Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
08/02/22, ore 11:23
Cap. 12:

Wow!mi hai incatenato a questa storia Mi piace tantissimo e aspetto impaziente il prossimo capitolo!uno sviluppo alternativo non troppo fuori traccia perché in fondo io credo che le caratteristiche base dei personaggi siano rispettate. Una scrittura fluida e piacevole. I salti avanti e indietro nel tempo sono ben inseriti sembra quasi la sceneggiatura di un film Hai fatto davvero un ottimo lavoro Chapeau

Recensore Veterano
04/02/22, ore 22:01
Cap. 12:

Cara Epices ..capitolo stupendo! Mi è piaciuto molto che André, anche se divenuto marchese, scelga di rinunciare a possedimenti e rendite: insomma, rimane se stesso. Ed è bellissimo come hai approfondito e strutturato il rapporto con la nonna ( che sa più di quanto dice...).
Bellissimi poi i flashback.. così ben fatti, nei punti giusti...davvero d'effetto ed illuminanti.
Tuttavia ho avuto l'impressione che, mentre André va avanti ( o cerca di farlo), Oscar è come ferma...magari questo nuovo arrivo con accento americano smuoverà le acque, magari accelerando qualcosa! ;-)
Sempre bravissima!
A presto! F.

Recensore Master
04/02/22, ore 19:51
Cap. 12:

Cara Epices, sono ancora in tempo? Scusa il ritardo, davvero, ho divorato il capitolo ma la mia goffaggine mi ha impedito di essere puntuale (mano momentaneamente dolorante perché sbatto contro qualsiasi cosa).
Detto questo, sai che ancora una volta mi hai rapita e portata dai nostri favolosi Oscar e André, vero?
Ammetto di aver riletto il capitolo per potermelo gustare maggiormente e per sopperire alla mancanza che subito si è fatta sentire.
Il tuo stile è sempre così delicato ed elegante e io non posso non incantarmi ogni volta, complimenti infiniti per te!
La cosa che più mi emoziona è la complicità che va in crescendo di rigo in rigo, tra i due alberga la fiducia che ha radici sin dall'infanzia ma con connotazioni nuove, più adulte. Non prendermi per una sciocca ma, credimi, mi sono profondamente emozionata: André che immagina di stare accanto ad Oscar ogni giorno, di condividere i suoi racconti quotidiani con lei e che le promette - implicitamente - di non lasciarla mai è di una bellezza sconfinata.
Dall'altro lato ho amato come stai tratteggiando le ombre che pian piano si stagliano sulle vecchie convinzioni di Oscar, non perché dia loro ancora credito, perché lei ha effettivamente bisogno di dare un aspetto definito a ciò che sente e che mai ha osato indagare davvero; cominciare col rendersi conto della bellezza di André, aspetto da lei non esplicitamente soppesato, è perfezione.
Mi è piaciuto molto figurarmeli abbracciati sul pavimento e André che, come sempre, pensa a ciò che più la faccia star meglio è splendido. Splendido lo è anche quando, in nome della vecchia routine, la aiuta dopo la pioggia ma sempre con una compostezza invidiabile; o ancora, quando sceglie di partire presto per essere sicuro possa lei tornare con la luce, Inoltre tu hai fatto un'altra cosa non da poco secondo me: hai fatto in modo che i personaggi mantenessero i loro caratteri, dando spessore e importanza al tutto senza appiattire niente in favore della coppia. Una prova? André che sceglie di non prendere altro se non il titolo - e sospetto sia, in cuor suo, per sposare Oscar - e che lo scambierebbe volentieri con anche solo una delle vite dei compagni persi in battaglia. Ciò che ho sempre amato di André è la grande integrità, l'incapacità di prevaricare sull'altro o di trarre profitto dalle situazioni - anche nel famoso episodio 28 è evidente come tutto sia l'apice di un dolore acuto e come dopo trascini in sé strascichi di rammarico - e con te questo non viene a mancare, brilla e lo fa in modo abbagliante.
Per ciò che riguarda la dimora di Fersen, sono quasi certa che tra André e l'ospite americana non vi sia nulla, ma che sia la volta di far misurare Oscar con lo scomodo sentimento della gelosia? Sai che non so cosa sperare? Mi hai lasciata pienissima di curiosità e ammirazione. Complimenti ancora e alla prossima,
A.
P.S. mi dispiace perché temo possa arrivarti qualche notifica inutile ma volevo farti tanti complimenti anche per Marie: è splendido il modo in cui conosce e si cura dei suoi ragazzi e sei stata insuperabile anche qui, ne hai dato una lettura nuova ma senza cambiare di una virgola l'atteggiamento del personaggio. Mi chiedo, si sbilancerà? Io un po' lo spero!
(Recensione modificata il 04/02/2022 - 08:13 pm)

