Recensioni per
The promise you made
di Redferne

Questa storia ha ottenuto 764 recensioni.
Positive : 763
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
16/04/20, ore 22:01

Una cosa è certa. Nick, Finnick e Maggie hanno ottenuto più risultati in una sola notte di quanto abbia mai fatto Ricketts in anni di carriera come sceriffo di Haunted Creek. Se continuano di questo passo, mi sa che gli abitanti della cittadina dedicheranno a tutti e tre un bel monumento sulla piazza principale, come segno di eterna gratitudine per gli sforzi fatti in nome della giustizia. Tuttavia, ci vorranno anni prima che questo accada, perciò sarà meglio che mi dedichi all’ultima parte di questo capitolo.
Innanzitutto, mi pare doveroso dare i giusti meriti al buon Lester, il quale non ha esitato a mettersi a disposizione di Nick pur di dare il proprio contributo nella lotta contro il canagliume a libro paga di Carrington. Se Nick, Finnick e Maggie sono le stelle che stanno brillando sotto la luce dei riflettori, lui ricopre il ruolo del gregario che ce la mette tutta pur di mandare avanti l’intero baraccone senza dare nell’occhio. Solo per questo, è un personaggio che merita il massimo rispetto.
Ciò nonostante, il personaggio che più di tutti ha fatto la parte del leone è stato senza ombra di dubbio Finnick. Per farla breve, è riuscito a prendere un bello stormo di piccioni con una sola fava delle dimensioni di una mazza da baseball. E in grande stile, aggiungerei. Ma consentimi di procedere con ordine, come è nel mio stile.
In primo luogo, il suo modo di agire mi ha ricordato immediatamente quello usato da Ryo Saeba ogniqualvolta doveva portare a compimento una missione per conto delle sue clienti. Nonostante i suoi atteggiamenti da maniaco e le continue martellate da parte della sua partner Kaori, riusciva sempre a cavarsela perfino nelle situazioni più disperate, riducendo i malcapitati di turno a polpette e facendo cascare ai suoi piedi anche le signorine più reticenti. Insomma, mi pare lapalissiano che Finnick sia riuscito non soltanto a prendersi una bella rivincita nei confronti dei tre malnati che lo avevano provocato nel locale di Tobey, ma anche a fare colpo sulle figlie del povero Sheamus. Mi sa che il nostro fennec sarà un ospite fisso nella tenuta degli O’ Riordan…
In secondo luogo, Finnick ha capito prima e meglio di Nick e Maggie che i suoi metodi saranno anche tutt’altro che ortodossi, ma necessari se tutti e tre vorranno raggiungere l’obiettivo di ristabilire la legalità nell’intera contea. Se mi consenti di riutilizzare le tue stesse parole, non c’è bisogno di un principe azzurro senza macchia e senza paura, ma di un cavaliere nero capace di essere più cattivo dei cattivi per ogni evenienza. E poi, ammettiamolo francamente… non c’è niente di meglio che vestire i panni dell’eroe oscuro per radunare intere legioni di mammifere pronte a tutto pur di soddisfare ogni tuo minimo capriccio, soprattutto quando non hai a disposizione ingenti capitali economici!
Adesso arriviamo a Nick e Maggie. Come hai sottolineato tu stesso in più di un’occasione, il loro rapporto si sta evolvendo in maniera tale da creare degli scenari molto interessanti. Ti confesso che per un attimo ho creduto per davvero che quei due sarebbero arrivati a lasciarsi travolgere dall’impeto della passione, soprattutto quando Nick ha fasciato il braccio infortunato di Maggie col fazzoletto; dopotutto, sarebbe stato fin troppo facile farsi trasportare dall’adrenalina e dall’atmosfera della notte che sta per lasciare il posto al giorno… ma poi mi sono ricordato che sulla tua storia aleggia un fantasma dalle orecchie lunghe e gli occhi viola, che si trova in un letto d’ospedale e che ha un nome e un cognome: Judy Hopps.
Sai una cosa? Credo proprio che, quando il ciclo di Haunted Creek giungerà alla sua conclusione, mi dispiacerà un sacco dover salutare un personaggio meraviglioso come la tua Maggie. Tuttavia, quel momento non è ancora arrivato, perciò mi congedo facendoti ancora una volta i complimenti per… tutto quanto. Sappi che la tua storia, al netto di qualche comprensibile imperfezione sul piano stilistico, è riuscita a guadagnarsi un posto nel mio cuore. Continua così, perché stai andando ALLA GRANDE!
Alla prossima recensione, amico mio!
 
Dario
(Recensione modificata il 27/04/2020 - 11:27 am)

Recensore Master
10/04/20, ore 06:21

Ciao carissimo, eccomi qua, in ritardo come sempre, ma quando si tratta dei tuoi capitoli me la devo prendere con calma, non tanto per la lunghezza in se ma per il fatto che tendo a distrarmi parecchio durante la prima lettura, per cui va a finire che me lo rileggo anche altre due volte molto spesso.

Allora, partiamo con una premessa, non vado matto per storie, film o qualsiasi altra cosa che tratta di rituali di qualsiasi tipo, che siano voodoo, spiritici o satanici e chi più ne ha più ne metta, semplicemente non è il mio genere, ma mi piace pensare di essere il più oggettivo possibile nelle recensioni, per cui procediamo.

Allora, intanto ti faccio una domanda, perchè appena ho letto il titolo mi è venuto in mente qualcosa che inizialmente non sono riuscito a collegare, poi andando avanti ho avuto un flash che non sono sicuro sia giusto, ma è per caso una citazione a IT? No perchè il libro l'ho letto tanti di quegli anni fa che ormai non ricordo quasi più nulla, però ricordo che c'era un rituale con forse un nome simile...

Vabbe, passiamo al capitolo, come ti ho detto, non vado matto per questi generi, e sinceramente quando è comparsa la nuvoletta di fumo con i tratti somatici sia di volpe che di coniglio mi è venuto da ridere, ma non preoccuparti che questo è solo un problema mio, quello che dovevi far capire si capito perfettamente, la vita di Nick è sul filo del rasoio, praticamente è più di la che di qua e l'unico modo che vede Finnik per salvarlo è di chiedere aiuto a qualcuno che sta nella stessa situazione del suo socio, dato che lui non lo può raggiungere, ma forse Judy si, visto che anche lei in questo momento si ritrova a vagare in un limbo tra la vita e la morte come Nick, e quando lo troverà immagino che gli dirà di non arrendersi, che anche lei sta lottando, ma soprattutto immagino che lo ricaccerà indietro a pedate in culo con tutta la grazia di cui la leporide dispone, si ne sono convinto.

