"Non posso oppormi all’ossessione di cui gli dèi mi fanno portatrice." // Liberamente ispirato dalla confessione della protagonista della Fedra di J. Racine.
Dedicato a P.

[Questa fan fiction partecipa al Contest “Red” indetto da PandaH_]
Eccomi qui, solo per pubblicare questa shot.
Vi prego quindi di non scrivermi dei messaggi privati solo per chiedermi se sia tornata.
Per ora NO. Mi dispiace.
Però ci tenevo davvero a pubblicarla... ecco qui un anticipo.
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“Suvvia, Kiyama, non contestare… anzi, perché adesso non me lo tocchi un po’?” cambiò argomento Haruya, prendendo la mano di Hiroto – poco prima appoggiata su una pagina aperta del libro di chimica – e mettendosela a contatto con il proprio cavallo dei pantaloni.
“Non ci credo, ce l’hai già duro?” rise il minore, aumentando la pressione sui pantaloni dell’altro, in cui pochi millimetri più sotto giaceva un principio di erezione.
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69 parole prese dalla storia. Oh, guardate che caso...
[Hiroto Kiyama x Nagumo Haruya / Nagumo Haruya x Hiroto Kiyama] (chi vuole intendere intenda).
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C’era nebbia fuori dalla finestra, avevo freddo; un freddo che si spandeva dall’interno del mio corpo, gelido ed agghiacciante mi attanagliava il cuore e le viscere e d’improvviso lui era lì, davanti alle sbarre della finestra, immobile come una statua. Mi guardava con un mezzo sorriso sulle labbra, mi si avvicinava, mi accarezzava ed entrava nel mio letto.
Lo lasciavo fare, perché avevo una consapevolezza che mi aveva accompagnata sempre, dalla mia più tenera infanzia. Ero sua, soltanto sua.

DATA PUBBLICAZIONE: 16 luglio 2009.
È iniziato tutto per un gioco. Si è ritrovata improvvisamente schiava di qualcosa molto più grande di lei.

Iruka Umino si stava dirigendo come tutte le mattine all'accademia ma quel giorno, più degli altri, la sua mente era oppressa da cupi pensieri e per questo non riusciva a smettere di rivivere nella propria testa quanto era accaduto solo poche ore fa…

Goku viene duramente rimproverato da Sanzo e si allontana in cerca di conforto

Attimi di vita di Barty Crouch Jr. Il mangiamorte più controverso di tta la saga.
Questa raccolta si è classificata Prima, al contest Il marchio nero indetto sul forum di Efp, vincendo anche parimerito il premio come miglior introspezione.

Poi vi era anche quella categoria umana di cui facevano parte pochi esemplari; quella che ci viveva, di ossessione, per la quale Irene sembrava avere una certa inclinazione. Forse perché non aveva ancora capito bene cosa piacesse, esattamente, a quel tipo di persone.
|Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.|

ossessioni: uccidono o fortificano?

Attenzione!Non leggete questa storia se prima non avete letto "Una vacanza sorpresa",questa è la continuazione.(sennò fate come vi pare ma non capirete nulla!)
Quale piano invade la mente di Aro?Cosa c'entra Renesmee in tutto questo?Sicuro di volere solo lei?Sicuro che non punta su un qualcosa di più prezioso?...

[Sheriarty] Finale alternativo della seconda stagione.

L’Africa, con i suoi spazi immensi e le sue infinite risorse, offre innumerevoli possibilità a coloro che hanno uno spiccato fiuto per gli affari e una certa dose di coraggio. Ma alcuni tesori, più di altri, sono pericolosi anche solo da guardare.
“No, tu non lo sai chi è. Un trafficante, un truffatore, un ladro. Ti sembra che sia un ricco yankee affascinante, un ingegnere pieno di talento? Beh, lascia che te lo dica, non è niente di tutto questo. […] Hai idea del perché si è fatto congedare ed è venuto qui? Per non avere regole. Per non dover vivere sotto Odino. Per non pensare a cos’è o a cosa non è. Per il brivido della caccia, e non intendo quella che farebbe in un safari.”
Immaginate Loki vestito da Indiana Jones. Fatto? Allora pronti, partenza, via!
[Loki/Sigyn] [Alternative Universe]
[ Partecipa alla challenge “Venti storie per un’OTP" indetta da Emanuela.Emy79 sul forum di Efp ] AU Storic!
[ ♦ Storia Vincitrice del contest “Test your might" indetto da _Akimi sul forum di Efp. ]

[HashiMada]
Cade il sasso, lentamente. Emette un suono sordo, affondando nell’acqua.
Plof.
Cadi tu, velocemente, dal dirupo, e sussurri un nome – il suo nome – nella mente. Ad occhi chiusi, con un lieve e nostalgico sorriso.
“Hashirama”.
Cadi, sempre più giù, dal dirupo nella tua mente, scivolando nel suo ricordo.
“Hashirama”.
Ma lui non c’è più, eppure è così vivo, nella tua memoria.
Cadi, nell’oscurità che ti è amica; sprofondi nell’odio, tuo fedele alleato.
Poi vedi in fondo la luce, e la sua figura che vi si staglia contro, più luminoso della luce stessa, ai tuoi occhi, ancora chiusi.
“Hashirama”.

Ogni giorno sceglieva un certo colore e si impegnava ad avere non solo indumenti e biancheria, ma ogni accessorio di quello stesso colore. Era una delle sue manie, come quella di avere sempre delle margherite fresche nell’atrio di lucidare con maniacale costanza maniglie e pomelli in tutta la casa.
Quelle sue fissazioni avevano iniziato a manifestarsi circa due anni prima, ma lei ci conviveva così pacificamente che credeva di esser sempre stata così.
La vita di Kimberly sembrava delle più rosee.
A cinquant'anni era avvenente come una ventenne, viveva in una splendida casa, aveva un ottimo impiego, un marito delizioso ed una simpatica figliastra.
Ma c'era una crepa che la logorava dall'interno.