Recensioni per
The promise you made
di Redferne

Questa storia ha ottenuto 764 recensioni.
Positive : 763
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
05/12/19, ore 19:45

Forse mi risponderai che mi sono sbagliato, ma nel leggere tra le righe di questo struggente capitolo ho avuto l'impressione che, nel creare l'habitat del territorio delle Canyonlands, tu abbia tratto ispirazione dai cartoni della Warner Bros. che hanno come protagonisti Willy il Coyote e Beep Beep. In effetti, riesco a immaginare una versione del determinato quanto sfigatissimo coyote nell'universo di Zootropolis, magari nei panni di un ingegnere civile che ha preferito mettere la propria intelligenza al servizio della collettività, piuttosto che sprecarla nei vani tentativi di catturare un pennuto velocissimo. Che dici?
Ora che il mio cervello ha smesso di farmi scrivere pinzillacchere del genere, torno ad analizzare il capitolo. Che altro aggiungere… sei riuscito a estrapolare alla perfezione tutta la tristezza che ha investito il povero Nick come un treno.
Se Judy ha il problema di vedere le cose su un piano eccessivamente manicheo e di non conoscere altro modo di risolvere i problemi che non contempli l'affrontarli a muso duro, Nick si è costruito nel corso degli anni una corazza di cinismo e apparente menefreghismo, che lo ha portato ad affrontare le vicissitudini della vita con il sorriso sulle labbra e un atteggiamento scanzonato e superficiale, almeno a una prima occhiata.
Certo, la sua maestria nel saper recitare le parti più disparate e la sua parlantina sono riuscite a salvargli la pelliccia in più di un'occasione, me lo hanno anche allontanato dalla prima mammifera che sia riuscita a fare breccia nel suo cuore… e adesso, tutto quello che può fare è manifestare la sua componente ancestrale e cacciare fuori il dolore con un ululato pregno di disperazione e rimorso, rivolto a una luna pallida e indifferente. Sei riuscito a tirare giù una scena altamente poetica e significativa senza che potesse risultare stucchevole agli occhi del lettore. Ancora una volta, ti faccio i miei più sinceri complimenti per la tua bravura narrativa!
Alla prossima recensione!

Dario

P.S. Mi piacerebbe conoscere la tua opinione a proposito della vita sentimentale che Nick potrebbe aver condotto negli anni precedenti l'arrivo di Judy a Zootropolis. Secondo il mio parere, considerate le sue doti di ammaliatore e il suo fascino di volpe ai margini della legge, credo che sia riuscito a catturare diversi cuori di mammifere più ingenue di lui, senza tuttavia riuscire ad allacciare relazioni durature che potessero intralciare i suoi piani truffaldini con il fidato Finnick. Sotto certi versi, la sua potrebbe essere stata una condotta simile a quella di Biagio - il protagonista maschile del Classico Lilli e il vagabondo - prima che conoscesse Lilli. 
Che ne pensi? Fammi sapere!

Recensore Veterano
04/12/19, ore 20:08

BELLISSIMO CAPITOLO ANCHE CODESTO!! Finalmente ho avuto modo di leggerlo come si deve e apprezzarne ogni sfumatura: posso garantirti che non hai tediato nessuno e ho apprezzato la tua parte introspettiva(anche perché su quel punto ci troviamo più o meno simili anche nel mio di stile).
Aggiungo un "Deo grathias" sincero a tutti gli allenamenti di Nicholas precedenti per merito di Judy e del caro vecchio rinoceronte per averlo rinforzato e reso resistente a dovere per ogni sorta di pericolo o avversario da affrontare: dopo un tipaccio come Zed temevo davvero che se non morto lo avesse paralizzato in un punto preciso del corpo..invece colpo di scena "ha resistito a tutto", beccati questa brutto aborto mancato!! Chissà come reagirà vedendolo ancora in piedi con Finnick dopo i fatidici tre giorni?
Oltre tutto quel genere di resistenza corporea ottenuta tramite un duro allenamento..mi hanno fatto pensare ad alcuni episodi del passato di Alice..ho visto una certa affinità..ma non divaghiamo.
Più leggo di Finn inoltre più mi piace, considerando che entrambi la mia cara Abissina ed il Fennec, seppur di caratteri opposti, vengono dal deserto entrambi condividono la stessa filosofia di vita secondo cui la vita è una battaglia e perciò bisogna essere pronti a difendere tutto ciò che ami, tutto ciò in cui credi o semplicemente mai contravvenire a sé stessi: è ben spiegato nell'oroscopo islamico dove ogni segno zodiacale, a seconda della data di nascita corrisponde ad un'arma. Ti consiglio di sfogliarlo se non l'hai già fatta.
Non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo capolavoro, io m'impegnerò a realizzare il mio chap. 16/17 entro la fine del mese per cominciare il 2020 in bellezza: ci tengo anche io a regalare qualcosa di nuovo ai lettori e ti anticipo solo che troverai un bel colpo di scena e..alla prossima.
BYE
DD

