Recensioni per
The shit is the less problem.
di jawaadskebab

Questa storia ha ottenuto 739 recensioni.
Positive : 738
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
25/06/13, ore 22:06
Cap. 6:

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Oddio il preside dei maghi di waverly non me l'immaginavo davvero ahahahahahah
Se su quella cosa delle foche stavo morendo quando ho letto del temperino culo di pony sono schiattata ahahahahah
Ok in sta recensione non faccio che ridere è tutta colpa tua :P
Scherzo,dai continua presto omonima ciauuu :3

Recensore Veterano
25/06/13, ore 21:52
Cap. 6:

haha ma oddio! Il preside che dice che è Harry è stronzo perché ha castrato la statua di un cavallo (?) dio hahaha
Fammi nindovinare: il preside è quello dei maghi di Wawerly ;D eheh che genio u.u *Si applaude da sola* 
Infatti mi sono immaginata lui tutto il tempo e mi sono venute le convulsioni dalle risate! No, sul serio: mia mamma si è avvicinata e mi ha chiesto se mi sentivo bene u.u
Perché IO PUO'.
Tu no. OK? OK. Perfetto. Ottimo. Sublime.
Torniamo al capitolo... grrr ti odio! Nessun momento Hola (?)  In questa capitolo!
Nuuu bellissimo! Viola+ Harry= Hola. defgvewhfvhfc Come il saluto hawayano! Si, è in questi momenti che mi sento un genio! meglio di ... Einstein! Possibile che quando penso a Einstein mi viene in mente Ashley Tisdale? penso di no... devo farmi curare...
Comunque oltre HOLA anche  VARRY, ma poi sarebbe troppo simile a VAGY ed è traumatizzante °-° Tipo io che leggo assorbenti, ma va beh, sono dettagli u.u
Al prossimo capitolo PAIPI! E mi raccomando! AGGIORNA PRESTO! SOPRATTUTTO THE PAN CHE ALTRIMENTI VENGO LI CON UNA PADELLA A PRENDERTI A SPRANGATE! tanto per restare in tema LOL.

Parte preferita: «Preside Laritate!» Entrai sorridente con le braccia aperte.

«Siediti.»
Sbuffai, e mi sedetti. Io e il preside Laritate oramai eravamo diventati amici, ero perennemente in presidenza. L’ultima volta però mi invitò caldamente a non farmi più vedere nel suo studio, e io riuscii a mantenere la promessa fino a quella mattina. Tutta colpa di Harry.
«Ricordi che ti avevo detto?»
«Lo so, ma è tutta colpa di…»
«Viola, basta.»
«Ma pres…»
«Silenzio.»
Sbuffai e incrociai le braccia al petto.
Lo guardai attentamente negli occhi. Questa volta sembrava abbastanza incazzato. Massì, tanto non avrebbe fatto nulla come al solito. Faceva tanto il duro, ma in fondo era solamente un demente appassionato di cowboy e puledri. Ricordo la volta in cui mi fece vedere il vestito da cowboy che, come sosteneva lui, utilizzava solamente nelle occasioni più importanti, tipo matrimoni, battesimi, comunioni.
Ma io mi chiedo, per quale fottutissimo motivo dovresti andare a un matrimonio travestito da cowboy? Non capisco.
Laritate era uno strano.
«Su, spiegati.» Disse prima di infilare la matita nel temperino a forma di puledro. Ero sempre stata traumatizzata da quel temperino, faceva impressione. Insomma, infilavi la matita nel culo del pony, e questo ti temperava la matita.
«Preside Laritate la prego, mi deve credere. So di non essere una ragazza modello, ma giuro che il ritardo di questa mattina è stata tutta colpa di Harry.»
La punta della matita si spaccò: «Harry? Harry Styles?»
Annuii con un’espressione sofferente, e lui continuò: «Che cosa c’entra Styles con tutto questo?»
«Beh, vede…mio padre sarà a Malibu per lavoro nelle prossime settimane, ed io sono stata costretta, e mi creda se le dico costretta, ad andare dal mio vicino di casa, che è appunto Harry.»
«Quindi tu adesso vivi con Harry?»
Annuii con la stessa espressione sofferente di prima, e lui assunse una faccia preoccupata: «Oddio, mi dispiace davvero tanto Viola. - guardò schifato un punto indefinito davanti a sé - quel ragazzo è così…così…»
«Stronzo?» 
«Esatto, è un grandissimo stronzo. L’anno scorso ha castrato la statua del puledro che avevo messo all’entrata della scuola.»
«Stronzo.» Dicemmo all’unisono.
Ci fu un attimo di silenzio, interrotto poi da me: «Bene. - poggiai le mani sulle mie ginocchia - visto che ci troviamo d’accordo su una cosa, direi che potrei anche andare.»
Mi guardava.
Lo guardavo.
«Va bene, dai. La passerai liscia anche questa volta.»
Stavo per fare la stessa orrenda battuta che avevo fatto alla Griffith, ma decisi di limitarmi solo a un sorriso.
Stavo per alzarmi, quando il preside mi fermò: «Aspetta aspetta, prima di andare, - iniziò a ravanare con la mano destra nella tasca della sua giacca - mi dai un parere su questo?» 
Davanti agli occhi di Laritate, c’era il modellino di un cowboy a cavallo di un pony rosso. 
Io, Viola Hastings, avrei dovuto dare un parere al preside della mia scuola, Hershel Laritate, sul modellino di un pony.
Mi guardava sorridente.
Lo guardavo impassibile.
Avendo ormai capito che non c’era via di scampo: «E’…è carino.»
Iniziò a battere le mani come una foca in preda alle convulsioni: «Vero? Sì perché devi sapere, che i cowboy erano…»
 
