Non pensavo che fossimo così vicini alla conclusione, e devo dire che, nonostante il desiderio - non da poco!- di conoscere il modo in cui tutti i fili si riannoderanno per ricomporre l'arazzo "ancora incompleto", mi dispiace.
La situazione del Paese, "una Francia impazzita che tramava contro la Francia dietro la scusa di voler costruire una nuova Francia" è ormai fuori controllo e Oscar avverte in tutta la sua terribile concretezza "il timore di un lampo a squarciare il cielo sopra le loro teste".
E stiamo parlando di due personaggi che nella storia originale, come in qualsiasi what if che rappresenti ciò che sono veramente, non avrebbero potuto scrollarsi dalle spalle la responsabilità delle "loro" battaglie o delegare ad altri la difesa dei "loro" ideali, "quell’unione di aspirazioni e di intenti" che è un fuoco inestinguibile e che li rende certi "di poter fronteggiare" insieme " il fuoco di qualsiasi battaglia". Adesso più che mai.
Questa storia resterà certamente nel mio cuore.
A presto.
Octave

Leggi la risposta dell'autore

Mia carissima Epices,
un capitolo denso, da leggere e rileggere, con la testa e con il cuore, come sempre di fronte ai capitoli di questa amatissima storia.

C'è l'inquietudine di Oscar, la sua insofferenza, la sua testa che macina pensieri e ricordi, mentre affronta il disagio crescente di vedere, lei ancora in uniforme rossa ma anche vestita di nero, un popolo affamato e piegato da un'aristocrazia priva di coscienza. Come può ora, ora che è pienamente vissuto l'amore per André, un uomo capace di esprimere l'autorevolezza del comandante come se stesse chiedendo un favore ai suoi soldati, ora che gli ideali di giustizia e di uguaglianza battono insieme nei loro cuori, come può ora non avvertire il disagio di prestare servizio dalla parte sbagliata della Storia?

E poi con un rovesciamento davvero da applausi, si svela chiaramente in questo capitolo come tu abbia deciso di far fare una Rentrée anche alla Rivoluzione americana, che solca l'oceano e arriva in Francia con i suoi ideali, grazie anche alla figura di un giovane ormai americano ma figlio di un francese. Un ragazzo inquieto, frustrato da una menomazione, pieno di rimorso per la perdita di un padre combattente, misterioso nei movimenti e nei pensieri più profondi.

E sappi, mia carissima, che in quella stanza, mentre tutti confabulavano sul "problema", un po' defilata c'ero anche io. E mi sono sforzata moltissimo di seguire i ragionamenti, di collegare gli indizi - tabacco, sciamani, soldati, generale, Vandea - e ho cercato anche di ascoltare quello su cui tu lasci calare il silenzio, ho scrutato gli sguardi di Alain e seguito il movimento delle mani di Lassonne, ma... mi arrendo! Devo aspettare il prossimo capitolo.

Non so come tu faccia a condurre questa storia sempre sul filo, capitolo dopo capitolo.

"Abbiamo tutto il tempo"

Forse il tempo di questa storia sta finendo, ma di sicuro i capitoli a venire saranno dei doni, così come Rentrée, che io di sicuro nel tempo rileggerò.

Sempre grazie della cura e di tutto,
Sett.

