Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
29/10/21, ore 17:38
Cap. 7:

Mamma mia, che bello questo capitolo! 
La prima parte nelle cucine con i pensieri di Nanny, a descrivere dettagliatamente il significato dietro ogni gesto o comportamento di André. Mi ha emozionato tantissimo l'immagine di Oscar che si reca a pregare sulla tomba di André e che non si può impedire di continuare a farlo, anche dopo il suo ritorno. Espressione di un amore veramente commuovente e di una vita vissuta nella solitudine, aggrappata ai ricordi di un sentimento che non aveva potuto vivere.
È così delicata e per bene questa tua Oscar, che non puoi fare a meno di innamorartene subito, di percepirla veramente come unica e immensamente preziosa.

Recensore Master
29/10/21, ore 17:13
Cap. 7:

Cara epices, che dirti? Questo è SCRIVERE: riuscire a fare entrare il lettore in quella cucina, dove lavora alacremente Marie di fronte al nipote, portarlo a quella fontana, dove le dita e i pensieri si sfiorano senza il coraggio di afferrarsi, o davanti a quella croce, in un cimitero sperduto, dove riposa un altro Andrè (forse). 
A me, che ho compreso sicuramente meno di tutte le altre, è arrivato l'eco di un dolore possente, nascosto, che tuttavia condiziona i comportamenti di ciascuno (la nonna, Oscar e Andrè), di fronte al quale i patimenti di Fersen (che intanto sonda il terreno a favore dell'amico, credo io) sono poca cosa.
Di fronte a questo dolore che mi ha investito,  scoprire alla fine del capitolo "quel momento" tra Oscar e Andrè  è stato tristissimo.
Ancora non so cosa riservi ai nostri personaggi, se avranno un po' di felicità alla fine di tutto questo travaglio, ma mi auguro di rileggerti quanto prima (anche se mi fa male). Sei davvero magistrale, e non c'è altro da dire.
 

Recensore Master
29/10/21, ore 17:03
Cap. 7:

Dunque, tra loro c'è stato un precedente prima che lui partisse per la guerra in America.. è per questo che André è partito? E adesso andrà in Svezia con Fersen.. è ormai chiaro che Oscar non prova più lo stesso sentimento per il conte.

Recensore Veterano
29/10/21, ore 15:28
Cap. 7:

Ti sei fatta attendere ma la carne al fuoco è parecchia, quindi sei giustificata. Avevo intuito che tra Oscar e Andrè ci fossero dei trascorsi, (forse un solo trascorso dopo il quale si è consumata la separazione), al di là del rapporto di lavoro e di amicizia della storia tradizionale, e, per me, quella tomba non è simbolica, non è vuota. Un’altra impressione che ho è che il conte di Fersen sia il più perspicace dei tre: Andrè e Oscar hanno dei pregiudizi sui sentimenti che nutrono reciprocamente e continuano a non capirsi perchè sono fuorviati da essi. Andrè è convinto che Oscar sia innamorata del Conte e, Oscar ha il carattere che ha, non si espone, ha timore e tacendo, Andrè rimane convinto che siano manifestazioni di affetto fraterno. La storia ha tutti i pregi possibili: plusibilità, originalità, correttamente scritta, c’è pathos tra i personaggi e si crea un filo invisibile tra la narrazione e il lettore che ho riscontrato in poche storie. Una alchimia rara, per me. La storia merita tanto. Non farci attendere troppo, buon lavoro e a presto.
(Recensione modificata il 29/10/2021 - 07:54 pm)

Recensore Master
29/10/21, ore 14:14
Cap. 7:

Epices cara, quando si resta in attesa, quasi spasmodica, di sapere un certo corso degli eventi, si continua a fantasticare, a fare mille congetture, ma poi quando una certa verità, solo subodorata, si palesa davanti agli occhi che, avidi, leggono le righe che contengono quelle verità, il tutto diviene una deflagrazione che colpisce nel profondo, e si rimane con la mente, in particolare, alla frase finale di questo passaggio.
Che dire d’altro se non che sei riuscita magnificamente a immergerci in una atmosfera nella quale abbiamo potuto comprendere qualcosa di più della vita condotta lontano dai vari protagonisti.
Ambientazione che sa di casa e ci siamo ritrovati in cucina con Marie, sempre indaffarata ma guardinga, perché insieme a lei c’è André, il quale non attende altro che ricavare dal tempo uno spazio tutto per loro. Ho potuto sentire il calore della cucina, il profumo agrumato delle arance, nonché vedere Marie, con le mani infarinate, lasciare andare i ricordi a tanto tempo prima, ricordi da custodire gelosamente come un segreto sacro. E poi quella domanda, che ha aperto uno squarcio nel cielo: esiste una tomba sulla quale è impresso il nome di André, dove la nonna si reca a pregare, ma lo fa anche Oscar. Lui lo sa perché una mattina l’ha seguita e ha visto il comportamento intimo tenuto in quel frangente. E qui un pensiero ha cominciato ad insinuarsi nella mia mente, mentre la nonna e il nipote, apparentemente tranquilli, pongono termine alla conversazione, cercando di non toccare determinati argomenti che evidentemente per loro recano dolore, soprattutto con l’affermazione della nonna circa il fatto che Oscar fosse rimasta sola e non avesse più nessuno e che apre una voragine nel cuore di André.
Intanto Oscar e Fersen iniziano una loro conversazione, durante la quale veniamo a scoprire qualcosa di ciò che è accaduto in America, e, con apparente noncuranza, Oscar chiede quando i progetti che entrambi hanno in mente verranno posti in atto. Forse Oscar ha un po’ paura di sapere concretamente le decisioni, in particolare di uno di loro, perché se una decisione fosse presa, diverrebbe un qualcosa di definitivo, e lei ancora non è riuscita a trovare un modo per rapportarsi con André come faceva una volta. Fersen parla di progetti dei quali André si è preso cura, come di qualunque cosa a cui attendesse. Anche in questo caso i ricordi la fanno da padrona inondando quel momento così intimo che si è venuto a creare. Forse troppo per Oscar che ha bisogno di prendere le opportune distanze, visto il carico che quelle stesse memorie le riportano al cuore e alla mente.
Cercando di ritrovare se stessa nell’aria della notte, ecco che un nuovo incontro la vede protagonista: André è seduto nei pressi della fontana e sembra pensieroso. A lui quasi non sembra possibile essere, per la prima volta dopo tanto tempo, così vicino ad Oscar, la quale è pronta ad ascoltare qualunque cosa possa provenire da lui. Quanto ha atteso di poter risentire la sua voce calda, che sembrava sempre avere imprigionato dentro un sorriso pronto ad esplodere e a coinvolgerla. Ma tutti e due sono guardinghi fino all’esasperazione. Tutto ciò che vorrebbero dirsi resta immagazzinato nella mente, per paura di dire una parola di troppo o fuori luogo. Il tempo è trascorso per tutti e due e chissà come li ha cambiati. Un pensiero gemello per ambedue, che hanno timore di scoprire questa verità. Ma nel frattempo sono vicini e il tempo sembra essere tornato indietro. Bellissimo quell’attimo che hai ricamato con il loro intrecciarsi di dita che infondono calore, fino a quando le dita si staccano perché lei percepisce che tra loro il tempo sembra avere scavato un solco, riempito da nuove esperienze e conoscenze per lui, mentre lei pareva essere rimasta, nell’idea di lui, cristallizzata rinchiusa nel solito mondo di sempre. Ma anche lei era profondamente cambiata, in particolare dopo quella luminosa mattina in cui si era ritrovata abbracciata a lui nel suo letto.
Cosa poter dire di questo capitolo se non che è stupendo in ogni sua parte, una autentica magia scaturita dalla tua penna che è in grado di caratterizzare le vicende, le situazioni, i personaggi, con una narrazione delicatissima e armoniosa ma al contempo incisiva, che contraddistingue i tuoi lavori, e che tocca le corde del cuore del lettore.
Auspicando di poter risentire risate argentine che riempiono gli animi dei nostri beniamini, mi complimento con te e ti auguro un sereno fine settimana, sperando di rileggerti prestissimo.
Un saluto ed un abbraccio.

