Recensioni per
The promise you made
di Redferne

Questa storia ha ottenuto 764 recensioni.
Positive : 763
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
07/03/20, ore 22:31

Ancora una volta, Nick si è ritrovato a dover uscire da una situazione in cui ha rischiato seriamente di lasciarci la pellaccia. Fortuna che le acque gelide e turbolente del fiume non sono riuscite a far fare al suo cervello di volpe la stessa fine del tonno surgelato, visto che è riuscito a tornare sulla terraferma grazie al ricordo degli insegnamenti di Judy… oltre che al suo senso del risparmio e alla proverbiale dose di mazzo sfond… ehm, intendevo di provvidenziale fortuna che accompagna da sempre i protagonisti di ogni storia che si rispetti!
Quella porchetta su due zampe infarcita di denaro che corrisponde al nome di Quincey Carrington sperava di essersi sbarazzato di Nick, ma ha fatto male i suoi conti e si ritrova a dover subire l’ira funesta della nostra volpe, come è sacrosanto che sia. Sai, ho avuto proprio l’impressione che se Nick si fosse presentato con una frusta, avrebbe agito esattamente come Django Freeman quando si prende la sua personale rivincita nei confronti di uno dei fratelli Brittle in Django Unchained, che personalmente ritengo uno di quei capolavori che riguarderei sempre più che volentieri.
Infine, una nota di merito va sicuramente alla superba – si fa per dire, come dimostra la reazione di Maggie! – interpretazione canora di Finnick tratta dal film Eccezzziunale… veramente. Un autentico tocco di classe in grado di lasciare un sorriso sincero sul volto del lettore, te l’assicuro!
Bene, ora non mi rimane altro da fare che leggere l’ultima parte del capitolo. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Junior
06/03/20, ore 16:36

Posso affermare senza alcun timore di smentita che, fino al momento dello sciagurato “incidente” in macchina, Nick ha scoperto che essere lo sceriffo di una cittadina sperduta fra i boschi e le montagne ha i suoi vantaggi.
Dover fare la parte dell’arbitro nella disputa fra due fattori per questioni di confini violati può essere una gran rogna, ma questa volta Nick ha tenuto fede alla proverbiale astuzia delle volpi ed è riuscito a trovare una soluzione che accontentasse sia il signor Flodder sia il signor Hubbard. D’altra parte, dover ricorrere agli avvocati e attendere i tempi della giustizia ordinaria – per non parlare del dover fare i conti con i tentacoli della burocrazia – è già qualcosa che si vorrebbe evitare di per sé; aggiungiamoci inoltre il fatto che il giudice di contea non è nient’altro che una marionetta nelle zampe di Carrington ed ecco che è facilissimo intuire che i due contendenti, se avessero deciso di ricorrere alle vie legali, si sarebbero ritrovati con il portafoglio vuoto e il sangue avvelenato.
Insomma, è in casi come questi che si può tranquillamente affermare che una buona scazzottata all’antica – seppur tutt’altro che memorabile! – e una riappacificazione ad alta gradazione alcolica sono la soluzione migliore a dispute di questo genere. Come sosteneva il mitico Homer J. Simpson, l’alcool è la causa di e la soluzione a tutti i problemi della vita!
Peccato soltanto che il povero Nick si ritroverà costretto a dover farsi passare la sbronza a contatto con le acque fredde e turbolente del fiume Chingachcook… e alla svelta, se non vuole fare la medesima fine dei salmoni rossi dopo che questi ultimi hanno compiuto il loro dovere biologico!
Beh, non mi rimane altro da fare che scoprire come se la caverà leggendo la parte successiva. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Master
05/03/20, ore 03:39

Eccomi!
Più tardi del previsto, ma ce l'ho fatta, alè!
Finalmente!
Tu continui a mietere successi anche mentre non ti guardo, ma comunque... ammazza, oh, la corsa per le settecento recensioni è già partita, tra un attimo sarai in cima a... a cosa?
SEI GIA' IN CIMA, wahaha!
Bene così!

E passiamo a questo capitolo che mi è sembrato un po' più corto dei precedenti, o forse sono io che l'ho trovato più leggero, chissà.
Sì, in effetti è vero: Finnick sembra quasi peggio dell'altro capitolo, in questo, almeno all'inizio, ma forse sono esausta dall'altra volta ed ero un po' meno preoccupata. Insomma, l'altra volta la stava ammazzando, questa volta sembrava volesse... hmm... ma almeno non intendeva ammazzarla!
Ci ha fatto la figura da maniaco... e poi a iniziato a sculacciarla!
Ecco, mi ha fatto una terribile impressione. Anche perché le sculacciate saranno state anche meritate, ma erano anche un sacco maliziose, ahaha.
Che tipo. Questo tuo Finnick mi ricorda un po' il mio Cloud e credo che funzionino allo stesso modo: li lasciamo liberi e prendono vita!
Quindi sono assolutamente imprevedibili e pericolosi.
I personaggi fatti così sono i migliori, ma è meglio averne uno a storia, o ti mettono a ferro e fuoco tutto!
Finnick basta, non farti mai venire il prurito di crearne un altro, altrimenti...