Dopo un’ora e mezza ero ancora lì, immobile, con i gomiti poggiati sulla scrivania, ad ascoltare le stronzate di Laritate. Avrei volentieri allungato una mano per prendere il temperamatite a forma di puledro e temperarmi le dita, una per una. 
«Ok, ho finito per oggi Viola, puoi andare.»
Mi alzai e raggiunsi la porta accennando un saluto, quando mi fermò di nuovo: «Ah Viola ricordati: viva i cowboy.»
Alzai gli occhi al cielo a uscii dalla stanza.

Recensore Veterano
25/06/13, ore 20:01
Cap. 6:

hey ciaooooo!!!!
da oggi sarò una tua NUOVA recensitrice!!!! YEEEEE
ahahhahah xD
mi garba stra tanto la tua storia!!! ;)
quindi recensirò tutti i capitoli fino alla fine U.U
ahhaha xD
va beh ora vado <3
ci si vede al prossimo capitolo!!
ciauuuuu!!

Recensore Veterano
25/06/13, ore 18:43
Cap. 6:

hahahhahahahahahahahahah fossi in lei..... ossia nella protagonista.. avrei insultato per un ora il preside e i suoi cowboy e pony del cavolo hahaha oddio giuro la parte di harry che ha castrato una statua è stata memorabile hahahah davvero continua pleaseee non vedo l'ora bye clà :) ora scappo :)

Recensore Junior
25/06/13, ore 16:21
Cap. 6:

questa storia e stupenda mi piace molto...continua presto per favore ciao hjhk

Recensore Master
25/06/13, ore 15:36
Cap. 6:

Bellissimo anche questo capitolo è davvero meraviglioso <3 Continua presto, e appena lo fai avvisami per favore <3 Le gif sono divertentissime, non riuscivo a smettere di ridere =D Ti mando un bacione enorme a presto tesoro <3

Recensore Junior
25/06/13, ore 15:02
Cap. 6:

AHAHAHAHAHAAHHAAHAHAH, ma tu quando scrivi, lo fai di getto, o ci pensi tutta la notte? LOL
dio, sono in preda ad uno smolecolamento time. cazzo.
il preside Laritate è simpy, yee.
chi non sarebbe d'accordo sul fatto che Liam è perfetto? ceh, è di liam payne che stiamo parlando, pff.
passando ad harry, bhò lol
non lo so.
non ho parole, non perché non so cosa dire, perché davvero non c'è una minchia da dire su di lui e sulla sua stitichezza.
che andasse a limonare con le sue oche <3
#pisseendlove <3

Nuovo recensore
25/06/13, ore 14:25
Cap. 6:

Laritate, quello dei maghi di waverly AHAHAHAHAHAH
NON CI CREDO AHAHAHAHAH
E LE GIF, HO LE LACRIME HAHHAHAHAHAH
capitolo spassoso come al solito, aggiorna presto c:

Recensore Veterano
24/06/13, ore 23:51
Cap. 5:

;A CHE INVECE DI assiomi AVEVO LETTO assorbenti?! oK, SI HO SONNO ho mi faccio di qualcosa che io stessa non so ... bah u.u opterei per la seconda XD
SEI BRAVISSIMA A SCRIVERE! *musica terrificante in sottofondo*
Ho recensito tutte e tre le tue storie, mi sento una VIP... trolololo,. hahah sul serio, non ho mai letto così tante FF in tutta la mia vita in un solo giorno hahahaha la mia testa sta ballando sulle note di mammamia insieme a peppa ping e alle sue scarpette rosse, già già.
Torniamo al capitolo, Harry è uno stronzo u.u cioè! Ma perchç non l'ha svegliata sto coglione, che poi sono praticamente impazzita alle due battute del liscio e del ruvido, del presente e del passato che sembravo una cogliona in astinenza! hahaha
Ma poi mi chiedo come cazzo faccia chiara_88 a fare dei banner così meravigliosi! Io i miei li odio u.u Mpf...
aggiorna presto e se ti va, passeresti alla mia storia? mi faresti davvero un grande piacere, se vai sul mio profilo la trovi, tanto è l'unica ;)
Ma ti lascio comunque il Link --> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1548485
Aggiorna presto anche THE PAN che la amo da impazzire ;D

Parte preferita: Appena arrivata di fronte alla porta della mia classe, tirai su la manica destra della felpa per vedere l’ora, ma solo in quel momento ricordai che non avevo mai portato un orologio in vita mia. Sbuffai maledicendo mentalmente tutti i venditori di orologi, e sussurrai unendo le mani: «Prometto che aiuterò le vecchiette ad attraversare la strada o a portare la spesa, prometto che studierò molto, prometto che non dirò più parolacce, che scorreggerò e rutterò di meno, ma per favore, fa’ che in classe non ci sia la Griffith, ti prego.»
Abbassai la maniglia, e iniziai ad aprire la porta con estrema lentezza. Era per fare scena, così tutto sembrava svolgersi a rallentatore.
«Potrei sapere che stai facendo?»
La Griffith. Era la voce della Griffith.
Fanculo a tutti. Se prima c’era la minima speranza che potessi aiutare le vecchiette ad attraversare la strada o a portare la spesa, a studiare tanto, a non dire parolacce, a ruttare e scorreggiare di meno, ora si era spenta del tutto.
Spalancai la porta e appena l’incarnazione di Satana capì che ero io, socchiuse gli occhi sospirando: «Signorina Hastings, l’ennesimo ritardo.»
Sbuffai leggermente sperando che quel troione non mi avesse sentita, e dissi il più cordialmente possibile: «Questa volta non è così esagerato, insomma, l’altra volta sono entrata addirittura all’ultima ora e…»
«Viola, venti minuti di ritardo.»
Mi guardava.
La guardavo.
«Ora voglio una scusa plausibile.»
Beh, per una volta avrei potuto dire la verità, la scusa di Harry era abbastanza plausibile.
«Vede, mio padre…»
«Sappi che questa volta non accetterò la scusa di tuo padre che ha comprato un drago da un vucumprà fasullo, e che hai ritardato perché ti aveva involontariamente sputato del fuoco sulla mano, e tu sei stata costretta a correre in ospedale.»
Sorrisi al ricordo di quella scusa, era così geniale. Pensate che mi ero anche fasciata la mano destra per rendere tutto il più realistico possibile.
«No, questa volta il drago non c’entra nulla, l’abbiamo dato via. Aveva sempre il raffreddore, poverino. - guardai un punto indefinito davanti a me - mi manca così tanto quel ragazzo, Norberto.»
Spostai lo sguardo sulla Griffith, e vidi che mi stava guardando.
La guardavo.
«Tralasciando il fatto che tu abbia avuto il coraggio di chiamare un drago Norberto, non ho voglia di scherzare.»
Capii che forse era il momento di smetterla, così mi decisi a dire la verità: «Mio padre è in viaggio per lavoro, e per tre settimane io sarò costretta a stare dal mio vicino di casa. Questa mattina, quello str…avagante ragazzo, si è dimenticato di svegliarmi e così sono arrivata in ritardo.»
Mi guardava.
La guardavo.
«Uhm, questa è l’ultima volta che la passi liscia, chiaro?»
«Non ruvida?»
«Eh?»
«Lei mi ha detto che l’ho passata liscia, e io le ho detto che la passo ruvida.»
Mi guardava.
La guardavo.
Tornò a guardare il libro che teneva sulla cattedra: «Ok ragazzi, stavamo dicendo che gli assiomi…»
Si, fanculo te e gli assiomi. Qualunque cosa siano.
Andai a sedermi al mio banco, e iniziai a pensare ai cazzi miei, sentendo in sottofondo l’insopportabile voce della Griffith. Pensai al fatto che era la prima volta in tutta la mia vita che ero contenta di trovarmi a scuola, perché a casa avrei trovato Harry. Che tristezza. Io che ero contenta di stare a scuola? Maddai, piuttosto avrei preferito farmi inculare ripetutamente da un frullatore o da un tostapane acceso.
Appena pensai al tostapane, mi si presentò in mente la faccia di Harry. Visto? Pensavo sempre ad Harry. Era una preoccupazione talmente elevata che mi tartassava ventiquattro ore e mezza su ventiquattro.
Ad un tratto, la voce della Griffith mi risvegliò: «Hastings!»
Dallo spavento, gridai: «Oddio!»
Mi guardavano tutti.
Li guardavo tutti.
«Viola, sei presente?»
«No, passato.»

