Recensioni per
Snøbarnet [Il figlio della neve]
di Callie_Stephanides
Un altro capitolo stupendo. mi piace moltissimo come stai sviluppando il personaggio di Jane e anche il modo con cui poco alla volta emerge il piano di Loki. sembra proprio che abbia pianificato tutto! l'incontro con il padre mi ha commosso, perchè non mi aspettavo proprio che ci sarebbe stato qualcosa del genere. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Muoro malissimo. MUORO. Questo capitolo è uno splendore di caratterizzazioni e di cuori, posso metterla solo così. Il cuore di Jane, che ha paura, ma non si arrende e non vuole essere la principessa, se può salvare il principe. Il cuore di Bruce, che pensa a Betty e ricorda la legge più bella dell'amore - se ami qualcuno, lascialo libero. E c'è il cuore di Farbauti, che forse voleva una famiglia, ma ha avuto in cambio solo una morte atroce e gli onori di Odino. La fine s'intravede e promette scintille e tanto sangue. Incrocio le dita per Loki! |
Gli eventi si fanno talmente concitati che non si sa più cosa dire! Anche se questo può ritenersi un capitolo di passaggio, con questa - chiamiamola - pausa nei combattimenti. Finalmente i Vendicatori prendono in mano la faccenda, approfittando delle condizioni di Loki ed usano un minimo di strategia (anche se non dubito ne abbia una anche Loki, visto il finale del capitolo). Mi è piaciuto moltissimo il confronto onirico di Loki con suo padre, l'atteggiamento passivo-offensivo del dio degli inganni davanti alla brutale sincerità di Farbauti. Spero che Loki prima o poi capisca che nella sua vita - perfino prima di nascere - ci sono state molte persone che lo hanno amato anche storto com'è. |
Loki è strepitoso: sembra davvero di vedere un leone in caccia, ma è un leone affamato, fierissimo, incredibilmente convincente. E il tutto è condito dalle riflessioni e dallo stupore degli Avengers, che ho ritrovato con grandissimo piacere. Mi erano mancati, perchè mi piacciono le narrazioni corali in cui ritrovi un pezzetto di ciascuno. Per esempio ho trovato azzeccatissimo il raccontare la scena con gli occhi di Barton, che è un agente speciale, ma anche un uomo, perciò è comunque un filtro sempre credibile e utile a rendere la misura della situazione. |
Io adoro il tuo Tony, proprio per lo spessore che gli dai come personaggio. Non è solo quello che fa le battute, né il discutibile e abbastanza deludente 'comico' del gruppo, quello che sembra esistere solo per alleggerire le cose. E' un personaggio a tutto tondo, con molte ombre e molti incubi, che tu riesci a raccontare con grande tatto e delicatezza. Mi piace che si ricordi ogni tanto che ha un rapporto difficile con il proprio padre e che allora, a volte, sembra comportarsi da bambino come per 'riprendersi' il bambino che non gli hanno permesso di essere. Ho adorato, comunque, soprattutto l'entrata in scena di Loki, che è esattamente geniale e odioso come l'avrei immaginato in un simile contesto! |
allora il fatto che Loki abbia un corpo da mortale mi preoccupa moltissimo! |
Bello, bellissimo, come sempre. Mi piace molto che Loki debba ricorrere all'inganno per portare a compimento i suoi piani. Non si diventa trickster god della mitologia norrena per caso e questa credo che sia l'interpretazione più giusta per approcciarsi al personaggio. D'altra parte credo che Loki debba anche imparare che non è soltanto un ingannatore e che al caos o all'inganno non necessariamente corrisponde il Male assoluto, quello con la emme maiuscola, che lui ama auto-appiccarsi in fronte come un cartellino identificativo. Vedo un Loki molto resistente ad accettare questo concetto - che, peraltro, nessuno gli ha mai insegnato - e continuamente torturato dall'odio per se stesso. Anche il dialogo con Farbauti è all'insegna dell'odio per sé e per l'intera razza di jotun, eppure qualcosa, anche se piccola, si sta muovendo e del resto il viaggio che hai architettato ha poi una finalità nobile, liberare l'anima di Thor, qualcosa che Loki classificherebbe come "buono". Credo che soltanto questo risultato basterebbe a mettere in discussione tutte le categorie preconcette che Loki ha costruito per sé, per Asgard e per tutto il resto. Diverso non equivale a cattivo così come onore non equivale sempre a bene. |
