Ci ho pensato parecchio a questo capitolo, prima di scrivere una review: è molto bello e ti fa dire che non avere un amore che hai desiderato a lungo, o perderlo non sapendo se davvero lo hai mai avuto, in fondo, non è la cosa peggiore che possa capitare ad una brava persona.
A parte questo direi che il capitolo racconta (per chi legge) di illusione e di realtà.
Diciamo che tutti stanno passando "oltre".
Passano oltre da un punto di vista sessuale: superano il limite della fedeltà (Oscar inconsapevolmente, Alain consapevolmente) sia quello dell'amore "platonico" (André e Isabelle, per tutti è due è "la prima volta" intesa come "fatto con amore" - di Isabelle s'è capito benissimo cosa vorrebbe... tutti e due amano quello con cui lo fanno: sono quelli "disarmati" e a cui - è probabile - dirà parecchio male alla prossima svolta).
Passano oltre da un punto di vista del passato: svoltano. Oscar ha seppellito Alain insieme ad Armand su quella scogliera (bella sorpresina la attende...), Isabelle tenta di svoltare pure lei (e qui ci sarebbe molto da dire), André pensa di aver definitivamente svoltato (poverandé), Alain... mah! quell'accenno fatto a Lady Georgiana su una possibile fine del loro matrimonio fa pensare che l'idea è un po' che gli sta tenendo compagnia e che pian piano ci si sta abituando.
Per tutti loro, però questo "andare oltre" è però solo illusorio.
La vicenda di Alain e Isabelle inizia in modo leggero: un uomo riesce a ballare il valzer con una bella ragazza, a dispetto di un altro pretendente - orgoglio di maschio dominante, rivalsa verso chi in quella sala non ce lo vorrebbe per le sue scelte politiche passate di cui è ostinatamente orgoglioso, attrazione per una bella figliola, che un po' rispetti un po' potresti vedere come la sorella di uno che non t'è mai piaciuto e però tu a lei piaci e hai segnato un immaginario punto su chissà che vecchio tabellone del passato.
Potrebbe essere un dettaglio di un romanzo Regency - il valzer sarebbe stato scandaloso pure allora esattamente come il ricordo di lady Georgiana.
Altri i vestiti e deliziosi Hessian Boots per tutti.
Pure voi, quando cercavate immagini su web vi eravate orientate verso questo tipo di illusioni: spumeggiante leggerezza per deliziosa storia d'amore... da un ballo se ne smuovono di cose... ma quelle che abbiamo visto capitare non sono da romanzo regency, direi.
Alain parla di uguaglianza degli uomini dinanzi a Dio e alla Legge - dinanzi a Dio ci pensa la Chiesa (i Papi scomunicavano sovrani fino a poco tempo prima) e Dio con la Rivoluzione è stato momentaneamente seppellito, dinanzi alla Legge... in Inghilterra non è un concetto nuovo, si aveva da tempo il diritto di essere giudicati dai propri pari - non parla però di uguaglianza intesa come obbligo morale alla facilitazione delle "pari opportunità" per tutti: è un concetto troppo moderno credo per l'epoca - Alain ha fatto la Rivoluzione, conservando i doppieri d'argento, i servitori, la casa della moglie e la vasca da bagno... non ha rivoluzionato nulla della sua vita.
Né si parla di libertà della donna - e qui Lady Georgiana ne avrebbe avute di cose da dire...
O del diritto di voto - a chi spetterebbe?
O del diritto al dissenso - è libero anche chi non la pensa come la classe dominante?
O di come trattare i "dissidenti" - fraternità per tutti o solo per alcuni?
O di salario.
Diciamo che Alain non parla di problemi pratici legati a delle idee e nemmeno delle persone che intorno a queste idee si dovrebbero modellare, ma non gliene possiamo fare una colpa: lui è figlio del suo tempo, la rivoluzione non era stata fatta per i piccoli della società, in fondo, ma solo per i "grandi", e di certo non per le donne... lei pure, non discute davvero (è stata un "politico" di certo non le manca l'eloquenza), ma è lì per offrire conforto, simpatia e pure qualche avviso ad Alain, che è sempre conscio in modo limitato di quanto lo circonda.
E per dirgli di dare una controllatina a Mr Payne.
Non è una critica: Alain lo vedo ribelle verso la sua classe sociale per motivi personali, ma lo vedo anche farne parte naturalmente di quella classe. Molto "lupo solitario" e poco "assistente sociale". E va benissimo così, è perfetto ed IC :)
La scena del bacio forzato è in fondo leggera anch'essa ed Alain si illude di avere un ruolo di salvatore per quella ragazzina inesperta, che non conosce gli uomini e non si rende conto di cosa potrebbe capitarle - un classico per le eroine vergini ed i maschi alpha dominanti.