Recensore Junior
03/12/19, ore 19:52

Lo sapevo, accidenti!
Sapevo che Nick non avrebbe mai potuto resistere alla tentazione di offrire alla sua Carotina un commiato che fosse al tempo stesso indimenticabile e lontano da occhi e orecchi indiscreti.
Sotto certi aspetti, le scene che hai descritto - ancora una volta in maniera a dir poco ineccepibile! - mi hanno fatto tornare in mente quelle della funivia nel Distretto di Rainforest, quando Nick confessa a Judy ciò che gli era successo in quel seminterrato con gli scout, uscendo per la prima volta dopo anni da quel guscio che si era costruito attorno a sé.
La trovata dei due bigliettini, poi, l'ho trovata semplicemente deliziosa. In questo caso, mi sono ricordato di un episodio della seconda stagione de I Simpson, quello in cui Lisa conosce un supplente di nome Bergstrom. Se ben ricordi, quest'ultimo le regala un biglietto con la scritta You Are Lisa Simpson prima di prendere il treno che lo avrebbe portato via per sempre dalla sua vita, riuscendo così ad alleviare - almeno in parte - il dolore che la secondogenita di casa Simpson provava fino a quel momento. Non so se tu ti sia ispirato anche a quel particolare episodio, ma voglio ringraziarti per avermi fatto riaffiorare ricordi inerenti quella particolare puntata di una serie animata che ancora oggi ricopre un ruolo speciale nel mio cuore.
Peccato soltanto che Nick abbia preferito non rischiare il tutto per tutto. A giudicare da quello che ho avuto modo di leggere nei prossimi capitoli, avrà modo di pentirsene amaramente... ma ci ritornerò a tempo debito!
Infine, vorrei aggiungere che apprezzo il modo con il quale dedichi una particolare attenzione alle note presenti alla fine di ogni capitolo. Grazie a esse, ho scoperto che possiedi una formazione cinemtografica e musicale di ottimo livello. Complimenti e... alla prossima recensione!

Dario

Recensore Junior
01/12/19, ore 15:45

Sai, credo che possa riassumere questa prima parte di capitolo in un'unica parola: classico.
Ebbene sì, amico mio, credo che quest'ultima parola sia appropriata e adesso ti spiego perché.
Innanzitutto, hai utilizzato - in modo ineccepibile, intendiamoci! - un espediente narrativo molto ricorrente in film, fumetti, serie televisive e quant'altro, ovvero quello della festa a sorpresa per un personaggio che compie gli anni… o che ha appena ricevuto una promozione sul lavoro, come nel caso di Judy.
Inoltre, sei riuscito a ricreare la medesima atmosfera che abbiamo avuto di respirare nel film, quando Judy entra per la prima volta nella sala riunioni della centrale di polizia. Anche in questo caso, te la sei cavata più che bene nella stesura dei dialoghi, i quali sono anche riusciti a creare un minimo di struttura psicologica ai poliziotti del Distretto Uno. Mi riferisco in particolare alle freddure dal dubbio gusto di Bogo, alle battute corredate da ululati di Wolfard e Grizzoli e all'emotività di Francine Pennington, accompagnata dalla sua gran forza fisica in quanto elefantessa.
Ho apprezzato anche l'idea del regalo. Immagino che una penna/registratore a forma di carota placcata in oro, però, non sia propriamente economica… secondo me Bogo ha messo la zampa nel portafogli più degli altri, considerato il fatto che a una carica più alta di grado corrisponde uno stipendio più remunerativo. Immagino che tu mi abbia capito al volo…
Credo anche che la frase registrata di Nick sia stata molto toccante, visto che richiama quel momento sulla funivia in cui la volpe ha mostrato, per la prima volta dopo tanti anni, il suo lato più debole a qualcuno che aveva appena conosciuto. Oh, beh... adesso mi aspetto un colpo di teatro degno della sua reputazione di volpe acuta.
Alla prossima recensione!