Lo schiaffone?
Lo sai che mi ha ricordato?
Una scena di After Years, il seguito di FFIV.
Il figlio di Cecil, nonostante fosse l'erede al trono, è stato cresciuto come un soldato qualunque, gli hanno imposto una rigida disciplina militare.
Quando vede il suo maestro in fin di vita e si mette a piangere per lui, questo maestro gli molla un ceffone spaventoso perché non doveva piangere, neanche in un momento del genere.
Ecco, a me tutta la sequenza in cui Finnick ' spezza ' Maggie mi ha fatto ricordare questo.
Le ha fatto una sorta di addestramento militare.
Con tanto di ordini da eseguire.
E addirittura le ha dato un motivo per non morire, dal momento che adesso dopo aver mischiato il sangue con lui, il suo corpo non appartiene più solo a lei, ma anche al suo ' compagno d'arme '.
Trattamento brutale ai massimi livelli!
Ma necessario.
Oh, sì.
Maggie è passata dall'avere cinque anni, all'età adulta in poco meno di un respiro ( v-veramente stava diventando VECCHIA per gli spaventi presi, ahaha ).
E con questo è ben chiaro di chi sia Finnick in realtà.
Lui scherza, fa il maiale ( E' un maiale ), ma sotto sotto nasconde qualcosa d'inimmaginabile.
E non lo tira fuori se non è assolutamente necessario.
Prima per salvare la pelle a tutti. E ora per insegnare a Maggie a tenersela attaccata al corpo.
Già, sentirlo parlare così è impressionante.
E' dannatamente serio, quando ci si mette fa paura.
Con uno così al nostro fianco non possiamo perdere, vero?
E ora anche Maggie adesso è ' pronta ', manca solo Nick che torna in gran rispolvero, finalmente.
Non ho capito cosa intendi con ' il titolo del capitolo sarà diverso '.
Non sarà semplicemente un capitolo unico?
Credo che Nick se lo meriti.
Lo stiamo aspettando.

Mamma mia, che ora si è fatta, ma ti ho promesso che sarei passata e ce l'ho fatta, a presto ci sentiamo anche di là.

Ciao!
(Recensione modificata il 05/03/2020 - 12:32 pm)

Recensore Junior
01/03/20, ore 19:38

Bene, bene… direi che in questa seconda parte di capitolo Nick e Maggie stanno iniziando a prendere confidenza l’uno nei confronti dell’altra dopo l’incidente della penna-registratore. Inoltre, ho avuto modo di scoprire un particolare interessante a proposito della giovane daina e sto cominciando a farmi venire qualche ideuzza in merito al rapporto fra Laureen e la figlia. Ma procediamo con ordine.
Innanzitutto, l’allenamento al poligono di tiro mi ha ricordato l’entrata in scena di Saeko Nogami in City Hunter. A questo proposito, consentimi di rinfrescarti la memoria. Sia nell’anime sia nel manga, l’avvenente detective della polizia di Tokyo si presenta in casa di Ryo e Kaori e offre al pubblico un assaggio delle sue ottime doti di tiratrice al poligono… doti che, tuttavia, impallidiscono di fronte alla straordinaria abilità di Ryo, il quale riesce a scaricare tutti e sei i proiettili della sua Colt Phyton 357 Magnum al centro esatto della testa della sagoma. Il tutto sotto lo sguardo a dir poco esterrefatto di Kaori Makimura!
Ebbene, sono riuscito a immaginare la medesima espressione sbigottita sul volto di Maggie. La daina ha senza dubbio dimostrato di essere una validissima tiratrice che nutre una passione sincera per le armi da fuoco, ma ha dovuto chinare il capo dinanzi alle abilità di Nick, adeguatamente affinate grazie ai massacranti – ma al tempo stesso proficui! – allenamenti con Judy.
Inoltre, il rapporto fra il nuovo sceriffo di Haunted Creek e la sua vice si sta fortificando sempre di più. Peccato che l’uscita a dir poco infelice – seppur in buona fede – di Nick abbia raffreddato gli animi più del dovuto. È lapalissiano che Maggie non potrà mai e poi mai prendere il posto di Judy, ma sarà sicuramente una spalla più che valida per Nick nella lotta contro Carrington.
Infine, il modo con cui Maggie ha rifiutato a più riprese una tazza dell’ottimo caffè di Laureen mi ha fatto intendere che in passato sia successo qualcosa che ha incrinato il rapporto fra le due mammifere. Qualcosa di GROSSO e di OSCURO, aggiungerei. Probabilmente, l’arrivo di Carrington e della sua marmaglia ad Haunted Creek e la scomparsa del marito di Laureen – nonché padre di Maggie – hanno qualcosa a che vedere con la faccenda. Spero di trovare qualche risposta a queste mie teorie con il prosieguo della storia.
Nel frattempo, non posso che continuare a elogiarti e a fornirti il mio supporto morale. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Veterano
28/02/20, ore 22:30