E quindi le cose si complicano. Io mi sto chiedendo come fa l tua mente a creare questi intrecci così elaborati ma allo stesso tempo perfettamente lineari, cioè ci sono tanti personaggi, tanti avvenimenti sparsi nel tempo, ma non è una roba da mal di testa dove dici "e mò chi è questo?" o "oddio ma che cavolo è successo?", tutto è chiarissimo, eppure originale e sorprendente. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
E anche Loki ha trovato la sua dimensione. |
Che meraviglia, che meravigliosissima meraviglia! Farbauti è stupendo. Hai spiegato tutto rendendolo vivo e palpitante. Il suo amore per Laufey, l'assurdo senso di onore che lo lega a Odino, l'ira che porta solo nuova distruzione. E una comprensione per ciò che Loki ha nella testa e nel cuore che nessuno ha mai avuto. Nella sua durezza, sarebbe stato un padre migliore del vecchio orbo e del gigante incazzato. Magnifico. E poi l'accordo con Jane mi ha tolto il fiato, letteralmente. Loki userà ancora l'inganno e il tradimento, ma ho la sensazione che le cose non andranno come lui ha previsto. In fondo, i suoi piani ben congegnati fanno sempre cilecca all'ultimo. :D Aspetto e sospiro. Ps: Il piccolo elfo risparmiato sarà mica Malakian , o come cacchio si dice? perchè penso che sarà la prossima gatta da pelare? :D (Recensione modificata il 04/07/2013 - 02:30 pm) |
Che capitolo stupendo: sei riuscita a creare un dialogo fra giganti. Da un lato c'è Loki "Ho già sentito mille volte quelle parole e non una era davvero per me. Sono un traditore e un bugiardo, eppure c’è più morale in me che in chi si trincera dietro un’illusione di giustizia o l’ipocrisia del rimorso. Io non ho rimorsi: ho l’onestà di dire che ho voluto ogni cosa. Fino in fondo", che è più sincero di chiunque altro al mondo ed ha pagato per questo - più di chiunque altro. Chiamare le cose col il loro nome è generalmente un errore micidiale. Non lo giustifico, perché è anche un assassino, ma in realtà è cresciuto in un ambiente guerriero sin da bambino, è quasi un modo naturale di reagire per lui. E poi lo amo troppo, lo sai. Dall'altro c'è Farbauti, a sorpresa incredibilmente umano: ricorda l'amore che lo legava a Laufey e l'orgoglio di essere padre del principe. Tocca e scorre il viso del figlio. Incredibilmente, ha pietà per un altro bambino indifeso, non solo per il suo (ma l'elfo potentissimo risparmiato in fasce, niente niente è Malekith? Ho visto troppo trailer di Dark World...), e tutto questo pur appartenendo ad una razza che si suppune guerriera e rude. Rude ma non bestiale, come fa notare al figlio. Naturalmente Loki dissente, e ad una parte di noi si stringe il cuore sapendo perché. Inoltre, trovo splendida la motivazione che dà al rancore di Odino: a volte essere derubati di un sogno è peggio che morire. Anche se poi quest'uomo combina disastri dove si gira gira, altro che grande re. Come padre fa acqua da tutte le parti, come marito è infedele ed un filino maschilista (Frigga santa subito), insomma... Anche se vuole bene ai figli a modo suo, ed anche se è stato colpito nel modo più crudele possibile. Però poi è Loki quello tanto pazzo da scendere in Hel (forse però le ragioni di un re, che ha la responsabilità di un intero popolo, sono diverse da quelle del cuore ed il peso della corona è tanto). |
Padre e figlio, quanto ho sognato questo momento! |
Io, i tuoi capitoli, li divoro. |