Non so bene da dove cominciare stavolta. Intanto posso dire che mi fa molto piacere il fatto che la situazione che state vivendo a livello personale sia migliorata. Di questi tempi penso che le buone notizie siano ancora più ben accolte, quindi meno male.
Per quanto riguarda la storia, comincio dalle parti più "semplici".
Prima di tutto, rileggendo la storia mi è saltato all'occhio un dettaglio, se così si può chiamare, a cui paradossalmente non avevo fatto caso prima. Sasuke "vede" Sakura prima ancora di sapere della Dama Bianca e la "viene" da lui a conti fatti per ben due volte (non vorrei sbagliarmi, ma ne ho contate due), il che vuol dire che lei già puntava a lui. So che può sembrare scontato, ma giuro che davvero non avevo fatto il collegamento in questo senso. Cioè, la prima volta non è ben chiaro chi o perché sia lì, ma la seconda invece appare ovvio non solo chi è ma anche ciò che vuole fare. E non penso che tra le due visite ci sia un qualche tipo di cambiamento da questo punto di vista. La prima volta avevo pensato che lei avesse un qualche contatto, anche passato, con Naruto e quindi il fatto che fosse apparsa a Sasuke avesse un senso perché in qualche modo era legata a quella casa e lui è l'Omega di Naruto. Ma ora ho il dubbio che in qualche modo Sasuke fosse già nei suoi piani fin dall'inizio, indipendentemente, il che vuol dire che se gli ha posto l'indovinello non è stato proprio per caso. Tra l'altro ancora non riesco bene ad inquadrare se sia davvero incompleto e irrisolvibile come sembra essere. Nel caso, ci sarebbe l'ulteriore domanda: ma allora se Sasuke lo ha risolto così velocemente vuol dire che in qualche modo già aveva la risposta nella testa? E allora il contatto di cui sopra sarebbe ancora più misterioso. Il fatto che Iruka sembrava conoscerla, o almeno così mi è parso di capire quando il ragazzo gli ha raccontato dei suoi sogni, potrebbe avere un altro motivo oltre all'ipotesi di un contatto più o meno stretto di lei con Naruto. Che comunque ci deve essere stato, se lei è apparsa anche in uno dei sogni, quelli veri, di Sasuke, e proprio quando lui ha sognato dal punto di vista del biondo. Insomma, rileggere qualcosa ha lati positivi e negativi. In compenso devo farti i miei complimenti, ancora e sempre, per la scrittura, perchè anche scene già lette, anche magari più di un paio di volte, continuano a fare il loro effetto. E comunque complimenti anche ad A, perchè tutto questo mi sembra molto ben pù strutturato di un delirio! Davvero, poche storie che ho letto hanno una trama così complessa e dettagliata, ma dove i punti piano piano tornano al loro posto senza lasciare in sospeso.
Comunque, andiamo avanti. Il finale è una botta. Non saprei come altro descriverlo. Cioè, magari se si tiene ferma l'ipotesi che sia stato Itachi, anche se non credo perché Iruka ha detto già di non essere alle sue dipendenze, allora la cosa poteva anche essere lontanamente prevedibile, visto che la seconda volta è riuscito a mandarlo via, con suo esplicito disappunto. Però, ripeto, mi sembra strano. Dunque che ci sta dietro? E poi Mizuki! Devo ammettere che la scelta non è per niente male, visto che di aspetto è inquietante come pochi. Però è stato un colpo al cuore, tra l'altro perché abbastanza imprevedibile, appunto. Da qui si aprono due strade, almeno per me. O la situazione di Naruto a qusto punto comincia a degenerare senza via di ritorno, dal momento che non credo che Mizuki possa svolgere lo stesso ruolo di Iruka nel placare e arginare i suoi crolli mentali, oppure finalmente questo ruolo comincerà a spettare a Sasuke, il che vuol dire che il loro rapporto diventerà ancora più stretto ed evoluto. Forse era proprio questa l'occasione che Sasuke doveva aspettare per conoscere di più il passato di Naruto. Sempre che però non ne venga inghiottito, perché credo ci sia anche questo rischio. Penso anche a quello che mi avete detto nella risposta alla mia recensione, sul fatto chei gentiori di Sasuke non sono neanche lontanamente come Naruto li immagina e li ricorda. Il che vuol dire che conoscere Naruto vuol dire per Sasuke non solo incontrare racconti e ricordi ancora più terribili di quanto non sia accaduto fino ad ora, il che mi fa anche chiedere se io lo voglia così disperatamente, ma anche che dovrà rendersi conto che quella famiglia è la sua. Bello schifo, scusate il francesismo. Ad ogni modo, da questo momento in poi credo di poter dire che tutto è possibile, quindi mi metto in posa avvoltoio e aspetto.