Ciao, amico mio 😆
Che piacere risentirti e poter essere di nuovo qui ... a recensire questa MAGNIFICA STORIA ... frutto e crescita del tuo percorso di autore che, tieni sempre presente, NON STAI FACENDO DA SOLO 😊

Hai, in primis, la tua dolce metà (che, più di una volta, hai detto essere la tua PRIMA LETTERICE) ... e poi, hai NOI

NOI
Persone che scrivono storie, incentrate su un film che ci è piaciuto (nonostante siano passati già 4 anni)

NOI
COLLEGHI

NOI
AMICI

È UN BEL VIAGGIO, CHE STIAMO FACENDO TUTTI INSIEME

Alcuni sono scesi ... altri sono appena saliti ... e altri ancora sono qui dall'inizio
Ma ... È IL VIAGGIO QUELLO CHE CONTA ... come hai sempre detto tu, d'altronde

Sei migliorato e stai crescendo molto lungo il tuo percorso di SCRITTORE (chiamarti "imbrattacarte a tempo perso", come ami definirti tu, mi sembrava piuttosto offensivo ... e sappi che io ti stimo molto, amico mio 😉)
E il traguardo che hai appena raggiunto ... quello delle 600 recensioni nè è una chiara prova
Ma, giustamente, non considerare questa cosa come un motivo d'orgoglio e di vanto (ci mancherebbe) ... piuttosto, vedila come la MERITATA RICOMPENSA DI TUTTI I TUOI SFORZI (nonostante: impegni, difficoltà, problemi e ... qualche volta ... con il portare avanti due storie in contemporanea)

Bravo, ragazzo 💪
Non mollare mai 💪💪

Bene ... ora gettiamoci a capofitto in questo capitolo ...

Allora ... premetto una cosa ...

Sarà che ho la memoria breve e che, andando avanti nella lettura, l'ho capito dopo ... ma, non chiedermi il perché, pensavo che Finnick, nel precedente capitolo, fosse sceso dalla schiena di Maggie (cosa che invece, non era così ... e io che mi chiedevo: "Tirare su la cintura della vice, senza che Maggie gli mollasse un manrovescio ?" 😂)

Lo so ... sto a diventare vecchio 😂

Tralasciando questo piccolo particolare ...
È stato un capitolo che, da una parte mi ha lasciato SORPRESO E INTERDETTO ... come se mi avessero tirato uno schiaffo ... dall'altra parte, l'avrei voluto mollare io a un certo piccolo mammifero che, definirei, UNA SCATOLA DALLE NUMEROSE SORPRESE (il più delle volte SCONCE 😧)

Infatti, nella prima parte ... quando leggevo i pensieri di Finnick sul fatto di "tastare" la qualità e la compostezza del dolce didietro della vice ... mi sarebbe venuta voglia, se lo avessi avuto davanti a me, DI MOZZARGLIELO DI NETTO il suo secondo "cervelletto" che vive ai piani bassi (e hai capito perfettamente a cosa mi riferisco)

Questo perchè, nell'introdurre questa parte del capitolo, hai menzionato un problema che purtroppo ... nella nostra società ... è MOLTO COMUNE TRA LE DONNE E LE GIOVANI RAGAZZE 😢
E hai fatto riflettere il lettore su come si sente un'esponente del genere femminile, dopo aver vissuto e subito una di queste BRUTTISSIME ESPERIENZE
SPORCA E CON UNA FERITA EMOTIVA CHE, FORSE, NON GUARIRÀ MAI 😟

E, per un tipo come me ... che, nell'affrontare e nel parlare di CERTI ARGOMENTI ... si sente particolarmente coinvolto quando succedono questo tipo di cose, gli viene una gran rabbia e voglia di tagliarglielo con le forbici per potare a chi si macchia di un simile crimine 😈
E, per me, Finnick non avrebbe fatto eccezioni ... anzi, gli avrei offerto una prospettiva del tutto diversa 😂

Fortunatamente non è successo nulla di tutto quello che mi ero immaginato 😥
A quanto pare, quel piccolo tappo, sotto tutta l'immondizia e la sporcizia dei suoi "tipici" pensieri, qualcosa di nobile e giusto c'è l'ha ... menomale 😂

A quanto pare, ha intenzione di mantenere quello che si è promesso ... ossia, di lasciare Maggie a Nick, visto che quest'ultima è INNAMORATA PERDUTAMENTE del suo socio

Ma, non manca di fargli capire alla daina che non avrebbe dovuto comportarsi in maniera presuntuosa, arrogante e credendosi chissà chi ... sia nei confronti della madre, che nei suoi
Alla fine, il castello di carte ... dove Maggie si credeva essere chissà chi ... è crollato (così come il sogno di diventare sindaco di quel figlioccio, rilegato dal papà ricco, a non fare nulla, che credeva di possedere la stoffa e le abilità per diventare qualcuno di VERAMENTE importante)
E la lezione che il piccolo folletto del deserto gli ha impartito, credo che le abbia chiarito meglio il concetto

