Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
29/09/22, ore 18:57
Cap. 22:

Carissima épices,
la tua storia è la dimostrazione che si può parlare di sentimenti, e di sentimenti profondi, trasmettendo al lettore la loro intensità e dolcezza, senza eccessi di miele e zucchero.
Quanto ho amato, no, quanto ho ADORATO questi Oscar e André che si ritrovano e si riavvicinano nei piccoli gesti: fare insieme il tratto a cavallo dopo che lei, come dono prezioso, ha diretto il suo destriero al passo verso di lui, le mani che si sfiorano all'uscita del cimitero, la sosta davanti a quella tomba infantile di una bambina di cui non si è mai visto nemmeno il colore degli occhi e non si è mai sentito il suono del vagito. E come è umana questa Oscar che si chiede se, per caso, non sia colpa sua, se non abbia fatto qualcosa che abbia pregiudicato la gravidanza, se non sia stata una sua negligenza, una sua imprudenza o una sua leggerezza a causare il parto prematuro e la morte della piccola Andrée... Tutto molto commovente, ma anche molto vero. Mi è tanto piaciuta anche l'incertezza di Oscar, che ha la curiosità di una bambina, nell'indagare la vita oltreoceano di André, ma anche i pudori di una donna che, quando l'uomo evoca corsetti e giarrettiere, si domanda su quali donne le abbia viste, e sfilate magari (e noi ce lo chiediamo con lei).
Mi piace moltissimo anche come hai saputo recuperare l'episodio, che nel manga è causa della degradazione di Alain, ovvero le molestie di un ufficiale superiore, il Comandante D'Harcourt, (che ci sta tanto antipatico in quanto per noi è l'antagonista di Oscar nell'ep. 34) ai danni di Diane. E tuttavia, nelle tue mani sapienti, l'episodio diventa anche occasione per mettere in luce, attraverso le reazioni di Oscar di fronte allo squallore del personaggio, la differenza fra il modo della donna di intendere il proprio ruolo, e quello del Colonnello, per il quale, ahimé, l'uniforme altro non è se non il lasciapassare per potersi concedere ogni forma di libertà!
Inoltre, trovi modo di evidenziare il livello infimo dei pettegolezzi e delle fantasie di cui doveva essere fatta oggetto a corte e non solo, Oscar: dal che risalta ancora di più la pacata dolcezza di André.
Mi è tanto piaciuto immaginare la nonna Marie, piccola e fragile, che si rende conto quasi improvvisamente di quanto sia imponente il nipote - per i nonni siamo sempre bambini piccoli e teneri! -, e ho proprio visto la sua mano salda e forte sulla spalla fragile e curva di lei; e, insieme, non ho potuto non ricordare le parole di Nanny a Oscar, nel tuo capitolo precedente, laddove le rammemora quanto André le ricordi suo marito, il nonno nel nostro amatissimo Grandier.
E poi, c'è la lettera: e qui, credo, ti sei superata, mostrandoci le reazioni di Oscar durante la lettura di quelle righe vergate sette anni prima (sette anni e spicci, in realtà, quasi otto), per tanto tempo restate celate: non c'è ira contro la buona governante, che pensava solo, che "se tu non avessi pensato che fosse ciò che era"(ovvero amore), e dopo il colpo tremendo della gravidanza finita luttuosamente, Oscar avrebbe, forse, potuto dimenticare, e poi, pian piano, provare a essere felice con un altro. Come dare contro alla povera nonna? E come non ammirare la reazione di Oscar?
Insomma, se mi chiedessero: "Che cosa ti è piaciuto maggiormente del capitolo?", dovrei di necessità rispondere una cosa sola:"OMNIA".
Grazie, di cuore, e sempre complimenti a Galla che ci regala una immagine di una lievità e di una eleganza rare: piena di vivacità e di meravigliata dolcezza, come avrebbe dovuto essere Oscar la sera del ballo: l'ennesimo capolavoro, insomma.
A prestissimo, con un abbraccio,
d

Nuovo recensore
27/08/22, ore 15:32

Bellissimo capitolo .avevo sperato fino alla fine che questo benedetto bambino fosse sopravvissuto invece scopriamo che è deceduto ed era una femmina e mi dispiace immensamente per Oscar e per Andrea ,sperando in un futuro che possono avere altri figli ,aspetto con ansia il prossimo capitolo

