Avevo la convinzione di aver lasciato una recensione anche allo scorso capitolo e invece no. Dal momento che sto finalmente scrivendo da un pc e non da un telefono come al solito, che rende la scrittura decisamente un'impresa, ne approfitto per recuperare.
Prima di tutto, mando un abbraccio ad A. Mi dispiace davvero tanto per quella che sta passando la sua famiglia e che state passando entrambi, spero che la situazione si risolva presto e senza ulteriori complicazioni. Immagino quanto la circostanza sia emotivamente debilitante, quindi capisco la vostra scelta legittima di una pausa passata e futura e di concentrarsi comunque sulla questione da affrontare. Tanto, almeno per quanto mi riguarda, siamo qui ad aspettare senza problemi, anzi considerando l'attenzione che avete sempre dato agli aggiornamenti ve lo dobbiamo pure e ora ancora di più. Vi mando un abbraccio solidale e virtuale!
Per passare alla storia, voglio premettere, prima di tutto, che la sto rileggendo. In realtà la cosa è nata per altri motivi e per un'altra storia, ma lo faccio anche con questa perchè mi piace moltissimo e non mi va di parlare a vanvera, quindi vorrei rimettere insieme bene i pezzi prima di dare una qualsiasi opinione sul fatto dell'indovinello e del serpente riferito a Sasuke. Spero comunque di concepire qualcosa di degno prima che venga svelato dagli eventi. Per ora posso solo dire che, da un lato, penso proprio che la mia supposizione su Sakura fosse esatta, e di quqesto me ne rallegro perché la sua vena folle è qualcosa di altamente potenziale, ma che a mio parere non è mai stata considerata appieno. Non dico che non abbia le sue sacrosante ragioni, qui, di fare ciò che fa, ma sicuramente ci vuole anche una determinata personalità per passare dall'intenzione ai fatti, non so se rendo bene il concetto. E Sakura, per lo meno dal mio punto di vista, ha tutte le carte in regola per essere una Giustiziera. Comunque, vedremo come andarà più avanti, ma devo ammettere la mia curiosità.
Per quanto riguarda il capitolo precedente ci sarebbero un sacco di cose da dire. Prima di tutto, la questione della serra. Nel sogno l'uomo misterioso, dopo aver scambiato quello che penso sia uno dei ruoli più ambiti in assoluto in qualsiasi regno, fittizio o meno, il che mi fa anche pensare due volte alla morbosità inquietante con cui Naruto veniva desiderato da bambino, dicevo l'uomo parla di una serra con bellissime farfalle. Che la fissazione di Naruto derivi, almeno in parte, proprio da questo?
La seconda cosa riguarda, come sempre, la strana reazione di Naruto di fronte e riguardo a Itachi. Già la volta precedente avevo ipotizzato fosse un aspetto meccanico dato dalla loro relazione malata, quel tipo di stimoli-risposta che vengono a crearsi, fuori da ogni lagica del buonsenso, in circostanze che si rivelano tossiche per la persona. Qui mi sembra che la cosa sia ancora più verosimile. Proprio come se il corpo di Naruto, oltre che la sua mente, siano in qualche modo programmati a reagire a determinati stimoli o parole. Davvero interessante, soprattutto pensare a che tipo di processo, e quanto lungo, abbia portato ad un risultto del genere. Anche se, vista la situazione, è anche una cosa che vorrei sapere, ma non sapere. Ancora da capire appieno anche l'odore così particolare dell'Aplha, così forte da obliare completamente i sensi di Sasuke, anche quasi a prescindere dal suo essere Omega. Oppure ancora di più perchè è un Omega. Suppongo che presto si verrà a chiarire anche questo, sinceramente non ho molte idee sulla sua origine, forse Naruto è in qualche modo diverso, come una sorta di Super Alpha, oppure ha qualcosa a che fare con i suoi genitori. Sono in attesa.
La terza cosa, ovviamente, è la tenerezza di Sasuke davanti ai racconti di Naruto sul padre. Oltre che la classica, ma sempreverde, ambiguità di sapere che persone capaci di atti orribili siano in grado di essere anche bravi genitori, e oltre anche alla tenerezza e alla tristezza di Naruto, Sasuke è quello che fa venire voglia di entrare nello spazio virtuale e dargli un abbraccio spacca costole. Si vede benissimo come abbia intuito che quelle memorie fossero, in origine, cose sue, come dovessero spettare a lui se solo il mondo non seguisse sempre traiettorie malate. Ancora di più dopo la sottolineatura di Naruto sul fatto che fosse uno stupratore. A questo mi riferivo riguardo gli "atti orribili", anche se è ancora più orribile che un sistema in qualche modo li giustifichi. Comunque è proprio questo riferimento a causare una stretta al petto: perché Naruto lo vedeva come un padre, ed essere tristi e disperati per la perdita di un padre è sempre vero e sempre giusto nonostante tutto, ma per Sasuke quell'uomo era, almeno in teoria, proprio nessuno. Inoltre uno stupratore e uno degli individui che dovrebbe odiare di più. Eppure, sente la nostalgia e il rammarico dei ricordi dell'Alpha e questo è sia incredibilmente umano che veramente tenero. La tenerezza vera, quella che commuove anche i sassi. Ma soprattutto, umano come solo la complessità e l'rragionevolezza umana possono essere.
