Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
25/02/22, ore 00:30
Cap. 13:

Gli ospiti inattesi sono gli amici americani di André e di Fersen.
Sono in Francia per sbrigare le questioni relative a un'eredità, ma, forse, anche per fare il punto della situazione sui rapporti della loro parente con André.
Il padre è un medico, ha l'occhio lungo e sicuramente ha capito che Oscar è una donna. Ha anche capito che la figlia non ha molte chances con André e, per questo, non l'ha voluta portare con sé. La stessa convinzione condivide Baptiste: chi mai lascerebbe la donna amata in un altro continente? André, con la sua risposta, ha rischiato di ingenerare una bella commedia degli equivoci.
Io non credo che fra André e la figlia del medico ci sia stato granché. Da ciò che ho capito, era tutto nei sogni della ragazza, ma André non potrebbe legarsi a una persona tutta castelli in aria e niente buonsenso né darle delle illusioni.
Oscar, intanto, si prepara a combattere la battaglia della sua vita.

Recensore Master
24/02/22, ore 10:12
Cap. 13:

Carissima épices,
che cosa è lo stile? "Less is more", diceva qualcuno. E tu sei maestra in questo. Per prima cosa, la sequenza di Oscar che osserva André giocherellare con le briciole - cosa che il galateo vieterebbe severamente, ma - f.....lo Donna Letizia!- , André può fare quello che vuole e non perde un grammo del suo stile e della sua eleganza nativa -dice proprio quella familiarità che c'è fra i due , tanto più che tu, tocco magistale, le fai PREVEDERE che cosa farà poi con quelle bricioline; e per parafrasare la Cleopatra di Shakespeare: "Beate voi, bricioline.....etc etc", che siamo in fascia protetta! Oltre alla sensualità accesissima, con quel minimo gesto, la sequenza ci dice tutta la familiarità di Oscar con André, il modo in cui lo conosce, atti, gesti, atteggiamenti, abitudini minute: come fra vecchi coniugi, che, in compagnia, vedi ripetere, l'uno, gli stessi aneddoti divertenti da decenni, l'altra ridere come se li ascoltasse per la prima volta, ma, allo stesso tempo, correggere e completare le incertezze del narratore, tanto lo conosce bene: ed è il caso di Oscar e André, per i quali, come dice una mia cara amica, 1 + 1 = 1, in spregio a tutte le leggi della matematica e del principio di non contraddizione.
Ho apprezzato tantissimo anche il fatto che tu abbia spezzato il capitolo, perché - colpa mia, che mi riconosco ampiamente - spesso il capitolo troppo lungo deve essere metabolizzato più lentamente, ma, soprattutto, perde di compattezza: questo è semplicemente perfetto.
Anche il periodare, intenso, e lieve, senza tournure che lette ad alta voce sembrino innaturali, ma, al contrario, che scivola aggraziato da una battuta all'altra, strappa l'applauso: i dialoghi, specialmente quando a parlare sono personaggi di un altro tempo, mettono sempre in crisi. E questo ha una naturalezza che conquista: sembra di essere lì, ad ascoltare, come, in certi quadri fiamminghi, la mimesi del vero è talmente accentuata che vorresti d'istinto scacciare la mosca posata sulla frutta nel vassoio, o sul vestito della dama, o ti aspetteresti di sentire abbaiare almeno una volta il cagnolino dei coniugi Arnolfini. E qui mi viene da dire: che cosa è la delicatezza, l'eleganza, la capacità di rendere credibile una storia, che pure parte da un "what if?" grosso come una casa, nel tuo caso (perdona il gioco di parole)? E' il frutto della discrezione, nel senso etimologico del "discerno" latino, del setacciare con sottile crivello quel che è acconcio e quello che non lo è; è il portato dell'intelligenza, nel senso etimologico dell' "intus legere", del guardare approfonditamente dentro i personaggi e le situazioni, e del saperne cogliere l'essenza; è il frutto dell'eleganza, intesa in senso etimologico, come "scegliere fra" una rosa immensa di possibilità di dettagli, particolari, opzioni, quella che davvero è migliore: è un lavoro difficile, in cui l'istinto ha larga parte, ma serve anche educarlo e temprarlo. Perché l'attenzione alle mezze tinte, ai mezzi toni, alle sfumature, fa la differenza, sempre: e tu ci riesci splendidamente: il fatto che la giovane americana, per esempio, non sia giunta in Francia, e che sia quindi solo evocata nei discorsi e nei ricordi, è un colpo da maestra, l'ennesimo dell'episodio. Perché? Perché l'assenza diventa più acuta presenza, perché, in assenza di una Rose in carne e ossa, la fantasia di Oscar, il suo spirito si possono accendere di sospetto, allarme, gelosia, desiderio di imprimere una sterzata e una svolta alla propria vita ancora più decisi. Tante ff ci mostrano una Oscar gelosa di una ragazza invaghita di André, ma spesso è una ragazza in carne e ossa: qui la reazione è logicamente molto più accesa, e allora ecco una Oscar che decide di lottare, perché, se davvero il cuore di André portasse inciso un altro nome, sarebbe inutile lottare; ma Oscar è consapevole che quello che la unisce ad André è unico, non replicabile per intensità e profondità, come le fai ben dire:
"Cosa ne sanno davvero queste persone di te? Cosa ne sanno di te con me?"
Infine, tocco di classe, l'ennesimo, nel nome dell'altra fanciulla evocata: Chastity, bel nome usato dai Padri Pellegrini e che poi tornerà di moda in età Vittoriana (lo ricorda Miss Marple in un romanzo della Christie); e poi, di recente , l'ho sentito in "Due single a nozze" (ahimé, è il nome della pietra dello scandalo, una delle molte, nel divorzio di Rebecca de Mornay che i protagonisti stanno trattando all'inizio della pellicola)-.
Te lo devo dire? Brava brava brava. Applausi. A scena aperta.
d