Arrivando invece alla parte finale, se già prima provavo disgusto per il personaggio di Carrington ora lo voglio vedere morto, mentre leggevo ho provato una sensazione di ribrezzo verso quel personaggio come mi è successo poche altre volte, chissà se Nick vedrà mai quella stanza, in quel caso mi piacerebbe vedere la sua reazione.

Vabbè, come al solito ti faccio i complimenti per il capitolo, lungo ma come sempre mai noioso.
Alla prossima e stammi bene
Davide

Recensore Junior
07/04/20, ore 11:30

Questa penultima parte di capitolo ha decisamente confermato alcune delle mie precedenti impressioni circa il potenziale seduttivo di Nick. Se la volpe non fosse frenata dagli scrupoli della sua coscienza, a questo punto avrebbe già realizzato il sogno vanamente inseguito da una lunga schiera di protagonisti maschili – da Ataru Moroboshi a Ryo Saeba, tanto per citarne un paio! – di serie animate nipponiche: crearsi un harem costituito da esponenti del genere femminile perdutamente innamorate di lui. Se non altro, ci pensa il buon Finnick a tenere alta la bandiera di tutti coloro che sono devoti al dio Priapo, perciò… va benissimo così!
Nonostante lo scetticismo iniziale di Maggie, l’improvvisata pantomima di Nick ha dato i frutti sperati, poiché ha fatto capire a una semplice massaia di campagna che l’accozzaglia di malnati alle dipendenze di Carrington può… anzi, DEVE essere rimessa in riga. A qualunque costo. Se mi permetti di citare la battuta di un film che non è riuscito a conquistarsi le tue simpatie, una pecora non può fare altro che ribellarsi e ribellarsi ancora, se desidera davvero reagire alle ingiustizie e dimostrare lo stesso valore di un leone.
Tornando a Maggie, ormai è chiaro come il sole che lei è innamorata persa di Nick, anche se è ancora troppo orgogliosa e ostinata per ammetterlo. Sotto questo aspetto, mi ricorda molto la protagonista della serie Lady Oscar, in particolare quando quest’ultima si scopre innamorata del conte di Fersen… per la disperazione del povero André, ovvero colui che, fino all’entrata in scena di Jorah Mormont, ricopriva il ruolo indiscusso di martire della friendzone. È un vero peccato che quello che Maggie prova per Nick sia destinato a rimanere un amore non corrisposto, esattamente come quello che Oscar provava per il bietolone svedese, ma sappiamo entrambi che il cuore di Nick batte unicamente per Judy… nonostante le libertà d’espressione di un certo artista brasiliano di nostra comune conoscenza!
Ad ogni modo, non è ancora tempo per i sentimentalismi. Un branco di delinquenti di bassissima lega ha dato origine a una vera e propria baraonda nel locale del povero Tobey e spetta a Nick, Finnick e Maggie riportare l’ordine. Inutile sottolineare il fatto che i primi due hanno dimostrato di essere una coppia talmente ben affiatata da poter fronteggiare persino un elefante e un leone pronti a menare le zampe, ma… Maggie è stata semplicemente F-E-N-O-M-E-N-A-L-E!
Non è soltanto una tiratrice provetta, ma anche una combattente in grado di mulinare colpi letali con la grazia di una ballerina. Se avesse avuto a disposizione un paio di chakram e una corazza in grado di metterle in risalto il décolleté, sarebbe stata la degna versione furry di Xena. Devo proprio rendertene atto, amico… sei riuscito a creare un personaggio femminile in grado di entrare nel cuore di tutti noi lettori. Altro che quella insignificante e patetica surrogata di Nick che abbiamo visto in… beh, ci siamo già capiti, vero?
In conclusione, hai fatto ancora una volta un lavoro a dir poco eccellente. Le scene d’azione sono descritte benissimo e in più sono pregne di citazioni, una più golosa dell’altra. Ben fatto, signor Redferne. Ben fatto. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Junior
06/04/20, ore 11:46

A giudicare dalla sua espressione sbigottita dinanzi all’ennesima rivelazione di Nick sul passato di Finnick, direi che Maggie non ha mai avuto il piacere e il privilegio di guardare quel capolavoro della Settima Arte che è Full Metal Jacket, in particolare la scena in cui il sergente maggiore Hartman intimava agli aspiranti marines di dare ai propri fucili nomi femminili, visto che non avrebbero potuto sollazzarsi in altro modo per la durata dell’intero addestramento. Qualcosa mi dice che suo padre abbia preferito tenerla volutamente all’oscuro di certi meandri della psicologia maschile… ma credo proprio che la cara vice-sceriffo avrà modo di imparare ben più di una preziosa lezione in proposito. Direttamente sul campo, ovviamente!
A proposito del solo e incomparabile fennec armato di mazza, non ho potuto fare a meno di osservare che le sue esperienze di vita vissuta sono molto vicine a quelle di Eikichi Onizuka, lo scapestrato insegnante protagonista dell’anime GTO. La sola differenza è che a Finnick è sempre rimasto fedele a tutto ciò per cui ha vissuto e continuerà a vivere a modo suo fino alla fine dei suoi giorni. Una filosofia di vita decisamente estrema, ma affascinante.
Adesso veniamo al momento dell’azione. Ancora una volta, Maggie ha dato prova delle sue abilità con il fucile, facendo ribaltare con una facilità quasi imbarazzante il mezzo sul quale i tre lestofanti si stavano dando alla pazza gioia poco prima di imbattersi nella squadra al comando di Nick. Sai, è quasi un peccato che la daina non abbia voluto dare prova del suo valore in ambito sportivo, perché sono convinto che potrebbe fare incetta di medaglie olimpiche nel tiro, come ha fatto Michael Phelps nel nuoto.
Considerazioni di quart’ordine a parte, anche Nick e Finnick non sono stati certo da meno, visto che la volpe ha fatto secco l’ignaro leopardo con un colpo che avrebbe reso orgoglioso il vecchio Butch, mentre il fennec ha spedito nel mondo dei sogni i restanti membri della sciagurata combriccola di delinquenti da strapazzo con un paio di colpi di mazza che avrebbero sicuramente strappato più di un applauso al sergente Donnie Donowitz – meglio conosciuto come l’Orso Ebreo – del film Bastardi senza gloria.
Non c’è che dire, tutti e tre i vigilanti al servizio dell’ordine pubblico fra le strade di Haunted Creek si sono distinti, ma presto dovranno affrontare una prova ben più ardua. Sono convinto che ne vedrò delle belle. Alla prossima recensione, amico mio!
 
