamente una parte di sé, quella di cui non può più fare a meno, quella che, se dovesse mancare, lo distruggerebbe definitivamente.
Ma in tutto ciò, quello che letteralmente mi ha fatto correre in brivido lungo la schiena, è quella frase pronunciata da Tsubasa nei confronti del naturalista.
Un vero colpo di scena che ha risuonato come un’esplosione.
(Recensione modificata il 09/03/2021 - 02:11 pm)

Naaaaa!!! I Konsawat! 😂
Quindi se Sakun è il cane, il bambino è sicuramente Chana.
Tra l’altro mi sembra giusto che Yuzo blocchi Chana in quel modo; dopotutto nel WY è lui a trovare il modo di bloccare l’attacco acrobatico dei tre fratelli acrobati (e poi dicono che sia uno scarsone... indegni! 🤬)
OK, mi calmo.....
I tre fetenti , mi chiedo se sapessero che i nostri Quattro erano lì o se l’incontro è stato casuale. La domanda sorge spontanea visto che effettivamente sembra esserci un disegno superiore in tutta questa storia. Hanno ragione i nostri ad avere dei dubbi riguardo le profezie, na è pur vero che si sono realmente trovati sempre nel posto giusto al momento giusto, e il messaggio lasciato ad Haruko tenderebbe ad avvalorare questa teoria. È però sensato dubitare in forza del fatto che il Principe sembra non aver previsto il suo rapimento. Detto ciò, la presenza dei tre fetentoni assume un connotato ben più preoccupante. Se poi si considera che Sakun ha puntato Yuzo, Mamoru è doppiamente preoccupato. È divertente vedere come Yuzo e Mamoru si girino intorno, con il primo sempre preoccupato per la saluto del compagno ma arrendevole in certi momenti oer non infastidirlo mentre l’altro comincia ad accorgersi che anche Yuzo è sempre più vicino e sempre più si preoccupa per lui, e non per la sua innata propensione verso gli altri. Parimenti Hajime è preoccupato oer Teppei, ma non solo come amico; il moto protettivo che ha nei confronti del Ricciolino è più profondo della stessa amicizia, tanto che quella battuta sulla scaglia portafortuna lo fa arrossire in modo esagerato (chissà se Teppei ha cominciato a capire qualcosa?)

Golding santo subito! (confesso che la febbre bassa del reverendo Colley me l’ero dimenticata...) È piuttosto logico che un Elemento di fuoco soffra il freddo (l’abbiamo già visto) e Mamoru, che è zuccone all’ennesima potenza, si riduce al lumicino. E se non fosse oer Yuzo, che ormai gli è attaccato stile cozza, ora sarebbe uno stoccafisso.
Ovviamente, dopo tutto quello che hanno passato assieme, anche gli altri due hanno sviluppato una vicinanza quasi fraterna, e tutti e tre, in modi diversi fanno di tutto per alleviare le sue sofferenze. Divertente la ritrosia di Mamoru a farsi vedere in atteggiamenti espansivi e anche la serie di allusioni di Hajime, che l’occhio ce l’ha veramente luuuuuungo, che cerca di mettere una pulce nell’orecchio dell’orecchio dell’uccellino. Ma Yuzo è ancora troppo ingenuo e, nonostante abbia cominciato a farsi delle domande, proprio non ci arriva.
Però che il contatto con Mamoru gli provochi sensazioni particolari ed ignote questo lo capisce. E capisce anche che, se non farà qualcosa di drastico, Mamoru non sopravviverà. E quel qualcosa è l’incantesimo inconscio che aveva già utilizzato, solo che questa volta è realmente reiterato da rischiare egli stesso di soccombere.
Mamoru di nuovo gli viene in soccorso, e giunti alla locanda c’è questa scena meravigliosa in cui, alla fine, entrambi si aiutano a vicenda e, per la prima volta c’è questa unione, in cui tutto accade in modo semplice e automatico e che per Yuzo è il orimo vero contatto coi suoi sentimenti. È tutto così naturale e spontaneo ma ancora in parte nebuloso per il nostro Volante che non aveva mai avuto esperienze (è vergine in tutti i sensi), ma che alla fine è un vero atto d’amore, puro e altissimo; è un momento che scalda il cuore per la bellezza spirituale del gesto, quell’offrire tutto sé stesso per il bene del compagno. Sull’altro versante, Mamoru svegliandosi si sente in colpa, credendo di essere responsabile di quanto successo e credendo di aver spogliato il compagno per “rubargli” energie e scoprendo invece il gesto altruistico (amorevole) con il quale proprio Yuzo di è offerto a lui. Ora serve solo che uno capisca finalmente cosa prova e che entrambi si decidano a dirselo!
Questa, delle tre scene di letto, è di gran lunga la più bella, e meno male che questi due ti abbiano obbligatova scriverla 🤩