Recensore Veterano
24/02/22, ore 08:41
Cap. 13:

Ho sbagliato le previsioni e ne sono contenta: Rosemary non c’è, meglio, Andrè e Oscar sono già abbastanza ingarbugliati da soli. Baptiste mi sembra un tipo spumeggiante, però, forse, non acuto osservatore: se il dottore ha capito che Oscar è una donna, lui, mi pare di capire, non l’ha afferrato, visto che dopo dice, gli fai dire, “suvvia siamo tra uomini...” Oscar ha lasciato la dimora di Fersen con animo battagliero, magari è lo stato d’animo giusto per risolvere i loro non detti. Aspetto il seguito e non avere paura di abusare della pazienza del lettore, con me vai tranquilla. 😊 A presto!

Recensore Junior
24/02/22, ore 00:08
Cap. 13:

Cara Epices,
Tra una lenta e triste agonia e la rivoluzione Oscar ha scelto: rivoluzione!
Semplicemente strepitosa!
Nello scorso capitolo ne avevo ammirato la consapevolezza e la profondità dei sentimenti. In questo vai oltre e le scrolli di dosso quella insicurezza che come una morsa la imprigionava in un limbo doloroso fatto di lacerante attesa. Paradossalmente ora che quei sette anni di lontananza si sono materializzati in persone, relazioni, sentimenti, non le interessa più sapere se è cambiato il cuore di Andre’. In fondo è cambiato anche il suo. Quel sentimento che ha attraversato la confusione, la comprensione, la speranza, l’angoscia, il dubbio, il dolore, quel sentimento è ancora lì, vivo più che mai. E a meno che il cuore di Andre’ non appartenga già ad un’altra donna, nient’altro potrà fermarla da colmare quella distanza che c’è ancora tra di loro. Perché quello che sono stati (e che sono tuttora) insieme non potrà cambiare mai. Tenera certezza. E allora vale la pena anche rischiare, perché a volte per portare a termine l’assalto finale si deve abbassare la guardia, si deve rischiare di diventare vulnerabili.
Con una consapevolezza però: non cambierà la sua essenza, neanche per lui. Ma in fondo chi ama lo sa. Il vero amore non ti chiede di cambiare. Mai.

Recensore Master
23/02/22, ore 23:10
Cap. 13:

Buonasera e bentrovata cara Epices! Non sai che sorpresa stamattina trovare il capitolo, avevo le fregole dalla voglia di leggerlo e ci sono riuscita oggi pomeriggio; nel frattempo, però, necessitavo di metabolizzare. Sai quanto mi hai fatta sospirare? Tantissimo. E quanto è forte la manata che mi sono data sulla fronte quando André ha sussurrato quelle parole? Troppo, ma lì ero decisamente infervorata e sono notoriamente imbranata quindi ci può stare ahahah.
Sul serio: che capitolo meraviglioso è mai questo?
Sono stata fagocitata totalmente dalla lettura e quando è finita avevo il cuore gonfio. Il sentimento che riesci a far librare dalle tue parole è potentissimo e la tua scrittura è sempre dolcissima ed elegante, mi è piaciuto molto questo incontro. Il più anziano mi ha colpita positivamente e sono felice di apprendere quanto lui e Oscar si siano tacitamente intesi; nonostante ciò che lui dice ad André io sono certa che lui abbia percepito l'importanza di quella donna così particolare agli occhi dell'amico francese, sei riuscita ad imprimere tutto il peso del momento nei gesti e negli sguardi. Meno mi è piaciuto il più giovane, non per antipatia, forse proprio per quella loquacità quasi scomoda. In ogni caso qui potrei farti complimenti all'infinito: in pochi passaggi hai reso chiare intenzioni e personalità dei due e lo hai fatto filtrandoceli attraverso lo sguardo soppesante e meditabondo di Oscar. Mi hai conquistata nel mostrarcela intenta a cercare di carpire quanti più dettagli possibili di un contesto a lei ancora estraneo, volta a dissipare l'ignoto che ha avvolto gli anni americani di André e Fersen. Inoltre credo tu sia stata veramente eccezionale nel far serpeggiare sottilmente una gelosia, di fatto, ancora incorporea: probabilmente Oscar avrebbe potuto, conosciuta la fanciulla, capire quanto questa semplicemente sparisca per André quando al suo cospetto c'è l'amore della sua vita. La scelta contraria, unita alle parole che solo André e Fersen hanno realmente inteso ha invece rimescolato tutte le carte (sì, qui sono andata di manata in fronte, lo ammetto). Credo che questi gesti e questi comportamenti siano assolutamente da André e da Oscar e nulla, ripeto, mi incanto leggendoti.
Altra cosa per la quale mi preme complimentarmi è questa: la mescolanza di passato e presente, quel voler rivendicare in modo intimo e viscerale una conoscenza fatta di radici profondissime e di gesti formati di briciole e ricordi salati che hanno strascichi dell'infanzia.
Infine credo che la tua attenzione ai dettagli, come nel caso delle galettes bretonnes, siano un'ennesima e preziosa gemma che coccola chi ti legge. Bravissima, davvero, a presto!
A.

Recensore Veterano
23/02/22, ore 19:00
Cap. 13:

Epices, carissima amica e autrice piena di talento,
ma quanto è bello questo capitolo?

Quanti strati della storia stai sovrapponendo, mescolando con la tua abile penna? e ogni strato illumina l'altro, e lo svela: il passato giovanile di Oscar e di André, il loro passato più recente, in cui sono stati separati e lontani, il passato misterioso ma potentissimo della loro unione, che affiora nella memoria e nel cuore e avvolge passato e presente e che porta la nostra fiera Oscar alla decisione di dare un futuro a quell'amore solo assaggiato.

Tutto fantastico, tutto calibrato, non una sbavatura.
Sei proprio bravissima.

E André, naturalmente, ha spezzato cuori in America: poteva essere altrimenti? Ma mi piace la tua fortissima Oscar, che reagisce alle notizie su questa Rosemary alla grande: ma Rosemary lo sa cosa siamo io e te? Forse i baci li ha anche avuti, ma tutto il resto è solo nostro! (scusa, ho parafrasato, non mi sono trattenuta!)

Ora attendo la seconda parte, con la trepidazione di Galla e delle altre #rentreedipendenti.

Un abbraccio e mille complimenti,
Sett.

Recensore Veterano
23/02/22, ore 16:02
Cap. 13:

Ricordo di avere usato diverse espressioni piuttosto entusiastiche, per recensire i capitoli precedenti, ma adesso mi sento proprio in fibrillazione, Epices! Il capitolo precedente si era chiuso suggerendoci la possibilità che la fanciulla in questione fosse arrivata in visita a casa di Fersen. Invece non è così...tuttavia abbiamo l'impressione che neanche l'arrivo della ragazza in carne ed ossa avrebbe potuto sortire un effetto più dirompente, per Oscar. Qualunque sia l'alchimia da cui tutto si è originato una certezza si fa strada, nell'animo di Oscar, ed è una certezza a cui ha spianato la strada una strana, serena nostalgia, che la rende irresistibilmente risoluta.
Una serie di immagini bellissime sono disseminate nel capitolo, come a segnare un sentiero che Oscar, adesso vede con chiarezza. André che cerca di "unire i due mondi tra i quali si era divisa la sua esistenza" o Oscar che giura a se stessa " che, quella di Fersen, sarebbe stata l'unica porta avrebbe permesso si chiudesse tra loro."
E poi c'è un fulmine che attraversa questo scenario già sorprendente : "Corse come allora. Quando di tempo non ce n'era più.
In fretta
Ancora più in fretta
Se solo, allora, avesse avuto un po' più di tempo..." e ci fa comprendere che quel passato, che questo racconto sta ricostruendo pian piano, ci riserva ancora molte sorprese!
L'immagine delle briciole raccolte col dito, a metà tra la rievocazione di un lontano passato e la proiezione di un immediato futuro è uno splendore.
E la frase sussurrata da André “Non è detto debba essere così per forza” è così autenticamente sua da strapparci un sussulto.
Complimenti di vero cuore.
A presto.
Octave

