Recensioni per
We want to live
di Darty

Questa storia ha ottenuto 636 recensioni.
Positive : 634
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
16/12/21, ore 10:18
Cap. 12:

Ciao Darty, mi è piaciuto perdermi fra le parole di questo capitolo e nella affascinante e intrigante storia raccontata da Goethe ai due giovani a cui aveva dato appuntamento. Era ora di dare qualche ulteriore informazione per quella strana caccia, in modo che potessero partire con un qualche vantaggio. La tua narrazione mi ha condotto nel mondo dell’esoterismo, che un po’ mi ha rievocato alla memoria le avventure di “Angelica”, il cui marito era stato accusato dal re perché si dedicava a queste arti, convinto che tramite la magia sapesse ottenere oro e argento e addirittura un fuoco eterno che, se alimentato, poteva durare per molto, molto tempo. Un tale potere in mano ad un uomo che non fosse stato il re poteva essere pericoloso. Forse quel qualcosa trafugato dal Conte di Saint Germaine ha a che fare proprio con queste arti occulte che lo avrebbero portato, secondo quanto riferito da Goethe, anche all’eterna giovinezza. Ecco perché si è fatto passare per morto e ha vagato di corte in corte, fino a quando il suo aspetto fisico non destava sospetti e poi si trasferiva e cambiava nome. Ora dalle notizie ricevute sembra trovarsi a Costantinopoli, ma appunto non dovranno cercare una persona di età considerevole bensì un quarantenne, poiché tale dovrebbe esserne l’aspetto.
Goethe però, durante il colloquio in chiesa non si perita di prendere un po’ in giro quei due giovani così legati, che potrebbero essere davvero uniti in matrimonio semplicemente per gli sguardi che si scambiano, che sono tutt’altro che fraterni.
Goethe però vuole sapere qualcosa in più di quella che è stata la loro vita e così, mentre loro raccontano, lui ha la gustosa opportunità di osservarli interagire: dove comincia l’uno, giunge l’altra a completare il quadro. Fra i due c’è molto di più, c’è un filo conduttore che li lega, e dal racconto gliene hanno dato ampiamente prova, anche se colui che sempre si schernisce e magnifica l’altra è André. André nato servo, ma cresciuto come e con un nobile, che servo non si è mai sentito e che il rispetto che doveva alla sua padrona era una devozione senza limiti. Dai loro sguardi diretti si capiva molto di loro e del rapporto silenzioso che si era instaurato. Avendo ascoltato anche il ricatto mosso dal Duca, decide di aiutare i due giovani, promettendo di far pervenire, clandestinamente, ma chissà in che modo, delle lettere sia al padre di Oscar che al conte di Fersen, convinto che quei due giovani meritassero di avere la facoltà di non soffocare quell’amore, che urlava dentro ognuno di loro, a causa di una società che mai lo avrebbe permesso. Nel frattempo avrebbe dato ampie rassicurazioni al duca circa il compito affidatogli e magari sarebbe anche stato capace di carpire informazioni utili a Oscar e André che avevano conquistato tutto il suo rispetto.
E siamo giunti a una nuova partenza sia per i Nostri che per Goethe, il quale si porta dentro anche una nuova storia che diventerà il suo capolavoro.
Apprezzo tantissimo come tu sia in grado di mischiare cultura, letteratura e fantasia con notevole armonia e perizia. Complimenti sinceri. A presto!

Recensore Master
15/12/21, ore 08:29
Cap. 14:

Oscar e André sono separati dai pirati, perché lei è chiusa in un nascondiglio e lui rimane vittima di un incerto destino, dopo averle fatto la sua dichiarazione, ma in un contesto diverso da quello del cartone animato.
Anche nel cinquantacinquesimo capitolo della mia storia, André è prigioniero nel Mediterraneo, su una nave contrabbandiera, però e non pirata e pensa che è meglio che sia capitato a lui piuttosto che a Oscar. E' anche messo a pulire il ponte e, per poco, non subisce la flagellazione e la passeggiata sull'asse!
Qui, non so cosa gli capiterà, probabilmente, sarà venduto come schiavo.
A presto.