Bene, è vero che alla fine avremmo vokuto vedere Can Saal fatto a pezzettini in modo lento e doloroso, stile splatter profondo, ma c’è sempre quel piccolo particolare che è di Yuzo che stiamo parlando, e se è vero che, una volta sguinzagliato sa essere devastante (e non solo qui su Elementia), è anche vero che poi non ne sarebbe più riemerso e si sarebbe lasciato sprofondare fino ad annullarsi definitivamente nel dolore e nei senso di colpa. Comunque, se tutta la scena con la frusta (che ti dico mi ha ricordato enormemente il Clint Eastwood de “Lo straniero senza nome” - gran film) è spettacolare e goduriosa, il momento veramente terrificante è quella tirata a fior di labbra e a distanza di fiato (ti ricorda qualcuno? 🤩) che il Nostro riserva al bastardo prima che venga portato via.
Gli altri tre che se la godono e dimostranoni lorompoter facendo spaventare a morte gli sgherri sono meravigliosi. Mamoru poi che guarda il SUO uccellino con orgoglio e che poi, a giochi fatti lo va a cercare... (uno così lo vorrei SUBITO nella mia vita, io te lo dico!).
Teppei che - incidentalmente - racconta di quello strano evento per cui la strada per Tga Cerròs era interrotta..... chissà mai chi ne sia il responsabile... 🤔😂😂😂
Ma la scena finale sul dondolo!!! Yuzo che si incolpa di non essere più puro mentre, come gli dice Mamoru, non lo è mai stato come ora, perché finalmente è veramente lui e non quella specie di immagine sbiadita e incompleta dovuta a tutti i blocchi che si era costruito attorno e poi lo abbraccia teneramente. Quel bacio lasciato sulla fronte, che ancora non è amore in sebso dichiarato ma di fatto lo è a tutti gli effetti è un altro momento meraviglioso al pari di quell’abbraccio notturno, la sera precedente, che di nuovo serve a dare sollievo all’animo tormentato del nostro Uccellino.
E vogliamo parlare di quella “lacrima” di commiato che chiude il capitolo? Yuzo ha finalmente compreso di aver avuto attorno a sé tante persone che l’hanno amato e che tuttora lo amano, e sta per scoprire di amare essendo riamato, e quello sarà un momento fantastico, nexsono sicuro visto chi tira ivfilivdi tutto questo. 😍

Yuzo sembra veramente un guscio vuoto; lo si vede chiaramente da come cerca il contatto fisico con Mamoru durante la serata, ma soprattutto quando Zed gli chiede di fermarsi ancora un attimo prima di ritirarsi e lui cerca immediatamente il consenso del compagno. È come se avesse del tutto perso la capacità di prendere qualsiasi decisione.
Nel frattempo Teppei erca di venire a patti con tutta la situazione e spinge Hajime a cercare di rincuorarlo. A questo punto parte una proposta dinuna tenerezza infinita da parte del nostro Ricciolino, alla quale Hajime prima lo rassicura che Yuzo al momento ha tutto ciò che gli serve e poi lo lascia lì a chiedersi perché Mamoru sia la persona giusta nel posto giusto 😂
Nel frattempo c’è una delle scene più belle e intense di tutta la storia: Mamoru che si impone e abbraccia Yuzo come non ci fisse un domani, gli conferma la promessa fatta, Yuzo che si addormenta cantando a sé stesso (e a Mamoru) QUELLA ninnananna e poi, la mattina dopo fa traboccare il cuore di Mamoru con quella semplice frase che - non se ne rende conto - somiglia terribilmente a una dichiarazione. Per finire poi con qyella richiesta che Mamoru non vede l’ora di esaudire (aveva già deciso na aspettava solo che lui glielo chuedesse).
Mai come in qyesto momento questi due sono stati così incredibilmente vicini, tanto da essere veramente diventati interconnessi, però la strada da percorrere, per Yuzo, è ancora lunga, sia per riprendersi ka sua vita, sia per capire definitivamente cosa prova per la Fiamma, però se il buongiorno si vede dal mattino...