Recensore Junior
23/02/22, ore 15:33
Cap. 13:

Sono contenta che finalmente Oscar abbia deciso di impugnare la situazione con il suo André. Forse spinta dalla consapevolezza di poterlo perdere per sempre per un'altra donna che a quanto pare ha perso la testa per lui. Nessuna lo conoscerà mai fino in fondo come lei e nessuna potrà mai avere con lui un rapporto simile, questo è ciò che le da la forza di mettere in chiaro le cose con lui. André sembra imbarazzato, non credo abbia incentivato Rose ad avere delle speranze con lui dato che Oscar non l'ha mai dimenticata...ma chi può dirlo! Baptiste mi fa sorridere con le sue frecciatine, ha capito chiaramente che Fersen e André non avevano nessun interesse sentimentale li in America. Aspetto con ansia di vedere come Oscar e André si confronteranno nei prossimi capitoli. Per il resto sei sempre molto brava a descrivere le situazioni e i personaggi che mantengono sempre la loro personalità. Mi piace davvero questa storia, in tutti i suoi aspetti.

Recensore Veterano
23/02/22, ore 13:47
Cap. 13:

Carissima Epices,
un altro capitolo strepitoso! Le tue descrizioni sono sempre così dettagliate e vivide che mi sembra di assistere alle scene dal vivo! E oggi mi pareva proprio di essere nel salone della residenza francese del Conte di Fersen, seduta da parte agli ospiti con una tazza di tè bollente tra le mani. 
Scopriamo finalmente chi sono le visite americane di Fersen…e ammetto che sono molto contenta del fatto che non ci sia una certa Rosemary (soprattutto per Oscar). E, a quanto pare, pure Chastity si è rassegnata sul bel Conte (avrebbe potuto fare diversamente?). Dalla conversazione tra i quattro apprendiamo molti particolari che ci permettono di ricostruire la vita e le relazioni di André e Fersen oltreoceano.
Tra i due nuovi arrivati mi intriga molto il personaggio di Baptiste, così schietto e pungente. Penso che il Dr. Simmons gli fornirà ulteriore chiarezza per quanto riguarda la vera natura di Oscar.
Adoro la splendida descrizione che ci regali di André, "l’arrotolatore di briciole”, in una delle sue pose tipiche, con i suoi mormorii a mezza voce ma pieni di verità, così come le immagini della loro splendida vita condivisa.
E adoro le riflessioni di Oscar nella parte finale, con il decisionismo e la bellicosità che la contraddistinguono, perché lei affronta ogni nuova sfida come una battaglia e adesso ha maturato dentro di sé la certezza che più niente potrà separarla da André.
“Ma per lui avrebbe lottato senza esclusione di colpi, gli avrebbe mostrato le luci e le ombre del suo cuore. I labirinti in cui si era persa e tutto ciò che vi aveva trovato. E che ne avevano fatto la donna che era; di certo diversa da quella che aveva lasciato ma non meno tenace”.
Scoprire che il quattordicesimo capitolo è in dirittura d’arrivo mi riempie il cuore di gioia. 
Nel frattempo, mi complimento con te e ti mando un caloroso abbraccio!
Grazie di tutto e buona giornata,
Tua Galla, #semprepiùRentréedipendente

Recensore Master
23/02/22, ore 13:40
Cap. 13:

Cara epices, sono stata felicissima di trovare un tuo aggiornamento e di sapere che a breve arriverà anche il prossimo!
In questo ho apprezzato tantissimo il tuo descrivere i sentimenti dei protagonisti attraverso le pause, il tono di voce, la postura...e finalmente ho visto Oscar  riemergere nei suoi aspetti più forti, combattiva e con le idee chiare, consapevole dei suoi sentimenti verso Andrè, decisa ad accettarli e a difenderli contro tutto e tutti...
Temevo che l'allusione a partire per un nuovo continente lasciando nel vecchio la donna amata da parte di Andrè generasse in lei equivoci e insicurezze...
Come vorrei che ora sapesse quale meravigliosa lettera lui le aveva lasciato, prima di quella decisione!
Un'altro aspetto narrativo in cui sei MAESTRA è quello di rievocare il loro passato insieme, quel conoscersi intimamente, nei piccoli gesti come nelle manifestazioni d'amore: il loro rapporto viene descritto in tutta la sua unicità e bellezza.
Grazie ancora per il tempo che dedichi a noi con questa storia stupenda!