Dario

Recensore Junior
02/04/20, ore 17:53

Beh, credevo che in vita mia non avrei mai visto Finnick nei panni dello chef pluristellato che dispensa ricette ai telespettatori, ma questa terza parte di capitolo mi ha smentito alla grande!
Non saprei davvero decidere se è più comico il suo discutibile tentativo di pulirsi le unghie con un arnese decisamente inadatto allo scopo per un’ovvia questione di dimensioni oppure il suo palese tentativo di smorzare la tensione creatasi all’interno del commissariato di Haunted Creek.
Quel che è certo è che i suoi gusti in fatto di cucina hanno causato la reazione disgustata di Maggie… e non solo. Insomma, se è naturale che un’erbivora come la cara vice-sceriffo trovi rivoltante l’idea di divorare larve d’insetto, lo stesso vale per la maggior parte di noi lettori, considerato il palese tabù gastronomico – che tale non è in diverse località dell’Estremo Oriente – sul vedere gli insetti come un’alternativa alla carne. Forse il nostro nanerottolo indemoniato dovrebbe provare un hamburger ricavato dai legumi, altrimenti sarebbe capace di procurarsi un succulento taglio di carne al mercato nero come in Beastars, non credi?
A parte questo, la chiamata del signor Warton è stato lo squillo di tromba che ha segnato ufficialmente la ripresa delle ostilità, mentre l’investitura con tanto di distintivo giocattolo con cui Finnick è entrato a far parte della squadra sotto il comando di Nick ha permesso al lettore di farsi una bella risata sotto i baffi, soprattutto se rapportata al momento del film in cui lo stesso Nick si ritrova a dover collaborare all’indagine di Judy pur di non finire in gattabuia per evasione fiscale. Che a Finnick piaccia oppure no, adesso è diventato a tutti gli effetti un difensore della legge. Quale sottile ironia…
Prima di concludere, permettimi di stringerti virtualmente la mano per il modo con cui hai omaggiato ancora una volta il Robin Hood targato Disney. A giudicare dal numero di tacche incise sul legno, non c’è dubbio che Finnick con la sua fidata compagna di scazzottate sarà un pericolo costante per i delinquenti al soldo di Carrington… esattamente come lo è stata la balestra dell’incompreso e maldestro Crucco per le chiappe pelose e grassocce dello sceriffo di Nottingham. Alla prossima recensione, amico!
 
Dario

Nuovo recensore
01/04/20, ore 16:19

io sono un pugile non da tanto tempo ma abbastanza da aver capito all' istante la scena successiva alla nomina del mio agognato rivale, dato che ne prendo almeno uno ad incontro, è fa abbastanza male haha.
comunque mi sta piacendo bravo

Recensore Junior
30/03/20, ore 13:00

Mi duole terribilmente doverlo ammettere, ma temo che sia Nick sia Maggie avranno modo di pentirsi del tiro mancino che hanno rifilato a Carrington, anche se devo altresì riconoscere che è stato decisamente soddisfacente vedere quel magnate da strapazzo strillare come il suino che è al macello e sporcarsi un’altra volta i suoi costosi abiti con il suo preziosissimo caffè. Tuttavia, consentimi di fare qualche passo indietro e partire dal principio.
Probabilmente penserai che la mia sia una specie di ossessione per i film di Tarantino, ma il dialogo fra Nick e Maggie mi ha riportato alla mente le scene in cui il dottor Schultz spiega a Django Freeman i pro e i contro dell’essere un cacciatore di taglie, mentre quest’ultimo tiene sotto tiro un ricercato che sta tranquillamente arando i campi in compagnia del figlio… poco prima di essere freddato dallo stesso Django con un colpo preciso e letale. Esattamente come quello di Maggie, che in questa seconda parte di capitolo riesce a offrire un assaggio delle sue doti di tiratrice provetta con una maestria paragonabile a quella di Ljudmyla Pavličenko, la quale durante la Seconda Guerra Mondiale arrivò a uccidere oltre trecento soldati nemici, ottenendo il grado di maggiore dell’Armata Rossa e numerose onorificenze, quali l’Ordine di Lenin e la medaglia di Eroe dell’Unione Sovietica. Spero di non averti annoiato con questa chicca di tipo storico!
Tornando alla trama, il soliloquio con il quale hai offerto a noi lettori una ulteriore conferma della malvagità che regna sovrana nella mente di Carrigton ha parimenti svelato la sua totale ingratitudine nei confronti del padre, che aveva tenuto le redini dell’impero finanziario della famiglia prima di lui. E pensare che se non fosse stato per suo padre e suo nonno, a quest’ora il buon – si fa per dire… – Quincey non sarebbe nient’altro che un volgare capobanda di infimo livello incapace di vivere con un tenore di vita non dissimile da quello della stragrande maggioranza degli abitanti di Haunted Creek. Altro che Bellini, caffè pregiato d’importazione e abiti costosi!
Per farla breve, questa sottospecie di porchetta su due zampe amante del lusso non è altro che uno squallido criminale che ama rifugiarsi dietro la corazza di rispettabile capitano d’industria per potersi permettere le agiatezze che tanto adora e imporre la propria volontà di potenza ai danni di tutti coloro che lo circondano, senza nemmeno prendersi la briga di pensare al futuro della stessa azienda che i suoi predecessori hanno creato praticamente dal nulla. Insomma, un mammifero decisamente detestabile che presto imparerà a temere la reazione del nuovo sceriffo Nick Wilde e della sua vice Maggie Thompson.
A proposito della daina… forse penserai che ho il vizio di saltare troppo facilmente alle conclusioni, ma credo che, per quanto riguarda i dettagli della sua vita di cucciola fra le montagne in compagnia del padre, ti sia ispirato a un anime che costituisce uno dei pilastri della mia formazione a tema nerd. Sto parlando di Lady Oscar, il capolavoro di Riyoko Ikeda che ci ha permesso di imparare i fatti della Rivoluzione francese meglio di qualunque testo scolastico. Di certo suo padre non ha avuto modo di insegnare a Maggie i rudimenti dell’arte del duello con la spada, ma almeno ha avuto la decenza di offrirle un’infanzia felice e di darle un nome indiscutibilmente femminile, contrariamente ai genitori di Finnick e a quello squinternato del colonello de Jarjayes.
A questo punto, spero che la strategia elaborata da Nick riesca a dare i suoi frutti… ma questo lo scoprirò solo continuando a leggere. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Junior
28/03/20, ore 20:09