Mamoru è veramente l’Amore (con la A maiuscola). Intanto è incapace di accettare l’idea di aspettare Yuzo alla locanda; sa perfettamente che in questo momento il compagno ha bisogno di tutto tranne che di essere lasciato solo in balia di sé stesso e dei suoi sensi di colpa. E infatti lo trova rintanato nella stanza in cui lo abbiamo lasciato nella scorsa parte del capitolo, totalmente perso in sé e nella sua disperazione. Ormai Mamoru vive letteralmente in risonanza con Yuzo e vederlo così disperato gli è totalmente insopportabile.
E il modo con cui letteralmente lo raccoglie e lo tira fuori da quel mare soffocante di dolore è commovente. La necessità di avere qualcuno a cui legarsi diventa talmente evidente che Mamoru si insulta per non averla vista prima.
Mai come ora Mamoru è l’ancora di salvezza per Yuzo, che finalmente comincia a farsi qualche domanda. Ora anche ai suoi occhi il rapporto con Mamoru comincia ad apparire diverso e ben più profondo rispetto a quello che ha con tutti gli altro. Non ha ancora trovato un nome per i suoi sentimenti ma finalmente sta cominciando ad aprire gli occhi; questo dolore lancinante, oltre a spazzar via le sovrastrutture inutili che lo rinchiudere da sempre, lobsta facendo crescere, uscire dalla fanciullezza per instradarsi finalmente verso l’età adulta.
Bello e caldo l’abbraccio di Mamoru, fisico e spirituale (io sarò sempre al tuo fianco) e come contraddice la sua convinzione di non valere nulla e di aver deluso i suoi genitori - sua biologici sua adottivi - (i tuoi genitori sarebbero orgogliosi di te).
Alla locanda, Hajime si dimostra una volta di più decisamente saggio e attento, e l’entrata in scena di Zed forse sarà un’ulteriore passo verso la ripresa di BBC quella stabilità tanto ricercata da Yuzo.
Un altro capitolo meraviglioso, pieno di dolore ma anche di speranza e orchestrato magistralmente!

