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Non è cambiato niente.
Seokjin è il bambino che lo confonde ed il ragazzo che lo frastorna.
Il suo corpo è l'unico col quale ha voluto giocare ed il solo a potersi ancora permettere di giocare con lui.
Seokjin è la sua principessa, è sempre stato così, non è cambiato niente.
Niente.
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{ TaeJin }

«Hoseok-ah, mi racconti una storia della buonanotte?» chiese con occhi da cucciolo.
«E va bene Tae. Ma che non diventi un’abitudine» lo rabbonì con un sorriso.
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YoonSeok [side NamJin & JiKook]

Raccolta di situazioni random e assurde che non possono assolutamente mancare nelle ff!
ALTO CONTENUTO DI DEMENZA.

Min Yoongi, alla fine lo aveva lasciato a diciotto anni.
Non che non lo amasse più, ma lo stare con uno stupido e immaturo sedicenne non rientrava nei suoi piani.
Eppure, non si sfugge all'amore vero. Non esistono incomprensioni, caratteri immaturi e caratteri troppo fiscali. Non esistono modi di fare sbagliati e pensieri giusti. Non esistono egoismo e rabbia. L’amore è rabbia, l’amore è egoismo e nessuno gli sfugge, neanche a distanza di sette lunghi e infernali anni.
*YoonMin*

"Yoongi rise, pensando che il suo momento sarebbe potuto arrivare presto, finalmente. Solo non con la persona che immaginava all'inizio, ma con il ragazzo giusto"

La percezione dei sensi si divide in mille odori, gusti o sapori, sta soltanto a noi capire e associarli allo stimolo giusto.
E se un ragazzo percepisse i sensi diversamente dagli altri?
¤VKOOK¤

“E’ stato Hyung a rubarti i boxer!” aveva gridato Suga, trattenendo una risata. Tutto ciò aveva provocato uno scoppio di risa tra il pubblico presente. Jungkook era rimasto pietrificato, lo sguardo fisso su Yoongi e un sorriso imbarazzato stampato in faccia.
“Hyung!” una pausa, mentre il Golden Maknae prendeva il microfono “Lo sai che non mi piace condividere i vestiti!”
“Scusa. Il tuo Hyung voleva dominarti!”
Era partito come uno scherzo, una confessione divertente.
No, non è uno scherzo, non è uno scherzo e io fra tre secondi e mezzo perderò il controllo e salterò addosso a Suga Hyung, e Suga Hyung non saprà fermarmi, perché non lo saprò neanche io.

"Era un complotto, tutti d’accordo a organizzargli “L’appuntamento al buio del secolo”, come lo aveva definito Namjoon. Sì, del secolo, ovvio.
Dio, ma dov’era finito, in una soap opera? Appuntamento al buio, seriamente?"
-
YoonSeok

“E cosa sai dirmi dei baci sulla bocca, hyung?”
“È la tipologia più importante” sussurrò con voce bassa e occhi lucidi riprendendosi dalla sorpresa “Dev’essere magico. Devi avere le coccinelle nello stomaco e–”
“Farfalle” lo corresse automaticamente Jungkook.
“No, coccinelle” Taehyung arricciò appena il naso infastidito e Jungkook decise di lasciar perdere.
Ovvero una storia in cui Tae si improvvisa grande esperto di baci e Jungkook lo mette alla prova - VKOOK

Jimin fissa attonito la scritta e inizialmente non capisce, ci mette un po’ a collegare. Il suo sguardo va dalla scritta sul suo bicchiere al barista impegnato a fare chissà cosa dietro al bancone. Scuote la testa, butta il bicchiere nella pattumiera e esce più confuso e stanco di come è entrato.

-N-Namjoon, sei tu?- Jimin trattenne le risate, guardandolo dalla testa ai piedi. O forse sarebbe meglio dire guardandola.
-Zitto, idiota.- Namjoon quasi svenne, nel sentire la voce che gli era appena uscita dalle carnose labbra. Femminile. Ecco com'era quella voce, alta e stridula. Gli occhi dei ragazzi lo scrutarono, divertiti e sorpresi.
-Namjoon, sei una...ragazza?- Junkook non sapeva se mostrarsi preoccupato o divertito dall'assurdo di quella situazione.
-Hai bevuto?- chiese invece Jimin, avvicinandosi al più grande e scrutandolo. Namjoon lo spinse via, correndo verso l'enorme specchio in salotto. Urlò, nell'esatto momento in cui i suoi occhi incontrarono il riflesso.
-HO LE TETTE!
[comico] [non ha senso, davvero]