Il bacio ci sta ed in un certo senso è anche atteso: se Oscar sfarfalleggia con André, non ci fa una bella figura se, nel frattempo, Alain, il suo legittimo sposo, s'è conservato casto, fedele ai voti matrimoniali (e qui ci spiegate che lo ha fatto...).
Se Alain pecca un pochino noi si sta tutte più tranquille, ammettiamolo :)
E se non riesce a peccare fino in fondo pure meglio (adoriamo Oscar e non la vogliamo dimenticata... per una Isabelle poi... ne deve mangiare di polvere Alain prima di rifarsi una vita! Eccheccavoli! Chiunque l'abbia amata non deve guarire mai da questo amore!).
Tutto in fondo leggero, insomma, spumeggiante. Stuzzicante e non veramente scandaloso - Alain ci piace.
Poi la mazzata: la leggerezza era tutta una illusione... Isabelle cosa le potrebbe capitare lo sa molto bene, lo ha sperimentato ed è sopravvissuta.
Lei è la realtà in cui si sono incarnati tutti quegli ideali da salotto che prima Alain difendeva a spada tratta - libertà non l'ha sperimentata, fratellanza proprio non direi e nemmeno il rispetto per un uguale.
Probabilmente queste cose non le avrebbe sperimentate nemmeno suo fratello, se non fosse stato per Oscar - c'è molto da chiedersi su stessi, mi pare, (che stava facendo Alain quando Isabelle se ne stava a 90 gradi? non sapeva cosa stava capitando a bambini e ragazzine e donne e vecchi? non gli provocava lo stesso orrore che gli provocavano le prevaricazioni dei nobili solo qualche anno prima? gli è mai sfuggito un inneggiare alla Rivoluzione proprio davanti a questa ragazzina?) e, davanti a certi riesami da cui nessuno, in nessuna posizione, esce bene, se avvengono, cose come che diavolo stanno facendo Oscar ed André (non è ovvio caro Alain? secondo te?) direi che passano in secondo piano.
La scena d'amore ci sta, è bella, molto ben scritta, decisamente delicata, ma, sinceramente mi spiace per Isabelle... cosa mai sta sperimentando davvero 'sta ragazza? Che illusioni ha? Amore? solo curiosità? voglia di provare e voltare pagina? ah saperlo...
Bellissima scena (e bellissimi disegni) ma è illusione anche questa: alla fine, ci sarà anche il tentativo di "risanare" una ragazza "danneggiata" da parte di Alain, ma è illusione... lei non cerca di essere "riparata" da un danno, ma l'amore, e quello che ottiene è un po' di sesso fatto bene con un uomo sposato, che si sente ancora sposato.
Gioco di illusione, insomma.
Su Alain... che dire? ma quello come ha l'occasione di farlo "non pagando" non dice mai di no? La famosa volta con il cadavere di Victor ancora caldo (chissà quanti micetti in lacrime...) non gli è bastata: la ragazza si offre e lui prende. Mah!
Scherzo eh!
Alain è parecchio confuso, ma qui è un classico... li avete disegnati tragicamente così ;P
Noi non sappiamo cosa cerchi in quella notte in cui starebbe per ore solo a carezzarla, e lui è messo come noi: non sa proprio un bel nulla (tanto per cambiare ahahaha!)
Sono scontenta? Assolutamente no! Le storie hanno le loro vie ed i personaggi pure - se fossero tutti perfetti e razionali probabilmente non si ficcherebbero mai in un guaio e nessuno si appassionerebbe alle loro vicende. Diciamo che questo Alain è un bravo figliolo, ma ha appetiti e slanci su cui non riflette mai più di tanto.
A me piace, sia chiaro, come il poverandré.
Belli i disegni, a proposito!!!!! Complimenti davvero a Ileana :)
Ma Alga? Non produce????? ne avrebbe di scene, una più bella dell'altra in questa storia!!!!
Anche per Oscar ed André accade l'uguale scoperta su come vanno le cose quando il lupo dominante non sei tu: i due rivoluzionari incontrano un fratello rivoluzionario e scoprono cosa succede ad un controrivoluzionario.
Una fucilazione penso la dessero per scontata - il Generale ha partecipato ad una guerra contro il suo stesso Stato.
L'odio, la mancanza di rispetto verso l'avversario... non credo - eppure l'avversario cosa mai avrebbe dovuto fare? arrendersi e morire con grazia? Morire per morire, tanto vale...
