E questa è una storia nella storia: non solo l'amore dei due sfortunati giovani, ma anche la vicenda storica, che sta sullo sfondo ma che, nel manga, come nell'anime, come in molte delle nostre FF, si intreccia in modo indissolubile con le vicende dei protagonisti. Che cosa ci combina il nostro André? Un altro bel capitolo, un po' amaro, forse, ma ben costruito. Mi pare impossibile che Grandier possa trattare Oscar con tanta freddezza ed indifferenza, anche se ho spesso pensato che lei se lo meritava eccome!

Splendido. Non ci sono altre parole per descrivere questo capitolo che convince sia nella parte in cui André è uomo adulto, che si sfoga parlando con il cavallo, che continua ad amare la bambina di un tempo, ma sente di non poter perdonare la donna di adesso (immagine azzeccatissima) sia nella parte del flash-back. Oscar e André bambini rispecchiano alla perfezione i loro caratteri da adulti, lei prepotente, generosa ed impulsiva, lui timido, coscenzioso ed assennato. La parte del giuramento di sangue, che molti bambini hanno fatto (alla faccia del XXI secolo e delle malattie veneree) è struggente. Bravissima!

Bellissimo. Questo confronto mi è piaciuto un sacco. Credo tu conosca bene la storia del periodo, a giudicare dalla competenza con cui tratti il Generale La Fayette. Il tuo André è davvero superbo. E' maschio, uomo fino al midollo, arrabbiato (e dagli torto!) e innamorato e combattuto. E Oscar, che donna, altro che voglio vivere come un uomo, si sta giocando tutte le sue carte e devo dire che anche se non ha esperienza sta improvvisando bene. I tuoi personaggi sono realistici e sfaccettati e non possono che conquistare chi legge.

Oddio, non so che dire. Ha ragione Ninfea: sei sadica, però sei brava. Questo capitolo è semplicemente emozionante. André che se ne vuole andare, che la odia, che la ama, André è geloso ("fallo per Alain") è premuroso, è arrabbiato, incattivito. Tante emozioni, tutte insieme, che rendono il nostro attendente più mano che mai. So che nel precedente capitolo ti ho criticato questa sua diversità dall'anime, ma mi spiego: trovo umano e credibile che lui reagisca in questo modo, ora che la vede sveglia e le parla (ha una sua dignità, e che diamine). Invece, nel capitolo precedente, ho trovato meno credibile il fatto che lui pensasse di abbandonarla senza prima aspettare di vedere se e come si fosse risvegliata. SPero di essermi spiegata senza troppo casino. Non vedo l'ora di scoprire il resto!

Questo capitolo sulle riflessioni di André e sui suoi pensieri è molto umano, ma poco...André. Forse lo ha fatto volutamente, di presentarci un Grandier diverso dall'anime. Il so moto di orgoglio al fiume, quando lui se ne va e non torna indietro alla richiesta di lei di non partecipare alla battaglia è molto comprensibile, meno invece il fatto che lui si rassegni a perderla inevitabilmente in un modo o nell'altro (ovvero si rassegni al fatto che lei muoia) e stia addirittura per lasciare la sua stanza vedendola così malata...scusa per la critica, spero che tu non te ne abbia a male. E' come sempre un capitolo ben scritto e ben articolato, ma noto, stavolta una introspezione minore dei personaggi...vado a leggere il resto.

Leggi la risposta dell'autore

Mi si è spezzato il cuore nel vedere Andrè così rasegnato, come se pensase che la sua fine potesse ridare in qualche modo libertà a Oscar, quasi temesse di essere un peso per lei, o peggio, quasi non credesse fino in fondo all'amore di lei. 
E lei, la donna più ostinata del pianeta, rischia che lui non sappia mai che diventerà padre, quando invece la notizia avrebbe potuto rinfondergli una nuova forza e un motivo per lottare fino in fondo e non perdere la ragione e forse si sarebbe convinto chela loro unione fosse veramente benedetta dal cielo.
Non ho trovato Oscar freddina, come ho letto in altra recensione, si vede che sta cercando di mantenere la calma per poterlo salvare, ma credo si senta terribilmente in colpa per quello che è successo a suo marito, perchè se si trova in cella è solo colpa del  suo proverbiale comportamento precipitoso e irragionevle. Qui esce tutta la sua edicazione militare e il carattere razionale e compattivo che la caratterizza  insieme alla consueta capacità di non fare mai trasparire le proprie emozioni, soprattutto in momenti così delicati.. Credo che le sia costato moltissimo resistere alal tentazione di stringerlo forte a sè rassicurandolo sul suo destino e sul suo amore. Ecco, fose le avrei finalmente  fatto dire  al marito in questo incontro del bimbo in arrivo, per farlo restare lucido un'ultima notte.
Che emozione però, ho pensato a loro per ore e ore dopo avere letto questo capitolo.
Bravissima, come sempre||
 

Leggi la risposta dell'autore

Bellissimo e commovente. Scritto benissimo. Non c'è altro da dire per questo capitolo che è veramente una piccola perla in questa storia che in effetti sta rispondendo perfettamente alle mie aspettative (ho letto le recensioni entusiaste di alcune lettrici/autrici il cui parere stimo molto e quindi partivo già preparata a leggere una bella storia). Splendido, complimenti davvero!