Questo capitolo dà decisamente un significati tutto nuovo al termine “montagne russe”.
Mentre Yuzo si scapicolla in oreda alla rabbia e al terrore (perché quello è, non ci sono cavoli!), finalmente scopriamo tutta la storia. E dire che siamo piombati nell’orrore è il minimo.
Mamoru ora ha tutte le intenzioni di mettere Yuzo davanti al suo passato, perché non può più vederlo imbrigliato in quella gabbia di dolore e risentimento (sì, Mamoru ormai ha superato quell’incantesimo e riesce a vedere ciò che si nasconde al di sotto).
L’incontro/scontro tra i due è un vero e proprio viaggio nel dolore, una gigantesca ordalia che investe Yuzo come uno schiacciasassi, ma alla quale anche Mamoru non è indifferente; l’unico modo che ha di portarla acanti è far leva sulla rabbia.
Lo svelamento della verità all’interno del cimitero è devastante, ma parimenti il momento in cui quella barriera che Yuzo si è costruito addosso finalmente si infrange e in cui Mamoru abbraccia il compagno esortandolo - amorevolmente - a buttar fuori tutto e lasciarselo alle spalle è di un calore e una tenerezza immensi. Se Yuzo fosse più lucido finalmente riuscirebbe a comprendere cosa realmente il compagno provi per lui.
E finalmente Haruko può raccontargli tutto e poi portarlo a vedere la casa che suo padre aveva costruito per loro.
Il quadro con l’effige di suo padre e di sua madre, poi la camera che avrebbe dovuto essere la sua, e tutte le informazioni ricevute hanno resettato Yuzo, che non sa più chi è, ma che ha sostituito il tancore mal riposto, sostituendolo con la tabbia contro chi gli ha rovinato la vita, a lui e a tutti a Ghoia.
Purtroppo - e ti pareva che non si facesse delle pare immense -, ora ritiene di essere una persona orribile perché ritiene di essere un ingrato; lo AMMAZZEREI quando fa così!
PS: forse dovrei smettere di leggere ad altra voce perché è più il tempo che devo fermarmi per riprendermi (in questo capitolonin particolare hovfatto la fontana che la Barcaccia a Roma in confrontobèvun rigagnolo 😊
(Recensione modificata il 05/03/2021 - 01:00 am)

Ah, bend; di bene in meglio! Non bastava che fosse un trovatello, fosse quasi morto soffocato, trasformato nell’angelo della morte... ora vogliono pure fargli la pelle! SGRUNT
L’inizio del capitolo è quasi promettente, na è chiaro che è la quiete prima della tempesta, e questa praticamente è pari alla Grande Macchia Rossa di Giove come dimensioni e virulenza.
Decisamente è lampante che siamo lontani anni luce dalla Capitale, non tanto in sebso geografico quanto in senso spiccio, e ora capiamo perfettamente il motivo di tanta agitazione da parte di tutti.
Lo scontro coi miliziani comunque non ha deluso solo Mamoru (speravo di vedere un po’ più di ossa frantumate, na la fuga delle due fogne ambulanti ha tolto a tutti il divertimento).
Ovviamente la prima cosa che Mamoru fa è accertarsi che il SUO Uccellino stia bene, e quando Yuzo si trova accerchiato e incastrato (il suo incantesimo fallito), la prima cosa che fa è cercare automaticamente gli occhi di Mamoru (momento meraviglioso!), salvo poi darsela a gambe - anzi ad ali - e lasciare la Fiamma ad ardere di rabbia e frustrazione, soprattutto perché non è riuscito a fermarlo, e così in qualche modo aiutarlo a superare questo momento.
OK, proseguo perché ora DEVO capire!!!

E mentre a nord sta per scatenarsi l’inferno, a sud i Nostri si stanno avvicinando alla città in cui viveva Yuzo.
Ma andiamo con ordine.
A nord la situazione è strana forte, perché Gamo sembra voler aspettare di avere tutte le forze avversarue a disposizione (scelta non proprio saggia, ma tant’è...), e tutti sononin ansia sia per l’attesa dell’apertura delle ostilità sia per lo stato di ignoranza che tuttora persiste riguardo il Principe.
Nel frattempo a sud abbiamo un vero e proprio capovolgimento di fronte: ora è Yuzo ad essere teso e aggressivo, nonostante la calma apparente che inalbera. E Mamoru, che ormai non si fa più domande riguardo i suoi sentimenti, si trova a cercare di capire cosa realmente abbia scatenato quella rancore palpabile che cova sotto gli incantesimi di mascheramento che il Volante inasta costantemente. E l’accoglienza a Ghoia di certo non aiuta, anche se Mamoru, con la scusa di tormentarlo, cerca di alleggerire l’animo del compagno.
Anche se non avevo bisogno di mollichine per arrivare a certe conclusioni - ti conosco bene... -, la reazione del mercante prima, ma soprattutto dell’ostessa mi conferma che avremo taaaaaaanti sconvolgimenti nelle prossime parti del capitolo (bene bene... 😃)