Dario

Recensore Junior
30/11/19, ore 18:17

E questa è la storia di come Judy riuscì a spezzare il cuore di Nick per la seconda volta usando solamente QUATTRO parole. Che altro aggiungere… è senz'altro un nuovo record, rispetto a quanto avvenuto durante quella famigerata conferenza stampa!
Bene, ora che il mio cervello bacato ha smesso di sfornare un'altra delle mie battute di dubbio gusto, posso tornare alla tua storia.
Innanzitutto, hai dimostrato che non serve sciorinare fiumi di parole per buttare giù un capitolo ben scritto e pregno di contenuti altamente significativi. Questo perché hai fornito a noi lettori un'analisi psicologica di Judy e Nick semplicemente impeccabile. Inoltre, hai sfruttato appieno gli eventi raccontati nel film per narrare l'evoluzione del loro rapporto... oltre che, naturalmente, i dubbi che investono la mente della coniglietta di fronte a una decisione così importante, sia a livello lavorativo sia a livello personale. Sfortunatamente per Nick, Judy non conosce strade alternative che non contemplino l'andare sempre avanti senza mai voltarsi indietro, proprio come un piccolo carro armato che non si arresta fino a quando non ha raggiunto le linee nemiche. Ancora una volta, sei riuscito a tirare fuori un capitolo sì piccolo nella forma, ma grande nella sostanza. Bravissimo!
Tuttavia, mi piacerebbe metterti al corrente di quello che penso sul background psicologico di Nick. Personalmente, ritengo che quando erano cuccioli, lui e Judy fossero molto simili. Entrambi volevano realizzare i propri sogni di entrare a far parte di una comunità ben precisa (Judy in polizia, Nick negli scout) ed entrambi sono stati vittime di attacchi di bullismo. L'unica differenza è che Judy ha saputo trovare dentro di sé le forze necessarie per andare avanti, mentre per Nick le cose sono andate diversamente.
Ecco, a questo proposito ho sviluppato una teoria - del tutto personale, beninteso! - secondo la quale la povera volpe sia andata a sbattere, negli anni della sua infanzia, contro un altro attacco che, a livello psicologico, lo ha segnato ancora di più rispetto all'incidente della museruola.
Ripeto, si tratta di un mio personale pensiero - mi piacerebbe poterlo sviluppare in una mia storia originale, in futuro! - che non sminuisce minimamente il tuo lavoro a dir poco eccelso. Rinnovo ancora una volta i miei complimenti e... alla prossima recensione!

Dario 
 
(Recensione modificata il 01/12/2019 - 11:26 am)

Recensore Junior
29/11/19, ore 18:51

Temo che in questo capitolo Nick abbia imparato un'altra dura, preziosissima lezione di vita: MAI e poi MAI tenere la guardia abbassata, neppure in quei rari momenti in cui tutto sembra filare per il verso giusto e il mondo non ti appare più come una gigantesca discarica a cielo aperto nella quale arrancare fino al momento di tirare le cuoia. Povero Nick, non vorrei trovarmi al suo posto neppure se mi pagassero con tanto oro quanto peso… e non sono certo un mingherlino!
Ma ci ritornerò fra poco. Prima vorrei congratularmi con te per come hai gestito lo sviluppo delle vicende raccontate nel capitolo, da Nick sommerso dalle scartoffie (non si può sfuggire alla burocrazia, cara la mia volpe acuta!) fino alla sfuriata con Bogo e alla successiva implorazione che rivolge mentalmente a Judy. Che dire… rasenta la perfezione. Sul serio, non ho trovato alcuna traccia di forzature o cambi di scena che potessero destabilizzare il lettore. Ottimo lavoro!
Ho apprezzato moltissimo anche la chicca della canzone di ser Cantagallo inserita come motivetto canticchiato da Nick durante il tragitto verso il caffè, il cui nome credo sia un altro palese richiamo alle tue origini meneghine. Ho ragione?
Tornando a Nick, credo proprio che per lui questo sia l'inizio di un lunghissimo percorso, talmente irto di ostacoli e difficoltà che farebbe paura perfino a Ulisse, anche se la nostra volpe non incontrerà di certo ciclopi affamati, sirene ammaliatrici, mostri spaventosi o maghe e ninfe dai poteri strabilianti. Quel che è certo, però, è che sarà un viaggio che mi terrà col fiato sospeso.
Come sempre, ti faccio i miei più vivi e sinceri complimenti. Alla prossima recensione!

