Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
27/05/22, ore 00:04

Cara Epices,
Non ti definisci una scrittrice. Eppure non è dote comune saper trasportare il lettore in una scena attraverso immagini, suoni e profumi. Tra quelle pareti di ciliegio, quelle ampolle, quei vasi di ceramica che sono memoria vivente di un sapienza remota eppure ancora attuale, quei profumi intensi e persistenti testimoni di un arte antica e preziosa, c’ero anch’io. Per me sono casa ed è stato incredibile ritrovarla nelle tue parole.
E poi continuo ad adorare la tua Oscar, che è di una bellezza interiore sfolgorante. Un’occhiata del padre la tiene fuori dalle tende dei soldati malati, eppure non è irritata da quella dimostrazione palese della sua contraddittoria condizione di donna-soldato. Lei vede con emozione l’affiatamento e la complicità tra gli uomini più importanti della sua vita. E scopriamo che il senso di giustizia che l’ha sempre guidata, si è trasformato in gesti concreti perché erano l’unica cosa che davano un senso alla sua vita senza Andre’. Nei bisognosi e nei malati dei vicoli di Parigi c’era la sua dignità di uomo del popolo da proteggere e salvare, che il suo corpo invece era disperso in un lembo d’oceano lontano e sconosciuto, cercato con foga sulle mappe e tornato alla memoria nel disegno di un veliero verde bosco su un mare di maiolica.
La descrizione di Parigi e di Palais Royal, e del fermento torbido descritto mirabilmente da Alen, sono preludio ad un futuro prossimo pronto ad esplodere che lasci come un quadro aperto su due cuori che si stanno aspettando.
Insomma lascio ad altri l’autorità per dare titoli e definizioni, ma per me quello che scrivi è pura emozione.

Recensore Master
26/05/22, ore 22:46

Carissima Épices.
A questo punto aspettiamo frementi la seconda parte!!
Questo è un capitolo di transizione ma mi sa che prepara il prossimo...
Ho trovato particolarmente interessante l'intesa che passa tra André e il generale. Quest'ultimo tratta il primo in modo paritetico quasi André non fosse stato un tempo un membro della servitù di palazzo.
Mi sa che il generale ignora tutto. Possibile non si sia mai chiesto il perché della sparizione improvvisa di André e della contemporanea "depressione" di Oscar?!
La parte dopo è interessante perché ci descrive la Parigi dell'epoca, non solo a livello urbanistico ma soprattutto umano
E ci lasci con gusto sadico sulla domanda di Alain ad André....
Una domanda innocente o una provocazione davanti alla donna soldato?!?
Ti aspetto con ansia

Recensore Veterano
26/05/22, ore 20:13

Cara Epices, sappi che se il capitolo fosse stato lungo il doppio sarebbe stato letto con lo stesso piacere!
Il Generale si ricorda che il figlio è una figlia e le risparmia la vista dei suoi soldati infermi. Oscar, mai così introspettiva, e sempre troppo severa con sè stessa, rimembra e riflette.
La visita dallo speziale risveglia ricordi dolorosi, lo strazio di una perdita, di André disperso in un mare immenso e lontano. E poi la salvia, le cui proprietà curative sono vaste, che punge la memoria.
Scrivi meravigliosamente bene. Non farci aspettare!

Recensore Master
26/05/22, ore 14:24

Cara epices, esco (si fa per dire) da un periodo di fuoco incrociato ed ecco che ritrovo un tuo aggiornamento.
La missione lampo con il dottor Lassonne, di cui non ci fai intravedere l'esito e questo rientro a Parigi, dove l'incontro fortuito con Baptiste diventa spunto per narrare altro, i loschi giri del cugino del Re e gli uomini uccisi in Valdea...
Gli ingredienti di questa storia, sapientemente mescolati ai ricordi e alle vicende personali dei nostri, si arricchisce sempre più!
Mi complimento con te per tanta abbondanza e resto in trepida attesa della parte 2 e della fanart.  
 