Recensore Veterano
24/06/13, ore 23:34
Cap. 4:

Ma Harry che cerca di farla mettere con Zayn per levarsela dalle palle?! Eh si, lui puo'!
E il ritorno della nonna! *---* Dio mio mi mancava! NONNA SHIPPER IS THE WAY.... comuuunque... capitolo stupendo, poi c'è l'ultimo e vado a nanna °----° non vedo l'ora! Comunque ti ho messo tra gli autori preferiti, pf, ritieni davvero fortunata! :D
Onorata, lusingata, cagata (per restare in tema) hahahaha
Comunque già avevo avuto qualche supposizione sul fatto che il mio bellissimo riccio dagli occhi verdi fosse stitico, dai! Si capiva benissimo! Ayeah! xP
Continuo a leggere PAIPI! ;D

parte preferita (Tutto! MA LOL!!!) : «Così hai conosciuto Zayn.»
«Già.»
«E come ti sembra?»
Alzai un sopracciglio: «Che cazzo di domanda è?»
«No dico, ti piace?»
«Neanche lo conosco.»
«Si, però...insomma, è un bel ragazzo, no?»
Lo guardai attentamente negli occhi: «Dove vuoi arrivare?»
Sospirò: «Ok, lo ammetto. Mi voglio liberare di te.»
«Sapevo che c’era qualcosa dietro, fottuto stronzo.»
Ghignò, e andò avanti a mangiare il suo panino: «Ma come hai pagato tutta questa roba?»
«…Come ho pagato tutta questa roba?»
«Si, come hai pagato tutta questa roba.»
Come gli dicevo che avevo usato i suoi soldi di nascosto? Cazzo, proprio nel momento in cui si era calmato. Non che mi facesse piacere vederlo docile, anzi, amavo farlo incazzare, solo che, essendo a casa sua, poteva farmi di tutto. E con tutto, intendo tutto.
Sussurrai: «Con i tuoi soldi. - Alzai la voce - Le mangi quelle patatine?»
«Cosa?!»
«Le mangi quelle patatine?»
«Hai usato i miei soldi?»
Allungai una mano prendendo il suo pacchetto di patatine: «Grazie.»
Sospirò con gli occhi chiusi: «Viola. - riaprì gli occhi - Che cosa devo fare con te?»
«Mio padre ha provato più volte a mandarmi in riformatorio, se ti può interessare.»
«Il riformatorio è troppo poco per te, ti butterebbero fuori immediatamente. Tu sei un pericolo pubblico anche in un luogo di pericoli pubblici.»
Alzai gli occhi al cielo: «Oh, stai zitto e mangia.»
«Sto già mangiando, idiota.»
«Ma idiota tua sorella.»
«Non ho sorelle.»
«Allora tuo fratello.»
«Non ho fratelli.»
«Tua cugina.»
«Neanche cugine.»
«Minchia, allora tua nonna.»
«Non ho...oh, fanculo.»
Visto? Nonna is the way.
Dopo che ebbe bevuto un sorso di coca cola, mi chiese: «Ma c’è il limone qui dentro?»
Annuii: «Si, ti piace?»
«Uhm.»
«A me fa schifo il limone.»
«Come mai? Non è male.»
«Non mi piace il gusto, troppo aspro. E poi stringe.»
Aggrottò la fronte: «Stringe?»
«Nel senso che ti fa cagare di meno.»
Sbarrò gli occhi: «Cosa?!»
«Ti fa cagare di meno.»
Vedendo la sua faccia scioccata, continuai: «Ma è una cosa da nulla, non è che perché hai bevuto quella poca coca cola con limone non caghi più, coglione.»
Si mise le mani nei capelli e si accasciò a terra gridando imprecazioni come ‘Mondo crudele!’ o ‘Che ho fatto di male?’
…Questo era da  rinchiudere. E poi papà diceva che ero io quella pazza.
«Harry...va tutto bene?»
Vedendo che non si alzava da terra, mi avvicinai a lui: «Ehi, non preoccuparti. Riuscirai comunque a far fuoriuscire...a emettere...insomma, a cagare.»