Dario

P.S. Vorrei chiederti quale è stata la tua fonte di ispirazione per la città di Wyndham City. Se ben ricordo, non si tratta di una località tagliata durante la fase di sviluppo del film, ma a parte questo… il suo nome mi è del tutto sconosciuto. Ti sarei grato se mi illuminassi in proposito, per favore!

Recensore Junior
28/11/19, ore 18:42

Se è vero che i palestrati sono soltanto degli armadi ambulanti tutto muscoli e niente cervello, allora in questo capitolo Bogo si è dimostrato la classica eccezione che conferma la regola.
Dico sul serio, amico mio… mi è piaciuto un sacco come hai caratterizzato Bogo. Nel film ci è stato presentato come un bufalo tutto d'un pezzo con un inaspettato lato tenero (come dimostra la sua ammirazione "segreta" per Gazelle), mentre qui lo hai rappresentato come un vero capo della polizia che è sì disposto a tutto pur di mantenere la disciplina fra i suoi sottoposti, ma anche come un mammifero abbastanza navigato e intuitivo quel tanto che basta per capire che Nick si stava giocando il tutto per tutto pur di togliere la sua amata Carotina dai guai. Lo scambio di battute, poi, l'ho trovato pressoché… perfetto. Per quanto possa calarmi nei panni del rompiscatole che cerca sempre il pelo nell'uovo, in questo caso non ne ho trovato neppure uno. Ben fatto!
Ho apprezzato moltissimo anche lo scambio di battute che Nick fa con la sua coscienza nei panni del dottor Piberius, inclusa la parte della parcella a base di frappè al mirtillo. Il finale commovente fra Judy e Nick, poi, è la classica ciliegina sulla torta. Il coronamento della perfetta quiete prima della tempesta che si scatenerà sui nostri protagonisti… perché so che sarà così. Ti faccio i complimenti per l'eccelso lavoro svolto.
Alla prossima recensione!

Dario

P.S. Mi permetto di aggiungere una piccola annotazione. Se ho ben capito, tu sei di Milano e credo che ti sia "tradito" quando Bogo si riferisce a Judy utilizzando l'articolo determinativo. Ora… mi rendo perfettamente conto che nei territori di quella che fu la Gallia Cisalpina siete abituati a metterlo anche nel caffellatte a colazione, ma per quanto mi sforzi a essere comprensivo, per me che sono nato a sud del Rubicone è una vera e propria barbarie grammaticale. Te lo dico in maniera scherzosa, naturalmente!
(Recensione modificata il 01/12/2019 - 10:49 pm)

Recensore Junior
27/11/19, ore 22:05

Il peggio sembra essere passato… per ora!
Non so quanto tu possa sentirti in difficoltà quando descrivi le scene d'azione, ma quel che è certo è che tu abbia sviluppato una certa propensione nel farlo, perché riesci a far entrare il lettore nel vivo dell'azione con uno stile narrativo asciutto ed esaustivo, nonché privo di forzature, senza per questo sacrificare la componente emotiva. I miei complimenti!
Vorrei anche cogliere l'occasione per evidenziare uno dei maggiori difetti caratteriali di Judy: l'eccessiva fiducia in sé stessa. Cercherò di spiegarmi al meglio delle mie possibilità. Probabilmente non sarai d'accordo, ma penso che la coniglietta soffra - in questo capitolo come nel film - di una specie di complesso dell'eroina, che la porta a gettarsi nelle situazioni più estreme senza neppure togliere la zampa dall'acceleratore per pensare a piani alternativi e il fatto che sia finita in pieno nella trappola tesa dai malviventi ne è la dimostrazione.
Per sua fortuna, Nick è di tutt'altra pasta in confronto a lei. La sua intuizione nell'utilizzare vecchi giornali e riviste per farsi da sé un giubbotto antiproiettile raffazzonato è stata geniale; fortunatamente i delinquenti non hanno utilizzato pistole armate di pallottole in metallo, altrimenti la povera volpe ci avrebbe certamente lasciato la pelliccia!
Infine, vorrei segnalarti che ho apprezzato il finale del capitolo, perché sebbene tu abbia utilizzato un espediente piuttosto "classico", sei comunque riuscito a farmi sorridere e a tirare un sospiro di sollievo per la sorte dei nostri due protagonisti… come ha potuto constatare anche l'agente Clemmons. Ben fatto!
Alla prossima recensione!