Ma, la cosa che mi ha stupito di più è stato che Finnick, con la scusa di potergli tirare meglio le sberle a Maggie a fondoschiena scoperto (e ... nel parlare di quanta forza ed energia ci metteva il fennec ... sappi che ho apprezzato i delicati temi: sullo sfruttamento; le macchine che, sempre di più, stanno sostituendo esseri viventi; come il profitto e la voglia di guadagnare, annebbino e controllino la mente e la differenza fra neri e bianchi) non le abbia abbassato del tutto i pantaloni per vedere se sotto portava gli slip o i boxer 😂

Credo che la vice, abbia avuto UNA MERITATA E SEVERA LEZIONE che si ricorderà per il resto della sua vita

Ma ora, penso abbia capito il concetto ... ovvero ... CHE FINNICK NON È PIÙ DEBOLE DI LEI
ANZI, TUTTO IL CONTRARIO
Quelle due volte in cui l'ha colpito, l'ha fatto solo perché LUI gliel'ha permesso ... e lei non avrebbe dovuto approfittarsene 😨
Inoltre, ha compreso anche che dovrà diventare più FORTE di com'è adesso, visto che Finnick l'ha piegata e le ha praticamente distrutto quel senso di superiorità, permettendole di diventare il suo MAESTRO ... non solo nella vita, ma anche nel profondo delle loro anime, legate ora, l'una all'altra
Ora è diventata praticamente la sua allieva

Il folletto del deserto le insegnerà i segreti della vita di strada

E, a proposito di questo punto apro piccola parentesi
Durante un duello: VINCE CHI È PIÙ FORTE ... e questo non si mette in dubbio
Ma, nel leggere di continuare a colpire il tuo avversario, finché non ha più un briciolo di vita in corpo ... ho storto un po' il naso
Forse sarà perché sono uno che considera il fatto di risparmiare uno sfidante durante un duello, un ATTO DI PIETÀ (come in codice cavalleresco) ... ed eliminarlo solo nel caso quest'ultimo non accetti il fatto che abbia perso

Però ... ora che ci penso ... SI TRATTA DI UN DUELLO DI STRADA E NELLA STRADA ... REGOLE NON NE ESISTONO

Lo so ... sono all'antica 😂

Stavo dicendo ... oh ... sì

Finnick le insegnerà i segreti della strada, ma, sul fatto di diventare più forte ... quello, Maggie lo deve scoprire da sola
Solo così potrà sperare di poter dare una mano significativa a Nick, per battere una volta per tutte Zed

E ... a proposito di Nick ... sono curioso di sapere in che condizioni versa 😢
Il conto alla rovescia è iniziato ... e lui ha solo TRE GIORNI per rimettersi e per sperare di sconfiggere quella pazza di una pantera 😨

In conclusione, un bel capitolo ... divertente e che, allo stesso tempo, tratta di argomenti molto delicati e che fanno riflettere

E, inoltre, SEI DA APPREZZARE PER LA COSTANZA CON LA QUALI PUBBLICHI, AMICO MIO ... DAVVERO 😎💪
Nonostante: gli impegni, i problemi e il fatto che tu debba gestire un'altra storia 💪😎

Prima di salutarti ... il solito MP con gli errori che ho trovato leggendo il capitolo 😉

Un salutone, amico mio

J. Conrard

Recensore Veterano
28/02/20, ore 17:05

Capitolo stupendo e magnifico, me lo sono assaporata tutto.
Sia il segreto svelato, il colpo di scena dello sculaccio finale, la rivelazione del senso di connessione dei due corpi, il nuovo rapporto tra maestro e allieva, le lezioni di vita di Finnick.. mi è piaciuto tutto. L'hai trascritto magnificamente e grazie anche per il dono musicale canoro al termine del testo.
Vedrò di ascoltarlo il prima possibile.
A presto Red.
DD

Recensore Master
28/02/20, ore 08:55

Beh, io direi che questo capitolo sia una sorta di capitolo "ponte": ovvero, uno di quei capitoli che ti prepara al vero capitolo ma nel frattempo ti mostra ciò che accade per arrivare a mostrare l'evento importante. Debbo dire che anche in questo capitolo ne capitano di cose...Finnik è Finnik. Non si discute. Non bisogna neppure ribadirlo o chiarirlo. Basta solo il nome. Ogni personaggio aggiunge qualcosa, anche i singoli pensieri e modi di fare. Leggerò ancora