Recensore Master
26/05/22, ore 10:21

Cara Epices, davvero non riesco a credere tu pensi che il lettore possa trovare “indigesto” questo passaggio che, con la consueta capacità narrativa, è in grado di mettere in evidenza anche particolari non esaltanti della situazione che sta vivendo la Francia, passando appunto per la missione che li aveva condotti presso il Generale Jarjayes nel suo accampamento.
Quello che viene appurato dal dottor Lassonne è qualcosa di già tristemente visto per le strade di una Parigi sempre più sofferente, almeno una buona parte della popolazione.
Abbiamo visitato insieme al medico, con al seguito il generale e André, le tende dei soldati riscontrando in pressoché tutti gli stessi sintomi. Occorre ora predisporre una contromossa ed è quindi necessario tornare a Parigi e contattare il “farmacista” di fiducia con cui ha collaborato nel tempo, e che anche Oscar conosce, proprio per suo tramite, quando aveva cominciato a recarsi per le vie della città e, avendo visto le condizioni in cui versava la popolazione, con l’ausilio di Rosalie, si era prodigata per portare un minimo di cure e di sollievo.
Oscar, durante le visite nelle tende, è rimasta al margine dell’accampamento, su espresso desiderio del genitore, il quale vedeva Oscar come un militare, ma era pur sempre una donna, ma non si è persa nemmeno un gesto di quelli intercorsi fra suo padre e André. Non ha potuto udire le parole dell’uno o dell’altro, ma ha assaporato nella gestualità di entrambi, il profondo rispetto e una sorta di amicizia che avrebbe potuto portare piacere ad ambedue. Durante la relazione del medico nella tenda del generale, la mente di Oscar si è lasciata andare ai ricordi e alle riflessioni. Mi sono ritrovata con lei nella bottega dello speziale, (e qui ho avuto un piacevole flashback, ricordando una scena della serie tv “Outlander”, quando la protagonista si reca nella farmacia parigina, che le è stata indicata, perfettamente ricostruita in tutti i suoi deliziosi e curiosi particolari), mentre quest’ultimo pesava, con grande attenzione, le erbe, ne faceva opportune misture, intanto gli effluvi di tutte le erbe contenute in quei vasi, che avevano visto l’usura del tempo, rilasciavano, nel ristretto spazio della bottega, le loro essenze. Oscar è percorsa da una scossa mentre rammenta la pena provata nel pensare di voler dare un aiuto vero e tangibile alla popolazione di cui faceva parte anche André. Un altro ricordo, che è l’ennesimo colpo al cuore, il pensarlo disperso in mare, in un punto imprecisato di quelle carte nautiche che, per tante notti aveva studiato, non riuscendo ad accettare che lui potesse non esistere più. In questi momenti, che l’hanno riportata indietro nel tempo, la sua mente pensa e si esprime con la parola “salvia”, che viene udita da André, il quale non può capire a fondo, mentre è immediata la comprensione per Lassonne, che quei momenti li ha vissuti insieme a lei in quel di Parigi.
Anche Alain ha fatto qualche scoperta su quel colonnello, il cui nome gli diceva qualcosa, e ora poteva fregiarsi di aver conosciuto la donna che comandava la guardia di sua maestà. Una donna, e nobile per giunta, molto particolare ed interessante, come ha compreso che l’interesse fra Oscar e André sia reciproco, anche se ancora non ne ha afferrato la piena portata.
La missione è stata portata a compimento, ma i cuori di tutti sono piuttosto pesanti mentre fanno rientro a Parigi, dove la vita sembra fervere allo stesso modo di sempre. Passando nei pressi di Palais Royal, la dimora del duca d’Orleans, si può vedere come essa si sia trasformata in un ritrovo per ogni ceto sociale. Un fiorire di botteghe le più varie così come vari sono i frequentatori. Alain non riesce a frenare la voglia di manifestare il suo pensiero sulla nobiltà, che ha modi e vie tutte sue per risolvere e definire certi problemi che si affacciano alla loro vita. Il discorso si sta facendo pungente ed Alain comprende sia meglio sfumare le parole, perché troppo si è già lasciato scappare, alla presenza di uno di quei nobili, facendo ben presente quale sia il suo pensiero.
Una prima parte decisamente coinvolgente, che mette in risalto le tue doti narrative, riuscendo a creare atmosfere dove anche il lettore ci si ritrova perfettamente, poiché tutto è scandito in modo tale da far percepire cosa stia accadendo e dove ci si trovi, non dimenticando mai di far affiorare quali siano i sentimenti e le sensazioni provate dai singoli protagonisti, e in questo passaggio ne abbiamo avuto la riprova. Quello che personalmente rimane, oltre la curiosità di sapere come proseguirà questo loro ritorno e quali saranno i metodi adottati, alla luce di quanto visto all’accampamento, è la malinconia che è aleggiata e perfettamente percepibile.
Non mi rimane che attendere la seconda parte e farti i complimenti per questo tuo racconto che entra sottopelle inondando di sensazioni. A presto e un caro saluto.