Recensore Master
29/10/21, ore 12:09
Cap. 7:

Che capitolo meraviglioso. Si respira nell'aria qualcosa di particolare. Ho una mezza idea sulla tomba... per me non era Andrè...ma è un'idea, vedremo più avanti se indovino. Sono stati insieme...
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento. Complimenti nuovamente. Un abbraccio, Ornella.

Recensore Master
29/10/21, ore 11:41
Cap. 7:

All'anima del colpo di scena, cara épices! Io mi ero sconvolta per quel "my sweet love" di Fersen ad André, durante la prima cena a Palazzo, ma qui ti sei superata. E, a parte l'immagine splendida con cui chiudi il capitolo, ecco arrivare la rivelazione di che cosa sia accaduto di irrimediabile (forse) fra Oscar e André, costringendo quest'ultimo alla partenza.
Leggendo, ma che, suggendo avidamente queste tue righe, in mente mi suonava un sottotitolo: "Pirandelliana", sia per l'omaggio al "Il fu Mattia Pascal", sia per la tua abilità diabolica nello spezzare e ricomporre il cristallo della storia, disponendo i frammenti in modo e in ordine diverso (il polso di Madamigella Oscar afferrato da Fersen, che però, qui, le chiede se non sia per caso disposta a seguirlo in Svezia; lo sguardo di Fersen che - alla buon'ora, verrebbe da dire!" - si rende fin troppo bene conto della femminilità irresistibilmente urlante di le). Ma, soprattutto, qui, c'è André che giganteggia: André che segue Oscar silenzioso, André che compulsa distrattamente il registro dei fornitori sotto gli occhi della nonna, per cogliere il momento opportuno per farle una spinosa domanda; André bambino, dagli occhi di smeraldo tristi e malinconici, rivissuto attraverso il ricordo di nonna Marie (ecco, chiamarla così mi piace di più che non usare il nome di "Marron Glacé", che le conferisce un quid di troppo caricaturale); André che non sta mai con le mani in mano, nemmeno in America, da vero uomo dal multiforme ingegno,; André che riattacca il bottone dell'uniforme di Oscar (con il tuo focus magistrale sulle mani di lui). Insomma, tu scrivi che Oscar " lo percepiva così immenso da restare senza fiato...": ma anche tu ce lo fai percepire così. Esattamente così.
Spero che questa storia abbia tanti capitoli;
che siano capitoli molto lunghi;
che siano presto aggiornati: mi piace "un troppo" , come diceva Sabrina.
Un saluto caro e grazie per questo capitolo meraviglioso,
Dora
(Recensione modificata il 29/10/2021 - 12:39 pm)

Recensore Veterano
29/10/21, ore 09:51
Cap. 7:

Carissima Epices,
che cosa dire di questo capitolo?
Credo che sia davvero una meraviglia: per come scrivi, per la trama che stai così accuratamente sviluppando, per la tua capacità di gestire i tempi e le emozioni dei nostri personaggi. Bravissima!
E poi quel pudore e quella riservatezza e forse anche quella paura che impediscono a tutti i personaggi, a Marie, a Fersen, a Oscar, ad André, di dire chiaramente quello che ribolle sotto l'apparente tranquillità, sotto le convenzioni dell'arte della conversazione, sotto le incombenze pratiche della vita.
Ma fino a quando le cose importanti resteranno sopite?
E quanto amore si può esprimere solo accarezzandosi un mignolo?
Davvero complimenti, Epices, la tua storia si conferma sempre meravigliosa.
Un abbraccio e grazie,
Sett.