Recensore Master
04/02/22, ore 12:12
Cap. 12:

Ciao Epices. Continua questa tua bella storia assaporando il presente e il passato. Mi piace come stia caratterizzando André e ho letto con interesse il suo interagire con la nonna. Ma quello su cui mi concentro di più è il rapporto tra André e Oscar. Poi la sorpresa nel finale dal profumo d'America. Mi è piaciuto che il capitolo sia terminato in questo modo e sarò curiosa di leggere il seguito. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 04/02/2022 - 12:12 pm)

Recensore Junior
04/02/22, ore 09:26
Cap. 12:

Cara Epices,

Ogni nostra azione ha un peso, volenti o nolenti. E quelle che compiamo per paura e ancor più per rimorso possono avere effetti devastanti.

È ufficiale: quella lettera scritta e mai letta è diventata il mio tormento.
Inizialmente pensavo che lettera o meno le cose sarebbero andate nella stessa maniera. In fondo le poche parole che Oscar riesce a dire ad Andre’ quella mattina sembrano quelle di una donna innamorata di un altro che ha semplicemente commesso un errore da cui vuole prendere le distanze. Ed invece capitolo dopo capitolo ci stai svelando in maniera magistrale un quadro profondamente diverso.
La grandezza dell’amore di Andre’ e il suo essere Uomo nell’accezione più profonda del termine sono un punto fermo sia nell’anime che nella tua storia. Ma la tua Oscar è un personaggio meraviglioso! Perché nonostante le vicende salienti che ci riporti siano le stesse dell’anime, ci mostri poco a poco il cuore di una donna sconvolto da un sentimento che ha ben poco a che fare con il conte. Per quanto non riesca o voglia dargli un nome, la pervade in ogni sua fibra. Ogni dettaglio che finalmente nota dopo una vita insieme e che le fa ammettere con disarmante candore la bellezza di Andre’, il suo percepirne la presenza oltre la cortina di pioggia e i suoi sensi, il desiderio di sentire le vibrazioni della sua voce dentro un abbraccio, sono immagini di una bellezza straziante.
E cosa fa Marie? Nonostante conosca il cuore del suo ragazzo che le conferma ancora e per sempre i suoi sentimenti nei confronti di Oscar, gli addossa tutto il dolore che lei ha vissuto in sette anni e il peso che le sue scelte presenti determineranno. Come se la sottrazione di quella lettera non avesse avuto nessuna influenza! Andre’ parte dopo settimane di silenzio il cui significato poteva voler dire solo che i suoi sentimenti non sarebbero mai stati ricambiati ed Oscar sprofonda nell’abbandono di un’Andre’ che parte per le Americhe senza farsi mai più sentire. E sette anni sono un tempo infinito per ingigantire le paure. Quelle di Oscar e Andre’ ma anche quelle di Marie che per timore di un amore impossibile per differenza di rango prima, e il rimorso della sofferenza causata ai suoi ragazzi dopo, rimane bloccata nel silenzio.

Ora però qualcuno è arrivato dalle Americhe a sconvolgere una situazione che finalmente potrebbe subire una svolta decisiva e farli uscire da un’attesa durata fin troppo.
Perché una rivoluzione è sempre meglio di una lenta e triste agonia.