Recensore Master
15/12/21, ore 07:44
Cap. 11:

I capitoli si avvicendano l’uno sempre più interessante del precedente e permettono al lettore di poter cogliere tanti piccoli tasselli, che sembrano seminati qua e là, ma che se opportunamente messi insieme danno un bel quadro d’insieme.
Come non rimanere incuriositi dal comportamento tenuto da Oscar e André non appena si sono ritrovati finalmente nell’intimità della camera affittata alla locanda. Come non percepire la tensione che sembrava scorrere fra i due, lei mentre si faceva il bagno e lui che, per non avere sotto lo sguardo l’oggetto del desiderio, aveva lasciato la stanza, in modo che Oscar potesse ritrovare la misura del suo essere. Ma lei, non è la prima volta, senza avere vicino André si sente sola, mentre lui se fosse rimasto avrebbe desiderato poter toccare quel corpo che lo faceva impazzire. Già, perché per lui Oscar era sempre stata una donna, e se lo ricorda tornando indietro con la memoria a quando sua nonna non lo aveva negato, ma gli aveva offerto una spiegazione e formulato nel contempo la preghiera di essere sempre lieve con lei. E lui così aveva fatto, era stato lieve, anche negli scontri fisici, nelle loro scazzottate, aveva cercato di non calcare la mano e far uscire la sua forza maschia in confronto alla delicatezza che gli ispirava Oscar, ma solo durante gli scontri fisici, poiché diversamente Oscar era davvero un essere superiore. In questi momenti di solitudine, Oscar anche lei pensa al passato e in particolare a quello recente, avendo quasi timore di non fare parte del mondo di André. Mi resta un dubbio sulla famosa sera del ballo evocata da Oscar, o forse sono io che ho perso qualcosa per strada.
E poi li ritroviamo al tanto atteso incontro durante il quale le maschere cadono una ad una. Colui che si appellava Moller altri non è che un autore di rinomata fama, Goethe, il quale, avendo avuto alcuni dubbi che gli erano sorti in mente non appena li aveva incontrati, li aveva fatti spiare per carpire qualche informazione in più, da sfoderare magari nell’incontro alla Pietatella. Ancora non è chiaro cosa il Duca abbia in mente con questi due giovani, i quali sono costretti a presentarsi senza più tante finzioni e raccontare, per sommi capi, chi siamo e il motivo per il quale sono costretti a compiere quell’ardimentoso viaggio. Ma Goethe ha visto lungo, ha compreso lo strano ma forte legame che unisce Oscar e André, il quale da poche parole di Oscar comprende quanto anche lei avesse un mondo tutto suo e quanto lui ne fosse una parte integrante.
Sempre più interessante questo racconto narrato con perizia e una fluidità che invoglia la lettura.
A presto!

Recensore Master
14/12/21, ore 12:17
Cap. 10:

Ciao Darty, passaggi sempre più interessanti e coinvolgenti. Come non complimentarmi per l’intera sequenza a cui abbiamo assistito sulla nave, durante la tempesta, con l’ardimento mostrato da Oscar e la preoccupazione costante di André, mentre lei volteggiava per liberare le vele che, diversamente, avrebbero fatto cadere l’albero e causato un naufragio. L’intesa però tra i due è totale, come uno inizia un’azione l’altro, senza bisogno di parole, sa come deve esser conclusa. Un’intesa che può venire solo da molto lontano e da una lunga frequentazione.
Ed eccoli, finalmente, dopo essere stati ambedue ringraziati dal capitano e quasi osannati dall’equipaggio, arrivare in quel di Naples dove Gaetano Filangieri li sta aspettando per condurli da Moeller a prendere il famoso incarto che avrebbe contenuto le informazioni utili alla loro missione. Una curiosa impressione Filangieri fa ad Oscar, la quale osserva interessata e compiaciuta come i due discutano circa gli scritti dell’autore, notando quanto André avesse ben formato nella sua mente un pensiero e di cui lei non era a conoscenza poiché, di una parte del suo mondo, lei non faceva parte. L’incontro con Herr Moller non è dei più sereni, Oscar per dover prendere ordini, che per loro sono pressanti, e Moeller per dover sottostare, senza comprenderne la piena ragione, alle decisioni del Duca, il quale sicuramente avrà ben in mente il disegno che vuole portare a compimento. Visti gli animi un po’ esacerbati, forse anche a causa della tempesta che aveva fatto rischiare grosso il vascello e l’intero equipaggio, Moller ,per dare le informazioni richieste, li invita alla Pietatella per il giorno successivo. André ha tentato di tenere a freno l’indignazione crescente di Oscar, poi finalmente quando il tedesco si è allontanato, con il suo fare distaccato e altezzoso, i due hanno lasciato uscire una risata per liberarsi dalla tensione provocata da quell’incontro.
Molto intensi i pochi gesti scambiati fra loro che hanno però significati profondi.
Sempre curiosa, continuo la lettura. Alla prossima!