Dario  

Recensore Junior
25/11/19, ore 20:36

Vuoi sapere una cosa, caro Roberto?
Ci tengo a farti i complimenti per il modo con cui sei riuscito a buttare giù le righe di questa prima parte del capitolo, perché sei stato in grado di gestire abilmente i cambi di scena senza forzature che potessero far storcere il naso al lettore.
Mi spiego meglio. Nella prima sezione il solo pensare a Judy mentre versa fiumi di lacrime guardando la versione furry di Titanic (sotto gli occhi perplessi di Nick, presumo!) è riuscito a procurarmi ben più di una risata di gusto. Nella seconda e in quella finale, invece, sei riuscito a tenermi con il fiato sospeso, perché hai descritto ottimamente la tensione e l'adrenalina derivate dall'inseguimento dei criminali armati di dardi venefici da parte del nostro duo di poliziotti preferito.
Per non parlare poi della "scoperta" di Nick… non ho potuto fare a meno di ridere, seriamente. Se al suo posto ci fosse stato il leggendario Ryo Saeba (il protagonista di quel caposaldo della mia formazione a tema nerd che è City Hunter) un bel mokkori non glielo avrebbe negato nessuno. In effetti, se ripenso ad alcune inquadrature del film, è facile asserire che Judy abbia un bel culetto da coniglia!
Non vedo l'ora di leggere le restanti parti. Alla prossima recensione!

Dario

Recensore Junior
24/11/19, ore 17:13

Dunque… una palestra diroccata, una volpe a suo agio nelle vesti del latin lover e pronto all'azione sul ring e una coniglietta dal fisico atletico decisa a dimostrare quanto vale. Sì, direi che ci sarebbero tutti gli ingredienti per un bel fumetto pieno di scene a luci rosse in stile furry, per la felicità di tutti gli appassionati del genere! 
Okay, ora la smetto con le battute sconce. Per la verità, amico mio, questo capitolo è riuscito a riportarmi in mente i tempi dell'università, quando tra una sessione di studi e l'altra, andavo in palestra a sfogarmi tirando pugni a un sacco e apprendendo le basi del pugilato.
Tornando alla storia, hai ammesso che hai incontrato delle difficoltà nel descrivere la scena di combattimento fra Nick e Judy. Beh, sappi che sei riuscito a renderla realistica e appassionante con una narrazione scorrevole e ben strutturata. Hai fatto davvero un lavoro egregio, è bene che tu lo sappia!
Nick ha avuto modo di scoprire sulla propria pelliccia che Judy è un osso ben più duro di quanto possa sembrare a un primo impatto. D'altro canto, stiamo pur sempre parlando di una coniglietta pronta a tutto, che durante il periodo di addestramento all'Accademia di polizia è riuscita a mettere al tappeto un rinoceronte ben più grosso e forte di lei, anche se con una mossa che non ha nulla a che vedere con la nobilissima arte della boxe. Tra l'altro, Judy ha dimostrato anche di possedere un certo talento per il calcio, a giudicare dalla scena in cui si ferma per un attimo a giocare a pallone con due cuccioli.
Ci tengo, inoltre, a farti i complimenti per la precisione con la quale hai descritto l'abbigliamento da palestra di entrambi i protagonisti e per la citazione al film Fight Club. Sono anche questi dettagli all'apparenza poco significativi ad aggiungere qualità a una storia, perciò… ottimo lavoro!
Alla prossima recensione!