Recensore Master
24/08/22, ore 00:00

Cara epices, finalmente i nostri si confrontano, con i tempi e i modi che Oscar detta, per entrambi. Così scopriamo qualcosa, come sempre non tutto, di quello che è successo: Oscar ha avuto una bambina, prematura, che non è sopravvissuta.
Quello che invece non mi spiego è Andrè, che persiste a definire "momento di follia" ciò che è avvenuto quella fatidica notte, nonostante non sappia che Oscar non ha letto la lettera. In quel pezzo di carta lui confessa apertamente il suo amore: capisco che non voglia "ferirla" oltre, ma così si dimostra contraddittorio, agli occhi del lettore (non di Oscar, che quella lettera non l'ha mai letta). 
Gestisci con grande maestria l'equivoco che ancora separa Oscar e Andrè, insieme alle vicende  degli altri personaggi, come gli ospiti americani di Fersen e lasci sempre il lettore con il fiato sospeso!

Recensore Master
22/08/22, ore 10:06

Ciao Epices. Sono stata lieta di trovare Oscar e André, li ho immaginati cavalcare, dialogare dove mi sono immersa in quest'atmosfera di dolore. Ho percepito gli stati d'animo di entrambi attraverso le tue parole. Un parlare tra di loro, calmo, razionale, ma che al tempo stesso cela altro nel profondo. Mi ha colpita Andre nel dire: " Oscar ... è un'altra e ... " Emblematici quegli sguardi sempre piú intensi nel finale. Alain deve seguire una persona. Sará Baptiste? Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/08/2022 - 10:10 am)

Recensore Master
22/08/22, ore 01:10

Ciao mia carissima Epices! Come vedi non sono stata puntualissima...stavolta però, solo per stavolta, la colpa è tua! XD
Sai perché? Praticamente ho iniziato a leggere il capitolo con un po' di ansietta e questa si è trasformata in pianto. Mi hai così tanto commossa con questo capitolo che ho finito col chiudermi in bagno per leggerlo in beata solitudine e...me lo sono riletto perché, si sa, io non solo sono dipendente ma anche masochista. Entrambe le volte mi hai travolta con questo capitolo densissimo di emozioni e sentimenti e con questa sofferenza sottile ma vera e persistente. Leggere di quello che Oscar ha dovuto affrontare, di come André reagisce alla scoperta di ciò che l'amata ha dovuto affrontare e quello che entrambi hanno perso... Non so come altro definire tutto questo se non pregno della più vera e struggente empatia, sì. La tua scrittura ne è ricca e proprio per questo non riesco a rimanere impassibile, mi sale un nodo alla gola anche andando a rileggere ora, e finisco col venire trascinata da quello che vuoi comunicare. Sei immensamente brava, ribadisco e mai mi stancherò di dirlo; tra l'altro volevo dirti che ho trovato calzante l'atteggiamento di Oscar rispetto ai conteggi per l'arrivo del ciclo: è assolutamente lei e non ho potuto non sorriderne.
Stessa cosa vale per Marie che, con il solito piglio trasparente e deciso, non esita nel dire a Oscar quello che per lei è un segreto ma per la nonna affatto (un sorriso me l'ha strappato l'associazione di André al nonno, lo ammetto).
Il fatto che fosse una bimba e tutta la faccenda della lapide...che dire? Credo sia un espediente narrativo non solo perfetto ma anche astuto e credibilissimo!
Grazie per l'omaggio che hai reso all'anime e al bel regalo che ci hai fatto: quando hai tracciato i luoghi percorsi da Oscar è stato come rivedere alcuni momenti davvero importanti passare anche davanti agli occhi di chi legge. Grazie, davvero davvero.
Ora però voglio proprio sapere cosa farà Alain...un'idea mi è forse venuta.
Ad ogni modo, complimenti all'infinito per te: te li meriti tutti! Questa storia è bellissima, priva di sbavature e assolutamente coinvolgente. Grazie sempre per la compagnia che doni con questa bellissima lettura! Un abbraccio,
A. :D