La prima parte di questo nuovo capitolo, al contrario del precedente è interamente dedicata – con la parziale eccezione della remissiva Emma Earnshaw, che personalmente considero il perfetto contraltare di Dawn Bellwether – al malefico duo costituito dal losco magnate Quincey Carrington e all’ancor più famigerato Unghia, dove non può esserci spazio per i buoni sentimenti per più di una buona ragione.
Prima di procedere con la recensione, consentimi di farti una domanda. Il titolo del capitolo è un omaggio a Tex Willer e ai tre compagni – il migliore amico Kit Carson, suo figlio Kit Willer e l’indiano Tiger Jack – che lo accompagnano fedelmente nelle sue avventure nel Far West, non è vero?
Ora che ho chiuso questa parentesi, posso riprendere il filo del discorso. Questa parte è suddivisa in due tronconi distinti. Nel primo abbiamo un fitto scambio di battute fra Carrington e Unghia, il quale si presenta agli occhi del lettore come un vero e proprio artista specializzato nel campo degli omicidi, come dimostrano i modi fantasiosi e spietati al medesimo tempo con i quali è riuscito a far fuori i due ex sottoposti di Carrington che avevano miseramente fallito nell’impresa di far fare a Nick un bagno fuori programma nel fiume Chingachcook che lo lasciasse morto stecchito.
Sul serio, se fossi costretto a dover ammettere se sia stata più geniale – nel senso peggiore del termine, beninteso! – l’intuizione che ha portato all’omicidio mascherato da suicidio della lince o quella che ha portato alla morte della renna per shock anafilattico, non saprei davvero come rispondere. So soltanto che entrambe sono delle trovate degne del miglior noir, te l’assicuro!
Per quanto riguarda il secondo troncone, Carrington non si è fatto alcuno scrupolo nel riversare sulla sua dipendente il proprio disprezzo verso le volpi e, più in generale, verso tutti coloro che non considera alla sua altezza. Inoltre, dalle sue parole cariche di boriosa supponenza emerge anche il suo totale disinteresse verso tutto ciò che non gli consente di estendere i confini del suo impero finanziario, nonché la sua netta disapprovazione per i modi di fare che non comportino un immediato profitto a titolo personale. Insomma, come hai evidenziato tu stesso nelle note finali, Carrington riesce a suscitare repulsione e disgusto nel lettore per il suo modo di fare e di pensare, come è sacrosanto che sia per ogni cattivo degno di questo titolo. Ci vorrà sicuramente del tempo, ma sono sicuro che mi gusterò appieno il momento in cui il “distinto” suino andrà incontro alla sua inevitabile rovina.
Prima di congedarmi, consentimi di aggiungere una piccola annotazione. Dal momento che il plurale di curriculum è curricula, ritengo sia opportuno effettuare questa seppur lieve correzione. Un borioso criminale ricoperto di soldi come Carrington non nutrirà senz’altro alcun rispetto nei confronti della grammatica latina, ma penso che la sua bistrattata segretaria abbia avuto modo di conoscere questa regola che io stesso ho avuto modo di apprendere al difuori dei banchi di scuola e dell’università.
Ad ogni modo, spero di non essermi spinto troppo oltre in qualità di recensore e sappi che continuerò a farti i complimenti che meriti. Alla prossima recensione!
 
Dario    

Recensore Veterano
25/03/20, ore 23:34

Ciao, amico mio 😆
Che piacere poter tornare tra le righe della tua MERAVIGLIOSA long ... oltre a sapere che stai bene, per fortuna 😊

Nel paesino dove abito io ... beh ... la paura cresce ... non si fa sentire ... ma si fa vedere, purtroppo 😢
In strada, solo il vento che ulula e qualche sporadica macchina ... niente di più e niente di meno
E la cosa si è peggiorata ulteriormente quando, due giorni fa, il mio dirimpettaio e la sua famiglia sono risultati POSITIVI AL TEST 😱
Ora sono a casa, in quarantena ... stanno ... bene ... non sono ai livelli di quelle povere anime in terapia intensiva
Speriamo solo che ne escano presto ... anzi ...

SPERIAMO di uscirne presto

Purtroppo, i tempi sono quelli che sono ... e, ne arriveranno di PEGGIORI
Suvvia ... siamo realisti e onesti
Stiamo andando sempre di più a peggiorare ... NON NEL SENSO DI VIRUS E CONTAGI ... MA DI UMANITÀ E COMPORTAMENTO DELLE PERSONE IN GENERALE

Con questo, non dico che TUTTI siano "malvagi o menefreghisti" ...
Tu, col tuo lavoro (anche se in piccola parte ... e non pensare che sia una cosa INSIGNIFICANTE O PRIVA D'IMPORTANZA ... tutt'altro 😉) e gli operatori sanitari, mettete a rischio la VOSTRA VITA per salvarne ALTRE ... e di questo, ve ne saranno ... SAREMO SEMPRE GRATI ❤👏💪

Inutile fare polemiche e chiedersi: "Perché", "Come" e "Per colpa di chi"
Siamo in ballo ... e tanto vale continuare a ballare, finché non ne usciremo fuori

Vorrei solo dirti una cosa ... su quanto hai detto (e poi, passo alla recensione del capitolo, sennò divento LOGORROICO 😂)

Tu hai detto ... "vien da pensare che senza gli umani nel giro di un secolo qui torna il PARADISO TERRESTRE, sul serio"

Il PARADISO TERRESTRE ci potrebbe essere lo stesso ANCHE CON NOI ... CI PUOI SCOMMETTERE

Sai qual'è il problema ?

Che ... con questa nostra mania di potere ed egoismo (che si è accentuato negli ultimi anni) CI SIAMO DOMINATI A NOSTRO DANNO
Tentiamo di imporre quello che pensiamo ai nostri simili ... QUANDO NON SIAMO CAPACI DI DIRIGERE NEMMENO IL NOSTRO PASSO
NON SIAMO STATI CREATI PER COMANDARE O DECIDERE PER NOI STESSI, COSA È GIUSTO E COSA È SBAGLIATO

Che risultati abbiamo ottenuto e continuiamo a ottenere ?

Soltanto UNA persona HA IL DIRITTO di STABILIRE COSA È GIUSTO E COS'È SBAGLIATO PER NOI ... PER IL NOSTRO BENE
Ed è la stessa persona che ha creato tutti quanti noi
Se tutti quanti, cominciassero ad applicare quello che lui ha fatto scrivere (esaminandolo anche per CONTO PROPRIO) ... affinché ci fosse di monito e insegnamento ... ci saremmo risparmiati tante di quelle sofferenze ...