«Harry.» Lo richiamai poggiando una mano sulla sua spalla.
Alzò lo sguardo, guardandomi negli occhi: «Viola.»
«Dimmi.»
«Io sono stitico.»
Mi guardava.
Lo guardavo.
…Era stitico? Ecco che cos’erano tutti quei versi di sforzo, ecco il motivo per l’orrenda scusa del tostapane, ed ecco a che cosa servivano i lassativi Cagabene! Ora capivo tutto! Ed io che credevo fosse più coglione di quanto pensassi. Beh, anche questa come ipotesi era plausibile.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Scoppiai a ridere tenendomi la pancia con una mano.
«Posso sapere che cazzo hai da ridere?»
«Harry, o meglio, Harold, - alzò gli occhi al cielo - mi stai dicendo che ogni mattina sento quei versi perché tu non riesci a cagare?»
Annuì sbuffando.
Mi accasciai sul muro ridendo ancora più forte, battendo pugni sulla parete.
Harry si alzò e mi indicò con un dito: «Tu, tu non hai rispetto per gli stitici!»
Scoppiai a ridere ancora più forte, e lui alzò la voce: «Sei una stronza!»
«Ma vai a cagare!» riuscii a dire tra le risate, asciugandomi le lacrime.
«Non ci riesco! Vorrei, ma non ci riesco!»
Il suo tono di voce mi spaventò e smisi di ridere. Cioè, questo si era pure incazzato? Minchia, so che è una brutta cosa non riuscire a cagare, quando sono andata in gita in Francia non ho cagato per cinque giorni, eppure non ero incazzata. Certo, nella pancia sembrava che avessi in corso la battaglia finale di Harry Potter, però mica mi incazzavo con gli altri e iniziavo ad accusarli di non aver rispetto per chi non riusciva a liberare il prigioniero. O a liberare Voldemort, per essere in tema.
«Vorrei vedere te al mio posto.» Borbottò abbassando lo sguardo, scuotendo la testa.
Mi avvicinai a lui: «Io invece vorrei vedere te al mio posto, costretta a sopportare una persona come te.»
«Non vorrei essere te nemmeno se minacciassero di disintegrarmi le palle e usarle come polvere magica.»
«Ed io non vorrei essere te nemmeno se volessero strapparmi le ovaie per giocarci a tennis.»
«Vaffanculo.»
«Stronzo.»
«Cazzona.»
«Coglione.»
Sospirò: «Seriamente Viola, come fai ad essere così insopportabile?»
«Sai com'è, sono cresciuta con te.»
«Vaffanculo!»
«Bene!»
«Bene!»
«Io devo dire ‘bene’ per ultima!»
«No, io!»
«Bene!»
«Bene!»
«Oh, fanculo.»

Recensore Veterano
24/06/13, ore 23:26
Cap. 3:

E' da un pò che non lo scrivo quindi... SCRIVI BENISSIMO! LJCHBDHV hahaha il ritorno dello scrivi benissimo! xD 
Oddio mi immagino uno Zayn kebbabbaro versione tamarro gay con gli occhiali più grandi della sua stessa testa hahaha oddio mio! hahaha stupendo! xD
E poi Harry alla fine che è tutto incazzato ma poi lei gli passa il panino e lui dice OH GRAZIE hahah mi sono immaginata la scena e non ho potuto fare a meno di ridere com un'ossena hahahaha
Poi io mi chiedo perché ci sono alcune FF che non sono tra le popolari, bah. Meglio di Slave questa sicuramente eh!
Va beh, torniamo alla storia e continuo a leggere così magari riesco a recensire tutti i capitoli che hai postato :)