Recensore Junior
21/08/22, ore 17:55

Carissima Epices, volevo ringraziarti per questo nuovo capitolo, che ho letto e riletto più volte. È arrivato ad allietare le mie ultime e poche giornate di vacanza che sto trascorrendo in montagna, nel bellissimo altipiano di Folgaria, in Trentino. I tuoi Oscar e André erano qui con me, tra il cielo azzurro e il verde intenso di questi luoghi. Sono arrivati come un dono bellissimo, come è un dono la tua capacità di scrivere e rendere meravigliosi questi personaggi che tanto amiamo. Li hai trattati con profondo rispetto e condivido il pensiero di altri recensori che ritrovano i personaggi originali anche in questa storia molto originale. Attendo il seguito. Un abbraccio. Eledhwen71

Recensore Veterano
21/08/22, ore 15:12

Adorata Epices,
Quanto sentimento, quante tenerezza e quante rivelazioni in questo ultimo aggiornamento! Io però non sono mai sazia, e quando arrivo alla fine ne vorrei ancora…e ancora! Penso che ormai faccia parte della mia #Rentreedipendenza (hai creato un mostro 😉).
Ora sappiamo che cosa sia accaduto e perché Oscar abbia aspettato proprio quel giorno per la rivelazione. Ora che Andre’ sa tutto (o quasi) questo fardello sarà meno pesante per entrambi, perché condiviso. 
Quanto amore nel loro sfiorarsi e quanta tenerezza nella richiesta di Andre’ di poter tornare ancora sulla tomba della figlia (e così viene svelato anche il mistero della decorazione a foglie che non sembrerebbe c’entrare nulla con i gusti sobri di Oscar).
Pur trovandoci in un what if, che si discosta di parecchio dalla storia originale, ho trovato i tuoi personaggi profondamente autentici e plausibili. Ritengo che Oscar, in tali circostanze, si sarebbe comportata esattamente così; così come ho trovato verosimile la reazione di Andre’.
Nonna Marie, invece, ne sa una più del diavolo: quando parla dell’effetto dell’attrazione sulla virilità maschile mi ha fatto tornare in mente Scarlett Johansson in “Match Point”, quando rinfaccia a Jonathan Rhys Meyers che lei è rimasta incinta, a differenza della moglie di lui, perché il loro figlio è frutto della passione.
Ora non vedo l’ora di scoprire cosa sia quel “resto” che Oscar deve ancora rilevare ad Andre’ (e so già che sarà qualcosa di “succoso”), mentre, dal finale della prima parte del diciannovesimo capitolo, è intuibile chi sia la persona che deve pedinare Alain e su cui ricadono i sospetti di Andre’…non vedo l’ora!
Intanto grazie di cuore per aver condiviso con noi questo splendido e sostanzioso aggiornamento, nonostante gli impegni e la stanchezza. 
Ti auguro delle buone e rilassanti vacanze, perché te le meriti tutte.
Un immenso abbraccio,
G., #semprepiudipendente

Ps. Un caloroso abbraccio anche a Settembre, che è un’amica davvero preziosa

Recensore Master
21/08/22, ore 07:36

E' arrivato il momento del confronto e Oscar mostra ad André la tomba della figlia, senza dilungarsi sulle circostanze della morte. Perché Oscar si sente in colpa? Ha ceduto a uno dei suoi scatti d'ira? Ha commesso qualche imprudenza che le ha causato un parto prematuro?
Il fermarsi davanti alla lapide è straziante per entrambi e, da questo momento in poi, nulla sarà più come prima.
Alla fine del capitolo, André incarica Alain di pedinare qualcuno. Di chi si tratta? Escluso che possa trattarsi di Oscar, del Generale, della nonna o di Lassonne, il fortunato è, forse, Baptiste? Non mi piace troppo quel figuro.

Recensore Veterano
20/08/22, ore 20:40

Il confronto è arrivato, ora Andrè, e anche noi, sappiamo l’essenziale. Immagino la sofferenza di Oscar per quanto ha vissuto e anche quella di Andrè nella consapevolezza di ciò che è avvenuto. Certo rimangono celati i loro sentimenti, per ora appaiono come due persone che si vogliono un gran bene, si impegnano a nascondere ciò che provano l’uno per l’altro. Sono certa che arriverà il momento anche per il resto. Sono sicura che Andrè parlerà anche con sua nonna e chissà che Marie non decida di mostrare la famosa lettera del baule. La storia va avanti e immagino si mischierà con quella vera del periodo. Alain farà il detective, immagino verrà messo alle calcagna di Baptiste, idea mia ovviamente, e magari capirò meglio anche i personaggi americani. Pathos e narrazzione della fiction sempre al top. Ti aspetto e a presto.