 
(Recensione modificata il 23/02/2022 - 02:27 pm)

Recensore Master
23/02/22, ore 12:10
Cap. 13:

Un nuovo capitolo, cara Epices, che ho aspettato con sempre crescente curiosità, sapientemente instillata da te alla fine del passaggio precedente. Pensavo che le voci, che avevano attirato l’attenzione principalmente di André, per via di quell’accento americano inconfondibile, fossero di una qualche presenza femminile. In effetti, la presenza femminile non si è materialmente concretizzata, ma ne è rimasto lo strascico di pensieri, riflessioni e parole portate da coloro che, sorprendentemente, sono giunti a palazzo Fersen.
Per entrambi è un piacevole intermezzo, una gradita sorpresa, anche proprio per avere notizie fresche di quanto sta accadendo laggiù dopo che loro se ne sono andati.
Sono un medico e suo nipote, giunti in Francia, per sistemare una questione di eredità di una vecchia cugina. Insieme a loro avrebbe voluto esserci anche una ragazza, che tanto avrebbe aspirato a poter vedere la Francia, dopo essersela fatta raccontare nei minimi dettagli da André, e soprattutto per vedere quest’ultimo, verso il quale nutre dei sentimenti che non sono celati né al medico né al nipote.
André è contento di quella visita inaspettata, ma anche leggermente sconcertato, soprattutto per una frase pronunciata dal medico, quella che non sarebbe tornato in America senza averlo riportato con lui.
Oscar è entrata, in quel consesso di soli uomini, con il suo passo felpato, è rimasta volutamente in fase di osservazione, mentre cercava di intuire i rapporti che, sia André che Fersen, avessero intessuto nel loro periodo americano. Occhiate attente ai due ospiti che, compiti l’hanno salutata e hanno anche cercato, in particolare il più giovane, di intavolare un discorso che potesse comprenderla, mentre con l’anziano medico ha scambiato sguardi che sono scesi in profondità, e che hanno compreso molto di lei, ma che si è tenuto per sé.
L’incontro viene osservato da Oscar, cercando di essere elegante e gentile, ma restando un attimo in disparte: attimi che le servono per capire ulteriormente come la personalità di André possa essere mutata nel tempo.
E, in questo suo osservare silenzioso, si fanno strada nella sua memoria certi ricordi, che attengono al loro passato insieme. Molto delicato il particolare dell’osservazione dei comportamenti di André, e un ricordo fa la sua comparsa, il quale mette in fila le mollichine residue della torta, mentre ascolta assorto le voci degli altri, per poi mangiarle inumidendo un dito con le labbra. Molto sensuale, e chiudendo gli occhi mi è parso di vedere la scena. Ma è il turbinio di pensieri che si sono scatenati in Oscar dopo aver sentito della giovane, che pare essersi innamorata di André. Lei sa tutto ciò che piace ad André? Conosce per caso il particolare delle briciole? Sa qualcosa della donna per la quale lavorava e di come era il rapporto che André intratteneva con lei? Sa lei come erano i momenti che trascorrevano insieme e che erano solo loro? Conosce forse i suoi baci, quelli che tolgono la ragione? E qui, su questo pensiero, un po’ il suo cuore deve essersi stretto, non sapendo e non potendo immaginare quanto personale possa essere stato, o diventato, il rapporto che condividevano. Appunto un turbinio di pensieri ai quali bisogna dare spazio per una riflessione, anche se più di una certezza sembra farsi sempre più strada nel cuore di Oscar: quella per la quale se André avesse dovuto scegliere di tornare in America, sicuramente lei avrebbe fatto di tutto per seguirlo, perché non può permettersi di lasciarlo andare da solo, perché non resisterebbe a stargli lontana, semplicemente non potrebbe poiché sa di amarlo immensamente, anche se ancora non sa come intavolare questa parte di discorso con lui. Finora sono intervenuti i ricordi che hanno allacciato un antico legame, ma nel mezzo c’è molto non detto, che però deve essere svelato, per riempire quella frattura che si è creata fra loro, colmandola però come un Kintsugi giapponese, di oro per farne emergere tutta la bellezza, l’unicità, che racchiude.
Anche tutta l’atmosfera che crei, con i dettagli gentili e sempre puntuali, mai noiosi, fa percepire, anche a me lettrice, che si è immersa nel loro mondo, il profumo dei tigli che è giunto sulle labbra di Oscar, insieme alla folata ammantata di vento gelido e al sapore unico e inconfondibile di André, inciso in lei.
Capitolo bellissimo, intriso di sensazioni che, forse, hanno cominciato ad andare all’indirizzo giusto!
Un affettuoso saluto e a risentirci prossimamente!