Recensore Master
03/02/22, ore 23:05
Cap. 12:

André non si stupisce che la nonna sappia troppe cose?! Lei potrebbe essere la chiave, il trait d'union eppure tace, anche ora che lui avrebbe i titoli per essere adeguato a Oscar...
Perché lasciare che questi due giovani soffrano inutilmente e abbiano entrambi la vita rovinata?!? È la prima volta che Marie mi sta francamente sulle scatole....
Intriganti tanti passaggi, ma il più dolce e il più tenero è il momento in cui André si prende cura di Oscar addormentata, facendo attenzione che lei non se ne accorga. Ma se lei non se n'è accorta, è solo perché tra le braccia di lui si trova veramente a casa, come si è sentita protetta dal mantello che simboleggia un caldo abbraccio.
André è stupendo, meraviglioso. Sa quello che vuole, conosce perfettamente i suoi sentimenti. Oscar è un'anima in balia degli eventi, una naufraga delle proprie emozioni.
Sia nel passato ma anche nel presente. Perché lui sa quello che vuole e prende delle decisioni, mentre lei può solo sperare che le decisioni di lui siano le migliori per lei. Un po' troppo poco, direi.... La vorrei più padrona di sé, più temeraria forse. E non è una critica a te! Perché Oscar tanto è coraggiosa con la spada, tanto è pavida davanti ai propri sentimenti.
Adesso vedremo se saprà tirare fuori gli attributi (maschili) se quell'accento è davvero femminile...
Grazie davvero tanto per il regalo che ci fai. Io aspetto fremente

Nuovo recensore
03/02/22, ore 21:37
Cap. 12:

Epices ❤️ che capitolo meraviglioso... il tuo André è bello in tutti i modi in cui è possibile esserlo, ma sopra ogni altra cosa è bello il modo in cui Oscar se ne accorge, la delicatezza con cui ci parli di loro, ogni riga è densa di significati, di emozioni tangibili.
Vorrei scriverti tante cose e invece non ci riesco, ti dico soltanto che la tua storia mi fa stare meglio, il tuo stile mi incanta e nel tuo modo di raccontare mi ci perdo, perciò grazie infinite ❤️

Alice

Recensore Veterano
03/02/22, ore 20:05
Cap. 12:

Buonasera Epices, credo di averti già scritto quanto apprezzo la tua storia, così originale e delicata.
Il tuo André è un concentrato di tutto quello che noi (ed Oscar) apprezziamo di lui. Il concetto di “honnête homme” l'ha messo in pratica in prima persona. Il suo innato istinto di protezione verso  Oscar è magistralmente riassunto nel semplice gesto "di allungare un braccio per portare il cappuccio del mantello d'ordinanza a riparare la testa bionda -”Copriti, fa freddo!” .
E mi piace molto anche la tua Oscar, che gli anni trascorsi in solitudine hanno reso malinconicamente consapevole dell'importanza di amare ed essere amati. Può bastare davvero poco a superare la situazione di stallo in cui si trovano, un piccolo  passo per ritrovarsi l'uno nelle braccia dell'altro.
Spero che il visitatore/visitatrice americano/a non  porti guai....
Un caro saluto

Recensore Master
03/02/22, ore 18:23
Cap. 12:

Cara épices,
ma quanto è grande il fascino, la meraviglia assoluta di questo capitolo?
Il ritmo del tuo periodare è diventato sempre più leggero, sempre più fatato: hai cambiato passo, radicalmente, e con questo incedere felpato e insieme calato nel garbo di quell'epoca che, disse qualcuno, per ultima ha conosciuto la bellezza e "dolcezza del vivere" ci hai dato un saggio di che cosa significhi raccontare l'intimità che nasce nel non aver bisogno di troppe parole, di troppe frasi, dandoci un missing moment meraviglioso, quello che segue il gesto delicato e protettivo con cui André porta il mantello a Oscar, aggiungendo la sequenza tenerissima, del sonno abbracciati sul tappeto, con quel tocco sulla delicatezza di André, che Oscar comincia a guardare con occhi diversi, e non solo grazie alle chiacchiere delle dame di corte.
A prestissimo, e grazie per questo momento fatato che mi ha regalato la lettura del tuo capitolo,
sempre più ammirata, sempre più rentrée-dipendente,
D

Recensore Veterano
03/02/22, ore 18:02
Cap. 12:

Mia cara, carissima Epices,

mi accodo a Octave: non basta una sola lettura, no.
I tuoi capitoli sono così densi, così traboccanti di emozioni ma anche di dettagli narrativi a cui è necessario prestare attenzione (ah, quante cose sa questa Nanny!) che una sola lettura non basta.