parte preferita: Non c’era un cazzo di niente nel frigorifero di Harry, c’erano solamente patatine e pop corn nella dispensa e basta, così fui costretta a ordinare qualcosa a domicilio in una pizzeria kebab vicina.
Il campanello suonò, e corsi come un bue in calore ad aprire. Da una parte, temevo che Harry potesse accorgersene, dall’altra, stavo morendo di fame, quindi.
Aprii la porta e mi trovai davanti un ragazzo dalla pelle mulatta, e i capelli neri a cresta rasati ai lati. Una stretta maglia nera con scritto ‘After the party, got a kebab.’ gli fasciava il torace muscoloso. Sembrava un tamarro, ma puttana porca, quanto era secsi.
«Ciao, sono Zayn u'kebabbar!»
Alzai un sopracciglio: «Tu saresti un kebabbaro?»
Alzò le sopracciglia: «Si.»
Mi guardava.
Lo guardavo.
«Che spreco.»
Aggrottò la fronte: «Perché?»
«Guardati, sei un figo.»
Sorrise dandosi delle arie: «Oh beh, grazie. Sai, me lo dicono in tante.»
Eh beh tesoro mio, ci posso credere.
«Ma…Harry?» Continuò dando un’occhiata dietro di me.
«Oh, Harold vuoi dire?»
«Harold?»
«Si, si chiama Harold Edward Styles.»
Mi guardava.
Lo guardavo.
Scoppiammo a ridere come due coglioni tenendoci la pancia con una mano. Si asciugò una lacrima: «Harold? Ma a che cazzo stava pensando George quando stava ingravidando la madre di Harry?  - tornò serio - Ah beh si, è semplice capire a che stava pensando.»
«Giuro sulle palle di frate Giulio che quando me l’ha detto ho pensato alla stessa cosa. Batti cinque, zio Kebby.»
«Viola ho sentito suonare il campanello, chi caz…Zayn?»
Harry si interruppe non appena vide me e il kebabbaro scompisciarci addosso dal ridere: «Ma che minchia avete da ridere?»
«Niente, Harold.»
Quando finalmente Zayn riuscì a smettere di ridere, e trovare la forza per andarsene, Harry si girò verso di me con sguardo abbastanza incazzato.
«Potrei sapere che cazzo ti dice il cervello?»
«Non è colpa mia se ti chiami Harold.»
«Vaffanculo.»
«Ma vacci tu.»
Si mise le mani fra i capelli e iniziò a gridare: «Viola basta, basta, smettila! Ti prego!»
Mi guardava.
Lo guardavo.
Senza dire nulla, presi un panino e glielo offrii. Magari così si tranquillizzava.
«Oh, grazie.»

Recensore Veterano
24/06/13, ore 23:19
Cap. 2:

Nello scorso capitolo mi sono scordata di dirti che scommetto che la cosa di MALIBAI e MALIBU l'hai presa dall'intervista in cui Zayn disse appunto mALIBAI invece di MALIBU e dopo fece una faccia sconvolta per la cazzata che aveva detto hahah giusto? Giusto? Dimmi di si che sto sclerando, sul serio.
hahah la frase della nonna! ma perché in ogni FF fai riferimento anche alle altre FF?? hahahaha Bah, sei strana (mA da che pulpito poi!)
Cioè ho letto tre storie in un giorno u.u non ci credo! Ho letto tutte le tue storie, voglio un premio!
E ho anche recensito! per ora ho recensito ... 13... 9.. 2 .... 24 capitoli? Boh ma mi nchia ne so, mica mi metto a fare i conti alle undici e venti di sera! bah! Ma ci mancherebbe!
Comuqnue Harry che ce l'ha con la merda è proprio da razzisti! pF!!!! Non si fanno queste cose harry! è.é
Continuo a leggere pampina ina ina ina ina ina piccina ina ina ina....