Ma che meraviglia è questo Mamoru, ora che ha finalmente smesso quell’ingombrante corazza in cui si era rinchiuso, almeno con i suoi amici e con la famiglia. Certo, ne ha ancora di strada da fare; riappropriarsi dei propri sentimenti dopo averli sepolti così a lungo sotto una coltre così spessa di risentimento non è cosa né facile né immediata. Fantastica la risposta un po’ stizzita riguardo il “trovatello” (quel trovatello ha un none; si chiama Yuzo); ornai non può più fare a meno di difenderlo, anche quando non ce ne sarebbe motivo particolare. 🤩
I fratelli sono la tenerezza infinita; nonostante tutto lo idolatrano, tanto da accoglierlo con il saluto elementale (e gai assolutamente ragione, il saluto arabo è bellissimo e profondo).
Lasciare il permesso nelle mani del padre (e avevo ragione nell’ipotizzare che fosse pronto da tempi immemori), per Mamoru è un modo per aver motivo di tornare, ma stavolta non con odio o risentimento.
Il rientro in locanda è tranquillo e rilassato e per la prima vokta Mamoru non si sente oppresso da quella città. Ora ha imparato a scusarsi, anche se parte della sua maschera la manterrà ugualmente, na senza acredine.
Anche Yuzo ha visto il cambiamento e può permettersi di scherzare. Mamoru invece ora deve capire non se vuole conoscere di più il Volante ma QUANTO più lo vuole conoscere, e quando riuscire a fugare le ombre che si celano dietro l’autocontrollo dell’amico.
PS ho trovato molto belle e interessanti le spiegazioni sui vari modi di pregare, perfettamente coerenti con il tipo di divinità a cui sono indirizzati.
(Recensione modificata il 20/02/2021 - 09:43 pm)

Yuzo ormai ha deciso e, per dirla con il testo di Giudizi universali di Bersani, “non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà” (Yuzo in tutto e per tutto!) Non importa cosa succederà, quanto sarà potente l’odio di Mamoru, magari fino a ucciderlo, lui DEVE risolvere questa situazione, per il bene dell’amico. Nel frattempo Mamoru non riesce più neanche a guardarlo, tanto è il timore di vedere nuovamente la paura stampata sul suo volto.
L’incontro con il Doge parte subito nel modo più storto, con quell’insulto lanciato volontariamente per ferire messo in atto da Izawa, al quale Yuzo risponde con ironia (sarcasmo?) ma che nel profondo nasconde una sofferenza; Yuzo sa che suo padre gli vuole bene, ma è pur sempre un orfano adottato e non conosce la sua vera famiglia. Il comportamento drl Volante però poi fa breccia nel Doge, il quale si rende conto di quanto questo ragazzo realmente tenga a suo figlio e, finalmente, accetta di dare quel permesso che in realtà scopriamo essere già pronto da chissà quanto tempo.
L’incontro/scontro tra Yuzo e Mamoru è una vera meraviglia. Da una parte Yuzo che ormai sa che sta per essere massacrato e dall’altra Mamoru che, vedendolo va su tutte ke furie perché per l’ennesima volta il compagno ha disobbedito. Per Yuzo l’unico modo di farsi ascoltare è agire repentinamente, e infatti non kascia nemmeno la minima possibilità di manovra a Mamoru, consegnandogli direttamente il permesso prima che questi potesse dire A.
Il momento successivo vede finalmente la riconciliazione tra questi due e Mamoru decide di portare il compagno dalla madre. Lo stesso Yuzo finalmente comincia a notare dei particolari importanti (il loro parlarsi senza litigare, k’aprirsi di entrambi su sé stessi e la loro vita) e - forse - comincia a vedere in modo un po’ diverso il loro rapporto.
Il finale è a dir poco meraviglioso. Mamoru, che non ha nai voluto legàmi, non solo si rende conto di non poter più dare a meno dell’Uccellino, na addirittura sente il bisogno fisico di avere conferma di non averlo perso e, volontariamente, cerca quel contatto fisico che ha sempre rifuggito (leggendo mi aspettavo addirittura un abbraccio, na mi rendi conto che sarebbe stato eccessivo).
Ma soprattutto quella supplica (“non aver paura di me”) a cui succede la risposta calda e rilassata di Yuzo “io non ho paura” è uno dei momenti più toccanti del capitolo, degna continuazione della parte precedente. Se volevi farmi fangirlare, beh, ci sei riuscita in pieno! 🤩