«Cosa vuoi da me?»
Taehyung ridacchiò, un suono basso eppure gioioso. Così contrastante con il suo vero io.
Poi la risata morì e lo sguardo di Taehyung si fissò in quello del minore, mortalmente serio.
«Tutto, Jeongguk».
E Jeongguk, in fondo, sapeva anche questo.
[Taekook]

Jungkook rimaneva l'unica persona di cui avevo costante bisogno.
E il suo sorriso era l'unica ed inestimabile droga di cui non avrei mai potuto fare a meno.
¤VKOOK¤

"Hoseok lo avrebbe notato sempre, anche in mezzo a milioni di altre persone che li separavano, a chilometri di distanza"
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YoonSeok

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"Nessuno sa che ti amo, solo la mia anima, ed è muta."
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[YoonSeok]

“Hyung... fammi stare qua con te... voglio vedere come lavori” sussurro sulle sue labbra guardandolo nei suoi occhi neri appannati, mi giro e mi siedo su di lui causando un gemito strozzato dietro di me...

-JiKook-
"Era pronto per eccellere, ancora una volta, come sempre.
[...]
Nel campionato, non aveva mai perso.
Neanche una volta.
E nemmeno in tutti i campionati precedenti.
Perchè Jungkook era un portento.
E se c'era una cosa che detestava, era perdere, perché sì, era competitivo.
-
Scusa?" Aveva detto una voce dolce, soffice e pacata.
"Sei Jungkook? [...] Sono un tuo ammiratore, ti seguo da sempre, sei il mio idolo!"
[...]
"Aspetta" disse sottovoce.
"Sì?"
"Dammi il tuo cellulare"
"Co- cosa?"
"Ti prego, veloce, non ho molto tempo"
[...]
"Scrivimi... Hyung" sorrise alzando la mano, correndo poi in fondo alla grande stanza, per tornare ad allenarsi.
Jimin guardò il telefono e sorrise.
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"Hyung"
"Dimmi Kookie" sussurrò dolce Jimin, accarezzandogli i capelli.
"Ti amo"
Jimin sorrise, accarezzandogli la guancia e richiudendo gli occhi.
-
Jungkook voleva piangere.
Jungkook voleva morire.
[...]
Stupido, perchè hai abbassato la guardia?!"
~One Shot richiesta da OnewsmileslikeaSun~
Boxer!Jungkook AU

Anche Jungkook fissava il corridoio che aveva percorso, ma senza vedere davvero nessuno, il viso seminascosto dalle mani. Stava enumerando tutti gli errori che aveva commesso durante delle esibizioni dal 2013 a quella sera. Quando Jin li raggiunse l’espressione del più giovane si era fatta più scura. Sembrava assolutamente demotivato.
Suga Hyung aveva seguito Jin, e si era messo in disparte, appoggiandosi al muro, senza dire una parola.
Lo sguardo di jungkook si soffermò su di lui solo per un momento. Anche il suo hyung era stato perfetto sul palco, soprattutto lui ai suoi occhi. Non voleva neanche guardarlo in faccia.

[ TaeKook ]
«Mi ami, Jeongguk?».
Jeongguk aprì gli occhi, un sorriso appena accennato ad incurvargli gli angoli delle labbra.
«Solo un folle si innamorerebbe di te, Tae».
E Taehyung sorrise.

Jungkook non la considera una routine, ma piuttosto ha sviluppato una certa urgenza durante la sera a spulciare le notifiche del telefono e trovarvi il non troppo puntuale messaggino di buonanotte.