Recensore Master
14/12/21, ore 07:13
Cap. 13:

Messina è stata sempre vittima di terremoti ed è stata più volte rasa al suolo. L'ultima, terribile, nel 1908, con terremoto e maremoto che colpì anche Reggio Calabria.
Fra racconti romanzati e creature mitologiche, prosegue il viaggio di Oscar e André mentre Bernard Châtelet e Goethe, senza sapere l'uno dell'altro, tentano di aiutarli. Già due alleati del Duca d'Orléans gli hanno voltato le spalle, complimenti alla popolarità!
Intanto, però, i pirati stanno affilando le sciabole...

Recensore Veterano
13/12/21, ore 17:44
Cap. 14:

Che bel capitolo d'azione ci hai regalato Darty! Eppure lascia l'amaro in bocca per quella dichiarazione d'amore che potrebbero essere le ultime parole di Andrè...ma che forse toglieranno tutti i dubbi a lei.
E quelle spade gemelle?
Un caro saluto

Recensore Master
13/12/21, ore 12:54
Cap. 9:

Un altro passaggio estremamente godibile, in quanto sono fuoriuscite delle verità che, solo un occhio allenato e l’esperienza data dall’età e dall’aver affrontato la vita, avrebbero potuto esplicitarsi.
Interessante come i due giovani stiano cercando, in ogni modo a loro possibile, di assimilare quante più nozioni sia sul navigare e sia sul fare calcoli per stabilire una rotta, per avere qualche opportunità in più di essere in grado di portare a termine la missione assegnata al meglio e nel minor tempo possibile.
Mi è parso di poterli vedere, ognuno affaccendato negli interessi del momento: André con astrolabio o sestante e carte nautiche e Oscar ad arrampicarsi come i marinai per sistemare le vele comprendendo come sfruttarle pienamente.
Molto interessante e intrigante il colloquio del vecchio timoniere, senza un occhio e privo di una gamba, che è la perfetta sostituzione, in ambito marinaro, del fisarmonicista che fa dare uno sguardo più attento ad André su Oscar, infondendo con le sue parole quella luce di speranza che André ha sempre coltivato nel profondo del suo cuore, ma reputato solo un sogno impossibile. E’ talmente evidente al vecchio timoniere quanto quei due giovani siano legati: ha scoperto che il contino sia in realtà una bellissima donna, la quale lancia sguardi sul suo presunto precettore quando lui non la osserva, e distoglie sempre prontamente gli occhi che hanno una luce tutta particolare. Il timoniere sembra essere riuscito a scavare nella storia che lega quei due particolari personaggi che si sono imbarcati, scoprendo l’amore di André per quella donna, per la quale aveva già donato un occhio, come rivelava la cicatrice. Andrè, per non scoprire ulteriormente le proprie carte, cerca di schernirsi ma è difficile con qualcuno che sembra in grado di leggere il tuo animo.
Intanto il viaggio alla loro prossima tappa si sta avvicinando e a Naples dovranno incontrare un uomo conosciuto dal Duca, un tedesco che potrà dare loro ulteriori indicazioni per cercare il conte di Saint Germaine in quel di Costantinopoli. Moeller, questo il nome, non è particolarmente convinto dell’ordine ricevuto dal Gran Maestro della Loggia, ma comprende anche che il Duca abbia agganci potenti e che occorra assoggettarsi alle sue richieste comunque. Egli sta quindi attendendo che le persone indicate dal duca facciano il loro ingresso a Naples, sempre che la tempesta che si è abbattuta non produca eventi differenti da quelli attesi.
Le vicende narrate ci fanno entrare sempre meglio nella trama che con cura stai ordendo con le tue parole. Complimenti e alla prossima.
(Recensione modificata il 13/12/2021 - 12:54 pm)

Recensore Master
13/12/21, ore 10:37
Cap. 14:

Cara Darty,
la tua abilità nell'inserire la dichiarazione d'amore dell'ep. 28 in un contesto altro è favolosa. Come ti avevo scritto, non sono donna di mare, e quando si parla di vele, sartie, babordo e tribordo, sciabecchi, galee, scirocco etc, normalmente tendo a deprimermi perché non ci capisco niente, e tiro avanti. Ma il tuo racconto, il tuo racconto è così vivo, così' plausibile, così bello, che ho divorato anche questa puntata; e ora immagino che cosa potrebbe succedere a una donna bionda, glaucopide e bella come Oscar, in mano ai pirati barbareschi: le vicende della figlia del Papa in "Candide" insegnano!
Il tuo racconto mi conquista sempre di più e mi piace, mi piace tanto.
Un abbraccio e a presto,
D.