Dario

Recensore Junior
24/11/19, ore 12:28

Ahi, ahi... ho l'impressione che per Nick questo sarà l'inizio di una lunga serie di disavventure. Se fossi nei suoi panni, inizierei a darmi una vigorosa scrollata alle parti basse per scaramanzia!
A quanto ho capito, qualcuno ha raccolto il testimone lasciato da Bellwether e ha cominciato a tramare nell'oscurità, creando scompiglio e soprattutto morte tra i ranghi della polizia di Zootropolis. A proposito, il cognome dell'ultimo poliziotto a essere caduto in servizio è un omaggio a Up, per caso?
Tornando al capitolo in questione, Bogo dimostra ancora una volta di essere un mammifero tutto d'un pezzo, che non ammette il benché minimo tentativo di insubordinazione - che può sembrare giustificato agli occhi di uno spettatore esterno - pur di mantenere elevato il livello di coesione e di disciplina tra i suoi sottoposti. Insomma, è un vero capo della polizia!
Tra Judy e Nick, invece, iniziano a emergere le prime tensioni a causa delle differenti vedute su quello che è il lavoro del poliziotto. La coniglietta ha una visione fortemente idealizzata, che la porta a sentirsi una specie di eroina senza macchia e senza paura, con l'obbligo morale di servire e proteggere tutti gli abitanti di Zootropolis dal male, sotto qualunque forma. Al contrario, la volpe ha sviluppato nel corso degli anni una visione decisamente più vicina alla realtà dei fatti, che lo porta ad affrontare il pericolo imminente con un atteggiamento all'apparenza più cinico e superficiale rispetto a quello della partner.
A questo proposito, vorrei spezzare una lancia in suo favore. In un eventuale sequel, mi piacerebbe molto vedere Nick in azione nei panni del poliziotto, perché ritengo che possa svolgere il suo lavoro in maniera egregia, grazie anche all'esperienza che ha maturato come artista della truffa nelle strade del ventre molle della città. Con ogni probabilità, non si sentirà mai un paladino della giustizia come Judy o un mastino tutto ordine e disciplina come Bogo, ma sono convinto che sarebbe un ottimo elemento per l'intero corpo di polizia.
Ritornando al capitolo, hai rispecchiato fedelmente le caratteristiche psicologiche che i personaggi hanno palesato nel corso del film e questo ti fa sicuramente onore. Bel lavoro!
Ci risentiamo alla prossima recensione. A presto!

Dario 

Recensore Veterano
24/11/19, ore 02:30

Ciao Roberto.
Eccomi qui di ritorno tra le righe della tua storia,col consueto ritardo degli ultimi mesi.
Ma meglio tardi che mai, giusto? 😁
Ad ogni modo,non perdiamoci in chiacchiere e andiamo subito al sodo,al nocciolo del capitolo in questione.
Protagonista assoluto è Maggie.
E se volessi riassumere il tutto in una sola parola è CROLLO.
Perdita di certezze, perdita di riferimenti e perdita di affetti,che nel suo caso corrispondono a suo padre a cui era particolarmente legata,tanto da rinunciare al suo essere femmina,alla sua bellezza e alle sue emozioni.
Ha cercato da sempre di reprimere tutto ciò per compiacere un genitore che le ha sempre fatto carico di una colpa che lei non aveva.
E quindi, comprimendo tutto,prima o poi,si esplode.
E questo è il risultato.
Un mare di lacrime, segno evidente che qualcosa si è spezzato e che sta per toccare il fondo.

Ma...

Solo dopo aver toccato il fondo,si può tornare a salire.
Ed è quello che fa la vice sceriffo,tornando a ragionare.
Sul suo passato,sul suo presente e sul suo futuro.

Nel suo passato ne ha passate tante (la morte del padre e probabilmente la separazione dei genitori),nel suo presente le cose hanno iniziato a cambiare con l'arrivo di Nick che le ha letteralmente stravolto la vita e il futuro?
Beh...lei sogna,ma non sempre questi diventano realtà.

Ad ogni modo,quello che è successo le ha sbattuto in faccia la dura realtà delle cose.
Che lei non è abbastanza forte per affrontare quel demone,che i suoi concittadini sono degli strafottenti e che Nick, volente o meno,cercava quella sua Carotina.

Ma lei,come hai fatto notare più volte, è innamorata persa della volpe rossa.
Avrebbe dato la vita per lui e ci è andata dannatamente vicino.

Però in questo momento,lei è piena di ira e di odio e non vuole avere a che fare con nessuno.
Né con sua madre Laureen, preoccupata sia per Nick che per sua figlia Magdalene, né tantomeno con Finnick che, nonostante possa sembrare un perfetto pervertito di prima categoria, avrà le sue ragioni per essersi comportato in quel modo.

Un capitolo molto intenso ed introspettivo,in cui mi sono immedesimato profondamente, complice il fatto che,anche io,nel corso della mia vita,ho perso dei punti di riferimento,toccando il fondo,prima di tornare a vedere la luce, più forte che mai.

Complimenti ed ottimo lavoro come sempre.

Spero di riuscire a pareggiare con i capitoli quanto prima.

