Dalla shot:
Confusa e ancora stordita, la ragazza si incamminò dentro il cimitero. Vagò tra le file di lapidi silenziosamente, la ghiaia che scricchiolava sotto i suoi piedi fasciati da un paio di scarpette rosso acceso. Indossava un vestito vaporoso e bianco come il latte per motivi che non riusciva a comprendere, ma non se ne curò: preferì andare avanti. Mentre cercava di capire perché si trovasse in quel cimitero, cominciò a leggere i nomi sulle bare, e solo allora si accorse che erano tutte vuote e piatte. Non vi era inciso niente.
Si fermò davanti ad una lapide e la fissò, sconcertata. Era vuota, immobile e fredda, come se nessuno fosse veramente sepolto lì. Erano tombe di persone mai esistite, di fantasmi. Tombe vuote e senza fiori. Un brivido scivolò lungo la sua spina dorsale, mentre osservava la superfice brillante della lapide.
« Sei venuta a prendermi? » sussurrò una voce squillante e infantile, poco lontano.
Ispirata da un incubo che ho fatto un paio di notti fa.
Un bacio,
_Cris

Apro quel maledetto cassetto di nuovo, prendo quei farmaci del cazzo e li butto tutti nel gabinetto.
"Bisogna cambiare pillole, queste hanno effetti collaterali."
dico in tono serio tirando lo sciacquone. Mi giro verso di lei e la vedo annuire, ancora un po' scossa.

Deca, una ragazza dalla mente contorta, o come dicevano in molti, semplicemente malata.
Considerata pazza e priva di ragione dalla maggior parte delle persone, anzi, da tutte.
Tenuta per la maggior parte delle volte in isolamento, con catene ai polsi ed alle caviglie, come se fosse un pericolo, quando invece, lo era solo per se stessa.
Eppure nessuno riusciva a capire cosa le prendeva, cosa avesse e cosa le annebbiasse la mente, prendendone il comando. Impossessandosi del suo corpo.
Ma Deca ha un segreto che non ha mai svelato a nessuno, qualcosa che ha paura di rivelare. Qualcosa che solo lei può raccontare.
Deca, una ragazza vittima della sua mente contorta e malata.
-
Questa ff è pura fantasia, ogni personaggio è stato completamente inventato e quelli realmente esistiti od esistenti, sono stati stravolti, caratterialmente e fisicamente.
AVVERTENZE: racconto con caratteristiche horror e con scene esplicite.
- Psychotich.

Corro. Corro disperatamente per allonatarmi il più possible da lui; ho paura certo, ma so che questa sarà l’ultima volta che lo rivedrò e sarà o perchè morirò, o perché morirà lui.

E se Kurt incontrasse Blaine in metropolitana? E se quest'ultimo non lo vedesse?

Il “diverso” semplicemente non sembra più così diverso.
[Hiccup/Sdentato]

Quando Kurtie era arrivato, Dave era rimasto paralizzato a bocca aperta.

È inverno, ma noi due siamo “caldo”.
Siamo opposti al mondo che ci avvolge ed è questo che ci fa sentire vivi assieme.
Il mondo non è infinito, ma noi siamo opposti: noi siamo per sempre.
Il muoversi irregolare del suo petto, le mie labbra che si poggiano sul suo torace e poi risalgono.
Su-fino al cuore.
Sento i suoi battiti rimbombare nella mente.
Sono veloci.
Le mie labbra tremano.

Non so se può essere classificata come Synacky, boh, l'ho inventata tuttatutta io senza prendere spunto da nulla u.u
Horror (lo è per me) is the way!

"Sono dell'idea che la vita sia come un'altalena. Se vuoi iniziare a vivere devi andare sempre più forte e più in alto, con la consapevolezza che puoi cadere da un momento all'altro. E devi essere pronto a saltare giù per qualsiasi imprevisto. Sei te che devi decidere cosa farne della caduta. Se startene li per terra a piangere per qualche graffietto o alzarti e ritornare su quell'altalena e fargli vedere che te sei capace ad atterrare in piedi. Ed io non volevo più cadere. "

Se non hai più nessuno che ti riempi la vita, che ti sorridi o che ti riscaldi il cuore od anche solo le lenzuola. Se non hai più limiti e puoi fare ciò che vuoi...come lo chiami questo? Libertà o Solitudine?
Se lo stava domandando Pansy Parkinson che se ne stava adagiata, su quel letto troppo grande per lei, nella sua camera, nella sua casa, nella sua vita; che poi, tutte queste cose, erano davvero sue? C'era qualche cosa che avrebbe potuto custodire gelosamente, solo per lei?
In un'altra casa, in un' altra camera,in un altro letto, in un'altra vita c'era un ragazzo che s'apprestava a guardarsi allo specchio, con un sorriso sghembo sul volto pensò "Hey, da oggi, io, Harry Potter, sono il capo degli Auror!".
Anche Pansy s'avvicinò, ancora strofinandosi gli occhi color ghiaccio, allo specchio, con una cornice argentea finemente intersiata, si sedette si sistemò quei capelli che aveva lasciato crescere, forse troppo e pensò "Piacere, io Pansy Parkinson sono...già, cosa sono? Con cosa riempio l'involucro vuoto che è un nome? Per quanto nobile sia?"

Il titolo è momentaneo, inirente con il testo, si, ma momentaneo.
Rose/Scorpius| Dumstrang-Hogwarts.|
Dal testo:
"Dumstrang sta per arrivare, è vero, ma Rose è adesso.
E non potrebbe esserci un ‘adesso’ più piacevole."

Seconda drabble della serie George/Pattie.
Questa sara la penultima ad essere postata.
Cit./ George si posò sfinito accanto a lei, sorridendole e giocherellando con una ciocca dei suoi capelli. Pattie aveva già gli occhi semichiusi.

Finite le lezioni misi a posto l'aula perché era il mio turno, stavo pulendo un banco e su esso c'era un libro e una scritta "Ti Amo " mi dispiaceva cancellarla, ma dovevo, pensai alla persona che di sicuro deve essere davvero innamorata "Bah..anch'io vorrei essere innamorato" sospirai "Scusami..posso?" mi girai rimasi incantato dal ragazzo che entrò....
[ TaoRis ]

Chi sono io? E' un segreto, tutto quello che dovete sapere è che io non vivo più,o meglio, ricomincerò a vivere, ma non nel senso in cui pensate.