Recensioni per
L' intruso
di alga francoise14

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 568
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Master
18/05/16, ore 23:19
Cap. 23:

Mi è piaciuto molto, tutto quanto. E per prima cosa ci tengo a dirvi che ormai avete raggiunto un tale grado di perfetta sintonia che senza le vostre iniziali davvero non so se saprei distinguere chi scrive. Poi l'altra cosa che mi ha colpito e tanto, tanto mi è piaciuta è stata Oscar... Credo che in pochissimi altri racconti sia delineato così bene il suo conflitto, il suo essere che non è, il suo eterno scontro con la propria natura di donna ed il rifiuto, malgrado tutto, dell'universo maschile che mai l'ha considerata suo pari. Una vita tormentata la sua, ora come prima, in bilico tra dovere ed amore, tra affetto e desiderio, costretta inesorabilmente o almeno così pare ad attendere la nascita della sua creatura per comprendere quale piega dare alla sua vita. E a tal proposito un plauso al discorso di Madame Marguerite...viene fa chuedesi chi fosse davvero il Generale, in quella casa. Ancor più inaspettata quindi la sua decisione di Oscar scegliere l'amore! La stessa Oscar che sfida il re per salvare André, che si addentra da sola nel convento per catturare Jeanne o nei sotterranei del Palazzo Reale per scovare il Cavaliere Nero. Risoluta ed impulsiva, quanto mi è piaciuta! E se non fosse stato per Crudelia sono certa sarebbe corsa da lui... Ma Crudelia c'è, eccome. Ad ordire trame e seminare sospetti e a spiattellare ricatti. Detestabile, davvero. Molto in linea col personaggio anche Alain, che affronta a muso duro Lord Payne e totalmente inaspettata la figura di André, dietro ai vetri di quello studio.... Bella, questa virata Spy, intrigante e ben costruita. Da far desiderare che aggiornate al più presto, per sapere come continua.... Per ora un abbraccio, calorosissimo, ad entrambe. Un bacio!

Recensore Master
18/05/16, ore 21:26
Cap. 23:

Mi sorge spontanea una domanda: non sarà mica che in mezzo a questa ridda di confronti più o meno violenti, più o meno tesi e vibranti, Alain abbia bisogno del conforto morale ( ...e non solo, alle volte contano più i gesti) di qualcuno davvero in grado di donargli un certo "senso di pace"? Qualcuno con gli occhi di petrolio, che inaspettatamente fa capolino di nei suoi pensieri, sia quando essi sono burrascosi o particolarmente mesti. E sembra quasi infondergli quel coraggio di cui ora avrebbe davvero bisogno, nonostante l'appoggio incondizionato di Oscar, che però non pare vacillare, almeno di fronte a lui, sui suoi propositi a livello coniugale.
A dire il vero, nel mezzo dei due schieramenti ( buoni e cattivi), sembra essersi insinuato un "tutti contro tutti" micidiale, a causa della notizia bomba della gravidanza di Oscar. Sembra, perché Andrè, da acuto osservatore qual è, non può non accorgersi del peso che non solo in modo letterale grava sulle spalle di Alain. E c'è da scommettere che qualcosa farà per lui, se non altro per essere di supporto a Isabelle, che cadrebbe nella disperazione più cupa sapendo il Capitano a rischio incolumità. Ed anche, in fondo, per sé stesso e per Oscar, legato comunque da una vecchia amicizia che ha affrontato più d'una tempesta.
In mezzo a questa scacchiera virtuale ove tutti i pezzi sono disposti in attesa delle loro reciproche mosse, spendo brevemente due righe per Mme Marguerite. Che ho sempre rispettato ed ammirato come personaggio. Che ho cercato di comprendere e giustificare anche quando se ne esce inconsapevole davanti ad Andrè con gli elogi al legittimo genero ( d'altra parte, si poteva criticare solo la tempistica, in quel caso..). Ma adesso mi verrebbe da dirle :" Generale!! Esci da questo corpo!". In effetti è la perfetta incarnazione della nobildonna dell'epoca, attenta ad osservare un certo tipo di morale, più volta a preservare le apparenze rivestendole di dignità, che non a professare la sincerità di un sentimento. E su questo non potremmo biasimarla. Ciononostante è riuscita a farmi perdere le staffe ( e da un tipo pacato e riflessivo come lei è inaspettato..) ed a farmi mentalmente invocare, appunto l'ausilio di un esorcista o di un medium, per liberarla dalle sue "oscure presenze".
In ogni caso, capitolo ancora una volta riuscitissimo ed avvincente pure nel confronto e nell'introspezione. Dopo l'ennesimo cambio di gioco, attendo sempre con grande attenzione e curiosità le vostre prossime mosse...
A presto, dunque.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
17/05/16, ore 22:26
Cap. 23:

Capitolo corale, in cui tutti i personaggi agiscono e danno impulso alla storia, persino la pacata e passiva Madame Marguerite, che sconvolgimenti punto di vista della figo.
Ora, Oscar mi pare darle retta per una meta', eppure verso la fine sembra che la sua vera personalità faccia capolino.
Alain molto uomo del sistemo, invece. Questa è l'impressione più forte.
I due cattivi sono da manuale.
Attendo curiosa il seguito.
A presto!

Recensore Veterano
17/05/16, ore 13:26
Cap. 23:

Ed i colpi di scena continuano senza sosta!
Povero Alain, alla fine quello che secondo me ci sta rimettendo più di tutti è lui, ora pure l'oscuro presentimento che gli fa sentire i brividi lungo la schiena, ma da quanto si riesce a capire sono decisi ad arrestarlo e processarlo!
Speriamo solo ne esca tutto intero!
Spero anche in cuor mio, che André, nonostante sia oramai suo antagonista in amore, possa far qualcosa per salvarlo.
Certo, anche per O&A i tempi sono difficili ma sanno di amarsi alla follia e di appartenersi, sarà una magra consolazione, ma almeno hanno questa certezza.
Vedremo dove li volete portare, comunque siete molto brave, complimenti!

Recensore Master
17/05/16, ore 09:01
Cap. 23:

Le cameriere scelte da Madame Marguerite sono molto proattive, ma pure un pochino giudicanti. Chissà cosa pensano di questa bizzarra figlia della loro datrice di lavoro, che appare e sparisce portandosi dietro uomini affascinati da lei e anche un pochino recalcitranti, notizie di guerra, abiti da uomo e da donna, decisioni politiche ondivaghe, cocci di vasi cinesi... una scandalosa creatura? una creatura capricciosa? una ragazza sfortunata? una donna indipendente?
Per ora una sprecona, che dovrebbe nutrirsi o non nutrirsi non per come si sente o non si sente lei, ma per suo figlio.

Mi piace molto Madame Marguerite: non è stata una statuetta di porcellana sul caminetto del Generale, ma una donna che ha avuto un ambito di scelta ristretto, come quasi tutte le donne della sua epoca, un piccolo esercito invisibile, estromesso dal potere fuori casa propria ed eternamente minorenne anche tra le quattro mura della propria abitazione. Eppure, da quel che dice a sua figlia, dei limiti che aveva è stata molto conscia e a ha cercato di fare il meglio che ha potuto, mettendo la sua famiglia prima di sé.

Colpisce il suo definire André come un palafreniere; la distanza con lui era abissale e il mestiere di ora conta poco. Lui può citare Dante quanto gli pare, ma per tutti sarà sempre l'uomo che le strigliava il cavallo. E ringraziamo se non dicono "ex-alcolizzato".

In effetti, se Oscar avesse voluto, avrebbe potuto rinunciare, ad un certo punto, al suo amico di infanzia, offrendogli un futuro diverso... intendente a casa sua, segretario di qualcuno di interessante... darsi al commercio, navigare... iscriversi ad una università parigina... essere insomma un protégé della famiglia, un loro uomo in altri ambiti; il legame di amicizia non si sarebbe spezzato e André ne avrebbe guadagnato una vita più variegata. Non ha mai fatto nulla per consentirgli di "innalzarsi" socialmente sia pure di poco rispetto al suo essere nobile, è chiaro, e, soprattutto, non ha fatto nulla perché avesse una vita più indipendente da lei: ha come incoraggiato questa tendenza di André a dissolversi sullo sfondo per lei, tanto che uno potrebbe porsi la domanda sul perché si dovrebbe considerare André più di un'ombra e offrirgli rispetto, se, perfino chi dice di amarlo, lo ha voluto, in fondo, solo questo... un personaggio sullo sfondo. Alla fine sono stati insieme per tanti anni e mai lei lo ha voluto come uomo e mai lei lo ha "liberato" come amico.