Recensore Veterano
13/12/21, ore 00:16
Cap. 1:

Buonasera Darty,
Innanzitutto complimenti per la preparazione (che hai dimostrato e che dimostri) nell'ultizzo del linguaggio navale e mariniresco! La tua descrizione dell'assalto dei pirati alla Misticque era così precisa e ricca di particolari che mi pareva di assistere davvero alla scena. 
E in mezzo a cotanto pericolo sei riuscita a inserire nientepopodimeno che la dichiarazione d'amore del nostro Grandier. A dir poco magistrale, bravissima! Seppur al di fuori del canonico contesto sei riuscita ad emozionarmi tantissimo.  
Oscar nel suo nascondiglio parrebbe al sicuro, ma Andre' e stato catturato dai terribili pirati!
Pertanto, dopo tante emozioni, sono qui con il fiato sospeso in attesa del prossimo aggiornamento.
Nel frattempo grazie per aver condiviso.
Un caro saluto e buonanotte, G. 
 
(Recensione modificata il 19/12/2021 - 02:30 pm)

Recensore Veterano
12/12/21, ore 22:45
Cap. 14:

La situazione mi sembra avere preso una brutta piega!
Il contesto in cui hai scelto di inserire la dichiarazione d'amore di André é davvero sorprendente, ma si tratta in realtà, anche qui di un momento assolutamente drammatico, che, potrebbe essere anche un addio, tra loro, come nella versione originale, e che costringe, quindi André a sbilanciarsi.
Oscar, d'altra parte, é in un momento di difficoltà, ma certamente non resterà con le mani in mano!
Vedremo.
A presto.
Octave

Recensore Master
12/12/21, ore 16:36
Cap. 14:

Ciao Darty. Mi è dispiaciuto per Goerso nella parte iniziale Per fortuna interviene Oscar. Ho immaginato quest'ultima e André l'uno contro la schiena dell'altro. Quando André ha portato via Oscar ho immaginato il punto di vista di tutti e due comprendendoli. Poi quelle parole che conosciamo che hai ben inserito in questo contesto. André purtroppo è in pericolo e spero possa ricongiungersi con Oscar. Amo la luna ed è molto bella la citazione nel finale. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/12/2021 - 04:38 pm)

Recensore Master
12/12/21, ore 15:06
Cap. 8:

Un altro bel capitolo, Darty, che ci introduce a piccoli passi nel viaggio che stanno per intraprendere Oscar e André, sotto mentite spoglie, finalmente liberi dalla loro sventurata scorta. Il vascello è pronto per la partenza e, non appena preso il mare, mentre André se ne sta in cabina a soffrire per il terribile mal di mare, Oscar invece si bea del fervere del lavoro sulla nave ad opera dei marinai. Ne è letteralmente affascinata, nota tutto con quel suo sguardo da militare, pensando che non le sarebbe dispiaciuto una carriere in marina. A lei l’alto mare non ha fatto l’effetto di André, ha continuato a mangiare con l’invidia nello sguardo sconsolato di André.
Ma veleggiando veleggiando sono giunti nella bella Genova. Il fascino sortito dalla città è grande per entrambi, il potersi incamminare fra le strade, o meglio i caruggi, era stato qualcosa di impagabile, potendo osservare l’architettura di quella città marinara che non disdegnava però il buon gusto.
Oscar e André, avendo l’occorrenza di armi, in quanto le loro era stato confiscate e rimaste a Palais Royal, trovano la bottega di un artigiano che mette a loro disposizioni sia pistole che spade. Poi tornano ad immergersi nella bellezza di quella città quasi sospesa sull’acqua e restano affascinati dalla Chiesa di San Lorenzo e dalla sua aura mistica, nella quale entrambi esprimono con cuore una preghiera gemella che ha per oggetto la salvaguardia l’uno dell’altra, la felicità per lei e la libertà per lui, rispettivamente nei pensieri di André e in quelli di Oscar.
Tornati alla locanda e aver finalmente cenato come si conviene, si ritirano, ma qualcosa nella notte turba André che si sveglia e guarda la città osservato da una silenziosa Oscar la quale nel mentre pensa al suo amico, a quanto fosse diventato un bell’uomo e con un buon carattere che avrebbe fatto la felicità di qualsiasi donna, ma lui era sempre rimasto al suo fianco, non cercando di realizzare qualcosa per se stesso. E come un fulmine le tornano in mente determinate parole che erano rimbalzate più volte nella sua mente prima della partenza di Fersen e che l’avevano scossa cercando di sapere il motivo e a chi si riferissero. Ma la sua mente torna anche insistentemente all’incubo avuto quando era prigioniera, nel quale aveva assistito alla morte di André mentre le proclamava il suo amore con l’ultimo alito di vita, domandandosi lei chi voleva essere veramente e soprattutto lei chi amava davvero?
Una narrazione che ci prende per mano in un viaggio che non è solo fisico quanto interiore molto coinvolgente.
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
12/12/21, ore 10:01
Cap. 7:

Ma che intrigante capitolo, dove ritroviamo Oscar e André sotto le nuove identità che ha fornito loro il duca per effettuare quel periglioso viaggio, corredato di tutto l’occorrente perché l’intento venisse conseguito.
Chi osserva stranito lasciare Palazzo Reale, con modalità non particolarmente gentili, prima da Oscar e dal suo amico moro, è Bernard che, da un abbaino di una casa vicina, osserva lo strano movimento all’alba intorno alla residenza nobiliare dalla quale esce al galoppo anche il conte di Fersen.
E così il viaggio ha inizio: Oscar e André saranno accompagnati da due degli sgherri che il duca ha provveduto a mettere alle loro calcagna per assicurarsi che portino il compito assegnato in porto.
André, come al solito, si preoccupa per Oscar affinché quel viaggio, già tormentato emotivamente, non lo sia anche logisticamente. Controlla la stanza dei luoghi dove si fermano al fine di poter trovare riposo e rispondere al meglio alle esigenze del viaggio stesso. Ma è durante una delle soste presso una locanda che Oscar viene fatta oggetto di quella che avrebbe potuto essere una violenza se André non avesse sentito le sue urla e, precipitatosi nella sua stanza, l’avesse tratta in salvo da quei due balordi ubriachi che li accompagnavano. André è dispiaciuto per quanto occorso, colpevolizzandosi per non era stato abbastanza attento, ma con Oscar che lo tranquillizza poiché grazie a lui nulla di male era accaduto. Da quella esperienza negativa in poi, convenienze sociali o meno, avrebbero trascorso rigorosamente insieme le notti seguenti. Intanto qualcosa sta maturando tra i due giovani, in particolare da parte di Oscar la quale, dopo che André è stato visitato da un medico del luogo ove si sono fermati, per accertarsi che le cure all’occhio stessero producendo gli effetti sperati, con una guarigione sempre più vicina, ecco che la vediamo abbracciare e baciare André sull’occhio ferito, lasciando quest’ultimo a cullarsi per quel gesto del tutto inaspettato. Ma il loro “Grand Tour” è appena all’inizio.... Un caro saluto.

Recensore Master
12/12/21, ore 03:02
Cap. 12:

Il Duca d'Orléans cerca, quindi, il lume perpetuo ovvero l'elisir dell'eterna giovinezza? Il Conte di Saint Germain lo avrebbe testato su se stesso, conservando l'aspetto di un quarantenne, pur avendo settantacinque anni, ma restando costretto a una vita da ramingo per non farsi scoprire. Goethe ascolta e pensa a Faust e a Mefistofele. Queste, però, sono leggende, chi sa cosa bolle in pentola davvero.
Oscar rischia grosso, perché il Duca d'Orléans, probabilmente, vuole sbarazzarsi di lei all'esito della missione. Simpatico com'è, non riesce ad assicurarsi nemmeno la lealtà dei fratelli massoni, dato che Goethe aiuterà Oscar e André e non lui.

Recensore Master
12/12/21, ore 02:14
Cap. 11:

Möller, quindi, è Goethe. Lo avevo capito quando ha citato Lotte e, poi, ne ho avuto la conferma nelle ultime righe.
Goethe ha fatto spiare Oscar e André e ha capito molto, ma non tutto.
Conoscevo il Cristo velato e anche la tetra reputazione del Principe di Sansevero. Le macchine anatomiche che fece costruire sono raccapriccianti anche se il sistema circolatorio è fittizio.