Pensa che avremmo potuto vivere per DAVVERO su un PARADISO TERRESTRE ... e guardando la Terra ora ...
Siamo davvero sei pessimi inquilini, eh ? 😂

Possiamo cambiare ... ma DA SOLI ... intendo come RAZZA UMANA ... non c'è la possiamo fare
Abbiamo bisogno di UN GRANDE AIUTO MOLTO POTENTE, non credi ?
E quale persona MIGLIORE c'è lo può dare se non il PROGETTISTA ?
Sta a noi, ascoltando la nostra coscienza, decidere se seguire i suoi consigli e farci aiutare e guidare da lui o meno ...

Bene ... chiusa parentesi e scusa la divagazione ... passiamo al capitolo

Beh ... un capitolo ... piuttosto ... UNICO

Sai ... leggendo il titolo ... ho storto un po' il naso
Non mi piace: nè vedere, nè parlare, nè leggere di ... "certi" argomenti ... in particolare di tutto ciò che è legato al MONDO DEL PARANORMALE (cantilene pronunciate senza un senso LOGICO, bamboline e statuette voddoo, riti ... eccetera eccetera)

Senza offesa e detta in maniera secca ... MI FANNO SCHIFO ... COSÍ COME CHI LE PRATICA (e mi fermo qui ... altrimenti potrei dire cose ALQUANTO spiacevoli 😂)

Dicevo ... ah, sì ... il titolo

Mi sono andato a documentare e, sorprese delle sorprese, ho scoperto che hai fatto una citazione ... riportando lo stesso rituale menzionato da Stephen King, in IT
E, la cosa non potrebbe essere più che azzeccata

Un epico scontro di volontà che, nel film, ci porta alla fine
Un antico incantesimo che rappresenta l’unico modo per sconfiggere IT
Uno scontro di volontà
Una sfida psichica
BISOGNA CREDERCI
Per sconfiggere il mostro bisogna ESSERNE CONVINTI, BISOGNA VOLERLO FARE CON TUTTE LE PROPRIE FORZE

Nel racconto di Stephen King, il mostro è IT
Nella tua long ... è Zed

E il paragone e la citazione, non potrebbe che essere più che azzeccata
Per sconfiggere quella psicopatica di una pantera, bisogna ESSERNE CONVINTI, BISOGNA VOLERLO FARE CON TUTTE LE PROPRIE FORZE ... con le FORZE E LA VOLONTÀ di tutti coloro che sono in guerra contro di lui 💪

Allora ... dicevo che, tutto ciò che è legato al paranormale ... non mi entusiasma chissà che, anzi, TUTTO IL CONTRARIO
Diciamo che qui ... come TROPPE SPESSE VOLTE stai facendo, negli ultimi tempi ... sei andato MALEDETTAMENTE A FILO DEL RASOIO 😂

Sta diventando un'abitudine
OCCHIO CHE, SE GIOCHI CON IL FUOCO, PRIMA O POI TI BRUCI 😂😛

Diciamo che, siccome si tratta di un film Disney, ho associato e immaginato quello che ha fatto Finnick a scene dello stesso tipo, presenti nei lungometraggi della casa di Topolino ... come, ad esempio: Koda, fratello orso; Pochaontas; il Dottor Facilier de la Principessa e il Ranocchio ... e via dicendo

Ripeto ... CI SEI ANDATO DANNATAMENTE VICINO

Vedi di dare una regolata a quel tappo di un Finnick ... o ci penserò io 😂

A parte questo, la scena mi ha fatto LETTERALMENTE venire la pelle d'oca ... prima, per la paura nel pensare quale sortilegio oscuro e arcano si stesse inventando il folletto del deserto ... per poi arrivare a quell'immagine di un mammifero, incrocio tra coniglio e volpe, che si è materializzato dal fumo del "fuoco fatuo"

Davvero toccante ... sotto due punti di vista

Il primo ... dove Finnick, quasi con affetto paterno, ricorda la PERSONCINA che ha cambiato TOTALMENTE la vita del suo socio IN MEGLIO
La seconda ... il fatto che Maggie prende la consapevolezza che, il cuore del suo "ipotetico fidanzato" è già occupato dalla PERSONCINA citata sopra
Il suo sentimento, nei confronti della volpe, è forte ... non c'è che dire ... purtroppo, non è ricambiato in egual misura 😢

Fatto sta che Finnick, temendo per l'incolumità e la vita di Nick (a cui tiene tanto ... quasi come un padre) decide di chiedere a Judy, che si trova in quella specie di Limbo, di rimandare indietro il suo socio

Non può andarsene ... ha ancora una MISSIONE da compiere
Per il bene di tutti i cittadini di Hunted Creek (anche se, gli stessi alberi ... se ne avessero la possibilità ... rimanderebbero indietro i poveri sfortunati che sarebbero giunti in quella CITTÀ SENZA LEGGE 😂) ... per il bene di Maggie ... e glielo deve a Judy
È IL MINIMO che possa fare per lei ... per la condizione in cui si trova ora

Il rapporto tra Finnick e Maggie si è ormai consolidato
Il MAESTRO è pronto a insegnare ALL'ALLIEVA, che credeva essersi chissà chi ... ma che, non mancherà di chiedergli la rivincita per averla sconfitta, una volta che sarà diventata più forte 😉

Speriamo che tutto l'ambaradam che ha fatto Finnick ... sia servito a qualcosa

Ora ... è tempo di riposarsi, riprendere le energie e "qualcuno" dovrà mettere del ghiaccio sulle chiappe rosse, a seguito di una sonora sculacciata 😂

Il fratello di sangue di Finnick (avevo immaginato che quei due, per conoscersi così bene, dovevano avere un legame particolarmente STRETTO) arriverà fra tre giorni, per finire ciò che ha iniziato 😨

Il conto alla rovescia è partito ... e Carrington, con una sua DEGNA COMPARSA a concludere il capitolo, non vede l'ora di aggiungere il suo tassello al puzzle di famiglia ... una bella e numerosa collezione di volpi, belle che imbalsamate ... e chi se lo sarebbe mai aspettato ? 😨😱
Un segreto che, penso, conosca e ne sia a conoscenza solo il nostro suino
Mi chiedo se mai, un giorno, Nick avrà occasione di vederla questa "collezione" ... da vivo intendo 😨

Bravo e complimenti ... sia per il capitolo che per la mano che stai dando agli operatori sanitari, nel tentativo di salvare quante più vite possibili 😊

Prima di salutarti ... due cose

La prima ... come al solito, ti invio un MP con gli errori che ho trovato leggendo il capitolo (ormai sono diventato revisore ed editor ufficiale della sezione Zootropolis 😂)
Ma, come ho già detto, non è un peso ... anzi, sono felice di poter dare una mano e un piccolo contribuito a colleghi ... anzi, AMICI 😊