E questo marchese Grandier, che accetta il titolo (solo per accontentare Fersen? mmmmmh, secondo me ha fatto anche qualche altro pensiero, il nostro André) ma non rendite e possedimenti è davvero lui: schivo ma allo stesso tempo uomo vero (mi ha ricordato il commento di Oscar quando congeda Bernard-Cavaliere nero "André si è dimostrato più uomo del Cavaliere nero"), mi piace moltissimo.
Ma te l'ho sempre detto mia cara amica, il tuo André spezza i cuori e fa sospirare come l'André dell'anime, petto glabro (ovviamente glabro, direi ;-)) compreso!

E ancora, mia cara, che dire di quelle immagini che come sempre impreziosiscono la tua pagina: "figurandosi un'onda bionda che gli sfiorava il viso, mentre cavalcavano in due sullo stesso animale", "lui che le slaccia il mantello zuppo in un movimento che sembra quasi un abbraccio e che si scopre a desiderare lo diventi davvero" e anche altro, carissima Epices.

Grazie, grazie davvero per questa bellissima storia,
un abbraccio,
Sett.

Recensore Veterano
03/02/22, ore 17:44
Cap. 12:

Carissima Epices,
di capitolo in capitolo aumenta sempre di più la mia dipendenza verso questa storia tanto splendida, commovente ed emozionante.
André non si smentisce mai e, da uomo meraviglioso qual è, comunica ad Oscar di avere accettato solamente il titolo di Marchese (per non deludere un caro amico), mentre ha rinunciato ai privilegi economici che ne derivano. Da un “honnête homme” come lui non potevamo aspettarci di meno! E si sta dimostrando anche un proprietario terriero piuttosto ‘illuminato’ nel Nuovo Mondo, man mano che emergono i dettagli sulla sua ‘parentesi americana’.
Lui e Oscar si stanno proprio riavvicinando, nonostante la Nonna provi a mettere un freno e non abbia ancora rivelato nulla riguardo a quella famosa lettera (sarebbe tutto molto più semplice, ma è difficile liberarsi dell’ingombrante retaggio dell’ancien regime, anche se tuo nipote è stato nominato Marchese con tutti gli onori!).
André, giustamente, vuole trovarsi una propria dimora, ma non vuole nemmeno abbandonare Oscar; perciò trova il compromesso di Parigi (così finalmente quei due avranno modo di vedersi soli senza la sorveglianza della Nonna o sotto il tetto del Generale). Mi sembra però di intuire che il Grandier non disdegni, nelle sue fantasie, un possibile futuro con Oscar oltrecoceano: “figurandosi un'onda bionda che gli sfiorava il viso, mentre cavalcavano in due sullo stesso animale, sullo sfondo cobalto delle Blue Ridge Mountains stagliate in un tramonto d’albicocca”. Meraviglioso!
Inoltre, la tua Oscar gelosona mi fa una tenerezza immensa (l’attempata dama di Versailles aveva davvero buon gusto! 😉), proprio “lei che avrebbe passato ore a farsi raccontare la sua vita laggiù, magari con il suo braccio attorno alle spalle, dopo esserglisi accomodata accanto, per ascoltare, insieme alle parole, anche le vibrazioni della sua voce là dove nascevano, tra le labbra e il cuore”. Qui mi sono sciolta…
Mi piace molto, nella tua storia, l’alternanza, così fluida e sapientemente dosata, tra presente e passato, tra azioni e pensieri dei nostri amati personaggi. Da leggere e rileggere per cogliere ogni emozione e sfumatura.
La famosa scena del mantello, una delle più romantiche dell’anime (che rivedo sempre con gli occhi a cuoricino), mi piace particolarmente nella tua personale versione, perché Oscar e André hanno passato la serata e la notte insieme, in quel progressivo avvicinamento che è stato la causa di tutto.
Il finale mi ha lasciato letteralmente con il fiato sospeso: che quella Rosemary si sia recata in Francia per cercare André??? Proprio ora che la strada sembrava tutta in discesa?! Capisci che io sono già in crisi d’astinenza e sono qui che fremo per il capitolo successivo.😉
Nel frattempo, grazie di tutto e un caloroso abbraccio,
sempre più “Rentreédipendente”, G.
(Recensione modificata il 03/02/2022 - 05:48 pm)