Eccolo qui, il nostro André. Ed ecco che inizia il gioco degli equivoci. Sei brava a costruire questa trama, che a giudicare dal numero dei capitoli che hai scrito sinora, ha ancora un bel po' di colpi di scena da proporci. Povero André, adesso pensa che Oscar se la spassi con Alain. Il tuo stile è ineccepibile e sei capace di coinvolgere ed emozionare, i miei complimenti!

André non è morto, questo è sicuro (è l'unico vantaggio di leggere le storie quando sono già molto avanti, perchè, lo sai, io non leggo mai le storie che non hanno un lieto fine per i nostri due eroi) ma questo capitolo è davvero ben costruito. Fa emozionare e commuovere. E'  bella la scena di Oscar e Nanny che piangono la presunta morte del loro comune amore, ma ancor di più mi ha commosso il duro, fiero Generale, che non sa fare altro che dire "mi dispiace" alla figlia. Per che cosa, di preciso? Nasconde qualcosa? Ha visto André, sa qualcosa che non vuole dire alla figlia? Complimenti!

L'incontro tra Oscar e La Fayette mi pare realistico: in effetti la presa della Bastiglia, che dalla storia è stata colorita e caricata di valore simbolico, in realtà non ha segnato affatto l'inizio della Rivoluzione, come tutti noi pensaimo, quindi ci sta che Oscar sia chiamata a ricoprire ancora il suo ruolo istituzionale. Bello il nuovo confronto tra il comandante e Alain. E naturalmente ho il sospetto che non sia stata affatto Rosalie ad occuparsi del fido cavallo...

Mmm, per un attimo mi ero preoccupata che Oscar e Alain avessero fatto tu-sai-cosa. Invece per fortuna era solo un modo, ben riuscito direi, per giocare con gli equivoci. Spassoso il dialogo ed il personaggio di Alain sempre tra i preferiti. Forse un tantino inverosimile il fatto che Oscar non si ricordi proprio più niente per due giorni interi dopo un evento come la presa della Bastiglia, ma come colpo scenico e narrativo ci sta. E in tutto questo, che fine ha fatto Mister G? Vado avanti a leggere!

Bello questo confronto tra Oscar e Alain, che dismettono i panni del comandante e del solato sottoposto e si rivelano l'uno all'altra per quello che sono: due amici. Non so se in questa tua versione Alain sia innamorato di Oscar come nel manga oppure se seguirai la versione dell'anime. Ad ogni modo ho trovato molto efficace il passaggio di Alain dal voi al tu ed il paragone col mulo, assolutamente calzante.

Leggi la risposta dell'autore

Inizio con grande ritardo a leggere questa tua storia che, vedo, sta riscuotendo moltissimo successo. Spero di riuscire a mettermi in pari. Lo spunto è molto interessante: in effetti ci sarebbe stato che André, finalmente esasperato dal comportamento del gelido comandante, le avesse per una volta voltato le spalle, no? Solo che poi, a quel punto, ci sarebbero volute altre 40 puntate dell'anime e non credo che noi fan ce l'avremmo fatta a reggerle! Vado avanti nella lettura, a presto.
(Recensione modificata il 12/03/2011 - 05:04 pm)

Leggi la risposta dell'autore

bellissimo questo capitolo...mi hai commossa tantissimo quando i due piccioncini si sono ritrovati e non avevano nessun dubbio sui sentimenti di entrambi....complimenti vivissimi...bacini bacetti alla prossima

Leggi la risposta dell'autore

Il risvolto che ha preso la storia mi ricorda un pò "Tatiana & Alexander", il secondo libro della saga di Paullina Simons, solo che lì lui è rinchiuso in carcere da più tempo e lei, quando va a fargli visita in veste di infermiera con l'intenzione di farlo evadere, ha già partorito il bambino che lui non ha mai visto. Non so se l'hai letto.
Scusa la divagazione. Ancora brava, questa storia è piena di colpi di scena, i personaggi e le situazioni sono molto credibili, non è mai scontata e sei bravissima nei dialoghi!
Sono contenta di aver cominciato a seguirla tempo fa!

 

Leggi la risposta dell'autore