Passando invece alle cose più complicate, prima di tutto, anche se in questo capitolo non c'è esplicitamente, rimane sempre la domanda sulla natura del potere attrattivo di Naruto. Non metto in dubbio che i nobili siano imbecilli, non sarebbe cosa nuova, ma un motivo ci deve essere. Anche se fosse "semplice" come mi avete detto, rimango comunque in uno stato di grande curiosità.
Poi, ovvio, questo frammento di passato che Naruto non vuole assolutamente portare alla luce, ma che Itachi sa. A parte il fatto che il mio cervello si era inizialmente rifiutato categoricamente di collagare l'età data dal racconto parziale con l'evento di cui si parla, perché è perturbante e orribile anche solo a pensarsi. Sempre che in realtà i quattro anni non si riferissero esplicitamente a questo, ma solo al momento in cui l'orologio è diventato la sua ossessione. Ma ho i miei dubbi. In ogni caso, dicevo, questo frammento deve essere un punto centrale per comprendere Naruto e le sue reazioni, forse si tratta anche dell'inizio del tutto, di una specie di fattore scatenante. Certo è che comprendo la sua difficoltà a parlarne, non soltanto perché non vuole che Sasuke lo sappia, ma anche perché deve essere un macigno emotivo dal peso schiacciante, che forse finché rimane nel fondo, paradossalmente, è meno distruttivo. O meglio, i danni sono maggiori, ma il logoramento è talmente lento nel tempo che la fine non smebra così grave. Non so se ho reso l'idea. Se non altro, quello che dice a Sasuke è atrocemente vero. Non è possibile separare i nostri giudizi e le nostre relazioni con le persone da qualcosa che sappiamo o abbiamo visto di loro. Vero è chei giudizi peggiori sono quelli che non cambiano mai, o che si limitano solo alla superficie per dare etichette fondanti e assolute, ma inevitabilmente ogni informazione cambia il contesto relazionale. Sasuke ha iniziato ad avere un rapporto più umano con Naruto nel momento in cui ha potuto vederlo come altro rispetto al mostro carnefice che ha vissuto nei primi tempi, e in questo caso Iruka è stato un ponte necessario e fondamentale, ma proprio per questo sarebbe più che plausibile che Sasuke cambi ancora di più il suo modo di pensare, comprendere e di relazionarsi con l'altro una volta venuto alla luce questo macigno. Magari non nella versione negativa, con disgusto, come pensa Naruto, e neanche come totale compassione e pietà, ma di certo un cambiamento ci sarà. E capisco la paura di Naruto al riguardo, dal momento che quella che stanno vivendo loro è una quotidianità che lui non ha mai avuto e che probabilmente ha sognato per tantissimo tempo. Nessuno più di lui ha il terrore di un cambiamento, specialmente se crede che sia brutto. Ne ha già viste di cose dopotutto. Quindi ripeto, lo capisco benissimo.
E ora arriviamo alla Questione. Come se già non avessi scritto abbastanza, ma in realtà sono solo a metà. Lo ammetto, fin dall'inizio è stato tutto uno sproloquio solo per giungere esattamente qui.
Ammetto che, praticamente fin da subito, ho intuito che la scena madre, perché questo è, di questo capitolo era riferita sicuramente alle problematiche legate al femminismo, e poi sì, anche il dubbio che il punto fosse proprio l'atrocità del revenge porn. Ma di questo ho avuto conferma soltanto nelle note. Dalla mia non c'è una capacità di intuizione fuori dalla norma, ovviamente, ma è perché putroppo la questione è decisamente fresca e ho potuto farmi un'idea decisamente chiara di cosa accade in quel luogo virtuale infernale. Quandi ho letto proprio quelle righe, oltre ad uno stato di esaltazione perché ci voleva che qualcuno tirasse fuori dai denti qualcosa che è ancora romanzato fino all'incomprensibilità, ho anche ritrovato il mio pensiero lettera dopo lettera. Lo schifo non ha mai fine e Telegram ha mostrato benissimo come, quando pensi di essere giunto al fondo, ci sono ancora tonnellate di fango, per non dire altro, in cui poter scavare.