A parte ciò Madame è netta nel sottolineare il doppio standard sulla libertà sessuale e su come questo si rifletta anche sui frutti di certe unioni non matrimoniali. Oscar dovrebbe smettere di vedere se stessa al centro del mondo: è adulta oramai. Tocca lei essere l'albero e la deve piantare di essere foglia che si agita allegra al vento: un bambino ora c'è e deve fare il meglio per lui. Anche buon viso a cattivo gioco. Altrimenti avrebbe dovuto giocare diversamente le molte e belle carte che aveva in mano.

Interessante la frase "ti sono stati perdonati gli errori di un uomo, Oscar, perché non lo sei". Ha sicuramente una valenza doppia: da un lato forse Oscar non ha mai davvero fatto parte del "gruppo dei ragazzi" con cui ha lavorato - la Ikeda non ci mostra amici, gente in visita, cene, uscite all'osteria con i suoi compagni d'arme eppure dovevano capitare. Pensiamo a I Tre Moschettieri: gli uomini si vedono tra loro tutti insieme, a volte a coppie e hanno pure delle loro vite private da cui gli altri sono esclusi (Aramis ha i suoi segreti, Athos pure), come è normale che sia... mentre lei... nulla; quando va a Palais Royal è come se incontrasse per la prima volta delle persone con cui parlare di qualcosa... ma davvero la Guardia Reale, che, a quanto pare, accettava quelli alti, belli, nobili, in gamba, con esperienze fatte altrove, che si erano distinti, era un insieme di butriconi senza interessi e senza cervello? Non erano tipi accolti allegramente qua e là e che potevano conoscere gente interessante e variegata e scontrarsi con idee di ogni tipo?

Era lei che non si integrava o erano gli altri che la ostracizzavano? La vedevano solo come una donna che stava "giocando" a fare il soldato? Ritenevano che al dunque non sarebbe mai stata una di loro? Che non avrebbe mai rischiato quanto loro e per loro?

Si integra nella Guardia metropolitano dono sono tutti dei bambini... funziona male nei rapporti alla pari?

L'altra valenza della frase sta un po' in tutta la sua storia: gli atti di ribellione / insubordinazione sono stati diversi e, ogni volta, qualcuno è intercesso per salvarla; spesso la Regina, nel ruolo di amica, forse non "amica di tutti i giorni", da confidenze sull'amore e sui vestiti, ma, di certo, una amica pronta a farle avere il perdono che ogni volta le serviva. Se Oscar fosse stato un uomo avrebbe pagato per il duello con Girodelle? La sua plateale intromissione nella decisione del Re di punire André sarebbe stata accolta con indulgenza e con rispetto?
In un certo senso ha goduto anche dei benefici di questo doppio standard e l'altro lato della medaglia è che, se è donna, allora, su certe cose, ne deve tenere conto.

Non so Madame Marguerite cosa pensi davvero di sua figlia: ha avuto opportunità enormi, avrebbe anche potuto sposarsi scegliendo chi voleva (e lo ha fatto) eppure è come se le fosse mancato un po' di ferro dentro, nella struttura. Perché mai ha scelto Alain?

Quando Oscar sogna l'America mi viene da sorridere... e la Lettera Scarlatta? Non era tanto diversa la mentalità dall'altro lato del mare, in un paese, tra l'altro, pure schiavista...

Interessante lei che si appresta ad uscire scegliendo, come sempre, l'abito da uomo ed addentando, finalmente, del cibo.

E arriva la Esterhazy... ah come adora questa perfida donna... tutta un bel fuocherello divampante di idee, pensieri, intenzioni, piani e strategie... peccato per lo più volte al male. E così le han dato il dolce senza la fragola... ma che bestie! Le fragole solo ad Oscar... che manco se le magna perché è lì che si lagna in solitudine con se stessa... ah che mondo! Scommetto che la Esterhazy avrebbe risolta da un pezzo tutti i casi suoi, al posto di Oscar. Avrebbe perfino trovato delle origini nobili per il suo amato, al momento giusto, facendo una pernacchia a tutta la noblesse riunita...