Recensore Master
20/08/22, ore 15:45

Mia carissima e delicatissima Epices, con quanta grazia hai affrontato il momento del confronto che inevitabilmente doveva avvenire. Hai atteso che lei fosse pronta per raccontare la sua verità, cercando in ogni modo di non riversare su André tutto il dolore che aveva provato lei, quando la situazione era mutata, anche se ancora non sappiamo con precisione la ragione che ha fatto virare in maniera negativa quell’evento che avrebbe dovuto essere di gioia e al quale lei si era preparata ormai da tempo con il cuore e con la mente, entrambi rivolti solo all’uomo che aveva scoperto di amare di un amore sconfinato e per il quale avrebbe sfidato tutto e tutti.
Siamo dapprima entrati nei pensieri e nelle sensazioni di Oscar, la quale si stava preparando a quella rivelazione che doveva avvenire come lei se la era immaginata. Ne aveva ripercorso ogni passaggio, per cercare di essere per lui esaustiva, ma allo stesso tempo accogliente, in quanto il dolore sarebbe penetrato nel cuore di quell’uomo buono e lei non voleva che rischiasse di schiantarsi.
Delicato il pensiero di rivelargli quanto era intercorso in quei mesi proprio nel cimitero dove è posta la tomba di quell’esserino nato morto. Un modo per far sentire anche ad André la vicinanza di qualcuno che era stato solo loro, anche se solamente per poco tempo, e che sarebbe stato immensamente amato.
Le parole scorrono dalle labbra di Oscar che, con pacatezza, racconta anche del fatto che Nonna Marie fosse stata al corrente e che le avesse persino consigliato di non tenere la creatura che sarebbe nata da quel momento di passione. Ma entrambi loro sanno ormai che quella notte non è stata solo una notte di passione, ma vi era racchiuso in ogni gesto, in ogni sussurro, in ogni bacio e in ogni carezza tanto di quell’amore che nemmeno la stanza avrebbe potuto contenerlo tutto. André è addolorato per Oscar e si colpevolizza per quanto ha dovuto sopportare da sola, ma in nessuna delle parole di quella donna tutta d’un pezzo ha potuto ravvisare un solo moto di amarezza o astio nei suoi confronti, anzi. Tutto è fluito naturalmente, poiché c’era bisogno che anche lui fosse messo al corrente di tutto quanto era successo, affinché ne comprendesse la portata, per poi forse poter vivere un’altra stagione, scoprendo che sono ancora loro, anche se mutati, ma mai è mutato il sentimento che avvertono nel profondo l’uno verso l’altra e che ancora non si sentono di poter palesare. Ma i loro silenzi e i loro sguardi, che da sempre intercorrono tra loro come fiumi pieni di parole, dicono molto di quanto stia avvenendo nelle profondità dei rispettivi animi. Occorrerà solo il momento giusto per sentire pronunciate le bellissime parole che invece sono solo in pensieri gemelli e che tu ci hai regalato:
“Se non riusciamo a stare lontani è solo follia?
Se il mio cuore non trova sollievo se non appoggiandosi al tuo è solo follia? Quando non è solo follia?”
Mi è piaciuto come sei stata in grado di permettere ad Oscar di rivelarsi pian piano, in tutti quei risvolti di quella situazione a lui sconosciuti, facendogliela sentire ancora più vicina che mai. Avrebbe davvero voluto, mentre raccontava, poterla abbracciare, per mostrarle il suo sostegno e forse per attingere alla sua forza, che mai doveva essere venuta meno, nonostante il tragico finale. Una forza che aveva trasformato, in un certo qual modo, la donna che conosceva, rendendola ai suoi occhi ancora più unica di quanto già non fosse. Ora tutti e due possono spartirsi equamente quel macigno, ma forse il fatto di essere insieme a condividerlo potrà renderlo più lieve. Ma ancora non tutto è stato rivelato. Resta ancora il dopo, ma decisamente occorre andare per gradi anche per rivelare la verità.
E’ stato un passaggio denso di emozioni e, come sempre più spesso mi capita leggendo questa mirabile storia, un moto di profonda commozione mi attraversa, poiché le sensazioni dei personaggi, tratteggiate con sensibilità dalla tua penna, sono in grado di essere vissute anche dal lettore che diventa partecipe di quanto accade loro avendo però un punto di osservazione privilegiato.
Ad ogni passaggio diventa sempre più difficoltoso trovare parole per manifestare la gioia che si prova nel leggere questo racconto di intensa vita vissuta.
Sperando che tu, quanto prima, possa goderti le meritate ferie, ti ringrazio per averci donato questo attimo così intimo dei nostri.
Buon proseguimento della tua estate e un caloroso abbraccio!

