ehy :)
Mi piacciono i capitoli lunghi, mi piacciono tantissimo!
Oddio: macchine da figli? Mhh, bene hahahaha
Però che dolci che sono Liz e Zayn, non lo smetterò mai di ripetere :')
E Meredith? Zayn l'ha stregata hahaha
Ma Nikki e Liam sono dei cuori sul serio...sono a d o r a b i l i ♥
Scusami, ma ora non posso non mettere la mia parte preferita di questo capitolo:
'Quando tornò a guardare Rachel, si accorse che era incredibilmente silenziosa. Sembrava agitata.
«Cos’hai R?» le chiese, la voce ruvida.
In altre circostanze lei avrebbe sentito l’irrefrenabile voglia di saltargli addosso, trascinarlo privo di sensi fino alla macchina e poi fare sesso per ore. Ma in quel momento non era in vena di scherzare.
«Niente» mentì osservandosi la punta delle scarpe di tela.
Un dito del riccio si insinuò sotto al suo mento e le sollevò la testa in modo da poterla guardare negli occhi.
«Allora?» le domandò, un sopracciglio inarcato.
«Allora cosa?» sbottò lei liberandosi dalla sua presa ed allontanandosi.
Sempre più confuso, si guardò intorno, alla ricerca della causa di quel comportamento insolito.
Certo, Rachel era cambiata dopo la storia dell’aborto. Sembrava costantemente tra le nuvole, e l’umore le cambiava a velocità preoccupante. Però era sempre lei; faceva ancora le sue battutine, quando era necessario sfoderava la sua aria di sfida. Era solo più fragile.
La cosa, se da un lato lo spronava a starle più accanto e ad occuparsi di lei, dall’altro lo spaventava: e se non fosse riuscito a proteggerla dai suoi demoni? E se quel principio di depressione di fosse ingigantito e l’avesse divorata?
Spinto da quei pensieri la seguì, portandosi immediatamente al suo fianco.
Con più dolcezza, la prese una mano tra le sue e la costrinse a voltarsi verso di lui.
«Rachel, ti prego. Dimmi cosa c’è che non va».
Il suo tono non ammetteva repliche.
Lei si stupì. Harry stava davvero crescendo.
Quell’aria responsabile che rendeva il suo viso più maturo, gli occhi verdi incredibilmente seri e protettivi… tutto in lui non faceva altro che farla sentire al sicuro.
«Io… devo fare una cosa» mormorò lei.
Lui annuì, incalzante. «D’accordo. Devo accompagnarti da qualche parte?»
Lei scosse il capo. «No. Diciamo che devo darti una cosa».
Harry la fissò leggermente confuso, mentre la bionda infilava una mano nella giacca ed estraeva un pezzo di carta dalla tasca interna.
Quando glielo tese, lui notò che le tremava la mano.
Rachel si allontanò mentre il riccio spiegava il foglio.
Cosa provo quando sto con Harry:
-mi sembra di essere una bambina. Tutto di lui mi affascina, mi meraviglia, mi incuriosisce e mi emoziona. E questo mi fa paura. Ecco perché a volte lo tratto male. In realtà tratto male me stessa, per ricordarmi che ho diciotto anni, non dieci.
-a volte mi manca il respiro. Non mi sento abbastanza, lui è molto più di me. Molto più bello, simpatico, intelligente, socievole. Mi sento troppo poco rispetto a lui.
-mi piace tutto di lui. Vorrei poterglielo dire liberamente.
-quando siamo lontani mi spengo. È come se fosse il mio sole: mi dà la carica, mi fa vedere il bello delle cose… a volte persino di me stessa. Senza nemmeno rendersene conto.
-lo amo. È forse la frase più scontata del mondo… ma è la più vera che potessi dire.
Ps. Dottoressa Stevenson, gli ultimi due punti sono stati parecchio difficili da scrivere. Spero possa apprezzare.
Rachel
Il moro aprì la bocca e la richiuse parecchie volte.
Si sentiva svuotato.
Rilesse quelle parole una, due, tre, dieci volte.
Quando Louis e Hollie riapparvero carichi di borse di carta, lui lo stava ancora leggendo, nonostante ormai lo sapesse a memoria.
«Ehi Casanova, dammi una mano a caricare questa roba in macchina!»
«Lascia, ti aiuto io» disse la voce tremante di Rachel.