Quando ad Alain... povero caro! C'è un limite al suo amore per Oscar: se il figlio è suo sente il dovere di ricominciare, se non lo è saluti e baci... non è incoerente, è orientato alla famiglia e credo senta il suo legame con Oscar come un peso: il bambino non è il mezzo per riaverla, ma il centro delle sue preoccupazioni. Sa di poterla odiare e se ne rende conto. Come dargli torto? Sul piatto ha sempre messo un amore sincero, non l'ha mai costretta a nulla, nemmeno ad attraversare quel famoso corridoio a piedi nudi... eppure... come è che questo uomo non ha saputo "costruire" una famiglia?

Oscar avrebbe dovuto stare attenta o con suo marito o con André... nel momento in cui faceva sesso con Alain sapeva cosa sarebbe potuto succedere, forse se lo augurava anche.... e André era già riapparso. Sapeva quello che faceva? Evidentemente no. Come sempre.

Alain, alla parola tradimento, pensa, ovviamente, alle sue capriole nel letto con Isabelle, ai suoi giochini con Estelle - una donna decisamnte piena di energie pure a letto...

Trovo molto bello ed in carattere questo suo andare da Lord Payne e dire no, niente ricatto, fa un po' come ti pare, ma no! Credo che Alain non ne possa veramente più di tante cose. Le scelte politiche non lo hanno soddisfatto, forse nemmeno quelle militari, non so cosa pensi della Vandea, ma non bene, è disilluso su tante cose, ha perso sua madre, sua sorella e suo figlio, ha sposato una pazza e ha scelto come migliore amico uno un po' stronzerello, ammettiamolo, che come lui si è tolto di mezo ha pensato bene di trombargli la moglie... dovrebbero piantare di scocciarlo.

Finite con una nota dissonante: André che guarda in strada da una delle finestre di Payne? E cosa ci fa lì?!?!?!?!

A questo punto voglio assolutamente sapere!

Complimenti per Madame Marguerite :) Si certo, se fosse tutta un fremito protofemminista la adoreremmo, ma è giusto che sia una voce di buonsenso in tutta questa follia...

Recensore Veterano
15/05/16, ore 22:39
Cap. 23:

Povera Oscar! Pure M.me Marguerite non le dà nessun appoggio, si trova sola soletta ad affrontare i suoi problemi e le sue incertezze. Il figlio è di Oscar e legalmente di Alain così si salva il casato e la faccia. Lei è innamorata di un altro? Poco importa. Estelle, la vipera, vola o vorrebbe volare alto e secondo me la caduta sarà piú dolorosa, bene fa Oscar in un sussulto d'orgoglio, ad andare da Alain e cercare di fare il punto della situazione. L'avventura si complica ma cosa ci faceva Andrè da Lord Payne? Era lì con o per conto di Lord Blake? Nel prosieguo credo che anche il mio preferito sarà coinvolto nei guai del capitano Soisson. Brave sempre e a presto!

Recensore Master
15/05/16, ore 18:55
Cap. 23:

Il racconto è talmente carico di tensione che leggo agitata tutto il capitolo, sempre più attonita dal quadro complesso e apparentemente inestricabile.
Oscar è sempre una donna confusa, divisa tra due uomini e Alain è come lei.
L’unico davvero coerente è André a quanto pare, ma adesso, sono curiosa di vedere cosa farà lui con la sua amata, moglie di un altro e adesso anche madre del presunto erede che tutti, Madame Jarjayes compresa, sono decisi a considerare tale.
Bel pasticcio!

