I preconcetti del tuo mondo
non hanno radici
che non siano morte...

Un ululato si levò, nel silenzio di una notte chiara come il giorno.
Annusò l’aria.
Nord, est, sud, ovest ... di nuovo nord.
Erano ovunque...

Vorrei proporvi la storia che sto davvero prendendo in considerazione e che spero riesca a farvi appassionare!

Le faceva ribrezzo e non sarebbe mai stato diverso.

Lei aveva intanto abbassato lo sguardo sul bicchiere di vodka che era appoggiato sul tavolo e giusto perché le sembrava troppo pieno e perché non era possibile che Ville Valo fosse nello stesso locale e perché quando aveva un'allucinazione almeno voleva che fosse bella chiara, inghiottì un altro bel sorso bruciandosi la gola. E poi la vodka pura nemmeno le piaceva... perché l'aveva ordinata?

Tyelko è sempre stato un buon cacciatore, ma questa volta ha catturato una preda al di là delle sue capacità.
[Celegorm/Lúthien | LACE non è valido per ovvie ragioni]

Scommetto che anche voi, amanti dei licantropi, avete immaginato almeno una volta cosa potesse significare sentirsi come loro! Beh, in ogni caso io ci ho pensato spesso e ho immaginato anche come potrei sentirmi se dovessi provarlo sul serio ... così ho pensato di fare questa one-shot, DECISAMENTE DA TAGLIARSI LE VENE, per cercare di dedicare maggior spazio agli effetti collaterali della trasformazione! La maggior parte di noi pensa sempre agli aspetti positivi dell'essere licantropo, ma ci si sofferma poco su quelli negativi, così ho pensato di gettarmi e .... boh, BUONA LETTURA! :DD

Dal primo capitolo: "Kuroo si divertiva a provocare la gente, soprattutto se sconosciuti; si divertiva a vedere come reagivano e spesso si fissava con una “preda” in particolare. Dato che gli piaceva studiare reazioni diverse, Kuroo sceglieva sempre “prede” diverse tra loro. [...] Questa volta voleva qualcuno che non sarebbe stato in grado di controbattere, che si imbarazzava facilmente. Il capitano del Nekoma dunque aveva scelto come preda il timido asso del Karasuno."
RARE PAIRING: KUROASA

I pensieri di una donna abbandonata, di una serpente crudele che preferisce condannare la sua preda a una vita di solitudine e emarginazione piuttosto che finirla e mangiarla.
Ambientata durante l'abbandono di Anko e l'impressione del marchio sulla sua pelle.
{Partecipante al Contest "Vietato chiedere" indetto da Beat}

TRATTO DALLA STORIA:
A volte bisogna essere gli eroi di se stessi. A volta bisogna sapersi salvare da soli, perché le persone senza le quali non potresti vivere, riescono a vivere senza di te.Nella vita bisogna sapere sin da subito qual è il proprio posto nel mondo. O cacciatori, o prede per sempre. E’ così, per quanto sia orribile bisogna abituarsi a sapere che se non tratterai male una persona lo farà lei, se non piangi per una persona sarà lei a soffrire per te.
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Spero vi piaccia, recensite!!!

NB: questa storia è lo sviluppo del primo capitolo di "Halloween nights", dove è presente il primo capitolo.
Archibald Hopper è sempre stato l'aiutante di tutti, paziente e buono, sempre in disparte. Non ha mai preteso la ribalta o la gloria, eppure cova qualcosa nello strato più profondo del suo subconscio.
Ora vuole ciò che gli spetta, ad ogni costo. E saranno in molti, a Storybrooke, a farne le spese.
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Dal #cap1: “E per quale altro motivo dovresti tenermi qui prigioniera?”
Questa volta Archie si tolse gli occhiali, sorrise e si accucciò per terra, per poter guardare in faccia la ragazza.
“Per lo stesso motivo per cui siamo finiti qui e per lo stesso motivo per cui il sortilegio si è spezzato.” disse, stringendo le mani. “Per amore.”

Draco ha deciso cosa fare durante l'anno. non certo prepararsi ai M.A.G.O...

Una Flash che mi è venuta in mente alle 2 e mezza di notte. Spero vi piaccia >:)
Dal testo: "Non guardare indietro. Sai che se ci provassi moriresti all’istante. E allora corri. Coraggio. Chiudi gli occhi. E quando li riapri…"

Medea,
figlia di Eete, nipote di Elio e della maga Circe, contorta figura dell'opera classica per eccellenza di Euripide.
Donna, strega, barbara, Medea incarna la follia, la voglia di vivere, la dolcezza dell'essere femminile e la brutalità cruda di quello maschile.
Medea, la prima diva della storia.
Storia partecipante al contest "I 7 vizi capitali" indetto su Efp da KatherineXx.

In questo capitolo si parla della RICERCA dell'amore. Ovviamente, per come la vedo io e, ovviamente, tutto espresso sottoforma di una lunga metafora che parla di marinai, del suo viaggio, della sua barca in mezzo al mare, degli ostacoli che deve superare per trovare la sua isola. Il tutto è arricchito da esperienze e ricordi personali.