"Draco Malfoy percorse a grandi passi la distanza, ormai breve, che lo separava dalla sua meta.
Aprì bruscamente la porta di un ufficio e vi si fiondò all'interno. Giunto al centro della stanza, sbatté il pugno della mano destra, con estrema rabbia, sul piano in mogano di una pregiata scrivania, lasciandovi sopra un oggetto: sembrava un semplice fazzoletto di cotone, color panna, su di un angolo del quale si potevano scorgere le lettere “H.P.”, ricamate con un dozzinale filo bordeaux."
* * *
Cosa succederebbe se due fanwriters decidessero di unirsi alla lotta contro i "paring assurdi"? E cosa mai potrebbe accadere se una di queste (SendyMalfoy) parta per la tangente, trascinando una povera Madame_Padfoot in un vortice di nonsense e pazzia? Nonostante si trovino in due mondi completamente diversi, le due eroine hanno deciso unire le forze (e le penne) per scrivere qualcosa di altamente sconclusionato e senza il minimo senso, nel tantivo di strapparvi una risata.
Buona lettura!
Storia scritta a quattro mani da me e da SendyMalfoy.

5 ragazzi inuti per la loro unicità e pel le loro differenze.

“Solo io sono tua amica, lo sai.”
Lo so. Solo io e te. Il resto del mondo fuori non capisce. Adesso mi hanno chiamato, però, è tardi e devo per forza andare. Ti affido la mia debolezza, conservala per quando sarò di ritorno.
“Io ti aspetto qui.”

Un viaggio introspettivo della vita

E' una cosa strana questa flash.
E' iniziata come la correzione di una drabble per un contest che ha avuto uno slittamento e quindi tutto quello che non tornava per quel contest è rimasto li, si è gonfiato..ampliato e ha preso vita propria o.o
Il mio malato amore per te, fratello mio, sarà la mia vendetta .

E' una brevissima storia conclusa, va presa com'è senza pensare troppo.

Abby, e la sua paura di essere paranoica

Abby, e la sua paura di essere paranoica

Monologo di un ragazzo, un uomo, circondato da una scarsa audience.
(In aggiunta una citazione di una poesia di P. Verlaine "Languore")

Un personaggio egocentrico e psicopatico si interroga su temi ricorrenti, divertendosi a "stuzzicare" il lettore.

Non saprei dire se questo è un monologo o una discussione, decidetelo voi.

È il fine a giustificare i mezzi o sono i mezzi a giustificare il fine? (283 parole)

Un monologo da parte di Alaska Young, personaggio di una delle mie opere preferite.
Immaginiamola seduta dopo la sua morte, come una sorta di fantasma, con in mano una sigaretta, a raccontare cosa sia realmente accaduto quella notte.

Questo testo non ha lo scopo di offendere nessuno ma chiedo a eventuali religiosi, specie se particolarmente permalosi, di non leggere questo monologo.