«Forza Hiccup!Nei nostri allenamenti mi hai mostrato che dentro di te riposa un vero karateka,adesso devi solo svegliarlo ok?Se riesci a controllare la paura...>.Hic deglutì.Decisamente i metodi di Astrid erano rimatsi invariati.«Lui si sveglierà>

L'attimo dopo,le due karateka assunsero la posizione di guardia.«KYHAI!!>.I loro piedi nudi schiacciarono il freddo pavimento di legno in una fragorosa esplosione di rumore ed energia.

In quelle parole Hiccup rivide la sua stessa identica esperienza,dal suo ingresso nella Samurai Karate Berk fino ad adesso,capì che lui e Jack avevano davvero molto in comune.Capì che potevano essere qualcosa di più che avversari...potevano essere amici.

«Non importa se perdi o vinci...per me tu...rimani la miglior insegnante di karate del mondo!>.Dopo quelle parole,prima Astrid non seppe cosa rispondere per poi riuscire a sfoggiare uno dei suoi splendidi sorrisi.

Percorrerò questa strada,ovunque mi guidi.

"Lei, in un certo senso, rappresentava la speranza per loro.
Rappresentava il futuro, la certezza che il mondo andrà avanti.
Una possibilità di salvezza."
Judith Grimes, i suoi primi momenti in un mondo popolato da erranti e umani che non si comportano più come tali. Una raccolta di brevi storie sulla sua vita, la sua crescita, i suoi approcci con un mondo in cui non esiste niente di sicuro. Una bambina che diventa grande circondata da strani personaggi e con strane abitudini. Dai primi passi al primo errante, dai giocattoli improvvisati alle armi, da bambina a donna.

Mi chiamo John Watson e vivo a Londra. È dodici giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di piogge torrenziali. Si trova esattamente sul meridiano della miseria. La mia città, in una parola è… solida. (...) L’unico problema sono le infestazioni: in alcuni posti hanno topi o zanzare. Noi invece abbiamo… i draghi.
Johnlock

Tratto dalla storia:
Sequel di: "How To Train Your Sherlock"
Tratto dalla storia: "Questa è Londra, il segreto meglio custodito di questa parte di… be’… nulla. Sì, forse non sarà il massimo della bellezza, ma questo mucchio di rocce e palazzi riserva un bel po’ di sorprese. La maggior parte della gente di solito ha passatempi come leggere o sferruzzare caldi maglioni invernali. Noi invece, preferiamo fare una cosa che ci piace chiamare… CORSE DI DRAGHI!!!"
Johnlock, con accenni di Mystrade. Dedicato a chi impara, cresce e vive leggendo, figlio di innumerevoli mondi e personaggi che, ad ogni parola accarezzata dagli occhi di chi legge, sbocciano tangibili intorno all'anima del lettore per trascinarlo in avventure mozzafiato che egli saprà custodire in eterno nella purezza del proprio cuore.

E se Hiccup avesse una terribile fobia dei ragni e si trovasse una di queste piccole creature in casa?

Preservativo: sottile guaina di gomma usata durante il rapporto sessuale, al fine di evitare la fecondazione. Cazzate. Forse per dei comuni mortali era questa la definizione corretta, ma per lui non poteva essere che una gran cacchiata. Secondo il suo dizionario, quello era lo strumento di tortura psicologica più diabolico esistente in questo mondo e nell'aldilà. Bhè, ovviamente era sottinteso che era quel diavolo incarnato di Near l'artefice del suddetto oggetto, o più probilmente un suo lontano lontano lontano antenato pedante come e più di lui.

- Stavo pensando…- “Ne dubito” - E' il mio compleanno! Mi aiuteresti ad esaudire il desiderio delle candeline?- Zay dovette trattenersi per non ridere all'assurdità di quella situazione. 
-… Comprare un negozio KFC e ribattezzarlo col tuo nome?- Nì sorrise malizioso facendo scivolare la mano sulle sue natiche 
- Ah no, ero già troppo ubriaco temo- il moro sbuffò un sorrisino
“Perchè adesso invece?” quasi rise al pensiero della sera prima; in effetti ricordava che nel vederlo soffiare con tutto quell'alcool in corpo si era aspettato una fiammata
- Quindi cos'hai desiderato?- chiese più per gioco che per reale curiosità, le dita che lo stavano spogliando non potevano lasciargli grandi dubbi. Il biondo gli si avvicinò ricongiungendo le loro labbra prima di sussurrarci contro - Di passare una delle notti più piacevoli della mia vita... mi faresti questo regalo?-

Nonostante i suoi sforzi però, non riuscì a trovare nessun informazione riferita ad Edogawa Conan, neanche i dati della sua nascita, niente di niente.
Kaito sospirò, allontanandosi dalla scrivania col computer acceso, ancora aperto sulla pagina di giornale che vide Conan e il presidente Suzuki ritratti dopo aver “sventato” insieme una sua rapina.
Si sdraiò sul letto mettendosi un braccio sopra gli occhi, increspati e stanchi dal troppo tempo passato sul computer, un’ insana preoccupazione gli attanagliava le viscere.
“Tentei-kun…stai bene?”
[ShinKai] [Accenni HeiKazu e altre coppie]

[raccolta su character meme] [au] [ooc paranoico] [demenziale] [crack] [prossimo aggiornamento: 23/10]
#1 - «Anzi, sembri una ragazzina deliziosa.»
#2 - «Quante cose interessanti si imparano in missione, eh?»
#3 - «E questo è per averlo fatto male.»
[dedicata a Fear che compie gli anni e ad Ophelia perché sì(?)]

Questa storia è nata dal nulla. Mi stavo annoiando e ho cominciato a scriverla, ne è uscita una cosa decente quindi ho deciso di postare. Non so con quanta frequenza aggiornerò, dipende dalle idee che mi vengono! (si accettano consigli! :D)
Capitolo uno: Tre modi di far lasciare una coppia (senza sembrare troppo perfido, il che non nega il fatto che io lo sia).
Capitolo due: Due modi per scegliere le canzoni. (e uno per scegliere chi le canta).
Capitolo tre: Diario di un coreografo alle prese con una mandria di bufali sgraziati. (con la gentile collaborazione della mia assistente Brooke Lipton)
Capitolo quattro: Come creare un personaggio e rovinarlo in 3 semplici mosse di Ryan Murphy
[ATTENZIONE, SPOILER QUARTA STAGIONE, OGNI COSA SCRITTA QUI NON E' VOLTA AD OFFENDERE NESSUNO, SOLO A FARCI FARE DUE RISATE (spero)]

Essere una Dramionista, per Miranda, era praticamente uno stile di vita.
Aveva da poco concluso un'elaborata riscrittura dell'intera saga, sette libri condensati in poco meno di ottanta capitoli, ciascuno dei quali contenente cinquanta cartelle in Times New Roman 10, più una raccolta di Missing Moments. Una sciocchezzuola per chi, come lei, aveva inchiostro al posto del sangue e segni d'interpunzione al posto dei globuli rossi.
Ed ora che aveva terminato l'opera, che si sarebbe tramandata ai posteri come “La Dramione”, poteva finalmente dedicarsi a qualcosa di meno ligio al rigore e, per dirla tutta, anche al grigiore del canon. Sì, aveva deciso: avrebbe scritto una What if...?