Un breve flusso di coscienza che cerca di spiegare un conflitto interiore
*Questa storia partecipa al concorso indetto da kira-bakapot sul forum di EFP*

Kim Taehyung sa tante cose e ha altrettante certezze. Raramente gli è capitato di cambiare idea, o di essere costretto a capovolgere di centottanta gradi la sua opinione, come fosse una fotografia venuta male. Per Kim Taehyung la Bellezza non può essere immortalata. Forse è per questo motivo che - quando si scontra con quest'ultima per la prima volta - non riesce a credere che possa essere racchiusa in qualcosa di così caduco come il sorriso di un altro uomo.
[Kim Taehyung/Jeon Jungkook] • [AU] • [Photographer!Taehyung - Waiter!Jungkook] • [22,380 words] • [One Shot]

❝ E fu così che, in uno schiocco umido di labbra paradisiache, si animarono
svogliatamente sensazioni impetuose e palpitanti, scaldandomi all’istante.
Un sonoro bacio, focoso e incredibilmente avvolgente, intriso d’affetto e predilezione.
Ardeva d’amore, il nostro amore inevitabilmente conflittuale, turbolento e penetrante. ❞
-
kooktae

Jungkook è un idol e fatica a trovare tempo per stare con la sua ragazza. Un giorno, la sorprende portandola in una bellissima camera d'albergo, la numero 505. Da allora, i due iniziano ad incontrarsi lì sempre più spesso, ma tra di loro le cose non vanno sempre bene... riusciranno a superare le difficoltà e a rimanere insieme?

◇Dove i secondi si trasformano in giornate intere.◇

Seoul, duemila diciassette.
Vecchie correnti culturali, mai scomparse davvero, tornano prepotentemente alla ribalta come mode che si fanno strada plagiando personalità ancora in cerca di una propria identità.
I giovani della grande metropoli si identificano nel movimento punk, violento e anarchico, o in quello hippie, pacifista e libertino. Come i due gruppi riescano a convivere è un mistero: l'insofferenza degli uni nei confronti degli altri è palese, eppure nessuno fa nulla per cambiare le cose, perché è così che deve andare.
Namjoon e Yoongi sono ciò che la maggior parte dei genitori etichetterebbe come "cattiva compagnia": capelli tinti, birra sempre in mano e tanta rabbia repressa nei confronti del sistema. Seokjin e Jimin, al contrario, promuovono ideali di pace, sempre persi nel loro mondo fatto di allucinogeni e fiori tra i capelli.
Punk e hippie, mondi agli antipodi, nessun motivo per entrare in contatto… oppure no?

"Non è necessario vedere una persona per poterla amare."
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Non avevo mai visto Kim Taehyung, eppure, soltanto sfiorando il suo volto con i polpastrelli, avevo la certezza che fosse bellissimo.
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¤VKOOK¤

Piccole scene quotidiane di vita di coppia con protagonista l'adorabile Min Yoongi.
Come si suol dire, tutti per uno, uno per tutti, no?
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YoongixBTS

Ora Yoongi era da solo, con la pioggia. Con un lungo sospiro si incamminò tirandosi a malapena su il cappuccio. Non poteva farci nulla, da quando Hoseok si era allontanato da lui le sue giornate erano diventate dello stesso colore del cielo in quel momento. E detestava ammetterlo ma era il suo primo amore e voleva che fosse anche l’ultimo. Lo odiava? Ma poteva odiarlo, dato che lo amava?
[YoonSeok] [Ispirata da Gotta Be You delle 2NE1]

"A metà, tra inferno e paradiso"
Questa è dichiarazione d'amore.
Kook dichiara il suo amore per uno "hyung" che purtroppo per lui è già fidanzato.
Queste parole sono nate da un fake di Jungkook, precisamente dal mio...

[Taekook, side!Jikook]
"Cupio Dissolvi:Nell'uso comune, la frase ha preso anche il significato di "desiderio di operare il disfacimento di se stessi" e quindi anche quello di "annullarsi", di "auto-distruggersi"".
Dal testo:
"Come con la consapevolezza, che arriva quando meno te lo aspetti, così è la rottura di una promessa: non lo programmi, non lo decidi in anticipo. Semplicemente, le circostanze – o il destino – ti portano a romperla. E una volta rotta, non si può più far nulla per rimediare."