Leggi la risposta dell'autore

Mia cara Epices,
è sempre un piacere ritrovarti, tanto più quando i tuoi capitoli sono ammantati di così tante emozioni che arrivano vive e pulsanti al lettore così come le vivono i tuoi personaggi. La tua scrittura è un dono speciale, perché riesci a trasferire un intero mondo di sensazioni all’avido lettore, il quale non smetterebbe mai di leggere e ne vorrebbe sempre di più. Come dicevo all’inizio, è un piacere l’attesa di un nuovo passaggio, ma insieme, questa volta, c’è anche un po’ di tristezza poiché la storia sta volgendo al termine, anche se vorremmo procrastinare il momento, al fine di poter vedere vivere sempre il più possibile i Nostri calati in svariate situazioni, in quanto dalla storia canonica non abbiamo potuto beneficiare di un tale godimento.
Emozioni che si riverberano, tramite le tue parole sempre misurate ma così dense che non possono non rimanere nella memoria. Ci sono alcuni passaggi che è difficile scordare e che, anche quando la storia sarà conclusa, torneranno per il carico emotivo che hanno lasciato.
Passaggi talmente belli da leggere che cullano sia il cuore che la mente, e sono davvero tanti che diventa veramente impossibile riportare quello che ha colpito più di un altro per non fare un torto a nessuno di loro.
Venendo a questo capitolo: ora abbiamo una unione tra Oscar e André veramente completa in ogni suo aspetto: c’è comunanza nei sentimenti, in quell’amore che ci ha messo tanto per arrivare ma che ora ha riempito di significato le loro vite e i loro cuori, e c’è anche un sentire comune, per quell’aria di libertà che entrambi ambirebbero riuscire a respirare insieme all’intero popolo francese.
Oscar, ormai da molto tempo, condivide gli ideali di André, di quel figlio del popolo che è giunto a comandare altrettanti figli del popolo, ma che è suo e, ora più che mai, sa che è sempre stato suo. Oscar vede i soldati della caserma con altri occhi e vorrebbe poter fare di più di quanto non abbia già fatto in altre occasioni entro le sue possibilità.
Vediamo spesso una Oscar pensierosa che si sofferma sui particolari che, comprende, possano riempire la vita, come bellissimo il ricordo di lei in compagnia del piccolo Pierre quando aveva avuto il sentore di quella piccola vita aggrappata al suo ventre. Hai usato una espressione profonda e molto intima per descrivere questo momento che aveva come base un amore sconfinato. Ora quell’amore ha pian piano riallacciato i fili rimasti sospesi per tanto tempo e in quegli stessi fili hanno ritrovato se stessi, loro che non si sarebbero separati mai più, anche se un vento diverso sta solcando i cieli e le strade di Francia, un vento che sa di cambiamento, ma che ambedue vogliono vivere l’uno accanto all’altra, fino all’ultimo dei loro giorni, poiché è impossibile dividere quello che per natura deve rimanere unito.
Ormai, dalla riunione convocata in caserma da Oscar e André con Alain, Tim e il dottor Lassonne, si è sviscerato il problema che affliggeva i soldati agli ordini del generale Jarjayes e che ha radici lontane e misteriose. Alain ha cominciato a comprendere molto sia su quella situazione sia su quella donna nobile, e militare, diversa da qualsiasi altra persona conosciuta, accrescendo la stima nei suoi confronti, rammaricandosi del fatto che non fosse lei al comando della brigata dove anche lui militava.
E poi abbiamo avuto anche molti ragguagli che riguardano Baptiste e il perché del suo interessamento alle vicende francesi. Non avendo potuto combattere per la libertà in America, avrebbe desiderato poterlo fare per la patria paterna, che così tante volte suo padre gli aveva descritto, decantandone i luoghi e le particolarità, anche perché per combattere per la libertà, per un ideale, ci sono vari modi e lui ne era entrato a far parte grazie ad un incontro casuale con altri giovani in America, due dei quali avevano raggiunto la Francia per portare avanti ciò che era iniziato dall’altro capo del mondo.
Ora restiamo in attesa del prosieguo perché ancora non tutto è stato svelato e sono certa che saprai sorprenderci ancora e sempre con la tua narrazione elegante e appassionata che conquista ad ogni capitolo sempre di più.
Grazie ancora una volta per queste emozioni che ci hai regalato, accompagnato dall’augurio di un buon proseguimento per tutto ciò che hai in animo di fare.
Un caloroso abbraccio.

Leggi la risposta dell'autore

Carissima Epices,
In questo ultimo capitolo, attraverso il confronto tra i personaggi nella caserma della guardia, ci permetti di fare un punto della situazione e di rielaborare gli indizi raccolti finora… ma il mistero non è ancora stato chiarito e tu, astutamente, ci instilli anche altri dubbi, mannaggia! 😉
Il ritrovarsi di Oscar e Andrè, ormai coppia matura e consapevole, è semplicemente sublime nella sua urgenza e nella sua delicatezza: 

“...ma io ci sarò per te, per le tue battaglie...le nostre...fino all'ultimo dei miei giorni...”

Può esserci una dichiarazione d’amore più bella di questa?
Lo so che sono di parte, ma mi è piaciuto tanto questo Alain - ormai me lo immagino sempre seduto al contrario - che non nasconde la sua ammirazione per il biondo ufficiale e mentre, durante il turno di guardia, coglie il bacio della coppia fuori dalle scuderie. 
Hai mantenuto sempre standard altissimi in ogni capitolo: sempre magnifica nello stile e nei contenuti.
Il fatto che manchi davvero poco alla fine di questa splendida storia, mi immalinconisce già parecchio; ma… bando alla tristezza, perché questo viaggio è e continuerà ad essere bellissimo sino all’ultimo capitolo.
Attendo quindi il prossimo aggiornamento.
Ti abbraccio forte e ti auguro un sereno weekend,
G. #alwaysRentreeaddicted