Recensore Veterano
25/05/22, ore 22:55

Epices carissima, ecco, se dovessimo proprio dire tutta la verità, credo che nessuno si sarebbe lamentato se avessimo dovuto leggere tutto insieme questo capitolo che, per ignote ragioni, tu definisci "indigesto" ;)
Rimangono certamente in sospeso la maggior parte delle questioni che il precedente capitolo lasciava irrisolte, ma i nostri sono di ritorno dalla loro missione, quindi ci saranno certamente a breve nuovi sviluppi.
I pensieri di Oscar mentre osserva suo padre e André che chiacchierano ci inteneriscono ( il suo "comportamento sconsiderato"...Oscar è sempre Oscar, non c'è niente da fare, non dà mai tregua a se stessa!).
E più ancora ci toccano i suoi ricordi pieni d'angoscia "Era stato uno sforzo immane quello di tenere la mente ancorata a fare ciò di cui c'era bisogno, per il popolo a cui lui apparteneva. No, a cui era appartenuto, dannazione! Proprio non ci riusciva a pensare a lui come se non esistesse più..."
Il tuo racconto incatena. Letteralmente.
Grazie davvero e a presto.
Octave
P.S. Quando ne vale la pena non è difficile affatto essere pazienti ;)

Recensore Veterano
25/05/22, ore 22:10

Carissima e speziatissima Epices,
Ma che capitolo indigesto?! L'ho letteralmente divorato!!!
Parrebbe che si sia diffusa un'epidemia tra i soldati del generale Jarjayes, e dai ragionamenti di Oscar i disturbi sembrerebbero simili a quelli già incontrati a Parigi, mentre Oscar conduceva le sue opere di carità in incognito con l'aiuto di Rosalie e del Dottor Lassonne (e ovviamente dello speziale Gattilier, che le preparava dei rimedi a base di salvia). Le condizioni dell'esercito francese non sono di certo migliori di quelle della povera gente di Parigi. Anche Palais Royal con i suoi fasti e le sue bische è il simbolo di una corruzione dilagante e del decadimento di una società. Il malcontento e la rabbia della popolazione son ben evidenti nei discorsi di Alain che, come nell'anime, è la voce del popolo e della verità. Brava, bravissima! Hai saputo descrivere perfettamente il clima e il malcontento che dovevano aleggiare in Francia poco prima dello scoppio della Rivoluzione.
Ho molto amato la tua descrizione della confidenza tra il generale ed Andre', nonostante gli anni di lontanza di quest'ultimo: denota un rapporto solido e fondato sul rispetto reciproco (sarebbero un suocero e un genero perfetti 😜).
Menzione d'onore va ad un personaggio che adoro, #unAlainacaso, e che negli ultimi capitoli hai reso alla perfezione: nella sua spalvaderia, nella sua impudenza, nel suo acume (ci mette un attimo anche a fare due più due sulla vera identità di Oscar), nella sua lingua sciolta.. brava, bravissima anche qui, perché questo Alain mi piace tanto: è proprio come lo immagino anche io!
Non vedo l'ora di leggere la seconda parte del prossimo capitolo per avere altre tessere del puzzle e ulteriori conferme o eventuali smentite.
Spero sempre che aggiornerai presto, conformemente agli impegni quotidiani e ai ritmi frenetici. 
In ogni caso noi non scappiamo e siamo qui ad aspettarti,
Intanto grazie di tutto e un forte abbraccio,💓
e tanti auguri anche qui a una carissima amica in comune! 🥳 
Con affetto,
G. #Rentreedipendentedichiarata
 

Recensore Master
25/05/22, ore 21:15

Il decadimento è ben visibile in ogni angolo di Parigi, e le conseguenze sono evidenti. Normale che Oscar sia scossa.

