[Songfic sulle note di Over the Hills and Far Away]
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Due amanti sono stati traditi.
Lui è stato accusato di un crimine che non ha mai commesso e, per non tradire la sua relazione segreta, decide di assumersene la responsabilità, nonostante fosse innocente.
Verrà spedito lontano, dove non potrà mai rivedere la sua amante. Ma lui spera, nei suoi lunghi dieci anni di prigionia. Spera, come lei, di tornare libero tra le sue braccia.
Per sempre.
Oltre le colline, lontano lontano...

Protagonisti di questa storia saranno Bulma e Vegeta.
In realtà protagonisti veri di questa storia saranno i sentimenti: contrastati, mutevoli, sì insomma, una metamorfosi di emozioni e sensazioni. Complice di tutto questo anche un triangolo amoroso, mai veramente superato, ma che farà sicuramente impazzire i nostri personaggi.
La nostra Bulma dà voce ai fatti e a queste travagliate emozioni.
Riscopriranno loro stessi o alla fine capiranno che l'amore può cambiare tutto ciò che credevano di essere?
Vi lascio con questa domanda con la speranza che questi presupposti vi abbiamo incuriosito almeno un po'. Buona lettura :)

Whis ha un importante lezione da impartire a Vegeta.
"Questa storia partecipa al Pride June del forum Piume d'Ottone".
Oggi sono incappata in un discorso in cui si disquisiva sulla mascolinità di Whis. Oscillando tra il ‘figurati se Whis è gay’ e il ‘che effemminato’. Questa è una storia di risposta a tutti quei pregiudizi.
Tematica: Omosessualità
Scritta sentendo: Ludovico Einaudi - Divenire [HD]; Ludovico Einaudi - Divenire [HD].

Un incidente ha fatto cambiare tutto...l'amore può esistere al di là delle differenze?

George Weasley e Alyssa Bennet si detestano, le loro liti sono leggendarie in tutta
Hogwarts anche se nessuno ne conosce il reale motivo. In realtà nemmeno George.
“-Smetterai mai di odiarmi?- le chiese George all’improvviso, prendendola completamente alla sprovvista.
Alyssa sollevò lo sguardo su di lui e si rese conto di quanto fosse serio, per una volta non stava scherzando.
-Io non ti odio. Noi due abbiamo nulla in comune e non siamo mai d’accordo su niente. Ma non per questo ti odio-“

(Dalla storia)
Era un giorno di qualche anno fa: ero andata a casa di mio nonno a Charlotte per le vacanze. Probabilmente, il posto che preferivo in quella grande casa era la soffitta perché curiosando si trovavano molti oggetti interessanti.
Proprio in quel luogo scoprii una verità sulla mia famiglia che non avrei mai immaginato.

Una semplice tomba grigia, una frase che suonava falsa incisa nella pietra liscia.
Regulus Black, figlio, fratello e rimpianto amico.
Sirius aveva deciso di fermarsi davanti alla tomba di Regulus prima di proseguire il suo viaggio verso Hogwarts. Non era un cane in quel momento; voleva toccare con le mani la tomba fredda sotto la quale era sepolto il suo unico fratello, voleva sentire il suo cuore spezzarsi come la prima volta che aveva letto il suo nome tra i Mangiamorte trovati morti.
Era morto solo, in una grotta. Era morto solo e lui non c'era.
- Eri mio fratello, Regulus. Ti volevo bene -
Schiacciato dal dolore per la perdita di suo fratello, di quella parte di se che non aveva mai condiviso con nessuno - nemmeno con James, il suo migliore amico - Sirius sfiorò con la mano la foto di suo fratello; non sorrideva nemmeno in quell'occasione. Sirius era pieno di sensi di colpa, perchè se fosse stato più attento, se avesse ascoltato quel bimbo di otto anni che aveva paura di essere invisibile, allora forse avrebbe ancora avuto Regulus al suo fianco.

Honey è disperata e vuole far capire a Tadashi che non è meno uomo dopo il terribile incidente.
Scritta per l’11° p0rnfest:
CLASSICI DISNEY - BIG HERO 6 Honey Lemon/Tadashi Hamada Hurt/Comfort (What If: Tadashi è sopravvissuto all'esplosione, Honey lo sta aiutando a riprendersi)

Era ancora il periodo delle medie. Mentre si allenava Kaede Rukawa sentiva quegli occhi ardenti su di lui. Un ragazzo dalla folta capigliatura rossa lo fissava, in continuazione da dietro quella rete. In silenzio. Scatenando dentro di lui sensazioni confuse, incontrollabili, opprimenti che prendevano vita nei suoi sogni più nascosti. Quello è stato il loro primo incontro...