Vado avanti perchè sto solo a metà del papiro, ma mi auguro si aver descritto tutto con efficacia.
Passando a questo ultimo capitolo. Su Sakura ho già detto la mia, quindi passo oltre.
La prima cosa riguarda la suddivisione dei territori. La trovo molto interessante. Il fatto che sistema amministrativo e proprietà siano due cose differenti spiega anche la delicatezza dei rapporti e delle relazioni su cui Itachi ha insistito tanto. Il fatto di poter avere molti più territori a disposizione rispetto all'effettiva amministrazione potrebbe benissimo costituire una forma di potere non indifferente per una famiglia piuttosto che un'altra, ma alla stesso tempo, la possibilità di avere voce in capitolo e di mantenere anche una presenza amministrativa permette di mantenere una sorta di equilibrio. Tra l'altro, ho una discreta curiosità anche io di sapere che cosa Itachi voglia farne delle terre degli Hyuga. Che magari voglia dare un'occhiata oltre le montagne? Io lo farei, sinceramente.
La seconda rimette in gioco Sakura, ma per una questione diversa dalla precedente. Mi chiedo come abbia fatto ad incontrare Sasuke. Si può forse muovere lungo uno spazio onirico, una dimensione altra che è reale, ma allo stesso tempo evade le regole della realtà? Oppure è davvero una strega e ha poteri magici? Questo, sinceramente lo escluderei, dal momento che mi sembra un elemento un po' troppo fantasy per come è impostata la storia. Ma io non sono chi scrive, quindi per carità. Comunque non mi convince. Mentre la prima, anche se altrettanto assurda, potrebbe avere dei collegamenti con l'immedesimazione di Sasuke con l'uomo misterioso, che avviene, questa volta sì, nella dimensione del sogno, o comunque affine a questa. Anche qui, non sono altro che supposizioni.
La terza cosa, e poi chiudo, anche se ne avrei ancora per fare conversazione, è in realtà una cosa che, devo ammetterlo, nonostante io abbia semppre difeso il realismo nudo e crudo in più di un'occasione, ho fatto davvero fatica a leggere. L'idea di un rapporto orale con un bambino mi ha gelato, e lo ha fatto ancora di più perchè
è inizata come suspence. Dal momento in cui è partita la descrizione del sogno si sapeva già la fine, ma leggerla lo ha reso reale o agghiacciante. Colpo di maestro però la reazione di Sasuke, che è davvero, di nuovo, inquietantemente umana nella non collaborazione tra mente e corpo, tra razionalità ed eccitazione istintiva.
Comunque, devo ammettere che quella frase mi ha perseguitato per un po' di tempo, anche dopo la lettura. Soprattutto perchè me la sono proprio immaginata con la voce assonnata di un bambino, innocente e senza avere idea dello scempio. Nonostante tutto, però, davvero complimenti. Tra l'altro, dopo un sogno del genere, capisco anche bene la proccupazione di Sasuke, soprattutto considerando la pura realtà dei fatti, almeno come sembra fino a questo momento, e cioè che davvero Naruto è ancora un bambino per tante cose, per simili cose. Anche se forse non lo sarebbe con gli estranei. Anche questa è una cosa che mi farebbe piacere approfondire, spero che ci sarà occasione di vederlo in azione fuori dalla villa e senza la presenza della sua famiglia diabolica.
Sicuramente ci sarebbero altre cose, ma per ora termino qui. Questa recensione mi sembra già abbastanza infinita, se continuo vado anche io per una stesura a capitoli. Ma ripeto, avevo la convinzione di aver recensito il capitolo precedente. In ogni caso, spero di aver reso bene ciò che avevo intenzione di dire. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ma dico di nuovo con convinzione ciò che ho detto all'inizio, anche se è ovvio: prendetevi tutto il tempo del mondo. Tanto da qui non fugge nessuno.
Spero a presto e intanto vi mando un altro abbraccio virtuale a distanza |