Leggi la risposta dell'autore

Purtroppo si capisce che stiamo arrivando alla fine e restare senza l'attesa di Rentrée è triste. Fersen sta per partire, il mistero della segale cornuta sembra vicino a una spiegazione e Oscar e André sono ormai/finalmente una coppia matura, che ha lasciato da parte ogni dubbio e forse anche il trauma. Insomma come li vorremmo noi.
Ma sono sicura che i prossimi capitoli ci riserveranno ancora qualche sorpresa!!
Grazie di aver aggiornato.
Un abbraccio

Leggi la risposta dell'autore

Che fuoco! L'amore tra Oscar e André si fa sempre più appassionato, anche nella tempesta incipiente della rivoluzione.

Leggi la risposta dell'autore

Grazie a te per aver postato un nuovo capitolo che aspettavo con ansia

Leggi la risposta dell'autore

Io ti ringrazio. Di essere tornata , avevo perso la speranza. Questa storia mi ha coinvolta fin dal primo capitolo e tutt' ora quando apro il sito spero di trovare un nuovo capitolo. So che il tempo magari non è favorevole ma continua ad aggiornare, ti prego. Una curiosità: ma quando oscar si tocca il ventre e pensa alla vita attaccata , lo fa per andree o c è una sorpresa?

Leggi la risposta dell'autore

E' bello questo alternarsi di piani temporali. Mentre nel presente ci sono timidi segnali di riavvicinamento, si scopre qualcosa in più della notte che li ha fatti allontanare. A mio parere è credibile un allontanamento spontaneo di André confezionato in questo modo. Per non creare problemi a lei se ne va lasciandole parole che se lei avesse letto, forse...
E complimenti al tempismo della nonna!
Altro bel capitolo, cara epices.
Alla prossima

Capitolo tripartito e tre volte incredibile, cara epices.
Marie Grandier e Fersen così a tutto tondo non li ricordavo neanche dagli episodi in tv. E il finale lascia senza parole, ecco spiegati i silenzi, le parole misurate, gli atteggiamenti e gli sguardi nascosti...e forse tanto altro.
Adesso voglio capire come ci sono arrivati a quella mattina luminosa e se mi devo basare su ciò che ho letto finora sarà un bellissimo viaggio.
Ti saluto e procedo con la lettura.

Cara epices, non c'è che dire: sai mischiare le carte!
Alla fine André non ha passato la notte con una donzella compiacente ma con il vecchio giardiniere. Però mi è piaciuta questa sua umanità, il fatto che possa avere un passato "normale" con relazioni "normali". Lo rende più umano e più accettabile.
E trovo verosimile anche il rapporto nato tra i due uomini che hanno combattuto insieme oltre al "tacito accordo" che li ha visti proteggersi a vicenda.

Qui epices ci porti nella mente di Oscar e con lei scopriamo qualche frammento di ciò che è stato ma che non chiarisce affatto la situazione.
Leggendo questo capitolo e il precedente devo dire che apprezzo molto la sensualità sottile con cui descrivi gli incontri amorosi. Accendi il brivido senza esagerare e il non detto, a mio avviso, può essere molto più seducente di una scena esplicita.
Ma forse è solo la percezione di un diversamente giovane.
La lettura è comunque intrigante, difficile da interrompere.

Questo capitolo è un tuffo nel passato visto attraverso gli occhi di Andrè. Non chiarisce niente, anzi aumenta la curiosità per quelle frasi, forse solo pensieri o forse no, pronunciate il giorno della partenza?
Belli e in linea con il personaggio che ricordo i pensieri rivolti a Fersen che più di lui ha "solo" un titolo nobiliare.

Cara epices, mi hai definitivamente conquistato con questa storia: scrittura pulita, narrazione avvincente e, soprattutto tanti segreti che si nascondono negli anni di lontananza e dietro la partenza di Andrè.

"Se e' cambiato qualcosa....Non potete neanche immaginare quanto..."
E' tutto un programma!
A presto!

Cara epices, qui si conferma la mia idea che lo svedese non sia stato nei pensieri della nostra eroina in tutti gli anni che è stato lontano o almeno che non sia stato il pensiero principale.
L'atteggiamento di André è sospetto e intrigante e quello di lei non è da meno.
Cosa dire del finale? Credo sia solo uno specchio per le allodole ma di sicuro sai suscitare la curiosità del lettore. Quindi vado avanti.

Leggi la risposta dell'autore