Recensore Junior
25/02/20, ore 20:45

Sai, credo di essere arrivato al punto in cui hai deciso di imprimere un netto cambiamento alla tua storia. Sul piano prettamente stilistico, intendo.
Da questo momento in avanti, come lettore avrò a che fare con maxi capitoli suddivisi in cinque, sei o sette parti, talmente pregni di dettagli narrativi che spero di vivamente di riuscire a onorarli al meglio con le mie recensioni. Perciò… bando alle ciance e diamo inizio alle danze!
Partiamo con Carrington. Come è pienamente comprensibile dal suo punto di vista, il suino è bramoso di prendersi la sua rivincita nei confronti di Nick, dal momento che lo ha letteralmente tempestato di pugni fino a riempirlo come una zampogna sotto gli occhi di due dei suoi stessi attendenti. In altre parole, nutre il fondatissimo timore che il suo impero economico rischia seriamente di crollare per colpa di una volpe che si è messa in testa di ricoprire il ruolo di paladino della giustizia, perciò non può far altro che ordinare ad altri due suoi sottoposti di dare inizio a un immediato contrattacco. I riferimenti al guardarsi dritto negli occhi e ai vermi che sbucano fuori dal terreno non fanno altro che imprimere maggiore enfasi ai suoi propositi. Ne vedrò certamente delle belle!
Proseguiamo con Nick e Maggie. Sebbene tu non lo abbia dichiarato apertamente nelle note finali di questa prima parte di capitolo, la prima scena di fanservice con Nick alle prese con il suo allenamento notturno mi ha ricordato quella del primo Rocky, quando la timida Adriana Pennino vede Rocky Balboa allenarsi alla sbarra in canotta bianca in vista dell’incontro con Apollo Creed. Spero di aver colto la citazione e soprattutto che la memoria non mi abbia tratto in inganno, visto che la scena in questione viene riproposta in flashback nel quarto film della saga dedicata al pugile italo-americano di Filadelfia. In caso contrario, correggimi pure senza esitazioni!
Per quanto riguarda la sfuriata di Nick a proposito della penna-registratore di Judy… beh, direi che era inevitabile. Anche se non lo ha fatto di proposito, Maggie si è presa la briga di intromettersi nel passato di Nick, calpestando con incauta leggerezza ciò che è da considerare a tutti gli effetti il filo rosso che tiene ancora uniti la volpe e la coniglia nonostante la lontananza. Pertanto, seppur sproporzionata in relazione al fatto avvenuto, la reazione di Nick risulta giustificata agli occhi del lettore. Per fortuna, entrambi si rendono conto degli errori commessi e dopo essersi scambiati una serie di scuse cariche di tensione, sono finalmente pronti a dare inizio alla loro giornata al servizio della legge.
Prima di congedarmi con il consueto carico di più che meritati complimenti, sappi che sono pienamente d’accordo col fatto che quello che gli americani osano definire caffè non è nient’altro che sciacquatura di piatti dal vaghissimo sapore di caffè. Credimi, l’ho assaggiato una volta a colazione in un hotel con i miei genitori e ti assicuro che è qualcosa di semplicemente IGNOBILE. Non è neppure paragonabile all’espresso che puoi gustare in un qualunque bar di Napoli e non affermo ciò soltanto perché nelle mie vene scorre sangue partenopeo, te lo assicuro.
Questo è quanto, mio caro Roberto. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Junior
20/02/20, ore 18:43

Certo che con quell'uragano in miniatura che corrisponde al nome di Finnick il divertimento non manca mai. Dico bene, Roberto?
Sai, mi domando come diamine abbia fatto Nick a sopportare il suo modo di parlare per così tanti anni. Se mi fossi trovato al suo posto, probabilmente non sarei stato capace di resistere per più di un mese. Non mi fraintendere, hai avuto il merito di essere riuscito a caratterizzare il personaggio perfino meglio di quanto abbia fatto Abatantuono nel film… ma devo ammettere che trovo il suo modo di alternare modi di dire provenienti da lingue diverse senza un apparente filo logico un po' troppo caotico per i miei gusti. Tuttavia, sappi che si tratta di un'opinione meramente personale e che non ho assolutamente nulla in contrario a proposito della tua scelta, poiché la reputo coerente con la delineazione del profilo psicologico del personaggio.
Per quanto riguarda la strigliata con la quale Nick ha rimesso in riga Maggie, beh… penso che avrebbe strappato un applauso sincero perfino al leggendario sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket. Tra l'altro, il nuovo sceriffo di Haunted Creek non ha nemmeno dovuto fare ricorso a chissà quali parole sconce per farsi finalmente rispettare dalla sua vice. Ben fatto, Nick!
Come hai ribadito tu stesso, Maggie non potrà mai prendere il posto di Judy ed è sacrosanto che sia così. Tuttavia, sono convinto che sarà un personaggio fondamentale ai fini della trama e che saprà farsi valere. Non soltanto a parole, intendo.
Infine, una piccola osservazione sul dialogo finale fra Nick e Laureen. Non so se sia stata una cosa voluta oppure una mera coincidenza, ma il loro scambio di battute sulla tisana mi ha ricordato quelli fra Sheldon Cooper e Leonard Hofstadter sul cibo d'asporto nelle prime stagioni della sitcom statunitense The Big Bang Theory, con Nick al posto del primo e Laureen al posto del secondo. Comunque stiano le cose, mi auguro di assisterne ad altri di pari livello nei capitoli successivi!
Beh, direi che questo è quanto. Non mi resta altro da fare che prendere congedo dopo averti fatto i soliti, meritati complimenti. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Junior
19/02/20, ore 18:48