Il punto è questo. Già in passato si era fatto un parallelo tra gli Omega e le minoranze come le donne o, penso anche in cuor mio, gli omosessuali e in generale le identità LGBTQI+ (minoranze nel caso delle donne non tanto per una questione numerica, ma di autorità nella rappresentanza), che devono ogni giorno confrontarsi con un mondo chiuso e bigotto pronto a colpevolizzarli e biasimarli perché hanno fatto la scelta di essere liberi nelle loro identità. Quindi diciamo che non è stata tanto una sorpresa questo, ma proprio il fatto di aver portato in superficie il problema principale, la radice di ogni male, che non è tanto la violenza o il non riconoscimento, ma l'ipocrisia. Il problema fondante, ciò che mette in moto il tutto è proprio questa pretesa di pensare che, se mali del genere esistono, non è colpa di nessuno di noi in prima persona. Pensare che questi esseri indefinibili siano scarti della società, chi non è riuscito ad integrarsi nel meraviglioso sistema di valori, senza pensare che sono proprio questi valori il problema. Amettere e vedere finalmente come questa società non sia solo ancora spudoratamente e radicalmente patriarcale, ma anche rigidamente omosessuale ed egoista, che non vede il problema fino al momento in cui questo problema la colpisce dritta in faccia, perchè solo nell'istante in cui qualcosa di negativo diventa personale, allora possiamo pensare di dare il nostro contributo per risolverlo. La situazione specifica dei Club come quello che viene descritto qui non esisterebbe senza individui che ci vanno. Come la prostituzione. Non c'è offerta se non esiste la domanda. Non puoi gratificare il tuo ego meschino mandando le foto private della tua ex ragazza, che te le ha inviate perché fiduciosa che in fondo avresti rispettato la sua integrità come persona, se poi dall'altra parte non trovi nessuno pronto ad accogliere e ad alimentare questa tua gratificazione. E i numere di questi gruppi lasciano vedere in modo palese come non possano essere soltanto soggetti emarginati e non integrati, che non siano soltanto scarti dall'aspetto orribile, ma per grandi numeri uno potrebbe essere anche il vicino che saluti ogni mattina. La figura di Kakashi è emblematica per far capire alla gente che le cattive azioni non vengono da stereotipi dickensiani riconoscibili perché brutti anche d'aspetto, ma che l'uomo malvagio, quello vero, è anche il tizio di successo bello da far paura su cui non metteresti mai la mano sul fuoco. Mostra che chi fa beneficienza non è un santo tra i dannati, ma potrebbe anche essere uno dei demoni. Kakashi ha dato un rifugio ai "poveri" bambini Alpha nati da famiglie Omega per "salvarli", ma alla fine non è niente di meglio di quegli Omega che tanto demonizza. Anzi, lui è anche peggio, proprio perché da un lato è esattamente come dici tu, e cioè che a differenza loro lui ha il potere per fare determinate cose e non essere comunque considerato uno scarto da buttare via, e dall'altro perché usa questo suo potere proprio per accalappiare le sue vittime, trattandoli come oggetti, senza neanche correre il rischio della fatica di una caccia per le strade, ma riuscendola a nascondere dietro ad un bellissimo progetto come un orfanotrofio. Che poi, se proprio mi devo togliere ogni sassolino dalla scarpa, non è questa storia del "povero bambino Alpha deviato dai genitori Omega" un parallelo delle famiglie arcobaleno? Eh, mi sa di sì. Nel credere alle assurdità secondo cui un bambino cresciuto da due uomini e da due donne possa diventare deviato e avere problemi nella crescita, arrivando addirittura ad accusare questi stessi genitori di pedofilia per farli rientrare nella loro schematizzazione semplicistica secondo cui chi è o commette ciò che non è considerato nelle regole allora è anche un criminale. Roba da matti. Se non che qui è anche peggio, perchè questi bambini vengono tolti ai genitori naturali, quindi proprio a chi non dovrebbe avere neanche la minima paura di subire un allontanamento del genere per colpa di pregiudizi infondati. Posso capire i casi limite in cui il bambino è oggettivamente in pericolo, non voglio ovviamente generalizzare, ma dare una visione di una società disposta a fare un'azione simile, e pensarla anche come una versione assolutamente plausibile della realtà, se