Triste anche pensare che Voltaire era stato un protetto della Pompadour ed aveva messo in scena le sue cose, pubblicato i suoi libri, presente Luigi XV, e così Diderot, e d'Alembert... Malesherbes si era opposto al divieto di pubblicazione dell'Enciclopedia... il dissenso nel mondo "vecchio" un suo spazio (limitato e sofferto) lo aveva avuto, addirittura una protezione... nel mondo nuovo per il dissenso lo spazio non c'è... non credo proprio che André ed Oscar immaginassero che sarebbero finite così le loro illusioni.
Potevate far narrare in tanti modi la fine del Generale... questa è quella più ammazza-illusioni.
Mi piace molto la riflessione su Oscar: la rivoluzione ha abbattuto delle barriere, ma non tutte - se André fosse un borghese con tanto denaro che si è costruito una sua fortuna, o che ha ampliato, meglio ancora, una fortuna di famiglia, in una loro unione non ci sarebbe nulla di strano. O se fosse un uomo che si è distinto per qualcosa alla moda... ma André è un uomo normale, tutta la sua vita è stata intorno a lei, per servirla, confortarla, aiutarla e proteggerla e, quando questo non stato più possibile, per bere sperando di dimenticarla... la differenza tra loro, agli occhi pratici degli altri, resta. E lui resta un "domestico" (non un contabile, tra l'altro, e nemmeno un giornalista).
Egalité si, ma solo con quelli come te, insomma...
André, pratico come sempre, (o meglio, come dite voi, "disilluso") le fa notare che il porto sicuro del giorno di pioggia, può non essere più così attraente alla luce del sole... parla anche di soldi - Oscar si stupisce, ma noi ce lo chiediamo: davvero non rimpiangerebbe l'agiatezza? Isabelle ha fatto fatica, anche se ciò che ha perso non lo ha perso per scelta... Oscar? Come si reinventerebbe in un altro mondo? Le riuscirebbe davvero? Pulirebbe pavimenti pur di sopravvivere? Alla fine ce la disegnate "stonata" in abiti da dignitosa piccolo borghese: troppo bella, troppo raffinata, troppo abituata a non doversi inchinare, troppo abituata al comando... potrebbe mai davvero scambiare i panni con un André? Fare la contadina? Aprire una locanda?
La morte di Armand l'ha atterrata per tre anni... è davvero una fanciulla resiliente o una che resiste fino a farsi sbriciolare e poi non si rialza più?
I segnali su quanto questa realtà corteggi l'illusione sono ovunque.
Il che mi fa chiedere... in questa storia... l'intruso è, come parrebbe in questo istante Alain, o, una volta fuori dalla Francia, reinseriti in un mondo più libero ma dove le classi sociali comunque esistono, l'intruso sarà un altro?
O "il trucco" è André: senza di lui lei non vive? E non vive nemmeno lui senza di lei...
O l'intruso è semplicemente la realtà?
Alla fine li portate tutti in Inghilterra: Marguerite, l'Ignara, nella sua tenuta, Isabelle la Combattente presso sua zia, Alain il Confuso che appunto è confuso e non si sa bene dove andrà, ma presumo (a questo punto) da sua suocera, Oscar la Confusa, che guarda la costa piena di illusioni, André l'Arreso che la segue.
I due Confusi (non a caso si sono sposati) sono quelli più inconsapevoli di se stessi e delle conseguenze di ciò che fanno alle persone intorno a loro - spaccano soprammobili insomma (e non solo quelli).
Lui lavora con una instabile e non se ne rende conto su quel pavimento e nemmeno al ballo del fidanzamento (dice ad Isabelle che nessuno ruba nessuno in amore, e pensa a Victor, ma lo accetterebbe detto da André?) e nemmeno sulla famosa falesia si rende conto di essere uno scacciapensieri, non sa cosa rode sua moglie, non ci sa parlare, non capisce cosa rode il suo amico, e ad un certo punto va con la ragazza sbagliata per motivi che non sa nemmeno lui.
Lei non sapeva di amare André, non se lo sapeva ripigliare però poi inanella una serie di sì uno più senza uscita dell'altro con l'uomo sbagliato (o era diventato quello giusto e non se ne era accorta?) va fuori di testa, poi si sacrifica riscivolando nel sesso matrimoniale per poi slanciarsi in "ti amo" devastanti nelle stalle, da cui però poi fugge lasciando solo lettere del cavolo... e poi... la manina.
Proprio una bella coppia: un elefante ed una allegra rinocerontessa...
E accanto André, fatto di cristallo.
IL centro di attrazione probabilmente sarà Marguerite... belle sorprese in serbo per tutti...
Capitolo molto bello con dentro "tanta robba".
Anche perché non è tutto rose e fiori e non fa nemmeno presagire abbondanza di rose.
Brave :) (Recensione modificata il 03/11/2015 - 09:06 am) (Recensione modificata il 03/11/2015 - 12:41 pm) |