La seconda ... ci tenevo a condividere con te, visto i periodi che stiamo affrontando, le parole di una canzone ... che, oltretutto, è stata utilizzata nel film: JOKER ... sto parlando del brano "SMILE" del grande Nat King Kole

C'è una strofa che, la potrei definire, la CURA per contrastare questi sentimenti e pensieri negativi che assillano ognuno di noi, in questi periodi ... e fa così

That's the time you must keep on trying
Smile, what's the use of crying ?
You'll find that life is still worthwhile
If you just smile
(È il momento che devi continuare a provare
Sorridi, a che serve piangere ?
Scoprirai che la vita vale la pena viverla
Se solo sorridi)

SORRIDERE

Un gesto SEMPLICE ... ma talmente POTENTE che può farci dimenticare, non per SEMPRE, ma anche per un SOLO ISTANTE ... quello che stiamo vivendo

Tutto andrà bene ❤

Ottimo ... non credo di dimenticarmi nulla ...

Un salutone, amico mio

J. Conrard

Recensore Master
25/03/20, ore 09:57

Capitolo che racchiude molto i tempi che corrono ora. Un buon parallelismo in quello che accade in questo capitolo della storia. Nuuuu, non ci credo, non ci posso credere, "fratelli di sangue"? Ma non riesco a crederci. Voglio dire: spiazzata. L'unica cosa che riesco a pensare.
Leggerò ancora.

Recensore Junior

Le parole uscite dalla bocca di Maggie sono riuscite a sintetizzare in maniera pressocché ineccepibile tutti i miei pensieri a proposito di questo capitolo. Quella che gli abitanti di Haunted Creek stanno vivendo con gioia e sollievo non è nient’altro che la classica quiete prima della tempesta, visto che Carrington ha richiesto l’intervento di qualcuno determinato a raggiungere quello stesso obiettivo che gli altri sottoposti del suino hanno miseramente mancato per due volte: far fuori lo sceriffo Nick Wilde e ristabilire il dominio criminale di Quincey Carrington sull’intera contea. Ma procediamo con ordine.
Se quello fra Nick e Bogo era stato uno dei dialoghi più carichi di tensione nella storia, lo scambio di battute tra Finnick, Maggie e lo stesso Nick è senza ombra di dubbio uno dei più divertenti. Il nostro buontempone di un fennec sperava di farsi quattro risate sul secondo nome dell’amico, ma non aveva fatto i conti con i gusti dei suoi genitori. A proposito, consentimi di azzardare un’ipotesi. Secondo il mio modesto parere, il padre e la madre di Finnick erano due fricchettoni – come i genitori di Ned Flanders, tanto per intenderci! – di origini irlandesi che avevano anche una passione sfrenata per i film western. Pensi che la mia deduzione possa essere plausibile?
Ad ogni modo, Finnick ha di che consolarsi. Pensa che Mattia è il secondo nome di mia madre, nonostante sia riferito all’apostolo che prese il posto di Giuda Iscariota e sia perciò un nome tipicamente maschile.
Dopo aver chiuso questa parentesi familiare, posso tornare alla recensione. Non so come la pensi tu, ma se fossi al posto di Nick sarei orgoglioso di portare un secondo nome come il suo, visto che è non soltanto un palese riferimento al capitano Kirk di Star Trek, ma anche un omaggio all’imperatore romano che succedette al padre adottivo Augusto. Tuttavia, ho avuto come l’impressione che dalle parti di Haunted Creek manchino sia gli appassionati di fantascienza sia gli amanti della Storia romana, come lo è il sottoscritto fin dai teneri anni dell’infanzia.
Adesso passiamo al piatto forte di questa ultima parte di capitolo, ossia la festa improvvisata sulle note del singolo di Shakira/Gazelle che, come hai inserito tu stesso nelle note, è la colonna sonora del film. Innanzitutto, sei riuscito a trasmettere il senso di liberazione e di euforia improvvisa che devono aver provato gli abitanti di Haunted Creek dopo essere stati segregati nelle loro abitazioni per tanto, troppo tempo a causa delle scorribande della gentaglia al servizio di Carrington.
In secondo luogo, i riferimenti alle scene finali del fil sono senz’altro una trovata ben riuscita. Non ho potuto fare a meno di sorridere quando Nick ha scosso Maggie dal suo torpore esattamente come aveva fatto Judy, così come i commenti da comari di paese che ripensano con nostalgia ai bollori della gioventù usciti dalle bocche di Laureen e Nancy. Se Nick possedesse soltanto poche once della libidine e del senso per la trasgressione di Finnick, sono sicuro che farebbe stragi di milf!
A proposito del tappetto indemoniato, di certo non farà mai la figura dello spadaccino dei bei tempi andati, ma credo proprio che abbia apprezzato il regalino di Maggie. Con quel coltello a serramanico per elefanti fra le zampe, sarebbe capace di emulare le gesta di Gatsu con la sua Ammazzadraghi… sotto forma di canide in formato ristretto, naturalmente!
Infine, il discorso fra Nick e Maggie a bordo della volante di servizio è stato scritto con un tatto e una intelligenza narrativa non comuni. Parlo sul serio, amico mio. Sei riuscito a far emergere il lato più sensibile e riflessivo del carattere di Nick senza per questo scadere in uno scontato pietismo. Tuttavia, sono dell’opinione che la nostra volpe voglia far riportare la giustizia nella contea non soltanto per tenere viva la fiamma dell’idealismo di Judy, ma anche per tenere a bada i propri demoni interiori e a dimostrare una volta per tutte che lui è molto di più di un semplice truffatore da quattro soldi che si è ritrovato a ricoprire i panni del servitore della legge per una serie straordinaria di eventi. Quel che è certo è che la guerra contro Carrington riprenderà molto presto. E senza esclusioni di colpi!
Bene, mi pare che questo sia tutto. Non mi resta altro da fare che farti ancora una volta i complimenti per come stai gestendo gli eventi della storia e augurarti con tutto il cuore di rimanere in buona salute, insieme a tutti i tuoi cari. Alla prossima recensione, caro Roberto!
 
Dario
 
 
P.S. Spero che il dottor Cooke trovi il tempo per insegnare i rudimenti dell’educazione sessuale a Tobey e a sua moglie, altrimenti quei due sarebbero capaci di procreare a dismisura come i genitori di Judy!