Recensore Junior
20/08/22, ore 10:34

Cara Epices credo che ognuno di noi si aspettasse da questo chiarimento un tuffo tra le braccia dell'altro e chissà cos'altro, invece abbiamo trovato due giovani molto razionali che hanno preferito rimandare le parole d'amore che invece riecheggiavano nella loro mente, parole che avrebbero voluto dire e hanno solo pensato. E così Oscar in poche parole, come nel suo stile, racconta la sua triste esperienza e André parla della loro notte d'amore come di un errore, una follia che avrebbe dovuto evitare per il suo bene. È evidente che lui non confesserà una seconda volta di amarla, è convinto di averglielo già detto nella lettera mentre lei sente il bisogno di legarlo a se e non mancherà molto che glielo confessi...sempre che qualcosa non la faccia desistere. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo.
Sono rimasta molto colpita da Oscar che ha vissuto con gioia la sua maternità, da subito decisa a portarla avanti, a voler essere una buona madre ma che la nascita prematura della bambina ha troncato di netto. Si sente in colpa per questo e sente il bisogno di dire a lui che se fosse viva l'avrebbe accudita nel migliore dei modi. Un evento veramente drammatico per entrambi.
Intanto André torna in caserma e in un barlume di lucidità escogita un piano per trovare un ipotetico traditore...
A presto
Alessandra
(Recensione modificata il 20/08/2022 - 10:36 am)

Recensore Veterano
20/08/22, ore 09:08

Mia carissima Epices,
sono io che ti ringrazio per la cura e la passione con cui stai scrivendo questa meraviglia. E la mia lettura non è altro che un incitamento a pubblicare, perché non c'è proprio nulla da correggere o da discutere su quello che tu scrivi con tanto sentimento e con tanta attenzione.

Questo capitolo tanto atteso è in equilibrio perfetto tra il traboccare dei sentimenti e il tenerli ancora contenuti, solo per un altro po', perché un amore così grande non può non trovare lo spazio che reclama a gran voce.
La piccola Grandier spezza il cuore, così come quel tenersi, quell'aggrapparsi uno all'altra di Oscar e di André, ognuno pienamente sé stesso: la dignità di lei, la composta disperazione di lui, il pensiero sempre rivolto all'altro, il desiderio di mostrarsi forti per il bene dell'altro...

Quanta bellezza struggente in questo incontro, amica mia, quanta bravura!
Ammirata e ancora commossa, come se tu mi avessi accompagnato di fronte a quella lapide, ti abbraccio,
Sett.

Recensore Junior
20/08/22, ore 01:33

L’amore non si può basare sul rimorso, sul dolore. Su un senso di colpa così grande da poter condizionare una vicinanza quanto mai agognata. Lo pretende il suo cuore di donna.

Settimane di solitudine per scovarvi l’amore, nascosto sotto muri invalicabili di regole e doveri e aspettative. Mesi per scoprire che quell’amore aveva fatto nascere una vita e che in quella vita lui c’era e non sarebbe più stata sola. Una vita da difendere ad ogni costo anche se sarebbe stata più facile un’altra scelta.

Il suo cuore lo pretende perché una volta scoperto l’amore, il suo vero volto, la sua vera forza, non si può volere nulla di meno che amore.
Non può un sentimento tanto potente da aver volato aldilà di un oceano essere vincolato a catene di affetto e stima reciproca. Deve nutrirsi di passione, di progetti condivisi, di sogni in grado di generare nuovamente la vita.