Comincio sinceramente a pensare che il vecchio Butch debba essere una specie di diplomatico mancato che si ritrova a rivestire i panni del proprietario di una palestra malandata solo per non destare sospetti indesiderati, mio caro Roberto!
Insomma, anche se non penso che abbia avuto la possibilità di frequentare accademie militari di prestigio negli anni della sua giovinezza, ha citato alla perfezione uno dei pilastri millenari dell’arte della guerra: costringere il tuo nemico a fare SEMPRE la prima mossa. Credo che mostri sacri del calibro di Annibale Barca, Giulio Cesare e Napoleone Bonaparte non avrebbero avuto nulla da ridire a riguardo!
Da buon appassionato di cinema, inoltre, non ho potuto fare a meno di apprezzare i continui riferimenti a quel capolavoro della Settima Arte che è The Untouchables - Gli intoccabili. Non so fino a che punto Quincey Carrington possa essere accostato ad Al Capone, ma tipi come lui non possono essere sottovalutati in alcun modo e Nick ha compreso perfettamente che, prima di poter anche solo pensare di restaurare definitivamente l’ordine nella cittadina di Haunted Creek, deve mettere su una squadra di compagni che possano sempre dargli manforte nel momento del bisogno.
Sai, sotto molti aspetti il primo incontro fra Nick e la figlia di Laureen Thompson mi ha ricordato quello fra Judy e Bogo. Sebbene la giovane daina non possegga certo la medesima stazza del bufalo cafro, è comunque riuscita a dare prova di essere un personaggio che non si lascia mettere le zampe in testa da nessuno, sebbene non potrà mai prendere il posto di Judy in tal senso… ma questo tu lo sai molto meglio di me!
In ogni caso, Nick è riuscito a capire che l’atteggiamento indisponente che Maggie gli ha riservato non è dipeso da lei in quanto erbivora naturalmente ostile ai predatori, quanto piuttosto dalla mancanza di disciplina dovuta alla negligenza di Ricketts. Sono sicuro che la nostra volpe le darà una lezione memorabile e che riuscirà a guadagnarsi il rispetto della sua nuova vice-sceriffo, ma avrò modo di rendermene conto io stesso.
Come sempre, non posso far altro che farti i complimenti per come stai mandando avanti la storia. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Master
09/02/20, ore 21:01

Ciao vecchio mio, eccomi qua come promesso.

Insomma, la povera Maggie ha ricevuto una vera e propria terapia d'urto da Finnick, cavolo per un attimo ho veramente pensato che l'avrebbe ammazzata, ma in fondo cosa ci potevamo aspettare dallo sboccato volpino del deserto?
Che poi, quando suggerisce a Maggie utilizzi alternativi per i suoi zoccoli, Cristo ho creduto di morire, il nanetto non ha limiti ed ogni capitolo che passa sale sempre più di diritto nel Pantheon degli Dei, oltre che a rischiare di dover alzare il rating XD

Comunque, tutto sommato a qualcosa è servito, Maggie ha avuto la lezione che meritava, ma di cui sopratutto aveva bisogno, d'ora in avanti non credo che sottovaluterà ancora il piccoletto, e chissà che non cominci a vederlo con occhi diversi, certo sempre che Finnick alla fine decida di ragionare con la testa e non col caz... ok ci siamo capiti XD

Complimenti come sempre, altro capitolo bello lungo ma per nulla noioso, ho molto apprezzato la prima parte dei samurai.
Alla prossima
Davide
(Recensione modificata il 10/02/2020 - 09:16 am)

Recensore Junior
09/02/20, ore 16:35

Sapevo che questa ultima parte di capitolo non avrebbe deluso le mie aspettative… e così è stato, te lo garantisco!
Carrington e i suoi due tirapiedi hanno ricevuto una lezione semplicemente M-E-M-O-R-A-B-I-L-E!
Erano convinti di trovarsi di fronte una povera, piccola volpe rossa sprovveduta, brava solo a parole che stava provando a ricoprire il ruolo di rinnovato paladino dei deboli e degli oppressi di Haunted Creek… beh, non hanno fatto i conti con i mesi che Nick ha trascorso in palestra ad allenarsi sotto la supervisione del vecchio Butch!
Se al momento della pubblicazione avevi nutrito dei dubbi sulle tue capacità di saper inserire i flashback relativi agli insegnamenti del saggio maestro del ring sotto forma di rinoceronte all'interno della trama principale, sappi che sei riuscito ancora una volta a raccontare lo svolgimento dell'azione in maniera a dir poco esemplare, perché hai raccontato con la massima chiarezza ogni singolo istante del combattimento fra Nick e i due galoppini di Carrington, senza che le dritte di Butch in forma di ricordo prendessero il sopravvento. Insomma, un lavoro semplicemente eccellente!
Sai, è quasi un peccato che Butch non sia riuscito a imporsi anche come maestro di vita. Con tutto il dovuto rispetto per il buon Finnick, penso che sotto la guida del vecchio rinoceronte Nick sarebbe diventato un pugile professionista in grado di infiammare facilmente le folle. Una specie di Joe Yabuki in versione canide, non so se mi sono spiegato!
Comunque sia, era ora che Nick iniziasse a risplendere dopo essere caduto così in basso. Certo, la scazzottata nell'ufficio di Carrington è stato soltanto l'antipasto, ma è stato un antipasto molto, MOLTO succulento.
Prima di concludere, sappi che ti sono veramente grato per aver scelto, a proposito di Nick, di percorrere una strada diametralmente opposta a quella di Borba nei suoi fumetti. È fantastico vederlo trasformarsi pian piano in un gran figo capace di imporsi a parole e nei fatti in grande stile, piuttosto che in un penoso zerbino senza alcuna dignità come, ahinoi, è successo in Born To Be Alive. Tra l'altro, per una curiosa coincidenza, la pecorella assistente di Carrington mi ha ricordato Shay per via del suo balbettare.
Vabbè… non mi resta altro da fare che congedarmi. Alla prossima recensione!
 