Alla prossima

Enzo

Recensore Veterano
22/11/19, ore 23:48

Ciao, amico mio 😆
Come stai ? Tutto bene ?
Anche da te, lì a Milano, sta continuando imperterrito a piovere ? ☔💧
Io non ne posso più 😧😩
Che ne dici ?
Andiamo lassù a chiudere i rubinetti e poi intimiamo ai "ragazzi della manutenzione" di non aprirli più, almeno fino a Settembre dell'anno prossimo ? 😂

A parte gli scherzi ... ogni anno, con questi cambiamenti climatici andiamo sempre PEGGIO 😨
Arriveremo al punto che, a Dicembre, arriveranno i pinguini e gli orsi polari oppure ... peggiori delle ipotesi ... dovremmo farci crescere le branchie, visto che i ghiacciai si stanno sciogliendo e il livello dell'acqua si sta alzando
C'è le facciamo crescere dietro alle orecchie come Kevin Costner in Waterworld ? 😂
Ah ... dove andremo a finire 😥

Passiamo al capitolo ... che è meglio ...

Che dire ?
Ora capisco come ci si sente a leggere un CAPITOLO FIUME ... tipo quello che ho sfornato io, nell'ultimo capitolo della mia long 😂
Ma lasciati dire, amico mio che, nonostante la lunghezza, non è risultato PER NULLA noioso
Hai saputo mischiare e amalgamare ogni scena e i rispettivi toni narrativi ALLA PERFEZIONE ... bravo 😎💪

Partiamo dall'inizio ...
Ti dico la verità ... mi ha affascinato e non poco il TEOREMA DEL BIDONE DELLA SPAZZATURA
Sono rimasto un paio di minuti a pensarci su e alla fine, sono giunto a una conclusione che vorrei condividere con te ...

NON SIAMO NOI, a decidere e NIENTE viene mai stabilito da noi
Quindi, alla fin della fiera, ci affidiamo al fato o al destino che decidono per noi cosa dovrà accadere nel corso della nostra vita
Ecco perché per risolvere un qualsiasi PROBLEMA PRESO A CASACCIO si utilizza UN'ALTRETTANTA SOLUZIONE PRESA A CASACCIO
Visto che NON ESISTE UNA SOLUZIONE PER OGNI COSA ... tanto vale improvvisare e affidarsi al destino ... benevolo o crudele che sia

Parole vere ... al cento per cento 😂
Attinte direttamente dalla saggezza di quella piccola e PERVERTITA volpe del deserto
Ma ho dovuto scavare parecchio in profondità, togliendo vari MACIGNI e superando molti ostacoli ... metri e metri di autentica SPORCIZIA DI OGNI GENERE E FORMA 😂😧
Un esempio ?
La bella ed erudita conversazione che il suo cuore e il suo "coinquilino", nonché amico e compagno di avventure che abita ai piani bassi, hanno avuto osservando i movimenti, la forma fisica e l'odore di una daina un po' in avanti con l'età
E, a tal proposito, apro piccola parentesi ...
Nel leggere questo passo mi è balenata una piccola ideuzza ... un'ideuzza un po' INVEROSIMILE E FOLLE ... e se il nostro piccolo fennec si fosse innamorato per davvero, stavolta ?
Ma subito dopo, conoscendo il tipo e la sua mentalità ... oltre alle abitudini ... ho scosso deciso la testa e ho continuato con la lettura 😂
Però ... chissà ... vedremo 😉

Una cosa però, l'ho capita ...
Finn capisce benissimo in che stato si trova Maggie, quest'ultima ha bisogno di sfogare i suoi sentimenti di impotenza e rabbia che ha provato affrontando Zed, scaricandoli su qualcuno che, a detta sua, sembra ALLA SUA PARI O PIÙ DEBOLE di lei
Ecco perché Finnick prega di non mostrare quanto vale PER DAVVERO alla daina
Capisce il suo sfogo ... ma non LA TEME
Soltanto di un mammifero ha PAURA PER DAVVERO ... ZED ... e chi non la proverebbe ? 😨

Ho come la sensazione che presto scopriremo un po' di più sul passato di Finnick e di Zed, finché non troveremo quel punto che unisce i due ... tanto per rimanere in tema di geometria 😂

Per fortuna, sono arrivati i rinforzi e un bel po' di buone notizie 😥
Alla fine, Nick non è poi messo così tanto male, merito degli insegnamenti del vecchio Butch e del suo consiglio sull'accompagnare e assorbire i colpi che non si è in grado di schivare e, LA FETTA PIÙ IMPORTANTE DEL MERITO, va a Judy ... alla sua carotina
Credo sarebbe orgogliosa e fiera e di lui

Io un po' meno nel pensare a farmi cucire una quantità di tagli su tutto il corpo senza anestesia ... e lo dice uno che, nonostante abbia 22 anni, ha una PAURA MATTA degli aghi ma che preferisce farsi fare una puntura piuttosto che questo
😨😱