Recensore Veterano
29/10/21, ore 09:03
Cap. 7:

Sono onestamente senza parole! Il capitolo è uno schianto al cuore. E non soltanto per il fatto di ritrovare nel loro passato fatti ed avvenimenti che avevamo intuito in qualche modo essere accaduti.
L'attesa, pur febbrile, la curiosità di scoprire i particolari di tanto amore e, contemporaneamente, di tanto dolore, cedono il passo alla felicità di ritrovare, insieme a loro, i loro gesti, i loro silenzi, le loro parole, che nessuna distanza, spaziale o temporale, ha potuto cancellare o allentare.
Loro come una volta, come sempre, in realtà. Come nessun altro.
"Perché era meraviglioso vederla così, come nessun altro mai era sicuro avesse fatto. Era la sua risata argentina ora a riempirgli il cuore; l'aveva sempre sentita talmente sua in quei momenti, molto più di un'amante. E sapere che era lui ad avere il potere di trasformarla in quel modo lo rendeva gongolante d'orgoglio."
La narrazione avvince, anzi incatena.
E la conclusione, pur annunciata, è di quelle che fulminano.
Non vedo l'ora di proseguire nella lettura.
Mi piace moltissimo.
A presto.
Octave

Nuovo recensore
29/10/21, ore 08:24
Cap. 7:

Grazie per averci dato un altro capitolo meraviglioso, struggente e intenso, di una storia che si sviluppa in modo enigmatico e affascinante. Grazie per il tempo che dedichi alla cura della scrittura, è un piacere leggerti.

Recensore Veterano
25/10/21, ore 23:59
Cap. 6:

André man mano sembra riprendere dimestichezza con palazzo Jarjayes, dove ritrova Pierre e altre situazioni "particolari" legate al suo passato. L'amicizia con Fersen ci viene raccontata attraverso alcune confidenze che i due si erano fatti durante il periodo nelle Americhe. Confidenze che non potevano non riguardare Oscar e i suoi sentimenti per il Conte Svedese. André deve ancora decidere se seguirlo in Svezia, ma il suo amore per lei difficilmente gli permetterà di allontanarsi una seconda volta. L'impressione è che Oscar e André non riescano a comunicare sulle cose importanti, non riescano a dar voce all'affetto e ai sentimenti che hanno nel cuore. Probabilmente già dal prossimo capitolo ne sapremo di più, perché ormai è giunto il momento per ognuno, di mettere le proprie carte sul tavolo.

Recensore Master
10/10/21, ore 10:28
Cap. 6:

Ciao epices. Ho letto con interesse il dialogo di Andrè con quel ragazzino. L'uomo parla poi con la madre di Pierre, dove sembra esserci stato qualcosa, non definito nella sua natura. Belle le confessioni tra Fersen e André. Sono stati due uomini in guerra lontani dalle donne amate. Mi piace di come stia scrivendo riguardo André nelle sue diverse sfumature. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 10/10/2021 - 10:29 am)

Recensore Master
09/10/21, ore 07:34
Cap. 6:

Assistiamo, oggi, al risveglio di André, in apparenza più tranquillo, ma non meno dubbioso di quello di Oscar. Vorrebbe ricominciare a stare accanto a lei, ma non sa come fare.
In America, ha assunto un atteggiamento protettivo verso Fersen, in apparenza, inizialmente, per riportarlo sano e salvo a casa e non farlo diventare un martire.
Fra lui e la madre di Pierre, c'è stato qualcosa, non si capisce se platonico o meno, se all'acqua di rose o meno, se stroncato sul nascere o meno e ciò ci mostra che quest'André, diversamente dall'originale, non era così fisso su Oscar da ignorare tutto il resto.

Recensore Veterano
08/10/21, ore 18:27
Cap. 6:

Cara, carissima Epices,
eccomi a commentare un altro bellissimo capitolo di questa storia che tu con così tanta cura stai costruendo.
Rimango davvero ammirata dalla tua bravura, cara Epices, perché riesci a incatenare il lettore a un dettaglio (il filo delle ciglia) oppure a una frase ("ti è andata meglio così, credimi") che si insinuano nel racconto senza forzature e senza ostentazione. Non molti ne sono capaci.
Tutto è delicato e potente insieme; quasi nulla accade, eppure tutto è accaduto. E sai che ti dico? Quasi non mi importa di sapere dove ci stai portando, come finirà la storia, indovinare che cosa è successo e che cosa succederà: mi affido alla tua guida e aspetto.
Davvero complimenti,
Settembre

Recensore Master
08/10/21, ore 16:47
Cap. 6:

Tra André e Fersen si è creata una complicità che va solo a vantaggio di Oscar, dato che entrambi cercano di proteggerla.