Recensore Veterano
03/02/22, ore 12:44
Cap. 12:

Me l’aspettavo che di là dall’Atlantico arrivasse qualcuno, secondo me Rosemary con Jason o suo padre, non credo che una ragazza potesse affrontare da sola un viaggio così lungo senza destare scandalo. Per Oscar cominceranno notti insonni: se le danno ancora fastidio i commenti che le dame facevano su Andrè, al solo pensarci, sapere che vivrà sotto lo stesso tetto con una donna presumibilmente innamorata di lui, non la tranquillizzerà certamente. Forse le servirà per abbandonare la sua proverbiale riservatezza. Comunque Andrè è diventato marchese e la nonna non è nemmeno svenuta! Hanno affrontato tutto con una alzata di spalle tipica delle persone con molto senso pratico. Su un punto, che questa volta non tocchi, ho una personale convinzione, e, siccome rileggo i capitoli, tutti gli indizi che lasci avvalorano la mia convinzione. È chiaro che non puoi spoilerare nulla, però conto sul dipanarsi della matassa. Non ti dico le solite cose sulla bellezza della storia e mi dispiace non essere in grado di esprimere meglio il mio gradimento. A presto!
(Recensione modificata il 03/02/2022 - 12:56 pm)

Recensore Master
03/02/22, ore 11:43
Cap. 12:

Carissima Epices, quello che ci stati regalando è un viaggio in una dimensione sempre più intima, che sfiora i nostri amati personaggi, lavora dentro e in profondità, ma lascia che le cose evolvano in maniera differente da quella che, penso, anche loro due vorrebbero. Come ha giustamente affermato Octave nel suo commento, questa è una storia che va letta in prima battuta e poi ripresa più volte, per dare modo al lettore di scoprire quei tanti piccoli particolari che tu, abilmente, stai inserendo nella storia, con quel continuo rincorrersi di sensazioni, emozioni provate a fior di pelle e soprattutto ricordi attinenti ad un passato lontano, ma così presente in ognuno di loro, da far male, da parere di poterlo avvertire con tutta la sconvolgente potenza di allora e con tutto ciò che era stato in grado di scatenare. Ogni momento, ogni scena, ogni parola è calibrata, ponderata, ma non fa altro che farli rimanere lontani, lontani da quella meta che entrambi agognano, se solo riuscissero ad aprirsi e trovare un modo per parlarsi veramente, non ricorrendo e rincorrendo i ricordi di ciò che sono stati. Ora le situazioni sono fortemente mutate, così come sono cambiati loro. Il tempo è trascorso e nel mentre ha lavorato sulle coscienze di ognuno, apportando nuove riflessioni, che però ostinatamente continuano a tenersi dentro. Ora André ha ottenuto un titolo, anche se per lui non cambia l’essenza di ciò che è ed è sempre stato, e in più ora comprende che non può prolungare indefinitamente quel soggiorno a casa di Oscar, poiché non è più ormai casa sua, anche se ad Oscar questa cosa sembra fuori dal mondo. Lì a Palazzo Jarjayes hanno condiviso la loro vita fino a quando qualcosa è intervenuto e tutto è mutato. Lui accetterà temporaneamente l’invito di stazionare a casa di Fersen prima di stabilirsi poi definitivamente a Parigi, da dove spera di poter dirigere i suoi affari americani ancorché affidati a persone di fiducia, con la speranza di poterla ugualmente frequentare, poiché da lei non vuole più allontanarsi, non ne avrebbe la forza e poi soprattutto non lo vuole. Emblematico il colloquio con la nonna, la quale lo ha avvertito che non deve più far soffrire Oscar e André ha cercato di indagare quanto ne sapesse sua nonna, che però non ha svelato l’arcano, ma facendole ben presente quanto anche lui, in tutto quel tempo e proprio per la situazione che era venuta a crearsi, avesse sofferto lontano da lei. Marie, dal canto suo, tutto quello che poteva dire lo ha detto, ma i suoi ragazzi non sono più dei bambini, sono diventati degli adulti che conservano dei segreti, e pertanto, ora come ora, è tutto esclusivamente nelle loro mani. Molto intensi sempre i frammenti dei ricordi che riporti e che potrebbero raccordarsi alla storia canonica inserendosi magnificamente a dare un significato più pieno a parole e gesti. La serata in cui Oscar, di ritorno da palazzo Fersen, dopo aver recato il messaggio della regina, viene letteralmente abbracciata dal mantello che André si è prodigato a porle sulle spalle per salvaguardarla da quel diluvio che stava inondando non solo il terreno ma anche l’animo tormentato della sua Oscar, è sempre di forte impatto. Grazie alle tue parole siamo riusciti a vedere la scena dipanarsi davanti agli occhi, e abbiamo parimenti visto lo sguardo intenso che si sono scambiati e dopo gli sguardi sono giunti i pensieri. E poi abbiamo potuto assistere a tutto quanto è capitato dopo il loro ritorno a casa immaginandolo con la mente: quel prepararsi per la notte, ma con la tempesta che ancora nel cuore e nella mente non si era quietata, e allora lei può cercare ristoro nella camera di André, la stanza che li ha visti complici tante volte, un posto intimo, raccolto nel quale potersi sentire e percepire in libertà. L’addormentarsi sul tappeto e il risvegliarsi in una condizione di serenità, immaginando quanto avrebbe potuto essere piacevole, semplicemente, ritrovarsi abbracciata ad André, che scopre sempre più bello nella sua totalità, quindi non solo fisica quanto emotiva, riempie il cuore. Come riempiono il cuore i pensieri che André ha avuto durante quella notte, pensando di poter raccontare a lei le vicende della giornata, qualora fosse tornato a casa e vi avesse trovato lei ad accoglierlo e pronta ad ascoltare ciò che aveva da dire. Un sogno. Ma nel frattempo nella loro nuova realtà sono giunti a casa di Fersen, insolitamente animata. Ma mai nessuno avrebbe potuto pensare a chi avrebbero potuto trovare, proprio lì, in quel momento. L’accento americano colpisce l’orecchio attento di André, e noi restiamo in suspence nuovamente, perché probabilmente chi sarà giunto potrebbe aiutare a smuovere la situazione che risulta essere un po’ incagliata sulle rispettive posizioni, poiché nessuno dei due ha il coraggio, o forse il timore, di affrontare ciò che sono diventati.
Ti aspetto, pertanto, sempre più incuriosita, e sempre ammirata per la complessità delle emozioni, regalate dalla tua narrazione.
Un affettuoso abbraccio e a presto!

Recensore Master
03/02/22, ore 10:51
Cap. 12:

André ha deciso di restare a Parigi per non allontanarsi troppo da Oscar, la sua dolcezza non è venuta meno; e sembra anche che ora sia tornata l'intimità di un tempo.

Recensore Master
03/02/22, ore 07:45
Cap. 12:

La nonna è scettica, perché teme che Oscar possa soffrire un'altra volta. André, giustamente, le fa notare che neanche per lui è stata una passeggiata di salute e la vecchia Marie, infine, tace anche perché i bambini sono diventati grandi e lei non può più interloquire oltre misura.
Oscar e André continuano a studiarsi, ma, fra loro, per ora, c'è soltanto il passato. Ricordi, gelosie, insicurezze, ma soprattutto i primi, i ricordi.
Lui ha già programmato una sua vita, ma si possono gestire gli affari oltre oceano per corrispondenza, da Parigi? Per quanto gli uomini siano motivati e fedeli, si sa che l'occhio del padrone ingrassa il cavallo. Quei visitatori americani sembrano reclamare André verso la nuova vita.
Se questa fosse una storia romantica, loro due, presto o tardi, si rimetteranno insieme. Se fosse una storia realistica, invece, non saprei. Fra loro, ci sono soltanto lacrime e ricordi. Le loro vite si sono separate, le aspettative divaricate e, mentre lui è sulla cresta dell'onda, lei sembra una donna finita.