Recensore Junior
15/05/16, ore 14:35
Cap. 23:

Ciao, mi sembra che siamo in pieno nella commedia degli equivoci. Oscar non sa di chi è il figlio. Madame Marguerite neanche ma fa capire alla figlia, se ho ben compreso, che anche se fosse figlio di Andrè, meglio che sia leggittimo e tutelato: spinge la figlia ad essere matura. Curioso vedere che il significato di "matura" differisce tra madre e figlia.
Per Oscar essere finalmente matura significa conoscere se stessa e scegliere l'amore, per una volta in vita sua.
Per sua madre significa tutelare il figlio di fronte alla società.
Per Alain significa dimenticare di aver tradito la moglie e con la massima ipocrisia difendere la famiglia: qui ci fa proprio una misera figura. Comincia a capire che non è piu innamorato di sua moglie, ma difende a spada tratta cosa? Il figlio o piuttosto la famiglia, intesa come mero possesso (salvo poi dimenticarsene per Petrolia)? Quando finalmente confesserà il tradimento? E come fa a non capire che Madame sa tutto?
Qui ci perdono tutti, secondo me tutti fanno una figura misera, a parte Andrè, l'unico uomo della vicenda.
Oscar si sta svegliando, forse ha finalmente capito che Andrè deve venire prima di tutto, perchè è l'unico che potrà renderla felice. Per lui che il figlio sia o non sia sua secondo me è ininfluente, vorrebbe che fosse suo solo per togliersi dai piedi l'intruso, che continua a rompere le balle.

Recensore Veterano
15/05/16, ore 14:18
Cap. 23:

Per quanto rapida e strizzata nei tempi, eccomi per lasciarvi il mio pensiero!

Per usare una terminologia tipica, questo è un "capitolo di transizione": si sta assestando, dopo la bomba dello scorso capitolo, la situazione; nuovi equilibri si impongono, nuove scelte, anche se il nodo resta intricato. Sembra che comunque tutto si muova, lentamente ma inesorabilmente; Oscar vs Estelle, Alain vs Payne sono stati posti sui due binari del confronto, ciascuno secondo il proprio carattere ha risposto (Oscar in difesa, Alain in attacco). Grandi assenti, ma sempre presenti in pensieri e ricordi, André e Isabelle: ed entrambi appaiono come delle ancore di salvezza da una situazione soffocante e distruttiva per i coniugi Soisson.

Ho apprezzato moltissimo la descrizione del "piccolo guerriero", e direi che basterà aspettare per sapere chi sia il padre. A quel punto la scelta di Oscar assumerà tutto il suo significato, qualunque sia l'esito. Non credo, infatti, che Oscar potrebbe davvero tentennare ormai nello scegliere André; anche se ho trovato calzante con lei e la sua indole conosciuta il fatto di difendere Alain e volergli stare accanto a ogni costo in un momento difficile. La mia speranza è che lei adesso sia abbastanza matura (checché ne pensi Mme Jarjayes, che, la lancio qui, si profila all'orizzonte come ultimo asso nella manica di Estelle) per sapere cosa desidera. E il ricatto del figlio, e la reputazione, sì, è tutto molto vero, sia in senso emotivo (oggi come allora), sia in senso pratico (e allora andava immensamente peggio di oggi).
La scelta ora è tra buonsenso e vero amore. Non so dove arriveremo, perché finora il vero amore è apparso come un'utopia, e per André e per Isabelle. Viene da chiedersi se siano vere le parole di Alain in merito.

Ma appunto, Isabelle è nelle mire di Payne; e André alla finestra come ultima inquadratura lancia il la al prossimo capitolo.

Lo aspetterò come sempre! Un abbraccio a entrambe!

Recensore Master
15/05/16, ore 12:44
Cap. 23:

Povera Oscar, prigioniera di regole disumane in un mondo che va al rovescio! Ma forse l'inaspettata situazione che la Esterazy e Payne stanno tessendo intorno a loro potrebbe portare un'altrettanto inaspettata via d'uscita per lei ed André.