Doveva essere condiviso questo dolore, lo sa bene Oscar che non aspetta per paura, nonostante sia così difficile trovare le parole. Aspetta perché deve essere con lui sola, perché quello è l’anniversario del giorno che l’ha vista svuotarsi di quella vita percepita solo come palpito e quello è il luogo dove il suo infinito dolore è diventato ricordo.
Sa che il suo Andre’ soffrirà e vorrebbe evitarglielo, ma sa anche che è necessario.

Davanti quella tomba, è stato finalmente rivelato il dolore ma non l’amore. Arriverà il momento giusto anche per quello, perché il suo cuore di donna non può accontentarsi di niente di meno.

Ed io non posso non ringraziare l’autrice che in una storia pur così lontana dalle vicende originali ci dona una Oscar e un Andre’ così veri nel loro essere vicini ma distanti, uniti nell’amore ma incapaci e timorosi di comunicarlo, fragili e insicuri eppure immensi nel loro coraggio e nella loro integrità. Grazie perché hai la capacità di raccontare e far amare ogni singolo personaggio nella sua unicità e bellezza.

Recensore Veterano
20/08/22, ore 00:54

Questo capitolo, che poi, tecnicamente, è la seconda metà di un capitolo, sembrerebbe offrirci esattamente quello che ci aspettavamo: un dolore incancellabile, al quale è difficile anche dare voce, che assume infine contorni più precisi e dettagliati. Ma tutto questo lo avevamo intuito.
Quello che non ci aspettavamo è questa Oscar "inedita", ma incredibilmente umana, che, senza risparmiarsi niente di un dramma vissuto nella più completa solitudine, riesce tuttavia a discernere ( e a salvare ) la meraviglia di un'esperienza che l'ha trasformata per sempre e che lei non può fare a meno di amare ( il verbo è quello e non se ne può usare un altro!) nonostante l'epilogo che è stato, purtroppo, il più drammatico che si possa immaginare.
"E non immagini André, la paura e l'eccitazione. Il timore e la voglia di raccontarlo anche a te."
"Ed era strano e meraviglioso svolgere la vita di sempre sapendo di averti con me nel profondo."
"Non sai la forza che sentivo, sembrava non ci fosse nulla, intorno, che potesse scalfirmi."
"Non volevo correre nessun rischio André. Avrei dato la vita per tuo figlio."
Ecco, questa Oscar ci emoziona. E ci conquista. Perché davvero si veste di "un tipo di coraggio diverso da quello che le era proprio". E come potremmo volergliene, mentre sta cercando solo di trovare il modo per rivelare ad André quale "tesoro prezioso" abbia trovato, di "raccontargli dell'amore".
E come potremmo, d'altra parte fare una colpa ad André che, dopo tanto tempo e dopo tanto dolore, si muove come sullo strato di ghiaccio sottilissimo che ha ricoperto un lago "per non ferirla o spaventarla, perché lei non fraintendesse, perché non lo allontanasse di nuovo."
Come potremmo, sul serio, volergliene, mentre cercano una strada per non farsi del male a vicenda, per non arrecare danno l'uno all'altra, per fare in modo che un amore troppo grande anche per esprimersi non rompa gli argini in modo rovinoso ed incontrollato, come già una volta, d'altra parte è successo?
"...come può esistere un amore così grande?"
Questa storia, Epices, non ci ha mai deluso.
E abbiamo ancora grandi aspettative.
Grazie, grazie davvero.
Octave

Recensore Veterano
19/08/22, ore 23:23

Buonasera Epices, questo capitolo è poesia pura.
Se non riusciamo a stare lontani è solo follia?  Se il mio cuore non trova sollievo se non appoggiandosi al tuo è solo follia?  Quando non è solo follia?
D'accordo, Oscar e André sono due personaggi straordinari, ma ci sono autori come te che li fanno amare ancora di più.
E' tutto perfetto. Le loro parole ed il loro pensieri. La passeggiata a cavallo al mattino presto, l'immagine di Oscar con il cappuccio calato sulla fronte, il ricordo delle loro risate, il nome inciso sulla tomba. Il rumore degli zoccoli dei cavalli. Quel dolore avvinghiato all'anima lo hai fatto provare anche a me.
Chapeau.