Recensore Master
23/02/22, ore 12:08
Cap. 13:

Cara Epices,
Ho appena finito di leggere e... ho, immancabilmente, iniziato a sospirare.
Dalle tue righe trabocca troppo sentimento.
Fortunatamente traboccano anche tanta bravura e una strepitosa creatività, caratteristiche stimolanti oltre ogni dire, altrimenti sarebbero grossi guai per un cuore come il mio.
Hai addirittura aperto con quel "aggrapparsi ai lineamenti"... che solo un aggettivo merita: strepitoso!
Tutto è tale nei tuoi scritti, del resto!
Non ti sei nemmeno "dimenticata di dimenticare" un paio di quelle piccole faceziuole che, almeno per me, rendono i tuoi scritti ancora più belli.
Torna presto!
Solo e sempre tutti i miei più affettuosi complimenti!
LMMXV
P.s. Avviso i mei detrattori, cioè coloro che ritengono inutili i miei commenti (troppo vuoti di effettivo valore critico e privi della capacità di dare un effettivo aiuto all' autore a cui sono rivolti) che non è mia abitudine lodare chi non lo sta meritando e li invito a venirsi a fare una bella passeggiata tra le righe di una magnifica storia come questa, sulle quali le occasioni per imparare tante cose utili non mancano.
Tutto questo digitato senza polemica, ma soltanto e sempre per sincero amore verso la nobile arte della scrittura (oppure: dello scrivere).

Recensore Master
23/02/22, ore 10:36
Cap. 13:

Oscar non ha capito a cosa stesse riferendosi davvero André, ed è entrata in una grave crisi; eppure la soluzione è più semplice di quanto possa immaginare.

Recensore Veterano
23/02/22, ore 09:38
Cap. 13:

Che bello Epices ritrovarti! Ho letteralmente divorato il capitolo!
Ho tirato un sospiro di sollievo nel capire che non c'era nessuna visita femminile proveniente dall' America...anche se comunque se n'è parlato. Tuttavia, non credo sia un male. Come dici, e questa è la parte che ho adorato moltissimo, " erano ancora lì, ancora sotto lo stesso cielo. Cresciuti, sicuramente cambiati, ciascuno con gioie e pene all'altro sconosciute. Ma se il destino li aveva fatti incontrare di nuovo, dannazione, qualcosa avrà pur voluto significare!"
Sono cambiati, si, con gioie e dolori che li hanno plasmati, cambiati ma è giusto che sia così. Eppure, lei sa cose di lui che solo una conoscenza attenta, profonda può dare.
Oscar è determinata, già sicura che seguirà André, se dovesse andar via. E questa sua decisione, tipica del personaggio, l'ho sempre adorata.
Tu, poi, sei bravissima a descriverne le sfumature e varie sfaccettature, con attenzione, eleganza e notevole originalità nella trama. Davvero complimenti !
Poi, questo nuovo personaggio, Baptiste... Mi dà da pensare...vedremo!
Attendo con ansia la seconda parte, Epices!
A presto! F.

Recensore Veterano
09/02/22, ore 12:57
Cap. 12:

Eccomi qua! Better late than never, si dice. La tua storia ha il potere di farmi riflettere molto, è talmente piena di osservazioni che trovo estremamente pertinenti anche per la nostra vita di oggi. Un amore come questo, se non ricambiato è sia una benedizione perché ti fa sentire vivo e, d'altro canto, è anche una maledizione in quanto fonte di sofferenza. Ma André non sarebbe André senza quel suo amore disperato, tanto disperato da tenere tra le braccia Oscar e poi staccarsene la mattina per non farsi scoprire. Chissà se il nuovo domicilio del marchese darà loro uno spazio un po' più privato per riprendere le fila del loro rapporto... Attendo di sapere cosa ci dirai in proposito.