"- Tossico di merda, vedi di non soffocare nel tuo vomito - la truccatrice parve un po' smarrita, ma non osò dire neanche una parola mentre Takanori prendeva grandi boccate di fumo. Con poca grazia si avvicinò al ragazzo, sfilandogli l'ago dal braccio e sciogliendo il laccio emostatico.
Tirò uno schiaffo al compagno, costringendolo ad aprire gli occhi. - Che c'è? -
- Se vuoi farti di eroina, fallo dopo essere salito sul palco, Cristo! Tu che stai aspettando, vieni qui e rendilo presentabile, tanto è praticamente in coma - il cantante lasciò cadere la sigaretta sulla moquette del camerino, spegnendola con la punta del piede. Poi uscì dalla stanza, senza troppi preamboli."
Fanfiction che segue le vicende dei GazettE, dai loro primi anni insieme fino a oggi, mostrando le loro vite indissolubilmente intrecciate.
PAIRINGS: Reita/Ruki; Aoi/Uruha; Kai/MYV;

ormai era cosi da 9 anni.
ero sola, senza amici.
tutta colpa del mio problema.
c'era solo una domanda ormai, sempre quella:
'perchè a me?'

Sono un collage malridotto di pezzi buttati in discarica, ma dipinti in faccia non ho segni di usura. La pelle è candida i capelli lucenti il sorriso bianco, che chiedi di più? Hai la vita davanti. Ti mancasse la salute. Sei pure intelligente.
Grazie.
*** si ricollega a 'Pezzi di me'

Cosa succede quando il mondo all’improvviso viene colpito da una pandemia e tu ti ritrovi in casa da solo con i tuoi pensieri?
Eren Jaeger è un ragazzo con una vita normalissima, fa il cuoco e può definirsi abbastanza soddisfatto e felice. È un tipo un po’ chiassoso, non resta mai fermo e si annoia facilmente.
Levi Ackerman invece è letteralmente tutto il suo opposto, ama il silenzio interrotto solo dalla musica.
Ma la pandemia cambia le carte in tavola, stravolge le abitudini e mette a dura prova anche gli spiriti più forti, ritrovandosi magari a dividersi un caffè improvvisato su un balcone nella città di Bologna.
Quando il virus uccide la vita torna ad unire.
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[Ereri//Riren][Modern AU!][Covid19Au]

Anche questo mese il Periodo è finalmente finito e Shouta, dopo più di ventiquattr'ore, riesce a tornare a casa, completamente esausto. Ad aspettarlo c'è Yukina, che come ogni mese è pronto a sorreggerlo e a portarlo a letto, per riposare. Ma un risveglio notturno può essere l'occasione buona per recuperare i giorni persi.

Un alcolizzato è una persona che vuole scoprire quale sia il segreto per mettere a tacere i pensieri.
«Basta. O sei fuori.» e ti guarda proprio fisso negli occhi, mentre lo dice, con quegli occhi grigi che sono freddi come il ghiaccio e roventi come carboni ardenti, allo stesso tempo, come qualcuno che crede di riuscire a salvarsi salvando gli altri. "

Non so come, ma aveva l'incredibile capacità di farmi fare tutto ciò che volesse. Non ero il tipo che sarebbe uscito in piena notte, di nascosto, per andare a correre in mezzo ai prati. Eppure lo feci, quella notte, insieme a lei. [...] Lei sapeva di libertà, sapeva di pazzia. Forse era tutta matta, forse non ero abbastanza matto io, eppure riuscì a far diventare speciale quell'estate.

Quando si ha tanto, troppo tempo a disposizione, si finisce per pensare un po' a tutto. Anche a ciò che si preferirebbe evitare.
[Scritta per il contest "Crying with the drabbles" di PiccolaStellaSenzaMeta]

"Lurido mangiamorte fai silenzio!" Mi guarda con odio e disprezzo, ed io non mi contengo più.
"Allora vieni e battiti con questo mostro che tanto detesti! Però se permetti ci improvviso una ballata! Tanto per dimostrarti cosa voglia dire aver cervello!"

Classificato al quinto posto nel contest di Carla Volturi, sull'amore impossibile
Nonostante l'argomento sia un po' particolare, spero che, pur nella sua trasgressione, piaccia.

Sei sempre nel buio, sempre amante nella notte, ma le tua notte non ha mai fine, nemmeno ora che vedi il Sole splendere come la sua stupidità che non puoi non ammettere che amavi. Non ci sono stelle, non ci sono Soli...
« Sasuke secondo te dove finisce la notte e inizia il giorno? »
[ slight SasuNaru, spoiler cap.394 ]

Recensite!

Una raccolta di one-shot in cui si intrecceranno le storie più disparate con un unico fattore comune: la fine di un amore.

"Là, dove erano cresciuti i fiori, adesso cadevano solo le foglie.
Lui non aveva bisogno di tornare in quella casa, per trovare se stesso. Da quel momento, avrebbe creato un nuovo se stesso. Senza Kuroo.
No, non ci sarebbe andato, a Tokyo.
Non voleva vederlo mai più."
*
Con la tristezza dei sostenitori e la gioia degli avversari... anche le cose più belle, prima o poi, finiscono.
Questa storia partecipa alla challenge #leaveschallenge indetta dal Gruppo Facebook Non solo Sherlock.
CITAZIONI:
“Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono"
“Non avevi detto che non saresti tornato?”
"Pensi mai a dove ti porterà il futuro?" "Se resterai sulla mia strada, sinceramente non me ne importa”
“La vita non è trovare te stesso. La vita è creare te stesso”
“Morirei cento volte per viverti ogni volta anche solo un istante"
“Separati come corpi. Come anime mai”

Vecchia storia cancellata per errore che ho ritrovato solo ora e che tenevo a pubblicare nuovamente. Spero vi piaccia. Baci Blue Dreamer! ;*