parte preferita: Mentre mio padre era sulla soglia della porta a parlare insieme ad Harry, io ero seduta sul divano con le braccia incrociate e i piedi poggiati sul tavolino, pensando a un modo per distruggerlo.
Avrei potuto prendere un mestolo e tirarglielo più volte sulle palle per vedere se si accartocciassero, oppure polverizzargliele direttamente. Chissà, magari con un’aspirapolvere.
Ma Harry ne aveva una? A giudicare dall’enorme pulizia che c’era qui in casa presumo di no.
Con la coda dell’occhio vidi mio padre che poggiava una mano sulla spalla di Harry: «So che Viola è fastidiosa quanto un frullatore acceso in culo, come la diarrea di prima mattina, come le emorroidi, come il rumore dei vicini di casa che trombano mentre tu sei in astinenza da mesi, come…»
Alzai un sopracciglio: «Sei proprio sicuro di essere mio padre?»
«Purtroppo si. Quella sera avevo esaurito i preservativi. - Tornò ad Harry - Comunque, so che Viola è un enorme peso sui coglioni, per questo non so come ringraziarti.»
«Non preoccuparti Robby, so domare quelle come Viola.»
…Sa domare? In che senso? Brutto porco schifoso.
«Uhm fidati, per farla stare calma bisognerebbe tirarle una padellata in testa.»
«Ma così perderebbe la memoria.»
Sbuffai: «Ma vi siete accorti che sono qui?»
«Vabbè allora io vado. Ciao ragazzi, divertitevi.» Disse mio padre ignorando ciò che avevo detto prima.
Divertitevi? Divertitevi?! No dico, ma che minchia aveva in testa?
Harry chiuse la porta, e si girò verso di me con le braccia incrociate.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Mi guardava.
Lo guardavo.
Quel profondo silenzio, fu interrotto da lui che si allontanò salendo le scale: «Aspetta un attimo.»
C’è, eravamo nel bel mezzo di un discorso significativo, e lui che faceva? Se ne andava.
Coglione.
Sentii gli stessi versi di sforzo di quella mattina. Ma che minchia faceva in camera sua?
Poco dopo tornò tutto sudato e con il fiatone, e, prima che potesse far fuoriuscire dalla sua bocca qualsiasi stronzata megagalattica, lo precedetti: «Fammi indovinare, tostapane?»
Annuì distratto: «Esatto.»
«Ma cosa fai, ci trombi con quel tostapane?»
Mi guardava.
Lo guardavo.
«Senti, lasciamo perdere. Parliamo piuttosto di te.»
Alzai un sopracciglio: «Di me?»
«Si. Se dovrai stare qui da me, dovrai sottostare ad alcune regole. Mia la casa, mie le regole. Chiaro?»
Sbuffai: «Sentiamo.»
«Non devi entrare in camera mia, non devi sederti sul divano, non devi appoggiare i piedi sul tavolino - si avvicinò a me, e spostò i miei piedi da sopra il tavolino - non devi toccare cibo, non starnutire, non tossire, non soffiare il naso, non…»
«Potrei almeno respirare?»
«Quello si, basta che non mi dia fastidio. Poi non pisciare, ma soprattutto, non cagare.»
Praticamente non potevo fare una minchia. Ma poi perché quel ‘soprattutto non cagare’? Che aveva contro la merda? Razzista.
«E se mi viene la diarrea?»
«Vai in giardino.»
In giardino?! Questo è pazzo. «Dove dormo?»
«Per terra.»
«Per terra?»
«Per terra.»
«No dico, ma siamo ubriachi?»
«O dormi per terra, o vieni nel letto con me. A te la scelta.»
Nel letto con Harry? Avrei preferito mille volte addormentarmi nel bagno di un autogrill che potrebbe sprofondare nella merda a causa di una vecchietta con una borsa di Prada tarocca, che ha mangiato messicano.
«Dormirò per terra.»

Recensore Veterano
24/06/13, ore 23:06

DEomanda: ma tutte le tue FF cominciano con la parole THE?! hahahah spero di non essere l'unica ad averci fatto cado puhahha.
Eh si. Eccomi qui a romperti nuovamente il cazzo, lo so, sono una minchiona rompi ovaie del cazzo, am che ci vuoi fa?! Mi piace molto come scrivi!
Poooooi... tornando alla storia! Si ho pensato male con quei versi ambigui di Harreh, ma dai! Lo avrebbero fatto tutti! pff... anche tu l'hai detto! eheh
Mi piace stratanto l'inizio hahahaha sono schianta a ridere! Dio mio ma come fai?! Iocerco di scrivere almeno una frase divertente e non mi esce un cazzo! Bah u.u
Continuo a leggere, così vedo se riesco a finire entro stasera oppure continuo domani :)

