Ci insegnano le scritture, la religione, il nostro stesso credo, che Dio confinò il Male sotto i nostri piedi, nelle profondità della terra, in un turbine di fuoco e fiamme che “Inferno” viene chiamato e Lucifero ne è posto a guardiano e sommo imperatore poiché, del male, egli stesso ne è il portatore.
Racconta la storia che, bello come la prima stella del giorno e splendente più dei raggi del sole, Lucifero sedeva accanto a Dio e, da lui, era l’angelo più amato. La sua bellezza e la sua posizione però lo portarono a peccare di superbia e credere che, più di Dio stesso, lui fosse onnipotente e meritevole di sedere sul trono celeste. Pieno di sé rifiutò la sua angelica natura e, raccolte intorno a sé schiere di angeli sostenitori, si rivolse contro l’Onnipotente e da lui fu vinto, scagliato sulla terra con le ali bruciate ed escluso per sempre dal paradiso. Si dice che, in quel momento, il suo nome fu cancellato dalla lista degli angeli del cielo e, Lucifero portatore di luce, fu da allora conosciuto come Satana: “colui che si oppone”.
Da allora vive tra noi, assume le forme più disparate e ci tenta, per portarci con lui nella sua calda e ardente dimora. Ci lusinga, ci devia, ci svia, ci rapisce e rinasce. Rinasce e ci possiede e di noi diventa il burattinaio. Il suo scopo è la vendetta, contro Dio, contro di noi, contro la luce.
O almeno, questo è ciò che la dottrina cristiana ci insegna e questo è ciò che siamo abituati a credere ma, le storie, plasmate dagli uomini per insegnar loro, metterli in guardia e guidarli, non sempre contengono la verità assoluta.
Quella che vi racconterò infatti è una storia diversa, altrettanto vera e forse, più della nostra, fedele e reale. Perché Lucifero rinasce sulla terra quando un uomo, disposto ad accoglierlo nel suo corpo, gli permette di impadronirsi di lui; quello che non sapete però è che l’angelo caduto, distrutto ed amareggiato, è sempre alla ricerca di qualcosa, qualcosa che non riesce a raggiungere ma che, nel suo cuore di luce, conserva gelosamente.