Eppure, in mezzo alle bancarelle adornate di lucine e stracolme dei regali più disparati, sono tornati un po’ bambini, quando mano nella mano ai genitori correvano qua e là, estasiati da tutti quegli oggetti scintillanti e pronti per essere acquistati e donati ad una persona cara. Essere lì quel giorno è come riprendere una vecchia abitudine mai abbandonata veramente, immergersi nei ricordi e non pensare al presente –né al futuro- almeno per qualche ora.
“Sai già cosa regalare agli altri?”
“Pensavo di risparmiarmi lo stress, quest'anno – non ho voglia di scervellarmi per trovare qualcosa, sono incontentabili”
“Dopotutto basta il pensiero, no?”
Un ghigno si dipinge sul volto di Namjoon, è anche per quello che ama il suo fidanzato così tanto. “Tu sì che mi capisci”
“Non siamo delle brutte persone, vero?”
“Sono abituati ai regali orribili di Yoongi, non credo ne faranno una tragedia – meglio evitare cose inutili piuttosto che comprare qualcosa a tutti i costi, no?”
“Posso sempre dire che è stata una tua idea, se si arrabbiano”

"Ma lì, dove i ricordi non erano solo pensieri ma delle concrete visioni perché Yoongi c'era ed era proprio davanti a lui, la dote di far finta di niente non poteva proprio rientrare tra le sue capacità"
-
YoonSeok

[Namjin]
Namjoon ha ventidue anni, i capelli tinti di un blu ormai sbiadito e nessuno obiettivo nella vita. Ha abbandonato la scuola, ha pochi amici e fondamentalmente passa le giornate ad osservare la gente nella stazione della metropolitana e ad auto commiserarsi.
Seokjin invece ha ventiquattro anni, un lavoro che gli piace, una stretta cerchia di amici, degli hobby, fin troppa voglia di vivere. Crede fermamente che la vita debba essere vissuta appieno, secondo dopo secondo, senza farsi scappare nessuna occasione.
Si incontrano -o per meglio dire, scontrano- in metropolitana, mentre Seokjin sta correndo per prendere il treno e Namjoon se ne sta andando. La perdita di un quaderno da parte di Seokjin darà loro l'occasione di rivedersi, e poi si incontreranno ancora in circostanze particolari, fino ad instaurare un rapporto che permetterà loro di andare oltre alla prima impressione che hanno avuto l'uno dell'altro.

Quell’amore che faceva battere il suo cuore più forte, scaldandolo internamente, liberando così un morbido tepore in tutto il suo corpo.
Invece adesso… adesso sentiva freddo.
Era così freddo, dentro di sé.

Sugakookie
"In quel momento voleva solo parlare col suo Hyung, ricevere un buongiorno che si potesse chiamare tale, un sorriso magari. E i suoi auguri di buon compleanno. E comunque non lo vedeva dal pomeriggio prima, il che per il gruppo equivaleva più o meno ad un secolo, con tutto che vivevano praticamente in simbiosi. Il fatto era che non lo vedeva da nessuna parte. Fermò Jimin, che camminava velocemente per il corridoio, e lui alla sua domanda scrollò le spalle, aggiustandosi il colletto.
“Credo sia nello studio. Non è andato a dormire ieri sera.” Gli disse, prima di continuare a camminare, lasciando Kookie lì da solo.
Il giovane controllò l’ora e imprecò, forse a voce troppo alta. A breve avrebbero avuto il concerto, e dovevano ancora provare la coreografia sul palco, e fare la prova dei microfoni, e fare le riprese individuali, mancavano cinque minuti e lui era ancora in boxer.
Senza più pensare a nulla si mise a correre lungo il corridoio"
[...]
“Sì.” Jungkook incrociò le braccia al petto. “E’ stata una giornata pessima, continuano tutti a comportarsi in modo strano, e tu…”
“Scusa, Jungkook, non mi interessa più di tanto, in realtà.”

"Min Yoongi era quella tipica persona opposta a me: troppo calma, troppo silenziosa, troppo privata, troppo bastarda, troppo tagliente, troppo intima. Eppure la sua calma si intrecciava alla perfezione con la mia vivacità, i suoi silenzi si sgretolavano benissimo con le mie risate calde, la sua privacy si lasciava tranquillamente violare dalla mia curiosità, la sua bastardaggine riempiva i miei disappunti, le sue parole taglienti mettevano a freno con semplicità ogni mia azione ed in fine la sua intimità modellava perfettamente la mia superficialità.
Eravamo nati per consumare le nostre esistenze insieme, e di questo sentivo di non esserne sicuro soltanto io. Lo capivo dai suoi modi e dai suoi sguardi, da quel sorriso scemato nel vedere Hoseok raggiungerci e intimargli di dover andare via."
*YOONMIN*

"Io glielo avevo detto. “Non uscire senza cappotto che fa freddo e potrebbe piovere” e lui? Niente. Il solito cocciuto del cazzo"
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YoonSeok