Recensore Veterano
08/05/16, ore 12:11

Mi si sono attorcigliate le budella: dunque Alain, che sembrava aver fatto finalmente il passo giusto, staccandosi da un amore dolorosissimo e infelice, torna alla carica. Ho ammirato il modo in cui entrambe avete delineato lo scontro tra Oscar e Alain, e tra André e Alain.
Mi sono sembrati tutti e tre molto umani: tormentati, incerti, desiderosi di salvare qualcosa che rincorrono da sempre.
Lì per lì, mi sono sinceramente arrabbiata con Alain per l'egoismo con cui sta ricattando Oscar. Capisco il suo punto di vista, e il suo desiderio di tenere Oscar vicina per sempre, di ricominciare con lei, con un bimbo, finalmente, superando la morte di Armand. Però l'ho visto molto concentrato sul "mio, mio!", senza pensare davvero al cuore di Oscar in questo momento (che deve essere a dir poco frastornata). E anche André sta cedendo al "mio, mio", per ora. La lotta dei due, vivida e magnificamente ritmata, è stata simbolo di come i due uomini vogliano ottenere ciò che desiderano e amano di più al mondo. Non c'è posto per amicizia e per comprensione: o io, o tu, questa è la regola in un mondo di uomini. E che voi due, donnine, abbiate potuto dipingere in modo così vero e dolorosamente umano questo scontro, è un fiore all'occhiello della qualità del vostro scrivere, che è pieno di sfumature, profondo e completo.
Perciò sono arrabbiatissima, sì, ovviamente con loro personaggi; e come nelle storie migliori, una crisi dev'essere una vera crisi, piena di angoscia e di porte chiuse.

Mostrandoci l'altra parte, Isabelle, ciò che lei e André hanno in comune, ammiccate anche a una possibilità che vorrebbe ripristinate le coppie precedenti, e i due respinti unirsi e trovare una loro felicità surrogata. Ce li vedo poco a farlo, ma proprio per questo ho amato molto che Isabelle non mancasse al quadro, riequilibrando il triangolo con un'altra angolazione. Che è femminile: aspettare, ascoltare, capire come sta l'altra donna, che per il momento tace e dev'essere stanca, molto stanca.

Intanto, a insaputa di Alain e Oscar, la morsa dei nemici sta per chiudersi su di loro. E amo anche questo, di poter addirittura sperare (!!) che essi riescano a muovere a dovere le acque ingarbugliate della vicenda. Se dunque nella prima parte relativa alla gravidanza di Oscar sembra di assistere a una brusca inversione a U, nella seconda parte vediamo che i cattivi accelerano. L'incrocio è un nodo perfetto.

Splendide autrici!

Recensore Master
04/05/16, ore 07:02

Ma siete tremende!E ora chi è il padre? E come scoprirlo senza poter ricorrere al test di paternità del.nostro tempo????Me le immagino le vostre facce sghignazzanti di fronte alle nostre facce stupite!!!!!! :-) Attendo di sapere come ci farete sapere chi è il padre....Intanto mi è piaciuta la scazzottata tra Alain e André!Mi sono sembrati due bambini che litigano per una caramella!
André è davvero deciso (Ah....bello il ricordo della madre e della lavanda....) e Isabelle è molto dolce...Su Estelle e il suo compare sorvolo tranne dirvi che li prenderei a bastonate!Che odiosi maledetti!
Voi siete sempre più fantastiche!
Vi abbraccio.....
Sandra

Recensore Junior
30/04/16, ore 12:23

Ok! Adesso sono pronta a "ponderare" le parole... anche se so, che appena inizierò a scrivere e inizierò a scrivere di LUI, perderò il controllo... E lo farò per una serie di motivi ben precisi:

1 - ADORO gli scontri MASCHI! Non si era capito, vero?
2 - ADORO questo vostro/mio Alain! Tanto in linea con l'Alain originale - nonostante una bella serie di scherzi del destino - che non poteva certo lasciarmi indifferente e infatti mi ha conquistata da subito e non solo perché trattasi del NUMBER ONE (non me ne vorrà Emerald se usurpo il suo appellativo azzeccatissimo), ossia comunque e in ogni caso il NUMERO UNO in tutti i sensi: il primo "amante", il primo marito (legittimo), il primo a darle un figlio - ma potremmo continuare

Ecco, già nel prologo mi sono dilungata, perdendo di vista l'impegno a non coprire di elogi e di amore questo personaggio incredibile.

Ma passiamo al capitolo nel suo contesto specifico. Riproviamo con i famosi blocchi? E sia!