Ma, da una parte, Nick ha ragione ...
L'effetto di un'anestesia totale o parziale che sia, produce effetti di sonnolenza e di poca lucidità che possono protrarsi per vari giorni ... e avendone solo tre a disposizione ... capisci bene che non puoi permetterti ERRORI
Perché, la prossima volta, Zed ritornerà e chiuderà UNA VOLTA PER TUTTE la pratica targata: NICK WILDE

Però, devo ammettere che la scena è stata (come hai detto giustamente tu) EPICA
Cioè ... farsi cucire alla vecchia maniera ... senza anestesia 😱
Chiunque altro, come ha detto il Dottor Cooke, sarebbe morto ancor prima di cominciare 😵
Nick è qualcosa di UNICO
E sono sicuro che, col passare del tempo, maturerà e poi sboccierà come un fiore, mostrando tutta la sua bellezza

Ora però, deve riposarsi
Speriamo solo che in tre giorni la nostre volpe si riprenda ... ma sono sicuro che con la famose "erbe profumate" di Finnick si riprenderà in un batter d'occhio 😂

In conclusione ... che dire ?
Un capitolo bello CORPOSO, ma MAI noioso
Personaggi caratterizzati al meglio e, dulcis in fundo, la voglia di aspettare il prossimo capitolo per sapere come proseguirà la storia 😉

Siamo noi a ringraziare per te per gli sforzi e l'impegno che stai mettendo in questa tua IMPRESA che è diventato un IMPEGNO per te ... che va a sommarsi agli altri che hai ogni giorno 😄
Finché ne avremo la forza, saremo sempre qui a sostenerti ... amico mio ❤
E non vogliamo che tu corra come un pazzo per arrivare con l'acqua alla gola per pubblicare ... possiamo aspettare ... tranquillo 😉😄

Prima di salutarti ... ormai è un'abitudine e non posso farci nulla 😂 ... ti invio un MP con gli errori che ho trovato leggendo il capitolo

Bene ... credo di non aver nient'altro da dire, se non ... COMPLIMENTI 😎💪

Un salutone, amico mio

J. Conrard

Recensore Junior
22/11/19, ore 22:21
Cap. 1:

Ehilà, Roberto!
Come ti avevo promesso, ho deciso di iniziare a leggere la tua long con l'attenzione che merita; perciò, mi ritrovo a lasciare la mia prima recensione dedicata, come è giusto che sia, al primo capitolo.
Innanzitutto, vorrei farti i complimenti per la determinazione e per l'impegno che dimostri nel portare avanti un progetto che ti tiene impegnato da quasi quattro anni. Questo significa che tieni davvero tanto a offrire a noi lettori una storia che sia indimenticabile… e non mi riferisco soltanto alla sua lunghezza!
Sebbene sia piuttosto corto (soprattutto se rapportato a quelli più recenti), questo primo capitolo è riuscito a trasmettere l'intera gamma di emozioni che Nick sta provando nei confronti di Judy: tenerezza, desiderio di protezione, affetto, ma soprattutto la paura - da parte della volpe - che il suo cuore stia palpitando per qualcosa di innaturale. Lui è un predatore, mentre lei è una preda; insomma, credo che al suo posto chiunque si sentirebbe quantomeno confuso. Ho apprezzato anche la citazione del proverbio sui lupi e gli agnelli, con la variante che calza a pennello nel caso dei nostri protagonisti.
Che altro posso aggiungere… considerata la sua lunghezza, non credo che recensirò tutti i capitoli, ma certamente ti renderò partecipe dei pensieri e delle sensazioni che proverò quando leggerò quelli che avrò ritenuto più "significativi" - se mi consenti il termine! - ai fini della trama.
Sarà senza dubbio interessante osservare la tua evoluzione stilistica e il modo in cui i tuoi personaggi originali interagiranno con quelli che abbiamo avuto modo di apprezzare nel film.
Fino ad allora, rinnovo i miei complimenti e la mia stima per la tua passione genuina. Alla prossima recensione!

Dario  

Recensore Master
22/11/19, ore 09:10

Molto thriller psicologico e' questo capitolo...e mi piace. Nick, come tutti gli "antieroi" non accetta di esser diventato un eroe. Da comune cittadino a eroe non è da tutti. Piuttosto è l'idea di uno che percepisce dell'altro. Ora Nick è percepito come tale e ha fatto l'azione da eroe, dovrà o accettare, o rinunciare. Ma dubito che lo farà perché in ballo c'è molto. Leggerò ancora.