Mentre sollevava le buste e le riponeva nel baule dell’auto blu scuro, non faceva altro che osservare di sottecchi Harry.
Perché non reagiva?
Perché continuava a fissare quel maledetto foglio senza fare nulla? Senza guardarla, né parlarle?'
Lo sò che è quesi tutto il capitolo, ma ho davvero adorato questo paragrafo. Incondizionatamente.
Sarà, ma io ad Aisha...mi sembra sincera.
Sii, approvo pienamente la coppia Kate-Niall o Kiall(?) hahaha
Odiio e poi fuori scuola? *-*
'«Oh mio Dio, Rachel! Sembra passato un secolo dall’ultima volta che sei venuta a scuola! Ho sentito che sei stata male… mi dispiace tantissimo! Cos’è stato?»
«Un aborto spontaneo. Brutta storia. Ma la stiamo superando insieme».
Per un folle istante, Rachel credette che Zayn avesse preso parte a quella commedia.
Ma quella non era la voce di Zayn.
C’era solo una persona con quella voce carezzevole e allo stesso tempo ruvida, così roca e calda insieme.
Sentì la grande mano di Harry posarsi sul suo fianco prima ancora che lui finisse di parlare.
Macy lo fissò scioccata, poi tornò a guardare Rachel.
«Dice davvero?»
Lei annuì e basta. Non era sicura di riuscire a parlare senza scoppiare a piangere.
Appena la campanella iniziò a trillare si lanciò tra la folla, premendo per entrare a scuola.
Liz l’affiancò in un’istante e insieme scivolarono all’interno dell’edificio.
«Cos’è successo con Harry?»
R scosse il capo, come per dire che ne avrebbero parlato in un altro momento. Intanto i ragazzi intorno a loro si affaccendavano davanti agli armadietti e alle bacheche affisse al muro.
Più il corridoio si riempiva, più Rachel temeva di vedere Harry.
Le sue paure vennero confermate quando lui comparve da dietro l’angolo, Zayn al suo seguito.
«Io vado in classe» bofonchiò la bionda, senza nemmeno sapere quale fosse la prima lezione del giorno.
Registrò lo sguardo apprensivo di Elizabeth prima di allontanarsi a passo di marcia lungo il corridoio affollato.
«RACHEL!»
L’urlo del riccio la investì come uno tsunami.
Non si voltò, ma rallentò l’andatura, non sapendo come comportarsi.
«TI AMO!»
I libri le caddero dalle mani e sentì la bocca asciugarsi all’istante; il cervello lavorava febbrilmente alla ricerca di una risposta a quella frase. Si accorse a malapena che tutti si erano azzittiti e li stavano fissando.
Si voltò per vedere un Harry con i capelli spettinati, braccia divaricate e gli occhi leggermente sbarrati. Sembrava un pazzo.
«MI HAI SENTITO, VERO? TI AMO! CON TUTTO ME STESSO!» gridò di nuovo il giovane, guardandola dritto negli occhi.
E in quel momento Rachel capì esattamente cosa fare.
Scattò, mettendoci tutta la forza che aveva, e gli corse incontro; quando gli fu davanti si fermò e lo osservò.
«Perché non me l’hai detto ieri?»
Lui non ebbe esitazioni. «Perché ero troppo stupito, euforico e spaventato per avere una reazione. Sono stato sveglio tutta la notte».
«Spaventato?»
«Le cose che hai scritto… sono le stesse che provo quando sto con Rachel Payne».
Rifiutandosi di scoppiare a piangere in mezzo alla scuola, si lanciò su di lui, premendo le labbra sulle sue.
Una lacrima doveva esserle scappata comunque, perché le labbra del ragazzo erano salate.
Ma non le importava.
Attorno a loro tutti avevano cominciato ad applaudire, qualcuno addirittura fischiava in segno di approvazione.
Quando si staccarono, lei fece sfiorare i loro nasi e con una mano accarezzò una delle due fossette sulle guance.
«Grazie. Ti amo».
«Sono disposto ad urlarti che ti amo anche di fronte alla Regina».
«Non ho dubbi».'
Qui mi sono messa a piangere, te lo giuro. È una scena bellissima, penso sarà una fra quelle scene che mi farà
ricordare questa storia...è bellissima :')
Vado a leggere l'ultimo capitolo, a fra poco tesoro♥
- M. |