1 - DALLA PRIMA ALLA SECONDA REAZIONE: comprensibilissima! E va bene ammettere i propri "torti" (che comunque ancora devo vedere e non parlo della scivolata con Isabelle), e va bene ammettere la propria sconfitta e costringersi anche se a malincuore a lasciare spazio a un AMORE così grande che tanto lo spazio se lo sarebbe preso, arrogato da sé... Ma da VERO UOMO che si rispetti, di fronte alla propria donna gravida - e quindi fragile e bisognosa di cure - e all'idea di avere con un secondo figlio del po' di riscatto che la vita ha voluto sempre e crudelmente togliergli, non poteva non PRETENDERE di rientrare a pieno titolo nel ruolo che gli spetta: il marito e il padre legittimo

- CHE UOMO!: beh, questo più che un "blocco" è semplicemente un sospiro di ammirazione e adorazione. Prendetelo per quello che è...

- LO SCONTRO: ADORO, AMO, INNEGGIO, SOSTENGO (e chi più ne ha più ne metta) gli scontri e i confronti al testosterone! Tra maschi LEALI, si intende, o inaspettatamente tali. Intenso e coinvolgente. Ruggente. Vulcanico, questo scontro tra due uomini fenomenali. E ai miei occhi, nel mio cuore, comunque troneggia Alain! Alain con le sue motivazioni e la sua disperazione. Un uomo che il destino sta travolgendo e cercando di trascinare nel baratro e che lui si ostina a combattere. André, di contro, mi risulta quasi più "dispettoso", quasi più "egoista", ecco... Forse ha ragione. Forse doveva tirarlo fuori prima, questo carattere. Forse le cose non sarebbero arrivate a questo punto.

- ALAIN E ANDRE': sono enormi le differenze tra questi due personaggi. Il primo è uomo d'azione, sempre e comunque. Il secondo subisce gli eventi, sollevando ogni tanto la testa. Ribadisco: il primo posto nel mio cuore è sempre e solo del PRIMO.

- OSCAR: due parole anche per lei. In balia del destino, la temeraria Oscar ci fa intendere quanto fragile sia nel suo essere donna. Era facile fregiarsi del titolo di eroina quando indossava un'uniforme a proteggerla dagli occhi del mondo e aveva un reggimento alle spalle. E un padre che, nonostante tutto, si è sempre preso cura di lei (resto della mia idea che il Generale tornerà e risolverà anche questa situazione, eheheheh). Ora, donna tra le donne, tutto è più difficile.

- ISABELLE: l'ho apprezzata tanto, questa fanciulla e ora un po' la temo... Quella sua frase sibillina non la vorrei approfondire. No.

- IL MALEFICO TRIO: No! Anche questo no! Povero Alain!!! Certo che ce l'hanno davvero tutti con lui... Ma in fondo è quello che succede a chi ci mette la faccia!

Che altro dire, mie fanciulle, oltre al fatto che questo da me sospirato e anelato scontro mi ha lasciato il sangue che ribolle? Attendo, fremente, il seguito e mi spiace solo che Alain abbia avuto inaspettatamente un po' la peggio... La prossima volta, caro, vacci giù più pesante, eheheeh!

Grazie mille per le belle emozioni e a prestissimo.

Sabrina

P.S.
Alla fine, un dettaglio me lo sono dimenticato. E un dettaglio non da poco che conferma, in un certo qual modo, un "sentire" comune quella sorta di affinità di cui tanto abbiamo parlato io e Silvia... Il mio ultimo capitolo finisce con un'affermazione precisa da parte di André, il vostro con un "stupefacente" (almeno per lui, per noi era piuttosto chiaro) pensiero di Alain. Entrambi, convergono su un piccolo dettaglio: un AGGETTIVO POSSESSIVO. A bientot, Sabrina
(Recensione modificata il 30/04/2016 - 12:34 pm)

Recensore Veterano
28/04/16, ore 22:16

Arrivo dopo infinito ritardo, ma in fondo sono felice di questo: perché mi è stato possibile accorgermi, iniziando a leggere, di quanto mi fosse mancata questa storia, e di quanto accogliente e immediatamente riconoscibile sia ormai la sua atmosfera, con la bellezza del vostro stile.