È Zanarkand di notte, è Zanarkand d'inverno, è Zanarkand chiudendo gli occhi per vedere il nulla dentro.

|Minerva, Albus| One-shot| Malinconica, Introspettiva|
Minerva McGrannit è sempre stata una donna forte. Eppure la vita le ha portato via qualcuno di insostituibile. Anche le fortezze inespugnabili crollano. Lei è una di queste.
"L'hai mai detto? Ti amo. Non posso più vivere senza di te. Hai cambiato la mia vita. L'hai mai detto? Fai dei progetti. Scegli un obiettivo. Lavora per raggiungerlo, ma di tanto in tanto, guardati attorno... Goditi ogni cosa. È tutto qui. E domani potrebbe non esserci più. (Meredith, Greys'Anatomy)"
[Storia classificatasi V al contest "Lezioni di Anatomia." indetto da Lu_pin sul forum di EFP e giudicato da foxfeina]

Nella Capitale del vasto Impero di Luighsac, la vita della principessa Nicole è diventata una scalata senza appigli dopo la scomparsa dell'Imperatrice Marguerite. In mezzo ai suoi doveri, alle sue preoccupazioni, c'è un evento che è decisa a non perdere: il ritorno nella Capitale del giovane Marchesino Rainer di Levansac. Ma non sa quanto quell'incontro le sconvolgerà la vita.
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Rainer rise piano. «Allora devo sentirmi onorato che tu abbia fatto comunque in tempo a salutarmi?»
Nicole alzò un sopracciglio. «Consideralo un privilegio.»
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Ispirata al seguente prompt:
Scrivi una scena tra due personaggi che stanno facendo qualcosa insieme. Regole:
1) Hanno entrambi sentimenti l'uno per l'altro ma non se lo sono ancora detto.
2) Includi un veloce momento di contatto fisico.
3) Uno dei due personaggi deve dire "ti amo" senza dire quelle parole.
Questa one-shot segue due personaggi secondari del mio WIP durante la loro giovinezza, offrendo uno spaccato in un momento che sarà centrale nella trama del romanzo.

Lily era stanca del ruolo ritagliatole su misura, e tutto ciò che faceva era dettato dal desiderio di evadere dal futuro già programmato che gli altri ponevano davanti a lei. Come se vedesse le persone costruirsi la propria strada pietra dopo pietra, e ai piedi avesse un sentiero dorato, pronto ed estraneo, con il suo nome scritto sopra. Stava fuggendo da quel percorso con tutta se stessa, ma ovunque andasse il posto era occupato, e finiva con il ritrovarsi al punto di partenza. Ogni volta.
Scorpius la capiva davvero.
Le leggeva dentro, ma non accettava i suoi comportamenti. Fuggire, lui lo sapeva bene, non ti porta in alcun luogo. Fuggire non è -ironia della sorte- una via di fuga. Per togliersi dalla pelle il tatuaggio del pregiudizio e delle aspettative, era necessario sradicare ogni pietra dal selciato e sostituirla con una nuova. Era un lavoro arduo, ma non impossibile. Forse, se Lily non l’avesse detestato, lui avrebbe potuto insegnarle come cambiare le cose. Ma lei preferiva vederlo come la persona che quasi tutti gli altri gli leggevano addosso, e Scorpius non aveva più le forze di intraprendere una lotta contro le convinzioni altrui. Anche se si trattava di Lily Potter.

cos'è rimasto, dei giorni passati? morte e dolore, rimpianti e ricordi... e poi... un interrogativo. Cosa cerchi, cosa cerchi ancora qui, tra le mie mura stanche, nel mio hangar vuoto e desolato? perchè non mi lasci riposare in pace, una volta per tutte, perchè non è qui, quello che cerchi... lo sai, Wina?

Questa storia partecipa all'iniziativa "the Christmas Wheel" indetta dal gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia.
Inoltre, partecipa all'iniziativa "Regali d'inchiostro" indetta dal gruppo Facebook "L'angolo di Madama Rosmerta" ed è un regalo per mia la mia Cius.
Dal testo: "Mi pentirò sempre di ciò che ho fatto" confessa. "Non pensavo mi sarebbe mancato così tanto."
"Anch'io credo che non avrebbe dovuto iniettare a me il siero, Capitano Levi."
"Sei comunque un condannato a morte, moccioso."
"Non sono all'altezza di questo compito, non sono capace di sostituire il Comandante Smith."
"Lo so."