Dario
 
P.S. Ho fatto una piccola ricerca a proposito della pregiatissima varietà di caffè consumato abitualmente da Carrington e sono venuto a conoscenza del singolare processo di trattamento cui sono sottoposti i chicchi prima della pulitura e della tostatura. Io mi domando… pensi che nel mondo di Zootropolis gli zibetti responsabili lavorino in appositi stabilimenti alla maniera degli Umpa Lumpa nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka?

Recensore Junior
08/02/20, ore 17:44

Questa seconda parte di capitolo ha evidenziato ancora una volta uno dei motivi principali per cui, secondo la mia modestissima opinione, la tua storia sta continuando a mietere consensi: l'attenzione quasi maniacale con cui descrivi le scene che, almeno in apparenza, non c'entrano nulla o quasi con la trama principale.
La descrizione del processo di produzione della carta ne è un esempio lampante. In effetti, per chi non possiede la benché minima nozione a riguardo, il collegamento fra lo sradicamento di alberi vergini e il prodotto finito può apparire addirittura scontato. Invece, sei riuscito a spiegare con chiarezza e semplicità che la materia prima in questione viene ottenuta da blocchi di cellulosa ricavati proprio da carta precedentemente macerata. In questo modo, il lettore riesce non soltanto a capire perché il modus operandi di Carrington viola le più elementari norme di tutela ambientale, ma anche a imparare qualcosa di completamente nuovo su un argomento tutt'altro che semplice da trattare, come è successo al sottoscritto. Ottimo lavoro!
Veniamo ora a colui che sarà uno degli antagonisti principali della tua opera, ovvero il magnate Quincey Carrington. Sebbene tu abbia preferito attenerti al più classico degli stereotipi sui maiali, sei riuscito ugualmente a creare un personaggio molto interessante. Probabilmente ti sarai ispirato ad altri modelli, ma di primo impatto mi ha ricordato Napoleon, l'ambizioso e spietato maiale della novella allegorica La fattoria degli animali, creato da George Orwell e ispirato al dittatore sovietico Iosif Stalin. Per quanto riguarda il suo background, nulla da eccepire. Non faccio alcuna fatica a immaginare che sia stato in grado di creare un impero finanziario partendo da umilissime origini e facendo leva sulla totale mancanza di empatia e di rispetto nei confronti del prossimo.
Per sua sfortuna, dovrà fare i conti con il nuovo sceriffo di Haunted Creek e a giudicare dalle ultimissime battute di Nick, ho l'impressione che assisterò a un bello scambio di scazzottate in vecchio stile fra la nostra volpe e qualcuno dei sottoposti a servizio del suino. Ci sarà senz'altro da divertirsi!
Ancora una volta, non posso fare a meno di elogiarti per il modo con il quale riesci a creare personaggi in grado di catturare le attenzioni del lettore. Ben fatto… come sempre!
Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Veterano
02/02/20, ore 00:36

Ciao Roberto.
Eccomi finalmente qui,ad oltre un mese dalla pubblicazione,riesco a leggere per intero la quarta parte di questo arco narrativo della tua storia.

Tralasciando la parte introduttiva dove,dopo tempo immemore,si rivede l'imprenditore suino alle prese con quel mostro psicopatico dalla nera pelliccia...
Protagonista assoluto di questo capitolo è lui.
Stiamo parlando di un piccolo predatore che si porterebbe a letto qualunque mammifero del sesso opposto (anche se respirasse a fatica),di un mammifero la cui morale è l'esatto opposto di quella del suo compare e che non troverà la compagna di vita tanto presto.
Finnick.
Un soggetto che, fortunatamente sotto certi punti di vista, è unico.

Perché fortunatamente?

Grezzi quanto il fennec difficilmente nee ne trovano in giro...basta vedere cos'ha combinato in quel museo di storia naturale e di come i giovani visitatori hanno immortalato il tutto.

D'altro canto...per quanto possa aver cercato in Nick il suo erede, quest'ultimo ha conservato il suo cuore e tutto ciò di positivo che le possa aver trasmesso Judy.