Ho letteralmente adorato ogni momento del confronto tra Oscar e Alain. Un confronto rimandato, molto doloroso, molto triste. Un momento di intensissima emozione per entrambi. Ho provato dolore per Alain, e senso di colpa per Oscar; ho percepito in ogni momento tutte le sfumature del nodo che si era creato e che si andava sciogliendo parola per parola, riga per riga. Ho trovato i due pesi sulla bilancia ritmati a dovere, le loro anime messe a nudo con un'abilità da fine cesellatore. Ogni parola di quella scena respira. E c'è anche il clou, la rivelazione unica e inequivocabile di chi sia l'Intruso. E l'ultimo pezzo del puzzle che mancava: Alain sapeva. Accecato dal desiderio, intuiva di Oscar e André agli inizi... poi si sono trovati e amati, c'è stato un presente per loro, bellissimo e intenso. Ma quel presente è diventato passato, povero Alain.
Grazie Alga, è stato delizioso! (E bellissimo il disegno, evocativo e sensuale.)

In tutto ciò sghignazzo: una nausea, eh? MWAHAHAHAHAHAH. Era vero allora?? Fui profetica?? Arf!!!

Il cambio di scena introduce i cattivi, che inizialmente partono in sordina: ovvero, non mi sono sembrati così pericolosi. Payne è innamorato, accidenti! E tutte le sue mollezze e pensierini profumati me l'hanno fatto trovare ancora più 'ntipatico, come è giusto che sia. Anche l'entrata in scena di Estelle me l'ha dipinta inizialmente come una sciocca che si era cotta con le sue stesse mani, e pensavo: mo' che si inventa?
Ma ecco che anche una scena in cui pensavo di sghignazzare ai loro danni, mi sono trovata a preoccuparmi. Payne è, appunto, innamorato, in modo perverso, ok, ma sappiamo cosa fece il Visconte di Valmont... e il piano che Estelle sfodera poco a poco è degno di una Mme Merteuil. Sfruttare una debolezza di Alain per colpire Oscar, e usare anche la madre di Oscar. Mi sembra terribile e azzeccato, ahimè. La definizione di Estelle come Circe è perfetta!
L'uso dei falsari mi ha ricordato le glorie di Jeanne. L'insidia, insomma, è grossa e pericolosa.

Ma c'è un'incognita che loro non sanno. Inizia con la A e finisce con é! Almeno, sto sperando vivamente che sia così.

Grazie immensamente, ragazze. Un capitolo davvero splendido. (Credo che il confronto O&A abbia come rivali, nella vostra stessa storia, solo la scena della prima seduzione di Oscar da parte di Alain. E mi pare pure giusto, onore all'Intrusone!)

Recensore Master
26/04/16, ore 10:10

Molta ma molta carne al fuoco. Oscar incinta e visto le diagnosi del tempo non è possibile stabilire la paternità del piccolo. Oscar in cuor suo vuole essere sicura che sia di André ma in tutta onestà di fronte all'attacco di Alain non può dare conferme. Alain si comporta in modo troppo irruente e in questo momento si aggrappa disperatamente a questa gravidanza per tenere legata a sé Oscar , picchia Andrè per sfogare tutta la rabbia che ha in corpo e poi pensa ad Isabelle come sua. Pover uomo inoltre non sa che la preziosa e profumata Estelle g li sta preparando una gradita sorpresa.
Andrè è più combattivo che mai pronto a tutto per difendere la felicità che intravede. In effetti è più probabile che il figlio sia suo dato che questi tipi di malessere si manifestano ai primissimi mesi di gestazione ma lo so che fino all'ultimo non sapremo niente e forse ci lascerete nel dubbio anche dopo. L'esame del DNA era ignoto ai quei tempi.
Deliziose le figure femminili. Oscar è grandissima nel suo dolore di affermazione di una vita spesa sotto il segno dell'ubbidienza e del dovere assoluto. Il suo tradimento é una rinascita é una scelta di vita più affine alla sua anima. Nei primi capitoli della vostra storia quando Oscar e Andrè si rincontrano è immediata la sintonia tra i due , l'essere vicino all'altro e ora da testarda non rinuncerà alla sua anima.
Isabelle dolcissima e delicata , prezioso fiore che porta consiglio ed addolcisce gli animi.
Estelle sta portando avanti la sua vendetta ,ottima attrice chissà che con il Generale Bouillè non nasca cosa di interessante per lei.
La storia è sempre più bella ed intrigante bravissime