Recensore Junior

Ero certo che Maggie non avrebbe esitato a fare bella mostra della sua passione per le armi da fuoco; come volevasi dimostrare, si è presentata con un bel giocattolino nuovo di zecca con il quale dimostrare il suo valore di tiratrice provetta e far venire una gran bella strizza a tutti i delinquenti che si spacciano per operai a libro paga di Carrington… e a giudicare dalla reazione di Finnick, direi che ormai ha tutte le carte in regola per farsi valere come rappresentante della legge. A proposito, saresti così gentile da rivelarmi a cosa ti sei ispirato per il nome dell’azienda produttrice che ha creato il fucile spara-dardi di precisione finito nelle zampe di Maggie?
Tornando alla storia, sono riuscito a immaginarmi alla perfezione la gioia sul volto di Nick non appena ha posato gli occhi sui vestiti che nel film hanno senza dubbio contribuito all’affermazione della propria immagine. Tuttavia, faccio una certa fatica a immaginare Nick come modello per una casa d’abbigliamento famosa in tutto il mondo per aver diffuso l’immagine del perfetto giovane uomo americano. Ebbene sì, amico mio… questa volta ho individuato il riferimento alla perfezione, esattamente come quello successivo al tenente Colombo!
Per quanto riguarda la divisa da sceriffo, invece, il discorso cambia radicalmente. In ben più di un’occasione Nick ha dimostrato di farsi valere come tutore dell’ordine – nonostante le dimissioni dalla polizia di Zootropolis – e finalmente potrà sfoggiare una bella uniforme che lo riconoscerà ufficialmente come nuovo sceriffo di Haunted Creek agli occhi di tutti gli abitanti della cittadina… e alla faccia di Bogo, aggiungerei!
L’unico inconveniente è stato il fatto che la forma e i colori della divisa hanno fatto riaffiorare nella mente di Nick il ricordo traumatico di quella sera nella sede dei Junior Scout Rangers. Fortunatamente, la volpe è riuscita a ricacciare nel dimenticatoio quel momento che ha segnato in maniera indelebile la sua vita fino all’incontro con Judy. La situazione è già abbastanza complicata di suo e si complicherà ancora di più nell’immediato futuro, perciò Nick non può assolutamente permettersi di farsi affossare il morale dai ricordi tristi dell’infanzia.
Qualcosa mi suggerisce che la parte finale del capitolo avrà a che vedere con il secondo nome di Nick, perciò sono curioso di leggere che cosa ti sei inventato a riguardo. Alla prossima recensione!
 
Dario
 
 
P.S. Mi duole segnalarti che hai commesso un piccolo errore di battitura. Nel discorso di Judy su tutto ciò che comporta il dover indossare la divisa da poliziotto hai scritto sari al posto di sarai. Spero di esserti stato utile!

Recensore Junior

Se devo dare credito al ridotto numero di parti in cui lo hai suddiviso, devo dedurre che questo sarà uno di quei capitoli “cuscinetto” in cui Nick, Maggie, Finnick e gli altri onesti cittadini di Haunted Creek godranno di un breve momento di relax prima della ripresa delle ostilità contro Carrington e i suoi scagnozzi. Ho indovinato, vero?
A proposito del suino imbottito di pecunia, dopo l’ultima batosta per zampa di Nick direi che ha tutte le sue buone ragioni per prendersela con la renna e la lince che hanno miseramente fallito nel portare a termine il compito di far fare un bel bagnetto rinfrescante al nuovo sceriffo. Probabilmente penserai che ci abbia preso gusto nel recitare il ruolo di avvocato del diavolo, ma devo riconoscere che Carrington risulta quasi affascinante nel suo ruolo di carogna incallita. E poi, ammettiamolo francamente… nutre il fondatissimo timore di vedere il suo impero economico sgretolarsi inesorabilmente sotto le sue stesse zampe, perciò è inevitabile che farà di tutto per evitare che questo avvenga.
Inutile aggiungere che è praticamente scontato che Stagger e Levine faranno una bruttissima fine per ovvi motivi. Non vedo l’ora di fare la conoscenza del famigerato Unghia; sono sicuro che sarà un altro antagonista che darà del filo da torcere a Nick… e non soltanto a lui. Potrai non crederci, ma questo soprannome mi ha fatto ricordare l’antagonista di una serie a cartoni animati che guardavo da bambino. Sto parlando di Artiglio, il nemico giurato dell’ispettore Gadget – praticamente la versione cyborg dell’ispettore Clouseau! – di cui si vedevano soltanto le braccia e le mani guantate mentre lavorava alla sua scrivania con al fianco il suo gatto Satanasso. Ah, i ricordi dell’infanzia…
Tornando alla trama, ho notato con piacere che Nick non si è di certo risparmiato nell’investire i contanti di Carrington, visto che si è fatto recapitare un vero e proprio gioiellino sotto forma di veicolo a quattro ruote, grazie anche alle modifiche apportate da Flash. Qualcosa mi suggerisce che il suo talento sarebbe andato sprecato alla motorizzazione civile di Zootropolis, perciò ho apprezzato il fatto che tu abbia deciso di distaccarti ulteriormente dalla trama del film.
Similmente, ho avuto modo di godermi il vivace scambio di battute fra Nick e Maggie, anche se il loro mi è sembrato più un battibecco fra sposini novelli su questioni di natura economica che uno stupido dialogo di un ancor più stupido cartone animato, tanto per citare le stesse parole della daina.
Ah, dimenticavo… ti confesso che mi piacerebbe assistere a una scena in cui Nick fa la conoscenza dei suoi colleghi sceriffi. In fin dei conti, in guerra anche l’alleato in apparenza più insignificante può fare la differenza nella lotta contro il nemico e credo anche che l’intera contea ormai non ne possa davvero più dei soprusi perpetrati dagli sgherri di Carrington.
Dunque, ricapitoliamo. Abbiamo un mezzo di trasporto degno di questo nome, una più che discreta quantità di nitroglicerina per i casi di emergenza… mancano soltanto una bella divisa da sceriffo e un arsenale con cui far piegare definitivamente la testa a quel maiale – in tutti i sensi! – di Carrington. Sono certo che nella prossima parte faranno la loro apparizione, perciò mi fermo qui, mio buon amico. Alla prossima recensione!
 
Dario

Recensore Master
11/03/20, ore 20:43

Ciao vecchio mio, eccomi qua, penso di aver battuto tutti i record di ritardo, ma come ben sai io arriverò sempre, te come va? In famiglia tutto bene?

Leggendo l'inizio ho cominciato a pensare che nemmeno il rating giallo ti faceva più comodo, per come è iniziata ho veramente temuto per Maggie, ma poi mi sono ricordato di una cosa, lei è di Nick, Finnick lo sa e se lo continua a ripetere, per cui quel pensiero che vedeva la piccola volpe del deserto abusare sessualmente di una sconfitta Magdalene è presto svanito così come era arrivato, ed in effetti si è poi scoperto cosa aveva veramente intenzione di fare, una sonora sculacciata, di quelle che ti rimarranno impresse sia nella mente che sulla pelle.