Ma...a suo avviso,il suo imperativo nella vita rimane "meglio soli che mal accompagnati".
Per pensare ad una cosa del genere,magari nel suo passato c'è stata qualche femmina che,nella sua imprevedibilità,lo ha lasciato nei casini e proprio come un uragano, l'ha travolto e l'ha lasciato sconvolto.
Questo potrebbe dare una buona ragione al suo attuale modus operandi.... chissà....

Altra cosa che mi ha incuriosito è questo suo rapporto quasi morboso col suo vecchio furgone.
Nonostante sia praticamente un rottame,lui desidera metterlo a nuovo, indipendentemente da quanto gli possa venire a costare (anche e soprattutto perché una soluzione col vecchio Flash si trova)

E...la cosa che mi ha lasciato piuttosto spiazzato,avviene sul finale del capitolo.
Quando si ritrova ad avere a che fare con Maggie,la quale è una furia ambulante e che lui,al di la di ogni immaginazione,comprende.
E subisce la sua ira.
Ma solo perché così ha deciso il fennec,ricordando alla giovane cervide che lo stesso volpide non stava scherzando in merito alle sue capacità.

Comunque,prima di chiudere,vorrei togliermi due dubbi.
Non ne sono sicuro ma credo che tu,nel parlare di quelle "strisce a fumetti di quel tipetto polveroso" ti stessi riferendo a Schultz e ai Peanuts... giusto? Se così fosse,mai avrei trovato una citazione così interessante da cui estrapolare un ragionamento così sofisticato. Ottimo lavoro.
E secondo... riguardo a quel comico equino congelato nella sua sit-com degli anni '90...non vorrei sbagliarmi,ma credo che tu abbia citato nuovamente Bojack Horseman. E magari con riferimento agli ultimi episodi,dove sottolinea ancora di più i rimorsi e i rimpianti della vita dell'attore. Ottima trovata anche questa.

In definitiva...un capitolo corposo e introspettivo, senz'altro.
Ma mai noioso.
Capace di passare da un ragionamento all'altro con molta disinvoltura.
Qualche errore di battitura ma nulla di grave, tranquillo.

Come sempre,un ottimo lavoro.

Spero di riuscire a mettermi in pari quanto prima.

Ci sentiamo presto,amico mio.

Alla prossima.

Enzo

Recensore Junior
31/01/20, ore 20:29

E con questa hai raggiunto il traguardo delle seicento recensioni. Lascia che te lo dica apertamente, amico mio… è qualcosa di davvero SENSAZIONALE, soprattutto per un operaio che scribacchia carte a tempo perso per tirare fuori qualcosa di decente, come continui a definirti senza nasconderti dietro la falsa modestia. Se proprio vuoi saperne la mia in proposito, tutto questo è merito di una passione assolutamente genuina e così ben radicata dentro di te che nel corso degli anni è stata alimentata con una costanza e una dedizione che meritano soltanto il massimo rispetto. Magari non possiedi ancora le competenze di uno scrittore professionista, ma posso assicurarti che fino a quando continuerai su questa strada, raggiungerai traguardi che fino a pochi anni fa tu stesso consideravi irraggiungibili. Ne sono più che convinto!
Bene, adesso che ho finito con questo elogio degno di Sir Biss, posso venire dritto al sodo. Sebbene la prima parte di questo nuovo capitolo possa apparire un po' fiacca a una prima occhiata, ha messo certamente in mostra i progressi fatti da Nick sul piano psicologico. Come spesso accade nella vita di tutti noi, la batosta che ha subito nel dipartimento di polizia di Wyndham City gli è stata di lezione, al punto che il nuovo sceriffo di Haunted Creek ha elaborato una strategia oculata prima di gettarsi fra le zampe del suo nemico.
Dopo aver raccolto le prime testimonianze per bocca di Laureen e Ricketts, Nick si è recato nell'officina del paese per avere ulteriori prove a supporto della tesi del sabotaggio e le ha ottenute, grazie alla collaborazione del meccanico Birnbaum. Devo dedurre che anche tu hai scambiato quattro chiacchiere con il tuo meccanico di fiducia pur di apprendere qualche rudimentale nozione di meccanica utile alla trama, non è così?
Comunque, Nick ha prodotto abbastanza frecce per il suo arco. Dopo aver raccolto prove e testimonianze tali da ricostruire movente e dettagli dell'accaduto ogni oltre ragionevole dubbio, non gli resta altro da fare che ossequiare le regole della cavalleria e dichiarare formalmente l'inizio delle ostilità con quel gran mascalzone di Carrington in veste di rinnovato paladino della giustizia. Vai così, Nick!
Spero che tu abbia apprezzato il fatto che mi sia preso la briga di essere l'autore della seicentesima recensione. Se continuerai di questo passo, vedrai che questo numero già stupefacente di suo non farà altro che raggiungere nuove vette. Ci puoi scommettere, mio caro Roberto!
Alla prossima recensione!
 
Dario