Parte preferita: Aprii gli occhi, cullata da quel leggero vento primaverile che entrava dalla finestra semiaperta.
Mi stiracchiai e mi alzai sbadigliando, avvicinandomi alla finestra per affacciarmi e godermi quello splendido panorama che dava su quel bellissimo parco. C’era un bellissimo laghetto, il sottofondo del cinguettio degli uccelli, e…
«Dai, porca troia!»
Non è possibile. Ma dai cazzo, proprio questa volta che stavo riuscendo a scrivere un inizio decente, dovevo essere interrotta da qualche coglione che si metteva a bestemmiare alle nove del mattino. Ma fanculo. Dai! «Dai! Esci, esci, esci!» E seguirono dei versi di sforzo. Ma che cazzo…? Sembrava stesse cagando.
Ovviamente non mi ci volle molto per riconoscere quella voce.
Harry. Harry Edward Styles. Mio vicino di casa da ormai diciassette anni. Suo padre, George, e mio padre, Robby Ray, erano migliori amici da praticamente tutta la vita, e quei due rincoglioniti, per non separarsi ‘mai’, anni prima decisero di andare a vivere in due case vicine. Marò, sembravano due migliori amiche zitelle che all’asilo avevano già programmato la loro vita.
Ma George, a causa del suo lavoro, qualche anno prima fu costretto a trasferirsi all’estero. Harry invece era rimasto qui, dicendo che poteva cavarsela da solo. Peccato che oramai aveva vent’anni e che quindi era maggiorenne, altrimenti se ne sarebbe andato fuori dalla minchia, una volta per tutte.
Che ingiustizia. Mio padre invece aveva un lavoro a cui non servivano trasferimenti o cazzi vari. Ed era davvero un peccato, perché l’avrei sicuramente seguito. Tutto, pur di non aver intorno Harry.
George era un uomo magnifico, era come un secondo padre per me. Suo figlio invece era il contrario, l’esatto contrario. Provate a immaginare la più grande testa di cazzo del mondo. Bene, moltiplicatela per sette, sommatela a quindici, e otterrete Harry Styles.
Tornando a noi, mi affacciai all’altra finestra, quella che dava direttamente sulla finestra della camera di Harry: «Harry?»
«Che vuoi?» Sentii una voce in lontananza, seguita dagli stessi versi di prima.
«Potrei sapere che minchia stai facendo?»
«Sono cazzi miei.»
Ma tu guarda questo pezzo di merda.
«Porca troia, falso allarme.»
Si appoggiò al davanzale della finestra e notai che era tutto sudato. Prima che aprissi bocca per chiedere spiegazioni, mi interruppe: «Non usciva il toast.»
Non usciva il toast? Ma non usciva da dove? Cos’è, una specie di nuovo gioco erotico?
Aggrottai la fronte: «In che senso?»
Scosse la testa: «Secondo te? Non usciva il toast dal tostapane.»
Un tostapane? Ma dove cazzo era il tostapane?: «E per quale fottutissimo motivo tu tieni un tostapane in camera?»
«Oddio. Ma fatti i cazzi tuoi, no? Sei sempre lì a vedere ciò che faccio io.»
«Senti Harry, di te non me ne frega un cazzo amaro. So solo che io ero qui tranquilla a farmi beatamente i cazzi miei, quando qualcuno si è messo a gridare ‘Esci!’ e a fare dei versi strani. Come posso non pensare male? E inoltre, mi vieni a dire che ce l’avevi con il tostapane. Voglio dire, spiegami il senso. Che minchia hai in testa?»
«Non lo so Viola, fatti i cazzi tuoi.»
«Ma fanculo.»
«Ma vacci tu.»
«Cazzone.»
«Cogliona.»
«…Scorreggione.»
Scoppiò a ridere: «Scorreggione?»
Sbuffai e mi allontanai, sentendo in sottofondo la sua fastidiosa risata.

Recensore Veterano
24/06/13, ore 22:51
Cap. 5:

ODDIO QUANTO CA......PPERO MI ERA MANCATA LA TUA STORIA.
SDGKJSFNGSDFH

Brutto figlio di pu…vacca.
Cercai di alzarmi velocemente, ma caddi a terra ribaltando anche il tavolino. Dopo aver imprecato in rumeno, mi rialzai immediatamente e, nonostante il mal di schiena, trovai la forza di arrivare a scuola.

TI GIURO CHE QUESTA PARTE MI HA FATTO MORIRE DALLE RISATE AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA, ANZI, STO RIDENDO ANCHE ORA lol

TI PREGO, CONTINUA IL PRIMA POSSIBILE PERCHE' QUESTA STORIA E' UNA DELLE MIGLIORI CHE IO ABBIA MAI LETTO.

MI DILEGUO, LOL.

ALLA PROSSIMA c:

Recensore Junior
24/06/13, ore 18:11
Cap. 5:

hahahahah oddio, te mi fai morire!!! ho iniziato la ff oggi ( anche perchè non sapevo della tua esistenza), e mi fai morire dal ridere ad ogni capitolo!!! hahaha ti adoro, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ciaooo <3