Recensore Veterano
25/05/22, ore 19:13

Non darti pensiero, per me puoi abusare quanto vuoi. I nostri sono di ritorno e non è successo nulla di rilevante tra Oscar e Andrè, almeno così pare da quello che scrivi. Alain si è accorto che Oscar è una donna, comunque. Mi pare di indovinare anche che il reggimento del Generalissimo abbia subito un avvelenamento (?) solo che lui sta bene mentre i suoi sottoposti non stanno passando bei momenti, cosa strana visto che lui condivide il rancio col resto della truppa. Evidentemente Jarjayes senior ha tutt’altra tempra, l’uomo che si spezza ma non si piega non delude mai. Sono un ammiratrice del Generale, si vede? Non mi resta che attendere la seconda parte del capitolo per avere le idee più chiare. A presto!

Recensore Veterano
25/05/22, ore 19:06

Mia cara, carissima Epices, signora delle spezie,
quando racconti tu, non c'è niente da fare, mi appassiono anche alla galenica!

Un capitolo così minuzioso e preciso nelle ricostruzioni medico-scientifiche, nelle informazioni storico-urbanistiche, nelle considerazioni storico-sociali, eppure... eppure tutto trasuda sentimento, emozione, come sempre tra le tue righe.

Il generale e André colti in fugaci momenti di complicità e intesa tra uomini; gli sguardi di sottecchi di Alain; Oscar che fruga nella memoria e torna ai momenti più dolorosi della lontananza da André, al timore della perdita definitiva. Oscar che scruta mappe nautiche immaginando André nell' "abbraccio eterno" delle onde. Sguardi che nel silenzio si incrociano mentre parole raccontano episodi della vita di una gente vicina ormai alla rivoluzione. Gli splendori del Palais Royal che non riescono a coprire del tutto la corruzione e i doppi fini di un duca che pare in disgrazia.

Insomma, quante cose, quante piccole perle hai seminato in questo racconto!

Io porto con me quel vaso di maiolica color del latte un po' sbeccato (sai che ho la fissa dei contenitori usurati dal tempo! ;-)), e anche io mi perdo in quelle macchie di colore, cercando di capire che storia raccontano, dove ci porterà la nave di questo racconto che tu, da abile scrittrice (e non dire che non lo sei), stai conducendo con tanta cura e con tanta passione.

Grazie della tua fatica, grazie di questa storia, grazie anche di tutto il resto. Di vero cuore.

Ti abbraccio, carissima amica mia,
Sett.
(Recensione modificata il 25/05/2022 - 07:07 pm)

Recensore Junior
25/05/22, ore 19:01

Ciao Epices, premetto che leggere i tuoi capitoli è sempre un piacere, anche se fossero lunghissimi non potrei certo perdere la concentrazione anzi questa storia la leggerei tutta in un giorno per quanto mi prende. In questo capitolo mi è dispiaciuto un po per Oscar che è stata lasciata fuori dal visionare i soldati nelle tende. Questo è tipico del Generale Jarjayes che vuole la figlia soldato ma non fino in fondo. Però ho apprezzato molto la confidenza tra lui ed André, evidentemente ora lo considera su un altro livello anche se lo ha sempre trattato come uno di famiglia...però era pur sempre un servo. Bellissima descrizione di Parigi che si prepara alla notte, sembrava veramente di essere lì con loro. Oscar e la sua vita segreta che pian piano emerge...molto interessante. A presto

Recensore Junior
08/05/22, ore 19:18
Cap. 16:

Ogni tanto mi riaffaccio a leggere questa storia e scopro che André è diventato capitano della guardia metropolitana mentre Oscar è una semplice accompagnatrice.
Alain è una vera faccia da schiaffi, ha un piglio molto provocatorio ed impiccione anche se mascherato sotto un fare scherzoso e non escludo che prima o poi un bello schiaffo arrivi sul serio!
Alla prossima!
Match Point

Recensore Veterano
01/05/22, ore 22:33
Cap. 16:

Allora cominciamo ! Io ho riletto questa storia molto distrattamente la prima volta ; anche perché tu racconti e descrivi tanto passando dal presente al passato senza preavviso. Adesso che l ho riletta non vedo l'ora di sapere il segreto di Oscar! Chi c è nella tomba ? Perché non è il ricordo di André non posso credere che lei vada tutte le mattine a pregare sapendo lui vivo e Nanny sa. Fersen è il cupido che ci si aspetta , alain è alain non c è niente da fare lui è così fa ridere e meno male . Aspetto il nuovo capitolo ti prego fai presto

Recensore Master
01/05/22, ore 19:34
Cap. 16:

Ma bentrovata mia carissima Epices e perdonami, ti prego, per questo mostruoso ritardo: io il capitolo l'ho letto e riletto talmente è bello ma non ho avuto un attimo per lasciarti tutto l'apprezzamento che meriti e dunque ho preferito aspettare.
Innanzitutto te lo dico, quando apro un capitolo - per esperienza - ho ormai imparato che o mi verrà un infarto, o mi prenderò a manate o entrambe le cose con regolare alternanza XD.
Naturalmente è questo il caso, visto che quando tu e Galla vi coalizzate è quasi la spontanea conseguenza; questo disegno è di una bellezza sconfinata e si sposa perfettamente al magnifico capitolo che ci hai regalato: negli sguardi abbiamo la dolcezza malinconica di André, pregno sempre della sua indiscutibile bellezza, e Alain strafottente e ammiccante...e sì, ormai lo sanno tutti, io sono una di quelle che da sempre è vittima del fascino di Alain :D. In divisa, poi? Ma quanto sono belli? Direi che c'è proprio da perderci la ragione, grazie mille, Galla, stavolta il conto non arrivo a spedirtelo...ci resto secca prima ahahah.
Epices, tu, pensi invece di non avermi arrecato turbamenti? Spero di no perché saresti proprio fuori strada XD.
Più passano i capitoli più mi rendo conto di quanto, effettivamente, io sia dipendente da questa storia e quanto questa tua revisione degli eventi salienti sia perfetta!
Ogni gesto o ricordo ha il suo peso, ci mostri una facciata inesplorata e lo fai in pieno rispetto di quelli che sono i pilastri emotivi originali degli eventi. In particolare, qui, ho apprezzato tantissimo il modo in cui quella casa così particolare veicoli ricordi nuovi ma di un amore che ben conosciamo; altra cosa che ho adorato è come hai intrecciato i percorsi di Alain e André, si ritrovano in ruoli differenti - quest'ultimo in particolare - ma sempre uniti da quell'affetto profondissimo che tanto conosciamo e amiamo. La faccia da schiaffi di Alain permane e, ti dirò di più, mi piace da impazzire! Io apprezzo anche l'Alain del manga, a cui comunque alludi in qualche modo ricordando il superiore che guarda con cupidigia in direzione della povera Diane, ma quello dell'anime resta un amore di vecchissima data per me e ritrovarlo è stato un grande dono!
Inoltre ho notato che qui abbiamo tre nodi che si ripresentano e che, me lo sento, verranno fuori col botto, ecco. L'acquisto della casa, ciò che il dottore sa e l'uomo in nero. In particolare ci tengo a complimentarmi con te per come hai gestito Oscar in relazione alla questione e come ha risposto ad Alain e incuriosito André: me la figuro perfettamente!
Insomma, si è capito che adoro questa storia? Spero proprio di sì perché sei un'autrice grandiosa e la trama che stai imbastendo è orchestrata con grande cura e attenzione ma è anche pregna di quelle novità inattese che ti fanno pensare "e adesso?". Ancora tanti complimenti e un buon primo maggio a te, un abbraccio
A.

Recensore Master
01/05/22, ore 16:31
Cap. 16:

Ciao Epices. Molto bello il disegno in bianco e nero dove mi hanno colpita le espressioni facciali, in modo particolare quella di Alain. Anche nello scritto quest'ultimo in questo capitolo ha catturato.la mia attenzione attraverso le tue parole. Mi piace come lo stia catterizzando. Suggestivo quanto scritto di Parigi, ho sognato. Intrigante Oscar nel ruolo di benefattore. Leggendo il finale saró curiosa di sapere di piú di Lassonne. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 01/05/2022 - 04:32 pm)