Come era prevedibile, ora entrambi sono affranti; uno per aver interferito contravvenendo a una promessa fatta, l’altro per essersi lasciato trasportare dall’ira, aggredendo e ferendo chi aveva promesso a sé stesso di proteggere.
Notevole il momento del tentativo di avvicinamento di Mamoru, che ha chiari davanti agli occhi i segni di quella rabbia ceca, fortunatamente espressa contro un muro e non, come avrebbe voluto in quel momento, contro Yuzo. Dall’altra parte, la reazione istintiva di Yuzo che esprime chiaramente la paura che ora ha di Mamoru lascia quest’ultimo dapprima nuovamente arrabbiato e poi svuotato perché ora quella rabbia è verso sé stesso e il fatto che il loro legame sia - a suo modo di vedere - del tutto infranto. E così in pratica Mamoru fugge da questa situazione (se lo dice da solo, insultandosi tacitamente) e ca a rintanarsi in quel giardino dove poi Yuzo, che nel frattempo si sente anche lui obliterato da quella reazione istintiva, finisce per trovarlo.
E qui scopre, non visto, cosa in realtà Mamoru pensa di lui, e prima di lasciarlo solo ai suoi pensieri, gli regala quel gesto di affetto (amore?) che è quel vento caldo che Mamoru ha già conosciuto. E la Fiamma comprende finalmente COSA è in realtà quel legame che ha creato con Yuzo : “sono innamorato del Vento”.
Ovviamente Yuzo, dopo aver sentito il discorso fatto da Mamoru a sua madre (esclusa l’ultima tenerissima affermazione), ora SA cosa deve fare: come Mamoru non lo ha abbandonato nel momento del bisogno, così farà lui per l’amico. Anche se forse Yuzo non ha ancora compreso appieno cosa prova per la Fiamma, già si comporta come se l’avesse chiaro in mente.
PS: qualcuno tranquillizzi Hajime e Teppei, che probabilmente non stanno chiudendo occhio per la preoccupazione... 😄

Prima l’incontro padre-figlio, e come prevedevo è tutto tranne che una passeggiata. Se Mamoru è testardo, suo padre non è da meno, e entrambi sono intransigenti. La missione continua a essere a un punto morto, e dopo l’incontro infruttuoso - su tutti i fronti -, Mamoru scopre ciò che non avrebbe voluto scoprire in tutta la vita. E la furia dilaga, tanto da minacciare di morte la matrigna e poi aggredire fisicamente Yuzo.
Obbligare però il Volante ad abbassare tutte le difese sortisce esattamente l’effetto contrario a quanto si attendeva. Se prima il fatto che Yuzo sapesse lo aveva fatto sentire nudo ed esposto, ora vedere i veri sentimenti del compagno gli strappano tutto, pelle, carne, ossa, lasciandolo letteralmente devastato. La tregua è letteralmente spazzata via e ora ricuperare un contatto di qualunque tipo sarà veramente difficile.
Riguardo ke sacerdotesse, è esattamente questobtipo di fanatismo che personalmente non sopporto nei cosiddetti religiosi, e la madre di Mamoru dimostra essere della peggior specie di integralista, fino a ricorrere a un cero e proprio olocausto per sottrarsi alla sua vita, considerando solo sé stessa senza minimamente pensare ad altro; non mi stupisco che le altre sacerdotesse la considerino un mito.
Questo confronti di dolori che lascia distrutti entrambi lascia veramente sgomenti (di nuovo hai centrato perfettamente la scena e i personaggi). Retrospettivamente, anche se la situazione è totalmente diversa, ho visto in questa scena un’immagine della situazione psicologica di Namo e Shuzo in “Malerba” per quanto attiene la cura della psicologia dei personaggi.