non addirittura vera in questo mondo al contrario, è orribile. Hai perfettamente ragione. Essere radicali è un movimento fondamentale per un rilancio dell'umanità, per un movimento successivo che possa finalmente, nel XXI secolo, portare un minimo di uguaglianza umanitaria. Ma io dico, lo schifo a cui oggi dobbiamo assistere. Quindi Kakashi non è solo un personaggio orribile soltanto perché ha fatto quel che ha fatto ad un bambino come Naruto, non soltanto perché compie atti abominevoli verso altri bambini nascondendosi dietro una nobile causa, ma è orribile soprattutto perchè un individuo del genere è reale, esiste davvero e non è invenzione. Potrebbe abitare anche nello stesso pianerottolo, proprio accanto a noi. E proprio come nella realtà, questo soggetto si pavoneggia in televisione, sotto i riflettori, come fosse assolutamente a posto con se stesso, gli scoccia quando qualcuno potrebbe portarlo a tradirsi nei suoi non tanto buoni propositi, ma non con la paura che un mostro del genere deve avere, ma con l'irritazione di chi non si sente più al centro dell'attenzione come vuole lui, preoccupandosi realmente soltanto della sua immagine, che non di potersi fare finalmente un esame di coscienza. Esattamente come nella realtà, poi, questo soggetto, alla notizia di far parte di un Club del genere semplicemente scrolla le spalle come se niente fosse, come se lui non fosse complice, dando la solita solfa del "ma io non c'entro, queste cose non le ho mai fatte" e, ancora peggio, "non lo sapevo". E la tristezza infinita di un pubblico che la pensa come lui, che crede immediatamente alle sue parole perché uno come Kakashi non potrebbe mai essere il cattivo della storia, che appoggia e si identifica in un sistema del genere, senza pensare alle atrocità che lo circondano, perché tanto è formato da perfetti cittadini "integrati nel sistema dei valori sociali" che, come ben sappiamo tutti, non sbagliano mai, no? Tra l'altro, qui mi partirebbe la digressione infinita su come questo gioco super Alpha, o maschilista, per renderlo nel nostro contesto, sia in realtà anche un gioco dove a perdere è anche e soprattutto l'uomo maschio, che sì ha il potere, ma con la condizione di abbandonare e distruggere la sua emotività e la sua esigenza di umanità femminile. E Naruto anche è così, in un certo senso, dal momento che potremmo vederlo come un giovane traumatizzato sì, e tanto, ma cresciuto prima di tutto in una famiglia integrata nel sistema tossico della maschilità che rifiuta il rispetto gentile e domestico verso l'altra persona, che si vergogna della sua emotività e che deve essere violento perché la violenza è, sempre e comunque, anche se in forme talmente varie da non sembrarlo neanche più, il metro espressivo che gli hanno insegnato come appartenente all'individuo maschio. E potrei andare avanti non so per quanto, soprattutto su questo ultimo punto, ma per il bene di tutti mi fermo qui.
Prima di tutto, scusate se nella seconda parte ho perso la brocca, ma davvero sono questioni che non solo mi stanno particolarmente a cuore, ma che fanno anche parte del mio quotidiano di studio, quindi figurarsi l'esaltazione della performance. Tra l'altro, sono anche discorsi che non riesco a fare spesso, soprattutto con la mia famiglia, e in questi giorni di quarantena immaginate la mia vogia di contatti soddisfacenti di questo genere. Scusate dunque la lunghezza della recensione, che credo stavolta sia andata oltre ogni aspettativa di buon senso. Temo di aver perso qualche particolare per strada, nel caso vedrò di recuperare se dovesse servire. Terzo e ultimo, scusate eventuali errori, ma purtroppo con recensioni così lunghe è molto difficoltoso rileggere bene, perché la piattaforma fornisce davvero uno spazio molto stretto per scrivere che rende difficoltoso poi rimettere insieme il quadro generale. Inoltre ho dovuto lasciarla anche a metà ad un certo punto. Evidentemente non hanno pensato papiri di questo genere. In ogni caso, sono dal PC quindi non dovrebbero esserci eventuali problemi.
Scusate acora l'eventuale accollo, nel caso dite di regolare il flusso, senza problemi, tanto non sareste neanche i primi.
Dunque, a questo punto aspetto con ansia il prossimo capitolo e vi mando un altro abbraccio virtuale. Anzi due.
A presto! |