Ne aveva bisogno, Maggie si credeva superiore al Fennek e ne ha approfittato, ma ora sembra aver capito i suoi errori, ora è pronta per essere una vera allieva, e Finnik il suo maestro, non oso immaginare cosa ne verrà fuori.

Ultima cosa, Finnik che parla normalmente senza mille idiomi e lingue diverse tutte assieme fa davvero paura, ci hai abituati talmente bene a vederlo con la sua strana parlata che nel momento in cui non la usa sembra cambiare, diventa imponente.

Ora attendo di vedere la ripresa di Nick, c'è bisogno di lui, tre giorni non sono tanti e la resa dei conti si sta avvicinando.

Vabbè, come al solito immagino ci sarebbero altre mille cose da dire, ma in questo periodo faccio semplicemente fatica, non ho potuto neppure andare avanti con la scrittura, spero di riuscire a recuperare col tempo.

Alla prossima
Davide
(Recensione modificata il 11/03/2020 - 08:45 pm)
(Recensione modificata il 12/03/2020 - 09:18 am)

Recensore Junior
09/03/20, ore 22:57

Se mi consenti di adoperare una metafora tennistica, direi che Nick si è aggiudicato il secondo set nella partita contro Carrington… e in grande stile, aggiungerei. Tuttavia, credo che in questa ultima parte di capitolo sia stata Maggie a brillare sotto le luci della ribalta.
Innanzitutto, l’intervento della giovane daina è stato provvidenziale per il bene di tutti i personaggi presenti sulla scena. Con ogni probabilità, Nick non si sarebbe mai spinto al punto di uccidere intenzionalmente il suo avversario, ma se avesse compiuto un gesto avventato spinto dalla foga del momento, non soltanto avrebbe provocato la morte di Carrington, ma si sarebbe addirittura trasformato in un criminale colpevole di omicidio colposo agli occhi della legge. Il maiale è senza dubbio un personaggio losco che non ha alcun interesse nel farsi proteggere dallo scudo dell’ordine costituito e che merita di pagare per i suoi crimini, ma dovrà farlo solamente dopo essere stato sottoposto a un regolare processo e sbattuto dietro le sbarre. Una volta in gattabuia, ci penserebbe più di qualche detenuto a far valere la legge della giungla…
Tornando alla trama, le suppliche di Carrington sono riuscite a risvegliare la componente razionale del cervello di Nick, il quale si è preso la briga di farsi staccare un succulento assegno la cui somma sarà senza dubbio reinvestita in modo tale che la legge possa finalmente tornare a fare capolino tra le stradine di Haunted Creek. Sotto molti aspetti, questo suo modo di fare mi ha ricordato lo scambio di battute fra Calvin Candie e il dottor Schultz (interpretati rispettivamente da Leonardo DiCaprio e Cristoph Waltz in modo a dir poco magistrale!) poco prima della sparatoria che porta alla morte di entrambi in Django Unchained. So bene che l’ho già citato nella mia precedente recensione, ma che ci posso fare… adoro quel film!
Per quanto riguarda il confronto verbale fra Nick e Maggie, ho apprezzato il fatto che tu abbia esposto le ragioni di entrambi mantenendo un certo grado di imparzialità. Da una parte abbiamo le più che giustificate rimostranze della daina, la quale non ha esitato a ricordare al suo diretto superiore che essere rappresentanti della legge non significa affatto agire come posseduti da chissà quale spirito vendicativo; come se ciò non bastasse, Carrington può permettersi di farsi rappresentare da un intero plotone di avvocati con tutti i soldi che si ritrova sul conto corrente, perciò raccogliere delle prove che possano confermare i suoi crimini oltre ogni ragionevole dubbio è un’azione non soltanto doverosa, ma necessaria per far sì che la giustizia possa finalmente trionfare.
D’altro canto, Nick ha avuto modo di capire sulla propria pelliccia che con il suino è praticamente impossibile combattere secondo le regole della cavalleria; di conseguenza, ritiene che per far rispettare la legge tanto cara a Maggie e a ogni distinto cittadino di Haunted Creek sia doveroso sporcarsi le zampe e dimostrare di essere perfino più spietato del suo stesso nemico, se le circostanze dovessero richiederlo. Può sembrare una fin troppo comoda giustificazione, soprattutto se la si considera dal punto di vista di Maggie, ma quella che Nick sta combattendo contro Carrington – e anche contro sé stesso, aggiungerei! – è una GUERRA in piena regola, e si sa che in tempo di guerra non c’è posto per la nobiltà d’animo.
Fortunatamente, i due hanno scelto di non arroccarsi dietro le rispettive convinzioni e ci hanno messo una pietra sopra, arrivando perfino a punzecchiarsi fra loro… sebbene Nick abbia fatto il tipico passo più lungo della zampa con una delle sue battute pungenti. Non c’è niente da fare, certe cose non cambiano mai!
Infine, ho trovato toccante e molto ben scritto il dialogo fra Nick e i genitori di Judy. Mi ha fatto altresì piacere constatare che i due conigli siano riusciti a instaurare un solido rapporto di fiducia con lui e che non lo considerino in alcun modo responsabile dell’incidente in cui è rimasta coinvolta la figlia, considerato anche il fatto che Nick non ha lasciato un bel ricordo di sé fra i suoi ex colleghi in polizia. Chissà quali particolari hanno fornito a Bonnie e Stu…
Comunque sia, è palese che Nick non è ancora riuscito a trovare un proprio equilibrio sul piano psicologico, visto che alterna momenti di forza ed esaltazione a momenti di debolezza e sconforto in modo fin troppo repentino. Nonostante le implorazioni di Bonnie, non può fare ritorno da coloro che ancora gli vogliono bene – considerato anche il fatto che è stato praticamente bandito da Wyndham City – perché ha una MISSIONE da compiere: riportare la giustizia nel territorio di Haunted Creek e trovare finalmente pace e serenità dentro di sé. Tieni duro, Nick… noi lettori siamo tutti dalla tua parte!
Bene, direi che questo è tutto. Come di consueto, mi congedo facendoti i miei più sinceri complimenti. Sai, non vedo l’ora di rimettermi finalmente in pari con la tua storia. Alla prossima recensione!
 
Dario   
(Recensione modificata il 15/03/2020 - 11:50 am)
(Recensione modificata il 05/02/2021 - 11:28 pm)